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12/03/2019 - In aula o in commissione

Il question time di questa mattina in aula. Discussa la relazione annuale del Difensorre civico uscente

Il Consiglio provinciale ha nominato nelle Commissioni Masè al posto del neo-assessore Gottardi

Il question time di questa mattina in aula. Discussa la relazione annuale del Difensorre civico uscente

Paolo Ghezzi esibisce la maglietta con stampato l'articolo 19 del regolamento. In allegato, gli odg di Marini

Il question time di questa mattina in aula. Discussa la relazione annuale del Difensorre civico uscente

La sessione in aula di marzo dell’assemblea legislativa provinciale si è aperta stamane con il confronto tra la Giunta e i singoli consiglieri sulle 22 interrogazioni a risposta immediata da loro presentate. Dopo che il neo-assessore Gottardi è stato sostituito in tutti gli organi del Consiglio dalla collega Vanessa Masè di Civica Trentina, l’aula ha discusso la relazione annuale del Difensore civico uscente, Daniela Longo, alla quale i consiglieri intervenuti e il presidente Kaswalder hanno rivolto un ringraziamento per il buon lavoro svolto negli ultimi cinque anni. Approvati all’unanimità due ordini del giorno collegati alla relazione proposti da Marini (5 stelle), il primo perché per la collaborazione con il Difensore civico il presidente Kaswalder solleciti gli ultimi enti locali che ancora non hanno sottoscritto la relativa convenzione con il Consiglio, il secondo per diffondere la conoscenza di questo organo di tutela dei cittadini attraverso la rivista dell’assemblea legislativa (Consiglio cronache).

Da segnalare che il consigliere di Futura, Paolo Ghezzi, si è presentato in Aula con una maglietta rossa sulla quale è riportato l’articolo 19 del regolamento che recita: “Il presidente del Consiglio provinciale garantisce e tutela con imparzialità le prerogative e i diritti dei consiglieri assicurando il rispetto dei diritti delle minoranze”. Ghezzi ha detto che indosserà la maglia fino a quando il Presidente del Consiglio non risponderà alla sua lettera del 17 febbraio scorso, con la quale gli ha chiesto di intervenire a tutela dei diritti delle minoranze. Richiesta seguita alle critiche che il capogruppo di Futura ha ricevuto da parte del consigliere della Lega Roberto Paccher in seguito alla sua presa di posizione per una maggiore trasparenza dei lavori della seduta della Giunta delle elezioni del 13 febbraio scorso.

La maglietta di Ghezzi ha suscitato la reazione di Alessandro Savoi della Lega, il quale ha ricordato l’ articolo del regolamento che impone un abbigliamento conforme alla dignità del Consiglio e vieta l’esposizione di cartelli. Cia di Agire è intervenuto per ricordare che l’articolo 5, sempre del regolamento, impone un contegno dignitoso. Ghezzi ha replicato affermando che non può essere considerato contrario alla dignità del Consiglio ricordare un articolo del regolamento. Si è passati poi alla discussione del question time.

I lavori in aula riprenderanno alle 15.00 con il presidente Fugatti che risponderà alla richiesta di chiarimento della posizione dell’attuale Giunta sulla scadenza avvenuta ieri delle vaccinazioni obbligatorie per l’ammissione dei bambini ai nidi e alle scuole materne, a lui rivolta dal capogruppo del Patt Ugo Rossi.



Lucia Coppola (Futura):

Spoil system giusto per

la scelta dei dirigenti?

Coppola ha chiesto alla Giunta se ritenga legittimo introdurre per la scelta del rinnovo degli incarichi ai dirigenti il metodo dello spoils system, dal momento che non tutela l'imparzialità dei funzionari pubblici apicali, che non devono essere dipendenti dalle scelte politiche ma rispondere alle esigenze della res publica sulla base di titoli acquisiti e di competenze acclarate. La consigliera, in Aula, ha citato il caso del cambio della direttrice dell’Agenzia del lavoro.

La risposta. Il Presidente ha risposto affermando che anche per la direzione dell’Agenzia del lavoro la decisione è stata presa in base alla legge provinciale sulla dirigenza che ha introdotto il criterio della rotazione. L’attuale dirigente, ha ricordato, è stata nominata nel marzo 2009.

La replica. Lucia Coppola ha auspicato che le scelte dei dirigenti vengano fatte non in base all’appartenenza a questo o quel partito, ma in base alle capacità.



