Il Consiglio provinciale ha nominato nelle Commissioni Masè al posto del neo-assessore Gottardi
Il question time di questa mattina in aula. Discussa la relazione annuale del Difensorre civico uscente
Paolo Ghezzi esibisce la maglietta con stampato l'articolo 19 del regolamento. In allegato, gli odg di Marini
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La
sessione in aula di marzo dell’assemblea legislativa provinciale si
è aperta stamane con il confronto tra la Giunta e i singoli
consiglieri sulle 22 interrogazioni a risposta immediata da loro
presentate. Dopo che il neo-assessore Gottardi è stato sostituito in
tutti gli organi del Consiglio dalla collega Vanessa Masè di Civica
Trentina, l’aula ha discusso la relazione annuale del Difensore
civico uscente, Daniela Longo, alla quale i consiglieri intervenuti e
il presidente Kaswalder hanno rivolto un ringraziamento per il buon
lavoro svolto negli ultimi cinque anni. Approvati all’unanimità
due ordini del giorno collegati alla relazione proposti da Marini (5
stelle), il primo perché per la collaborazione con il Difensore
civico il presidente Kaswalder solleciti gli ultimi enti locali che
ancora non hanno sottoscritto la relativa convenzione con il
Consiglio, il secondo per diffondere la conoscenza di questo organo
di tutela dei cittadini attraverso la rivista dell’assemblea
legislativa (Consiglio cronache).
Da
segnalare che il consigliere di Futura, Paolo Ghezzi, si è
presentato in Aula con una maglietta rossa sulla quale è riportato
l’articolo 19 del regolamento che recita: “Il presidente del
Consiglio provinciale garantisce e tutela con imparzialità le
prerogative e i diritti dei consiglieri assicurando il rispetto dei
diritti delle minoranze”. Ghezzi ha detto che indosserà la maglia
fino a quando il Presidente del Consiglio non risponderà alla sua
lettera del 17 febbraio scorso, con la quale gli ha chiesto di
intervenire a tutela dei diritti delle minoranze. Richiesta seguita
alle critiche che il capogruppo di Futura ha ricevuto da parte del
consigliere della Lega Roberto Paccher in seguito alla sua presa di
posizione per una maggiore trasparenza dei lavori della seduta della
Giunta delle elezioni del 13 febbraio scorso.
La
maglietta di Ghezzi ha suscitato la reazione di Alessandro Savoi
della Lega, il quale ha ricordato l’ articolo del regolamento che
impone un abbigliamento conforme alla dignità del Consiglio e vieta
l’esposizione di cartelli. Cia di Agire è intervenuto per
ricordare che l’articolo 5, sempre del regolamento, impone un
contegno dignitoso. Ghezzi ha replicato affermando che non può
essere considerato contrario alla dignità del Consiglio ricordare un
articolo del regolamento. Si è passati poi alla discussione del
question time.
I
lavori in aula riprenderanno alle 15.00 con il presidente Fugatti che
risponderà alla richiesta di chiarimento della posizione
dell’attuale Giunta sulla scadenza avvenuta ieri delle vaccinazioni
obbligatorie per l’ammissione dei bambini ai nidi e alle scuole
materne, a lui rivolta dal capogruppo del Patt Ugo Rossi.
Lucia Coppola (Futura):
Spoil
system giusto per
la
scelta dei dirigenti?
Coppola
ha chiesto alla Giunta se ritenga legittimo introdurre per la scelta
del rinnovo degli incarichi ai dirigenti il metodo dello spoils
system, dal momento che non tutela l'imparzialità dei funzionari
pubblici apicali, che non devono essere dipendenti dalle scelte
politiche ma rispondere alle esigenze della res publica sulla
base di titoli acquisiti e di competenze acclarate. La
consigliera, in Aula,
ha citato il caso del cambio
della direttrice dell’Agenzia
del lavoro.
La risposta. Il Presidente
ha risposto affermando che anche per la direzione dell’Agenzia del
lavoro la decisione è stata presa in base alla legge provinciale
sulla dirigenza che ha introdotto il criterio della rotazione.
L’attuale dirigente, ha ricordato, è stata nominata nel marzo
2009.
La replica. Lucia Coppola ha
auspicato che le scelte dei dirigenti
vengano fatte non in base all’appartenenza a questo o quel partito,
ma in base alle capacità.
Lorenzo Ossanna (Patt):
Quanto legname hanno
venduto Asuc e Comuni?
Ossanna ha chiesto alla Giunta di conoscere la quantità di metri
cubi di legname venduti fino ad oggi dalle Asuc e dai Comuni
attraverso le aste pubbliche, legata agli schianti dello scorso
ottobre, i prezzi medi e quanti metri cubi sono stati aggiudicati ad
aziende trentine.
La risposta. L’assessore
Zanotelli
ha risposto che, dal primo
novembre al 7 marzo 2019, in
base ai dati della Cciaa, sono
stati venduti, in piedi, 842 mila metri cubi di volume tariffario,
531 mila di volume netto a prezzo ponderati di 25,66 euro per
mero cubo. La vendita
allestita in strada è stata
di 28 mila 580 metri cubi a
un prezzo ponderato 67,33 euro al metro cubo. Di tali vendite sono
state aggiudicate alle ditte trentine il 36,12% (191 mila 867 metri
cubi) in piedi; l’86,67% (24.770 meri cubi) allestito.
La replica. Dati,
ha replicato Ossanna, che
tranquillizzano perché si vedono sulle
nostre strade molti camion
con targa slovena carichi di legname.
Claudio Cia (Agire)
Si coinvolgeranno i Comuni
sulla chiusura viadotto dei Crozi?