Lorenzo Ossanna (Patt):

Quanto legname hanno

venduto Asuc e Comuni?

Ossanna ha chiesto alla Giunta di conoscere la quantità di metri cubi di legname venduti fino ad oggi dalle Asuc e dai Comuni attraverso le aste pubbliche, legata agli schianti dello scorso ottobre, i prezzi medi e quanti metri cubi sono stati aggiudicati ad aziende trentine.

La risposta. L’assessore Zanotelli ha risposto che, dal primo novembre al 7 marzo 2019, in base ai dati della Cciaa, sono stati venduti, in piedi, 842 mila metri cubi di volume tariffario, 531 mila di volume netto a prezzo ponderati di 25,66 euro per mero cubo. La vendita allestita in strada è stata di 28 mila 580 metri cubi a un prezzo ponderato 67,33 euro al metro cubo. Di tali vendite sono state aggiudicate alle ditte trentine il 36,12% (191 mila 867 metri cubi) in piedi; l’86,67% (24.770 meri cubi) allestito.

La replica. Dati, ha replicato Ossanna, che tranquillizzano perché si vedono sulle nostre strade molti camion con targa slovena carichi di legname.



Claudio Cia (Agire)

Si coinvolgeranno i Comuni

sulla chiusura viadotto dei Crozi?

Cia ha chieso alla Giunta se è previsto il coinvolgimento dei Comuni interessati dalla chiusura del viadotto dei Crozi, seconda arteria stradale del Trentino sulla quale transitano circa 20.000 veicoli al giorno, prevista in aprile o nel maggio di quest'anno, per concertare iniziative condivise, e se intenda disincentivare la possibile deviazione su strade alternative (ad esempio del passo della Fricca) dei mezzi pesanti di passaggio, ed eventualmente come.

La risposta. Fugattui ha risposto affermando che in 540 giorni, un anno e mezzo, rimarranno due corsie: una sul ponte e l’altra lungo la vecchia Crozi che sarà sistemata e collegata alla galleria con un by pass. I camion passeranno sul ponte, le auto sulla vecchia strada. Nel caso di criticità, che si potranno verificare, la Pat si coordinerà con Trento e i comuni della Valsugana interessati.

La replica. Rimane aperto, ha replicato Cia, il rischio che i mezzi pesanti possano scegliere la Fricca e quindi si spera in interventi per evitarlo.



Giorgio Tonini (Pd):

Svastica inaccettabile,

la Giunta intervenga

Tonini, a proposito della svastica tatuata ed esibita dall’ex capo di gabinetto dell'assessorato agli enti locali della Provincia, ha chiesto al presidente della Giunta se avesse intenzione di intervenire ed eventualmente in che modo, per porre rimedio a questa inaccettabile situazione. Una domanda, visto quanto è accaduto, ormai datata ma non superata ed ha chiesto a Fugatti chi si assume responsabilità di quanto è accaduto, che non ha dato una buona immagine del Trentino; come sia stato possibile che una persona nota per le simpatie nazifasciste sia entrata in uno staff della Giunta e quale sia il confine a destra della coalizione di governo.

La risposta. Fugatti ha detto di voler fare chiarezza su questa questione, ricordando le dimissioni di Marika Poletti,ha dichiarato la netta presa di distanza dalle sue dimostrazioni di simpatia per il nazifascismo. Da parte del governo provinciale, ha aggiunto, non c’è nessuna contiguità con ideologie naziste e tra le anime che compongono la coalizione, ha concluso il Presidente, nessuna ha a che fare con idee naziste.

La replica. Tonini ha replicato affermando che la risposta è stata netta, ma non chiarisce come sia stato possibile quello che è successo. Il capogruppo Pd ha chiesto fermezza nei confronti di infiltrazioni di questo tipo nelle istituzioni autonomistiche.



Paolo Ghezzi (Futura):

Non è forse umanamente indegno

spostare le nigeriane da Lavarone?

Ghezzi ha chiesto alla Giunta se sia consapevole che con la chiusura della positiva esperienza di integrazione delle 24 ragazze nigeriane nella comunità di Lavarone, non solo si nega a queste donne il diritto al lavoro e ad un futuro degno di ogni essere umano, ma mortifica anche lo sforzo intelligente e solidale della popolazione locale e mostra del Trentino un volto non degno di un Paese democratico.