Cia ha chieso alla Giunta se è previsto il coinvolgimento dei Comuni
interessati dalla chiusura del viadotto dei Crozi, seconda arteria
stradale del Trentino sulla quale transitano circa 20.000 veicoli al
giorno, prevista in aprile o nel maggio di quest'anno, per concertare
iniziative condivise, e se intenda disincentivare la possibile
deviazione su strade alternative (ad esempio del passo della Fricca)
dei mezzi pesanti di passaggio, ed eventualmente come.
La risposta. Fugattui ha
risposto affermando che in
540 giorni, un anno e mezzo, rimarranno
due corsie: una sul ponte e l’altra lungo la vecchia Crozi che sarà
sistemata e
collegata alla galleria con un by
pass. I camion
passeranno sul ponte, le auto sulla vecchia strada. Nel caso di
criticità, che si potranno verificare, la Pat si coordinerà con
Trento e i comuni della Valsugana interessati.
La replica. Rimane aperto,
ha replicato Cia, il rischio che i mezzi pesanti possano scegliere la
Fricca e quindi si spera in interventi per evitarlo.
Giorgio Tonini (Pd):
Svastica inaccettabile,
la Giunta intervenga
Tonini, a proposito della svastica tatuata ed esibita dall’ex capo
di gabinetto dell'assessorato agli enti locali della Provincia, ha
chiesto al presidente della Giunta se avesse intenzione di
intervenire ed eventualmente in che modo, per porre rimedio a questa
inaccettabile situazione. Una domanda, visto quanto è accaduto,
ormai datata ma non superata ed ha chiesto a Fugatti chi si assume
responsabilità di quanto è accaduto, che non ha dato una buona
immagine del Trentino; come sia stato possibile che una persona nota
per le simpatie nazifasciste sia entrata in uno staff della Giunta e
quale sia il confine a destra della coalizione di governo.
La risposta. Fugatti ha
detto di voler fare chiarezza su questa questione, ricordando
le dimissioni di Marika
Poletti,ha dichiarato la netta presa di distanza dalle sue
dimostrazioni di simpatia
per il nazifascismo. Da
parte del governo provinciale,
ha aggiunto, non c’è
nessuna contiguità con ideologie naziste e tra le anime che
compongono la coalizione, ha concluso il Presidente, nessuna
ha a che fare con idee
naziste.
La replica. Tonini ha
replicato affermando che
la risposta è stata netta, ma non chiarisce come sia stato possibile
quello che è successo. Il capogruppo Pd ha chiesto fermezza nei
confronti di infiltrazioni di questo tipo
nelle istituzioni autonomistiche.
Paolo Ghezzi (Futura):
Non è forse umanamente
indegno
spostare le nigeriane da
Lavarone?
Ghezzi ha
chiesto alla Giunta se sia
consapevole che con la chiusura della positiva esperienza di
integrazione delle 24 ragazze nigeriane nella comunità di Lavarone,
non solo si nega a queste donne il diritto al lavoro e ad un futuro
degno di ogni essere umano, ma mortifica anche lo sforzo intelligente
e solidale della popolazione locale e mostra del Trentino un
volto non degno di un Paese
democratico.
La risposta. Fugatti ha
affermato che la chiusura
della struttura di Lavarone
è stata
una scelta
obbligata perché i costi non risultano
più sostenibili
in seguito ai
tagli effettuati dallo
Stato. Il
costo della struttura è superiore
a quanto
lo Stato versa.
La Pat, per questi motivi,
doveva ridurre
da sei a uno gli operatori
per un presidio
della struttura
h 24. Dopo aver incontrato
le persone interessante, ha
continuato Fugatti, è stato
effettuato il trasferimento
in altri alloggi a Trento,
Rovereto e Levico. Per le
donne straniere che hanno trovato lavoro
nella zona, ha concluso,
è stata trovata, in accordo
con comune e Arcidiocesi, una soluzione senza
costi per la
Pat.
La replica. Ghezzi
ha replicato affermando
che se
un accordo per 8 di queste
donne è stato trovato,
forse si
poteva trovare una soluzione
anche per le altre.
Più in generale
l’accoglienza diffusa ha
dimostrato
di poter
funzionare
e Bolzano sembra voler difendere questo
sistema anche mettendo in
campo la propria
competenza autonomistica. Il
concentramento, ha concluso,
forse piace alla Giunta
per tenere queste persone
più sotto controllo, ma che
rischiano di creare, invece, più
problemi nelle città. Il fatto che non ci siano risorse
è un’opinione della Giunta. Siamo
contenti, ha
concluso Ghezzi,
che ci sia stato un accordo, ma, ha
ribadito, se si è fatto per
otto persone una soluzione diversa si poteva trovare.
Alessandro Olivi (PD)
Quali sono le iniziative
sull'ex Manifattura?
Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta quali aziende risultino
assegnatarie dei nuovi spazi e quali siano le iniziative che la Pat
intende attuare per completare l'utilizzo degli immobili dell'ex
Manifattura Tabacchi di Rovereto. Domande, afferma Olivi, dettate dal
timore che, stando ad alcune dichiarazioni vaghe e generiche
dell'esecutivo, sembra non ci siano idee chiare su come portare
avanti il Polo Manifattura.
La risposta. Spinelli
ha risposto affermando che Trentino Sviluppo il 27 settembre ha
emesso un bando per le aziende per la Manifattura, l’unica a
rispondere all’avviso pubblico è stata la Green Energy,
azienda che opera nel campo energetico e che fino ad oggi ha fatto
ricerca e nel secondo semestre 2019 avvierà la produzione. Per
quanto riguarda l’edifico della ciminiera, 600 metri quadri, si
stanno effettuando interventi di risanamento dell’immobile per
adeguamento statico e sismico. Verranno realizzate tre aule
universitarie, di 80, 50 e 30 posti a sedere, più
un ufficio e servizi.
Verranno rifatti serramenti e impiantistica. I lavori sono stati
affidati nel settembre 2018 con
una previsione di 150 giorni
per la consegna delle aule e 60 per gli ulteriori lavori. Nel marzo
2019 prende il via il corso di laurea in tecnologia
dello sport in aule provvisorie.
La replica. La
realtà è che il primo bando per
l’edifico Botti, ha
detto Olivi, è andato
deserto e successivamente
si è intervenuti con
un’iniziativa nuova. Il
consigliere Pd ha detto che questa
interrogazione è stata fatta perché è
rimasto colpito, di fronte
allo sforzo immane della Pat sulla
Manifattura, dalle dichiarazioni
di Fugatti e Spinelli secondi
i quali, con
la Lega al potere, Rovereto
avrà un futuro aureo e
non sarà più
Cenerentola del Trentino. Una frase politicamente sciocca
di fronte al fatto che il
cantiere della Manifattura, ha
concluso, è il più grande
cantiere della Provincia.
Sara Ferrari (Pd)
Ufficio Pari opportunità
Fondate le voci di chiusura?
La consigliera del Pd ha chiesto
se siano fondate le voci che parlano di un'imminente chiusura
dell'Ufficio pari opportunità e di un non meglio chiarito
spostamento sotto questa o quella struttura provinciale. Sara Ferrari
chiede inoltre quale sia la strategia di valorizzazione di questo
ufficio.
La risposta. L’assessora
Segnana ha ricordato che con la delibera del 21 dicembre 2018 è
stato dato il via al riassetto organizzativo della
Pat. La competenza delle
Pari opportunità è stato posto sotto
il Dipartimento
salute e politiche sociali, ma nessuna decisione definitiva
è stata ancora
assunta. Comunque, ha precisato, le
pari opportunità non saranno
tolte
e le persone che ci lavorano continueranno a lavorare in questa
struttura.
La replica.
L’ufficio, ha ricordato
Sara Ferrari, non si sarebbe
potuto chiudere perché è previsto per legge, ma ha auspicato che in
questa riorganizzazione
rimanga l’attenzione
al collegamento
stretto delle pari opportunità col sistema del lavoro, anche
all’interno delle politiche sociali. Perché, ha
ricordato, l’obiettivo
dell’aumento della natalità è strettamente legato alle condizioni
di lavoro femminile. Un settore, questo della conciliazione vita –
lavoro, nel quale il Trentino è all’avanguardia, al punto che il
Governo precedente portò l’esempio della nostra provincia a New
York.
Roberto Paccher (Lega)
A che punto è lo studio
per la statale della
Valsugana?
Il consigliere della Lega ha
chiesto a che punto si trovi lo studio per trovare una soluzione alla
situazione di pericolosità e carico di traffico della statale 47
della Valsugana. Una situazione che verrà ulteriormente appesantita
dall'imminente apertura della Pedemontana fino a Bassano.
La risposta. Fugatti
ha risposto che la Giunta il primo marzo 2019 ha dato mandato alla
struttura Pat di attivare l’iter della concertazione pubblica per
il raddoppio
della ss47 tra Castelnuovo e Grigno. Una strada di categoria
extraurbana C, la cui sede stradale avrà una larghezza di 10,50
metri.
La replica. Paccher,
soddisfatto della risposta, ha ringraziato il presidente per il
tempestivo intervento perché il tratto stradale è stato troppe
volte teatro di incidenti mortali.
Devid Moranduzzo (Lega)
Viadotto di Ponte Alto
quali misure per limitare i
disagi?
Il consigliere della Lega ha
chiesto quale sia lo stato di avanzamento del progetto dei lavori di
adeguamento del viadotto di Ponte Alto, se siano state confermate le
tempistiche e le soluzioni viabilistiche (partenza dei lavori in
primavera, chiusura di 18 mesi, traffico sulla vecchia strada dei
Crozi) e quali misure verranno adottate per ridurre al minimo i
disagi.
La risposta. Fugatti
ha risposto dicendo che i lavori dureranno un anno e mezzo ma né
ponte né ss47 in direzione di Pergine saranno chiuse. Per il resto
ha ribadito quando detto a Cia. L’intervento, ha specificato il
Presidente, è in fase di appalto e l’avvio dei lavori è previsto
per la prossima estate.
La replica. Moranduzzo
ha detto che la questione è di
grande importanza
e c’è stata una risposta
precisa.
Mara Dalzocchio (Lega)
Disservizi postali
cosa intende fare la Giunta?
La consigliera della Lega ha
chiesto se la Giunta sia a conoscenza dei disagi che sta affrontando
la popolazione in seguito al nuovo sistema di consegna della posta
ordinaria a giorni alterni e di quella pregiata quotidianamente.
Sistema che ha creato disservizi e disagi. Mara Dalzocchio ha chiesto
inoltre come la Giunta intenda affrontare il problema.
La risposta. Il
Presidente Fugatti ha risposto affermando che il 6 marzo ha ricevuto
i rappresentanti sindacali del comparto sul tema
della convenzione e
sugli aspetti occupazionali
e i
deficit di recapito che, ha
sottolineato, sono reali.