La risposta. Fugatti ha affermato che la chiusura della struttura di Lavarone è stata una scelta obbligata perché i costi non risultano più sostenibili in seguito ai tagli effettuati dallo Stato. Il costo della struttura è superiore a quanto lo Stato versa. La Pat, per questi motivi, doveva ridurre da sei a uno gli operatori per un presidio della struttura h 24. Dopo aver incontrato le persone interessante, ha continuato Fugatti, è stato effettuato il trasferimento in altri alloggi a Trento, Rovereto e Levico. Per le donne straniere che hanno trovato lavoro nella zona, ha concluso, è stata trovata, in accordo con comune e Arcidiocesi, una soluzione senza costi per la Pat.

La replica. Ghezzi ha replicato affermando che se un accordo per 8 di queste donne è stato trovato, forse si poteva trovare una soluzione anche per le altre. Più in generale l’accoglienza diffusa ha dimostrato di poter funzionare e Bolzano sembra voler difendere questo sistema anche mettendo in campo la propria competenza autonomistica. Il concentramento, ha concluso, forse piace alla Giunta per tenere queste persone più sotto controllo, ma che rischiano di creare, invece, più problemi nelle città. Il fatto che non ci siano risorse è un’opinione della Giunta. Siamo contenti, ha concluso Ghezzi, che ci sia stato un accordo, ma, ha ribadito, se si è fatto per otto persone una soluzione diversa si poteva trovare.



Alessandro Olivi (PD)

Quali sono le iniziative

sull'ex Manifattura?

Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta quali aziende risultino assegnatarie dei nuovi spazi e quali siano le iniziative che la Pat intende attuare per completare l'utilizzo degli immobili dell'ex Manifattura Tabacchi di Rovereto. Domande, afferma Olivi, dettate dal timore che, stando ad alcune dichiarazioni vaghe e generiche dell'esecutivo, sembra non ci siano idee chiare su come portare avanti il Polo Manifattura.

La risposta. Spinelli ha risposto affermando che Trentino Sviluppo il 27 settembre ha emesso un bando per le aziende per la Manifattura, l’unica a rispondere all’avviso pubblico è stata la Green Energy, azienda che opera nel campo energetico e che fino ad oggi ha fatto ricerca e nel secondo semestre 2019 avvierà la produzione. Per quanto riguarda l’edifico della ciminiera, 600 metri quadri, si stanno effettuando interventi di risanamento dell’immobile per adeguamento statico e sismico. Verranno realizzate tre aule universitarie, di 80, 50 e 30 posti a sedere, più un ufficio e servizi. Verranno rifatti serramenti e impiantistica. I lavori sono stati affidati nel settembre 2018 con una previsione di 150 giorni per la consegna delle aule e 60 per gli ulteriori lavori. Nel marzo 2019 prende il via il corso di laurea in tecnologia dello sport in aule provvisorie.

La replica. La realtà è che il primo bando per l’edifico Botti, ha detto Olivi, è andato deserto e successivamente si è intervenuti con un’iniziativa nuova. Il consigliere Pd ha detto che questa interrogazione è stata fatta perché è rimasto colpito, di fronte allo sforzo immane della Pat sulla Manifattura, dalle dichiarazioni di Fugatti e Spinelli secondi i quali, con la Lega al potere, Rovereto avrà un futuro aureo e non sarà più Cenerentola del Trentino. Una frase politicamente sciocca di fronte al fatto che il cantiere della Manifattura, ha concluso, è il più grande cantiere della Provincia.



Sara Ferrari (Pd)

Ufficio Pari opportunità

Fondate le voci di chiusura?

La consigliera del Pd ha chiesto se siano fondate le voci che parlano di un'imminente chiusura dell'Ufficio pari opportunità e di un non meglio chiarito spostamento sotto questa o quella struttura provinciale. Sara Ferrari chiede inoltre quale sia la strategia di valorizzazione di questo ufficio.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che con la delibera del 21 dicembre 2018 è stato dato il via al riassetto organizzativo della Pat. La competenza delle Pari opportunità è stato posto sotto il Dipartimento salute e politiche sociali, ma nessuna decisione definitiva è stata ancora assunta. Comunque, ha precisato, le pari opportunità non saranno tolte e le persone che ci lavorano continueranno a lavorare in questa struttura.

La replica. L’ufficio, ha ricordato Sara Ferrari, non si sarebbe potuto chiudere perché è previsto per legge, ma ha auspicato che in questa riorganizzazione rimanga l’attenzione al collegamento stretto delle pari opportunità col sistema del lavoro, anche all’interno delle politiche sociali. Perché, ha ricordato, l’obiettivo dell’aumento della natalità è strettamente legato alle condizioni di lavoro femminile. Un settore, questo della conciliazione vita – lavoro, nel quale il Trentino è all’avanguardia, al punto che il Governo precedente portò l’esempio della nostra provincia a New York.



Roberto Paccher (Lega)

A che punto è lo studio

per la statale della Valsugana?

Il consigliere della Lega ha chiesto a che punto si trovi lo studio per trovare una soluzione alla situazione di pericolosità e carico di traffico della statale 47 della Valsugana. Una situazione che verrà ulteriormente appesantita dall'imminente apertura della Pedemontana fino a Bassano.

La risposta. Fugatti ha risposto che la Giunta il primo marzo 2019 ha dato mandato alla struttura Pat di attivare l’iter della concertazione pubblica per il raddoppio della ss47 tra Castelnuovo e Grigno. Una strada di categoria extraurbana C, la cui sede stradale avrà una larghezza di 10,50 metri.

La replica. Paccher, soddisfatto della risposta, ha ringraziato il presidente per il tempestivo intervento perché il tratto stradale è stato troppe volte teatro di incidenti mortali.



Devid Moranduzzo (Lega)

Viadotto di Ponte Alto

quali misure per limitare i disagi?

Il consigliere della Lega ha chiesto quale sia lo stato di avanzamento del progetto dei lavori di adeguamento del viadotto di Ponte Alto, se siano state confermate le tempistiche e le soluzioni viabilistiche (partenza dei lavori in primavera, chiusura di 18 mesi, traffico sulla vecchia strada dei Crozi) e quali misure verranno adottate per ridurre al minimo i disagi.

La risposta. Fugatti ha risposto dicendo che i lavori dureranno un anno e mezzo ma né ponte né ss47 in direzione di Pergine saranno chiuse. Per il resto ha ribadito quando detto a Cia. L’intervento, ha specificato il Presidente, è in fase di appalto e l’avvio dei lavori è previsto per la prossima estate.

La replica. Moranduzzo ha detto che la questione è di grande importanza e c’è stata una risposta precisa.



Mara Dalzocchio (Lega)

Disservizi postali

cosa intende fare la Giunta?

La consigliera della Lega ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza dei disagi che sta affrontando la popolazione in seguito al nuovo sistema di consegna della posta ordinaria a giorni alterni e di quella pregiata quotidianamente. Sistema che ha creato disservizi e disagi. Mara Dalzocchio ha chiesto inoltre come la Giunta intenda affrontare il problema.

La risposta. Il Presidente Fugatti ha risposto affermando che il 6 marzo ha ricevuto i rappresentanti sindacali del comparto sul tema della convenzione e sugli aspetti occupazionali e i deficit di recapito che, ha sottolineato, sono reali. Su spinta dello stesso sindacato è stata rivolta a Poste Italiane la richiesta di anticipare di un’ora l’inizio del servizio di portalettere, alle 7,30 anziché alle 8,30, affinché si possa rispettare l’impegno di effettuare le consegne entro le 13. E’ paradossale, ha sottolineato Fugatti, che sia il sindacato a chiedere di iniziare il lavoro un’ora prima. Comunque, ci sarà un incontro istituzionale Poste Italiane anche sul tema della stabilizzazione dei lavoratori e sull’applicazione della convenzione con Poste. Per le vie brevi, ha detto il Presidente, la spa ha fatto sapere di aver accolto l’anticipo alle 7,30 dell’avvio alle consegne per i centri maggiori e di mezzora per centri minori, allineando Trentino a Bolzano dove, peraltro, ci sono le stese criticità. Se non verranno risolti i disagi la Pat, ha concluso il Presidente, si riterrà libera di non rispettare accordi con Poste Italiane.

La replica. La consigliera ha detto che finalmente viene data risposta a cittadini e ai lavoratori. Finalmente si rivedono convenzioni con Poste per garantire un servizio adeguato.



Gianluca Cavada (Lega)

Grand Hotel Levico

ci sono problemi gestionali?

Il consigliere della Lega ha chiesto se la Giunta sia informata di alcuni problemi gestionali dell'Imperial Grand Hotel di Levico e, in caso affermativo, quali provvedimenti il governo provinciale intenda eventualmente assumere.

La risposta. Fugatti ha affermato che Patrimonio del Trentino, titolare del contratto con la società, ha avviato il monitoraggio dei problemi che si sono manifestati, ferma restando la possibilità di attuare le iniziative previste dal contratto.