Su spinta
dello stesso sindacato è stata
rivolta a Poste Italiane la richiesta di anticipare
di un’ora
l’inizio del
servizio di
portalettere, alle
7,30 anziché alle 8,30,
affinché si possa rispettare l’impegno
di effettuare
le consegne entro le 13. E’
paradossale, ha
sottolineato Fugatti, che
sia il sindacato
a chiedere di iniziare il
lavoro un’ora prima. Comunque, ci sarà un
incontro istituzionale Poste
Italiane anche
sul tema della stabilizzazione dei lavoratori e sull’applicazione
della convenzione con Poste.
Per le vie brevi, ha detto
il Presidente, la spa ha
fatto sapere di aver accolto l’anticipo alle
7,30 dell’avvio alle
consegne per i
centri maggiori e di
mezzora per centri minori,
allineando Trentino
a Bolzano dove, peraltro,
ci sono le stese criticità.
Se non verranno risolti
i disagi
la Pat, ha concluso il
Presidente, si riterrà
libera di non rispettare accordi con Poste Italiane.
La replica. La
consigliera ha detto che finalmente
viene data risposta a
cittadini e ai lavoratori. Finalmente si rivedono convenzioni
con
Poste
per garantire
un servizio adeguato.
Gianluca Cavada (Lega)
Grand Hotel Levico
ci sono problemi gestionali?
Il consigliere della Lega ha
chiesto se la Giunta sia informata di alcuni problemi gestionali
dell'Imperial Grand Hotel di Levico e, in caso affermativo, quali
provvedimenti il governo provinciale intenda eventualmente assumere.
La risposta. Fugatti
ha affermato che Patrimonio
del Trentino, titolare del
contratto con la società, ha avviato il monitoraggio dei problemi
che si sono manifestati,
ferma restando la
possibilità di attuare le
iniziative previste dal contratto.
La replica. Il
consigliere, soddisfatto della risposta, ha detto che va posta
attenzione al rispetto del contratto.
Ugo Rossi (Patt):
resta l'assegno unico col
Reddito di cittadinanza?
Rossi voleva sapere dal presidente della Provincia se in Provincia di
Trento dopo l'attivazione in tutta Italia del reddito di garanzia
saranno mantenute o meno le misure dell'assegno unico anche nella
parte di sostegno al reddito con le attuali procedure per la
richiesta e la concessione. Si tratta di capire cioè se si vuole far
prevalere la normativa della Provincia oppure la normativa statale
alla quale, semmai, aggiungere parte della normativa provinciale.
Rossi ha anche evidenziato l’assenza di comunicati della Provincia
sulla scadenza imposta alle scuole materne e agli asili nido per
l’adempimento degli obblighi vaccinali previsti dalla legge
nazionale.
La risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto che nel 2019 saranno mantenute le misure
provinciali vigenti, anche se per l’accesso alla quota dell’assegno
unico provinciale finalizzata al sostegno del reddito sono stati
introdotti con la variazione al bilancio nuovi requisiti per
l’accesso. La Provincia
inoltre è intervenuta per impedire la la
cumulabilità dei contributi statali con quelli provinciali e
sopprimere la quota di
sostegno al
reddito per coloro che esauriscono il godimento della Naspi. “Il
cantiere del reddito di cittadinanza è ancora aperto”, ha
concluso Spinelli ricordando
di essere stato ieri a Roma dove
con il governo ha discusso
anche di alcune altre
ipotesi di lavoro.
La replica. Rossi
ha rivolto all’assessore tanti auguri di buon lavoro, vista la
difficoltà di armonizzare
le due misure.
Si è però detto “deluso dalla risposta” di
Spinelli, “perché – ha
spiegato – sarebbe stato preferibile prevedere per i cittadini del
Trentino la possibilità di presentare la domanda di assegno unico
provinciale, lasciando a Salvini e a Di Maio le tesserine gialle sul
reddito di cittadinanza”. Si è scelto invece di invitare i
cittadini del Trentino a presentare domanda del
reddito di cittadinanza,
“alla quale poi forse con le modifiche si aggiungerà qualcosa di
“trentino”. Ciò
significa, secondo
Rossi, rinunciare ad una
delle competenze primarie dell’autonomia: quella
sull’assistenza e la
beneficenza, il cui mancato
esercizio “finirà per
indurre qualcuno a
togliercele”, ha avvertito
il consigliere. Il punto a suo avviso è non lasciare che altri
decidano al
nostro posto. “Abbiate un
sussulto di orgoglio autonomista – ha concluso il capogruppo del
Patt – e vedrete che i cittadini capiranno meglio quel che state
facendo”.
Michele Dallapiccola (Patt):
per la funivia S.Martino-Rolle
quando finirà l'iter del progetto?
Dallapiccola
chiedeva quali tempi si
prevedano per il “promesso”
completamento dell'iter
tecnico-amministrativo per la realizzazione del progetto di
collegamento funiviario San Martino-Passo Rolle, e se tale iter sia
da considerarsi certo.
La risposta. L’assessore
Failoni ha ricordato che sul tema la Giunta si è subito attivata, ma
che per completare l’iter progettuale chiuso a fine febbraio serve
un aggiornamento del piano degli interventi di Trentino Sviluppo.
Alla società provinciale
sono già state fornite
precise indicazioni dalla Giunta perché l’opera sia portata a
termine entro i prossimi due anni. “La volontà dell’esecutivo è
molto chiara – ha sottolineato Failoni – e attendiamo solo il via
definitivo per rispondere alle aspettative del Primiero che attende
l’opera da tanti anni”.
La replica. Dallapiccola
si è detto completamente soddisfatto della risposta dell’assessore,
che è stata “la
migliore – ha aggiunto – da
lui mai data fino
ad oggi”.
Luca Guglielmi (Fassa):
cosa si farà perché Forno di Moena
non sia danneggiato dal Rio Valsorda?