La replica. Il consigliere, soddisfatto della risposta, ha detto che va posta attenzione al rispetto del contratto.



Ugo Rossi (Patt):

resta l'assegno unico col

Reddito di cittadinanza?

Rossi voleva sapere dal presidente della Provincia se in Provincia di Trento dopo l'attivazione in tutta Italia del reddito di garanzia saranno mantenute o meno le misure dell'assegno unico anche nella parte di sostegno al reddito con le attuali procedure per la richiesta e la concessione. Si tratta di capire cioè se si vuole far prevalere la normativa della Provincia oppure la normativa statale alla quale, semmai, aggiungere parte della normativa provinciale. Rossi ha anche evidenziato l’assenza di comunicati della Provincia sulla scadenza imposta alle scuole materne e agli asili nido per l’adempimento degli obblighi vaccinali previsti dalla legge nazionale.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto che nel 2019 saranno mantenute le misure provinciali vigenti, anche se per l’accesso alla quota dell’assegno unico provinciale finalizzata al sostegno del reddito sono stati introdotti con la variazione al bilancio nuovi requisiti per l’accesso. La Provincia inoltre è intervenuta per impedire la la cumulabilità dei contributi statali con quelli provinciali e sopprimere la quota di sostegno al reddito per coloro che esauriscono il godimento della Naspi. “Il cantiere del reddito di cittadinanza è ancora aperto”, ha concluso Spinelli ricordando di essere stato ieri a Roma dove con il governo ha discusso anche di alcune altre ipotesi di lavoro.

La replica. Rossi ha rivolto all’assessore tanti auguri di buon lavoro, vista la difficoltà di armonizzare le due misure. Si è però detto “deluso dalla risposta” di Spinelli, “perché – ha spiegato – sarebbe stato preferibile prevedere per i cittadini del Trentino la possibilità di presentare la domanda di assegno unico provinciale, lasciando a Salvini e a Di Maio le tesserine gialle sul reddito di cittadinanza”. Si è scelto invece di invitare i cittadini del Trentino a presentare domanda del reddito di cittadinanza, “alla quale poi forse con le modifiche si aggiungerà qualcosa di “trentino”. Ciò significa, secondo Rossi, rinunciare ad una delle competenze primarie dell’autonomia: quella sull’assistenza e la beneficenza, il cui mancato esercizio “finirà per indurre qualcuno a togliercele”, ha avvertito il consigliere. Il punto a suo avviso è non lasciare che altri decidano al nostro posto. “Abbiate un sussulto di orgoglio autonomista – ha concluso il capogruppo del Patt – e vedrete che i cittadini capiranno meglio quel che state facendo”.



Michele Dallapiccola (Patt):

per la funivia S.Martino-Rolle

quando finirà l'iter del progetto?

Dallapiccola chiedeva quali tempi si prevedano per il “promesso” completamento dell'iter tecnico-amministrativo per la realizzazione del progetto di collegamento funiviario San Martino-Passo Rolle, e se tale iter sia da considerarsi certo.

La risposta. L’assessore Failoni ha ricordato che sul tema la Giunta si è subito attivata, ma che per completare l’iter progettuale chiuso a fine febbraio serve un aggiornamento del piano degli interventi di Trentino Sviluppo. Alla società provinciale sono già state fornite precise indicazioni dalla Giunta perché l’opera sia portata a termine entro i prossimi due anni. “La volontà dell’esecutivo è molto chiara – ha sottolineato Failoni – e attendiamo solo il via definitivo per rispondere alle aspettative del Primiero che attende l’opera da tanti anni”.

La replica. Dallapiccola si è detto completamente soddisfatto della risposta dell’assessore, che è stata “la migliore – ha aggiunto – da lui mai data fino ad oggi”.



Luca Guglielmi (Fassa):

cosa si farà perché Forno di Moena

non sia danneggiato dal Rio Valsorda?

Guglielmi voleva sapere cosa farà l’esecutivo e in quanto tempo per affrontare la situazione critica in cui si trova l'abitato di Forno di Moena a causa del Rio Valsorda da cui è attraversato, visto che il corso d'acqua è spesso esondato in passato danneggiando il paese e specialmente dopo la “bomba d’acqua” dell’ottobre scorso.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha condiviso il fatto che il materiale presente nell’alveo del Rio Valsorda deve essere rimosso. L’operazione non può tuttavia prescindere dal contestuale recupero degli schianti lungo i versanti ad opera dei proprietari: Regola Feudale di Predazzo in destra orografica, Magnifica Comunità di Fiemme e Comune di Moena a monte del Rio Val da le Scandole. Non è infatti proponibile un intervento limitato al solo solco vallivo, posto che le operazioni di recupero materiale dai versanti e dall’alveo rappresentano un tutt’uno. Questi proprietari boschivi si stanno attivando per l’utilizzazione del legname schiantato, operazione condizionata al ripristino della viabilità forestale, fortemente compromessa. Il Servizio Bacini montani (Ufficio di zona 3) è in contatto con gli enti proprietari ed è disponibile ad integrare con propri mezzi le attività di recupero del legname in alveo durantre le utilizzazioni forestali delle parcelle boscate schiantate. Quanto alla sicurezza dell’abitato di Forno, all’apice del conoide a protezione dell’abitato l’assessora ha ricordato che “c’è un’opera per il controllo del trasporto solido, munita di un filtro inn grado di trattenere l’eventuale componente vegetale veicolata dalla corrente”. Zanotelli ha ricordato che a tergo dell’opera vi una piazza di deposito della capacità di circa 6000 mc, svasata a seguito dell’evento dello scorso luglio, allo stato attuale con ampio margine di disponibilità all’invaso. A breve vi sarà un ulteriore intervento di rimozione del materiale inerte depositato con gli interventi urgenti, per ripristinare le condizioni di deflusso ed operatività delle opere in alveo.

La replica. Guglielmi ha chiesto alla Giunta di sollecitare gli enti interessati ad essere piuttosto celeri nella rimozione del legname nell’alveo.



Alessio Manica (Pd):

Quando si approverà per il Trentino

la Carta di sintesi della pericolosità?

Manica chiedeva alla Giunta per quale ragione la "Carta di sintesi della pericolosità", strumento di riferimento della pianificazione urbanistica per poter prevedere i rischi, adottata solo nei territori di alcuni Comuni, non sia ancora stata approvata per tutto il territorio della Provincia. Manica ha chiesto di accelerare l’adozione di questo strumento proseguendo la tradizione trentina del monitoraggio del territorio.

La risposta. L’assessore Tonina ha detto di condividere in pieno la richiesta di Manica e ricordato che la deliberazione con cui lo stralcio della Carta di sintesi della pericolosità era stato approvato per alcuni Comuni, serviva a verificare la bontà delle modalità di attuazione di questo strumento, per rilevare eventuali incongruenze. Così è stato possibile valutare anche l’estensione della Carta di sintesi della pericolosità al rimanente territorio provinciale. Le strutture provinciali competenti stanno procedendo proprio per estendere la Carta all’intero Trentino e la Giunta adotterà lo strumento nei prossimi mesi. Nel frattempo si provvederà all’informazione e alla formazione di tutti gli operatori interessati.

La replica. Manica si è detto soddisfatto della risposta, che – ha detto – era proprio quella da lui attesa, e anche della fase formativa prevista.



Luca Zeni (Pd):

a quando la pulizia di strade

e sentieri attorno a Levico?

Zeni voleva sapere dalla Giunta quali lavori sono previsti e con quale tempistica per la pulizia almeno delle principali strade forestali e dei sentieri posti a corona del lago di Levico e sul colle di Tenna, che sono richiami turistici non secondari dell'intera Alta Valsugana nonché un "biglietto da visita" degli "Stati generali della Montagna" che si concluderanno proprio a Levico.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha segnalato che l’intervento di ripristino delle strade forestali è già previsto, anche se l’esecuzione non sarà immediata per la necessità di una verifica preventiva con il servizio geologico. Occorre infatti analizzare la problematica dei sentieri attraverso un coordinamento tra i vari soggetti che dovranno provvedere al ripristino. E ha precisato che la chiusura degli Stati generali della Montagna non sarà a Levico Terme ma a Comano Terme.

La replica. Zeni si è detto preoccupato dalla risposta e ha aggiunto che gli operatori del settore turistico non sono affatto tranquilli in quanto la situazione è molto pesante a causa dei tanti schianti che si notano nei dintorni di Levico. Certo la completa pulizia dei boschi richiederà tempo, ma ripristinare il passaggio dai sentieri nelle zone più frequentate è un’operazione che a suo avviso andrebbe realizzata rapidamente.



Filippo Degasperi (5 Stelle)

Derivati, ci sono

ancora perdite?