Guglielmi voleva sapere cosa farà l’esecutivo e in quanto tempo
per affrontare la situazione critica in cui si trova l'abitato di
Forno di Moena a causa del Rio Valsorda da cui è attraversato, visto
che il corso d'acqua è spesso esondato in passato danneggiando il
paese e specialmente dopo la “bomba d’acqua” dell’ottobre
scorso.
La risposta. L’assessora
Zanotelli ha condiviso il fatto che il materiale presente nell’alveo
del Rio Valsorda deve essere rimosso. L’operazione
non può tuttavia prescindere dal contestuale recupero degli schianti
lungo i versanti ad opera dei proprietari: Regola Feudale di Predazzo
in destra orografica, Magnifica Comunità di Fiemme e Comune di Moena
a monte del Rio Val da le Scandole. Non è infatti proponibile un
intervento limitato al solo solco vallivo, posto che le operazioni di
recupero materiale dai versanti e dall’alveo rappresentano un
tutt’uno. Questi proprietari boschivi si stanno attivando per
l’utilizzazione del legname schiantato, operazione condizionata al
ripristino della viabilità forestale, fortemente compromessa.
Il Servizio Bacini montani
(Ufficio di zona 3) è in contatto con gli enti proprietari ed è
disponibile ad integrare con propri mezzi le attività di recupero
del legname in alveo durantre le utilizzazioni forestali delle
parcelle boscate schiantate. Quanto alla sicurezza dell’abitato di
Forno, all’apice del conoide a protezione dell’abitato
l’assessora ha ricordato che “c’è un’opera per il controllo
del trasporto solido, munita di un filtro inn grado di trattenere
l’eventuale componente vegetale veicolata dalla corrente”.
Zanotelli ha ricordato che a
tergo dell’opera vi una piazza di deposito della capacità di circa
6000 mc, svasata a seguito dell’evento dello scorso luglio, allo
stato attuale con ampio margine di disponibilità all’invaso. A
breve vi sarà un ulteriore intervento di rimozione del materiale
inerte depositato con gli interventi urgenti, per ripristinare le
condizioni di deflusso ed operatività delle opere in alveo.
La replica. Guglielmi ha
chiesto alla Giunta di sollecitare gli enti interessati ad essere
piuttosto celeri nella rimozione del legname nell’alveo.
Alessio Manica (Pd):
Quando si approverà per il Trentino
la Carta di sintesi della pericolosità?
Manica chiedeva alla Giunta per quale ragione la "Carta di
sintesi della pericolosità", strumento di riferimento della
pianificazione urbanistica per poter prevedere i rischi, adottata
solo nei territori di alcuni Comuni, non
sia ancora stata approvata per tutto il territorio della Provincia.
Manica ha chiesto di
accelerare l’adozione di questo strumento proseguendo la tradizione
trentina del monitoraggio del territorio.
La risposta. L’assessore
Tonina ha detto di condividere in
pieno la richiesta di Manica
e ricordato che la
deliberazione con cui lo
stralcio della Carta di
sintesi della pericolosità era
stato approvato per alcuni
Comuni, serviva a verificare
la bontà delle modalità di
attuazione di questo strumento, per rilevare eventuali incongruenze.
Così è stato possibile
valutare anche l’estensione della Carta
di sintesi
della pericolosità al
rimanente territorio
provinciale. Le strutture provinciali competenti stanno procedendo
proprio per estendere la
Carta all’intero
Trentino e la Giunta adotterà lo strumento nei
prossimi mesi. Nel frattempo si provvederà all’informazione
e alla
formazione di tutti gli operatori interessati.
La replica.
Manica si è detto
soddisfatto della risposta, che
– ha detto – era proprio quella da lui attesa, e
anche della fase formativa prevista.
Luca Zeni (Pd):
a quando la pulizia di strade
e sentieri attorno a Levico?
Zeni
voleva sapere dalla Giunta quali lavori sono previsti e con quale
tempistica per la pulizia almeno delle principali strade forestali e
dei sentieri posti a corona del lago di Levico e sul colle di Tenna,
che sono richiami turistici non secondari dell'intera Alta Valsugana
nonché un "biglietto da visita" degli "Stati generali
della Montagna" che si concluderanno proprio a Levico.
La risposta. L’assessora
Zanotelli ha segnalato che l’intervento di ripristino delle
strade forestali è già previsto, anche
se l’esecuzione non sarà immediata per la necessità di una
verifica preventiva con il servizio geologico. Occorre infatti
analizzare la problematica
dei sentieri attraverso un coordinamento tra i vari soggetti che
dovranno provvedere al ripristino. E
ha precisato che la chiusura
degli Stati generali della Montagna non sarà a Levico Terme ma a
Comano Terme.
La replica.
Zeni si è detto preoccupato
dalla risposta e ha aggiunto
che gli operatori del
settore turistico non sono
affatto tranquilli
in quanto la
situazione è molto pesante a causa dei tanti schianti che si notano
nei dintorni di Levico. Certo la completa pulizia dei boschi
richiederà tempo, ma ripristinare il passaggio dai sentieri nelle
zone più frequentate è
un’operazione che a suo
avviso andrebbe realizzata rapidamente.
Filippo Degasperi (5 Stelle)
Derivati, ci sono
ancora perdite?
Il consigliere di 5 Stelle chiedeva alla Giunta l'ammontare degli
eventuali versamenti effettuati nel 2018 da Cassa del Trentino e da
Patrimonio del Trentino alle controparti dei contratti derivati
ancora in essere e le iniziative che si intendono adottare per
affrontare la situazione. A fronte dei contratti costati ai trentini
fino al 2017 quasi 21 milioni di euro la Corte dei conti ha concesso
tempo per recuperare le risorse.