Il consigliere di 5 Stelle chiedeva alla Giunta l'ammontare degli eventuali versamenti effettuati nel 2018 da Cassa del Trentino e da Patrimonio del Trentino alle controparti dei contratti derivati ancora in essere e le iniziative che si intendono adottare per affrontare la situazione. A fronte dei contratti costati ai trentini fino al 2017 quasi 21 milioni di euro la Corte dei conti ha concesso tempo per recuperare le risorse.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto che per Cassa del Trentino l’ammontare dei pagamenti effettuati il 30 giugno e il 31 dicembre 2018 alle controparti di contratti derivati è pari ad euro 774.107,38. la situazione cumulata fino al 31 dicembre 2018 dei versamenti ed incassi effettuati/ricevuti sulla base dei contratti derivati in essere e scaduti/estinti vede un saldo positivo per Cassa del Trentino di euro 16.666.709,89. Nel dicembre scorso Cassa del Trentino ha estinto parzialmente il contratto sottoscritto con Barclays Capital, corrispondendo l’importo di euro 135.400 per riallineare il valore del capitale nozionale dei contratti derivati con quello del credito residuo dei mutui erogati a seguito dell’estinzione anticipata di alcuni mutui effettuata dal Comune di Isera. Quanto ai derivati ancora in essere stipulati da Cassa del Trentino, questi hanno finalità ci copertura assicurativa. Per ciò che concerne Patrimonio del Trentino spa, l’ammontare dei pagamenti effettuati alle controparti di contratti derivati è pari ad euro 788.544,58 euro. La situazione cumulata sino al 31 dicembre 2018 dei pagamenti ed incassi effettuati/ricevuti sulla base dei contratti derivati in essere e scaduti/estinti vede un saldo positivo per la società pari a 5.475.392,89 euro. Fugatti ha comunque assicurato il monitoraggio dell’andamento nel corso del 2019, tenendo conto anche delle criticità segnalate dal consigliere Degasperi.

La replica. Degasperi si è detto soddisfatto delle informazioni, eccezion fatta per il riferimento ai contratti scaduti ed estinti. Lasciando da parte questi ultimi, per quelli ancora in essere ha segnalato che il Tribunale di Trento ha dichiarato nulli dei contratti derivati e condannato la banca a risarcire il cliente, non essendovi è alcun rischio da cui tutelarsi con un’assicurazione. Per Degasperi quindi la Provincia potrebbe svincolarsi anche dai 21 milioni di euro residui.



Denis Paoli (Lega)

La Pat ha avuto un ruolo

per la laurea in Agrifood?

Il consigliere della Lega ha chiesto di sapere se vi sia stato un ruolo della Pat nel sostenere la nascita e lo sviluppo del corso di laurea magistrale in Agrifood, in caso affermativo in cosa consista questo corso e quali siano le intenzioni dell'amministrazione provinciale per supportare e promuovere l'iniziativa.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che per il corso di laurea in questione l’iter di attivazione è appena iniziato e dovrebbe concludersi nel maggio-giugno 2020. L’interesse ad avere il corso di laurea sul territorio sostenuto dalla Fondazione Edmund Mach (FEM), è stato manifestato dagli imprenditori. Quanto alle critiche emerse nelle ultime settimane da parte delle organizzazioni sindacali, la preoccupazione sta nel possibile scollamento che il corso di laurea a San Michele causerebbe rispetto all’ateneo trentino e al mondo agricolo. La Giunta ritiene che dirimere questa controversia sia compito della stessa FEM.

La replica. Paoli ha ringraziato il presidente per la risposta e sottolineato che il nuovo corso di laurea potrà soddisfare le esigenze degli operatori agricoli e sviluppare l’offerta formativa del Trentino a servizio della crescita del territorio.



Katia Rossato (Lega)

A22, ci sono studi sugli effetti

della chiusura di Trento Centro?

La consigliera della Lega ha chiesto se ci siano studi sugli effetti, che appaiono pesanti, della chiusura in uscita del casello Trento centro dell'A22 sui livelli di traffico della tangenziale del capoluogo e come intenda muoversi l'amministrazione provinciale.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto confermando l’analisi dei dati del traffico su Trento centro conferma che subito dopo la chiusura del casello si è registrato un aumento di 3.900 veicoli rispetto all’anno precedente. Il governatore ha anche ricordato di aver partecipato nei giorni scorsi ad un’assemblea dell’Associazione albergatori di Trento, che gli hanno espresso le loro “perplessità sulla chiusura del casello di Trento Centro. Dunque – ha concluso – una parte dell’opinione pubblica trentina ritiene che occorra valutare la possibilità di riaprire il casello”.