La risposta.
Il presidente Fugatti ha
risposto che
per Cassa del Trentino
l’ammontare dei
pagamenti effettuati il 30 giugno e il 31 dicembre 2018 alle
controparti di contratti derivati è
pari ad euro 774.107,38. la
situazione cumulata fino al 31 dicembre 2018 dei versamenti ed
incassi effettuati/ricevuti sulla base dei contratti derivati in
essere e scaduti/estinti vede un saldo positivo per Cassa del
Trentino di euro 16.666.709,89. Nel dicembre scorso Cassa del
Trentino ha estinto parzialmente il contratto sottoscritto con
Barclays Capital, corrispondendo l’importo di euro 135.400 per
riallineare il valore del capitale nozionale dei contratti derivati
con quello del credito residuo dei mutui erogati a seguito
dell’estinzione anticipata di alcuni mutui effettuata dal Comune di
Isera. Quanto ai derivati ancora in essere stipulati da Cassa del
Trentino, questi hanno finalità ci copertura assicurativa. Per ciò
che concerne Patrimonio del Trentino spa, l’ammontare dei pagamenti
effettuati alle controparti di contratti derivati è pari ad euro
788.544,58 euro. La situazione cumulata sino al 31 dicembre 2018 dei
pagamenti ed incassi effettuati/ricevuti sulla base dei contratti
derivati in essere e scaduti/estinti vede un saldo positivo per la
società pari a 5.475.392,89 euro. Fugatti ha comunque assicurato il
monitoraggio dell’andamento nel
corso del 2019, tenendo conto anche delle criticità segnalate
dal consigliere Degasperi.
La replica. Degasperi
si è detto soddisfatto delle informazioni, eccezion fatta per il
riferimento ai contratti scaduti ed estinti. Lasciando da parte
questi ultimi, per
quelli ancora in
essere ha segnalato che il
Tribunale di Trento ha dichiarato nulli dei contratti derivati e
condannato la banca a risarcire il cliente, non
essendovi è alcun rischio
da cui tutelarsi con un’assicurazione.
Per Degasperi quindi la
Provincia potrebbe
svincolarsi anche dai
21 milioni di euro residui.
Denis Paoli (Lega)
La Pat ha avuto un ruolo
per la laurea in Agrifood?
Il consigliere della Lega ha
chiesto di sapere se vi sia stato un ruolo della Pat nel sostenere la
nascita e lo sviluppo del corso di laurea magistrale in Agrifood, in
caso affermativo in cosa consista questo corso e quali siano le
intenzioni dell'amministrazione provinciale per supportare e
promuovere l'iniziativa.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha ricordato che per il corso di laurea in
questione l’iter di attivazione è appena iniziato
e dovrebbe
concludersi nel maggio-giugno 2020. L’interesse ad avere il corso
di laurea sul territorio sostenuto
dalla Fondazione Edmund Mach
(FEM), è stato manifestato dagli imprenditori. Quanto alle critiche
emerse nelle ultime settimane da parte delle
organizzazioni sindacali, la
preoccupazione sta nel possibile scollamento che il corso di laurea a
San Michele causerebbe rispetto all’ateneo trentino e al mondo
agricolo. La Giunta ritiene che dirimere
questa controversia sia
compito della stessa FEM.
La replica.
Paoli ha ringraziato il
presidente per la risposta e
sottolineato che il nuovo
corso di laurea potrà
soddisfare le esigenze degli operatori agricoli e sviluppare
l’offerta formativa del Trentino a servizio della crescita del
territorio.
Katia Rossato (Lega)
A22, ci sono studi sugli
effetti
della chiusura di Trento
Centro?
La consigliera della Lega ha
chiesto se ci siano studi sugli effetti, che appaiono pesanti, della
chiusura in uscita del casello Trento centro dell'A22 sui livelli di
traffico della tangenziale del capoluogo e come intenda muoversi
l'amministrazione provinciale.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha risposto confermando
l’analisi dei dati del
traffico su Trento centro
conferma che subito dopo
la chiusura del casello si è registrato un aumento di 3.900 veicoli
rispetto all’anno precedente. Il
governatore ha anche
ricordato di aver
partecipato nei giorni scorsi ad un’assemblea dell’Associazione
albergatori di Trento, che gli hanno espresso le loro “perplessità
sulla chiusura del casello di Trento Centro. Dunque
– ha concluso – una parte
dell’opinione pubblica trentina ritiene che occorra valutare la
possibilità di riaprire il casello”.
La replica.
Rossato ha ringraziato il
presidente per aver prospettato la possibile riapertura del casello.
Ivano Job (Lega)
Assunzioni all'A22
qual è la procedura?
Il consigliere della Lega ha
chiesto di sapere quali siano gli iter procedurali e normativi
attraverso i quali vengono effettuate le assunzioni di personale
temporaneo all'A22.
La risposta. L’assessore
Spinelli, premettendo che Autobrennero spa è
stata recentemente richiamata all’osservanza
delle procedure di assunzione del personale, ha risposto che la
società oggi garantisce
il rispetto di tutti i
diritti previsti dal
contratto del settore. Le modalità di reclutamento del personale
sono state
approvate
dal cda della società nel
maggio del 2018 e chiunque,
ha concluso Spinelli, può presentare la propria candidatura per
lavorare come stagionale
presso Autostrada del
Brennero.
Alex Marini (5 Stelle)
Trasmissioni tv autogestite
perché mancano i fondi?
Il consigliere di 5 Stelle ha
ricordato che dal 2011 ad oggi le somme che dovevano essere destinate
dal Ministero dell'economia e finanzia alle Province di Trento e di
Bolzano per il rimborso riconosciuto alle emittenti locali in
rapporto agli spazi autogestiti sulle tv regionali durante le
campagne elettorali e i referendum in Trentino e in Alto Adige, sono
state rese indisponibili. Per questo Marini ha chiesto alla Giunta
quali iniziative intenda assumere per porre rimedio a questa stortura
in vista del decreto interministeriale per l'assegnazione dei fondi
per il 2019.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha confermato
l’esclusione dal riparto delle due Province e
precisato che i beneficiari
del fondo sono però
le emittenti televisive
locali. Ha
aggiunto che nel 2018 vi è
stata una fitta interlocuzione tra le due Province e i Ministeri
competenti per dirimere la
questione della non
disponbilità dei fondi.
E ha
concluso assicurando il proprio impegno nel portare avanti il
confronto con Roma per arrivare ad
una soluzione positiva
del problema.
La replica. Marini
ha apprezzato la risposta
del presidente perché complessivamente
per le due Province autonome
i fondi mancanti dal
2011 ad oggi
ammontano a circa 200.000
euro. Il 15 febbraio scorso il
Ministero per lo sviluppo economico ha chiesto formalmente al
Ministero dell’economia e
delle finanze di chiarire
la vicenda. Forse, ha commentato Marini, dopo
10 anni potremmo finalmente
ottenere questi fondi. Ma se
il governo dovesse continuare
a non renderli
disponibili, Marini ha
suggerito alla Giunta di
presentare un ricorso alla Corte Costituzionale.
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Masè nominata componenti di
tre Commissioni (Prima, Terza e Speciale) e della Giunta delle
elezioni al posto del neo-assessore Gottardi.
Dopo il question time il
presidente della Giunta ha comunicato all’aula di aver nominato con
decreto del 22 febbraio scorso l’avvocato Mattia Gottardi (Civica
Trentina) assessore agli enti locali e ai rapporti con il consiglio
provinciale. E ha poi elencato le altre competenze affidate al
neo-assessore. A seguire Denis Paoli (Lega) ha proposto di
sostituire il collega Gottardi, che da assessore non può rivestire
ruoli negli organi consiliari, con la collega Vanessà Masè (anche
lei di Civica Trentina) nella Prima e nella Quinta Commissione
permanente. Sostituzione approvata con 18 voti a favore e sei di
astensione. Sempre per sostituire il collega Gottardi, su proposta di
Dalzocchio la consigliera Masè è stata nominata con 20 voti a
favore e 8 di astensione componente della Commissione speciale di
studio sui danni causati dal maltempo e sulle conseguenti misure di
intervento. E con 19 voti a favore e 6 di astensione Masè è entrata
infine a far parte della Giunta delle elezioni.
Discussa la relazione annuale
del difensore civico. Marini presenta un’interrogazione e due
ordini del giorno, approvati all’unanimità.
Alex Marini (5 stelle) ha
ricordato di aver presentato sulla relazione un’interrogazione
riguardante il perché 34 comuni trentini non abbiano ancora
sottoscritto la convenzione con il Consiglio provinciale per
usufruire della collaborazione gratuita del Difensore civico. Per
Marini il presidente dell’assemblea legislativa Kaswalder dovrebbe
esercitare un’operazione di moral suasion nei confronti di
queste amministrazioni. Marini ha annunciato anche la presentazione
di due ordini del giorno sull’argomento. Il primo chiede di
completare l’organico in dote dell’ufficio del Difensore civico,
la cui carenza per il venire meno di alcune unità di personale,
emerge dalla lettura della relazione annuale sull’attività svolta
nel 2018. Il secondo ordine del giorno riguarda i compiti affidati al
Difensore civico e in particolare il servizio svolto per la tutela
dei cittadini. Servizi importanti per dare risposta alle richiesta di
informazioni, documenti e chiarimenti nonché di interventi in caso
di ritardi e controversie nei rapporti con le pubbliche
amministrazioni. Scorrendo quest’elenco di funzioni si capisce che
il Difensore civico agisce per tutelare spesso le fasce più
marginali della popolazione e cittadini che non possono adire ad
avvocati per la difesa dei loro interessi. Per Marini la relazione
annuale del Difensore civico è di difficile accesso attraverso il
sito del Consiglio provinciale se non se ne conosce l’esistenza.
Ecco perché l’ordine del giorno chiede la diffusione della
conoscenza del ruolo e delle informazioni sull’attività del
Difensore civico. La Provincia di Bolzano produce per questo piccoli
opuscoli che in forma semplice mirano ad avvicinare i cittadini a
quest’organo di garanzia. Marini sollecita con quest’odg il
presidente del Consiglio a predisporre materiale informativo
attraverso o la rivista Cronache o con informazioni attraverso i
Comuni perché i cittadini possano conoscere questo servizio. Il calo
di attività si è registrato nelle valli periferiche a causa della
mancanza di personale del Difensore civico. Sono quindi stati ridotti
gli sportelli territoriali a scapito delle fasce più marginali e
periferiche della popolazione. In tal modo per i cittadini è venuto
meno un interlocutore preposto alla loro difesa nei rapporti con la
pubblica amministrazione.
Masè: Il nuovo Garante dei
minori dovrà poter parlare direttamente con i bambini.
Vanessa Masè (Civica
Trentina) ha osservato che la relazione evidenzia i problemi relativi
al patrimonio Itea per la manutenzione ordinaria degli alloggi
pubblici. Si tratta per la Giunta di investire su questo patrimonio.
Sul Garante dei minori, Masè ha ricordato che questo ruolo fin’ora
identificato con il Difensore civico dovrà essere ora esercitato da
una figura autonoma e dedicata che il Consiglio dovrà nominare. Masè
ha proposto che al Garante sia consentito di avere anche colloqui
diretti con i minori per poter tutelare alla loro tutela. Masè ha
infine augurato buon lavoro alla nuova direttrice del carcere di
Trento.
Degasperi: la relazione
dimostra che il Trentino è in ritardo nell’attuazione della
“Madia” (trasparenza della pubblica amministrazione) rispetto al
resto d’Italia.
Filippo Degasperi (5
stelle) ha ricordato che il Difensore civico attuale sta per
concludere il suo mandato quinquennale e ha perciò ringraziato
l’avvocato Daniela Longo per il buon lavoro svolto. Ha plaudito
all’azione di denuncia portata avanti da Longo per tutelare i
cittadini nei confronti dell’Azienda provinciale per i servizi
sanitari e di altri enti. Degasperi ha tratto due spunti dalla
relazione. Il primo riguarda il recepimento della legge Madia sulla
trasparenza nel nostro ordinamento. L’autonomia si è rivela in tal
senso peggiorativa rispetto ad altre regioni. Nel nostro ordinamento
infatti i Comuni e la Provincia impediscono in vari casi l’accesso
dei cittadini alle informazioni. E questo contrasta con la riforma
Madia in quanto il livello delle prestazioni pubbliche essenziali è
inferiore in Trentino rispetto al resto d’Italia. L’altro punto
importante riguarda i minori che vivono vicende di affido e
separazione e si trovano per questo talvolta ad interrompere il loro
percorso scolastico per riprenderlo altrove. Il Miur è intervenuto
con Linee Guida per affrontare queste situazioni che la Provincia non
ha ancora adottato, per cui le scuole trentine sono disorientate
quando si presentano questi casi. Infine Degasperi ha lamentato la
mancanza nella relazione del Difensore civico di riferimenti ai
problemi dei figli contesi e alla bigenitorialità, mancanza dovuta
alle scarse dotazioni del Difensore civico. Le questioni potranno
quindi essere riprese dal nuovo Garante dei minori.
Coppola: bene il Garante dei
minori per poter prestare attenzione al loro benessere in famiglia.
Lucia
Coppola (Futura)
ha apprezzato
il lavoro sviluppato da Daniela Longo e richiamato all’esigenza di
valorizzare il ruolo del Difensore civico a tutela dei cittadini. E
ha ricordato che il nuovo Garante dei minori e il Garante dei diritti
dei detenuti alleggeriranno gli oneri eccessivi a carico del
Difensore civico e permetteranno di dedicare più attenzione a queste
due categorie di persone, viste anche le competenze specialistiche
che dovranno caratterizzare le due figure. In particolare nei
confronti dei minori. Bene per Coppola l’attenzione dedicata dalla
relazione annuale del Difensore civico al benessere dei minori nelle
loro famiglie, ai problemi burocratici per il rilascio di documenti,
passaporti e delle operazioni finanziarie che andrebbero
semplificate. Apprezzato anche l’impegno rivolto all’uso di
internet da parte dei minori e dei bambini in particolare. Serve
all’ente pubblico un intervento in questo campo, anche per
responsabilizzare gli adulti nei confronti dei rischi di
condizionamento che questo strumento può determinare nella vita dei
minori. La famiglia ha quindi un ruolo molto importante come soggetto
che al quale il Garante dei minori potrà e dovrà fornire
informazioni e formazione su questo tema e sul benessere dei minori
in generale. Questo anche per prevenire le crisi dovute all’uso di
sostanze psicotrope sui minori. Infine
Coppola ha segnalato l’esigenza di aumentare il numero dei tutor
volontari che si occupano di minori stranieri non accompagnati, per
evitare che finiscano in mano alla malavita organizzata. Positivo è
il fatto che dal 2015 questo servizio tutoraggio sia stato esteso
anche per i minori italiani grazie alla generosità di tante persone.
Kaswalder:
la prossima settimana anche il Comune si convenzionerà con il
Consiglio per
la
collaborazione con il Difensore civico.
Il
presidente Kaswalder ha comunicato che la settimana prossima si
convenzionerà con il Consiglio provinciale il Comune di Pieve di
Bono e Trezzo per usufruire del servizio del Difensore civico. Il
presidente ha aggiunto che contatterà anche l’ultima Comunità non
convenzionata (Paganella) e ha ringraziato anche lui Daniela Longo
per il lavoro svolto in questi cinque anni da Difensore civico.
Kaswalder ha infine messo ai voti i due ordini del giorno proposti e
presentati da Marini nel suo intervento (spingere
le autonomie locali a convenzionarsi con il
Consiglio per la collaborazione con il Difensore civico e divulgare
la
conoscenza di questo servizio),
entrambi approvati dall’aula
all’unanimità.
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Fugatti risponderà questo
pomeriggio alla richiesta di Rossi di chiarire la posizione attuale
della Giunta in merito al tema degli obblighi vaccinali.
Prima
della pausa il consigliere
Rossi ha rinnovato la richiesta di un
chiarimento da parte della Giunta
in
merito al tema
dell’obbligo vaccinale scaduto ieri in tutta Italia per l’accesso
dei bambini ai nidi e alle scuole materna. Questo perché –
ha ricordato – un certo
percorso dal precedente
esecutivo provinciale era
stato compiuto tenendo ferme le norme introdotte dalla legge
Lorenzin, mentre non è chiaro cosa pensi della questione la
Giunta attuale.
Kaswalder ha preannunciato che il presidente Fugatti risponderà alla
richiesta
di
Rossi appena
il Consiglio riprenderà i lavori oggi alle
15.00.