La replica. Rossato ha ringraziato il presidente per aver prospettato la possibile riapertura del casello.



Ivano Job (Lega)

Assunzioni all'A22

qual è la procedura?

Il consigliere della Lega ha chiesto di sapere quali siano gli iter procedurali e normativi attraverso i quali vengono effettuate le assunzioni di personale temporaneo all'A22.

La risposta. L’assessore Spinelli, premettendo che Autobrennero spa è stata recentemente richiamata all’osservanza delle procedure di assunzione del personale, ha risposto che la società oggi garantisce il rispetto di tutti i diritti previsti dal contratto del settore. Le modalità di reclutamento del personale sono state approvate dal cda della società nel maggio del 2018 e chiunque, ha concluso Spinelli, può presentare la propria candidatura per lavorare come stagionale presso Autostrada del Brennero.



Alex Marini (5 Stelle)

Trasmissioni tv autogestite

perché mancano i fondi?

Il consigliere di 5 Stelle ha ricordato che dal 2011 ad oggi le somme che dovevano essere destinate dal Ministero dell'economia e finanzia alle Province di Trento e di Bolzano per il rimborso riconosciuto alle emittenti locali in rapporto agli spazi autogestiti sulle tv regionali durante le campagne elettorali e i referendum in Trentino e in Alto Adige, sono state rese indisponibili. Per questo Marini ha chiesto alla Giunta quali iniziative intenda assumere per porre rimedio a questa stortura in vista del decreto interministeriale per l'assegnazione dei fondi per il 2019.

La risposta. Il presidente Fugatti ha confermato l’esclusione dal riparto delle due Province e precisato che i beneficiari del fondo sono però le emittenti televisive locali. Ha aggiunto che nel 2018 vi è stata una fitta interlocuzione tra le due Province e i Ministeri competenti per dirimere la questione della non disponbilità dei fondi. E ha concluso assicurando il proprio impegno nel portare avanti il confronto con Roma per arrivare ad una soluzione positiva del problema.

La replica. Marini ha apprezzato la risposta del presidente perché complessivamente per le due Province autonome i fondi mancanti dal 2011 ad oggi ammontano a circa 200.000 euro. Il 15 febbraio scorso il Ministero per lo sviluppo economico ha chiesto formalmente al Ministero dell’economia e delle finanze di chiarire la vicenda. Forse, ha commentato Marini, dopo 10 anni potremmo finalmente ottenere questi fondi. Ma se il governo dovesse continuare a non renderli disponibili, Marini ha suggerito alla Giunta di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale.



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Masè nominata componenti di tre Commissioni (Prima, Terza e Speciale) e della Giunta delle elezioni al posto del neo-assessore Gottardi.


Dopo il question time il presidente della Giunta ha comunicato all’aula di aver nominato con decreto del 22 febbraio scorso l’avvocato Mattia Gottardi (Civica Trentina) assessore agli enti locali e ai rapporti con il consiglio provinciale. E ha poi elencato le altre competenze affidate al neo-assessore. A seguire Denis Paoli (Lega) ha proposto di sostituire il collega Gottardi, che da assessore non può rivestire ruoli negli organi consiliari, con la collega Vanessà Masè (anche lei di Civica Trentina) nella Prima e nella Quinta Commissione permanente. Sostituzione approvata con 18 voti a favore e sei di astensione. Sempre per sostituire il collega Gottardi, su proposta di Dalzocchio la consigliera Masè è stata nominata con 20 voti a favore e 8 di astensione componente della Commissione speciale di studio sui danni causati dal maltempo e sulle conseguenti misure di intervento. E con 19 voti a favore e 6 di astensione Masè è entrata infine a far parte della Giunta delle elezioni.





Discussa la relazione annuale del difensore civico. Marini presenta un’interrogazione e due ordini del giorno, approvati all’unanimità.

Alex Marini (5 stelle) ha ricordato di aver presentato sulla relazione un’interrogazione riguardante il perché 34 comuni trentini non abbiano ancora sottoscritto la convenzione con il Consiglio provinciale per usufruire della collaborazione gratuita del Difensore civico. Per Marini il presidente dell’assemblea legislativa Kaswalder dovrebbe esercitare un’operazione di moral suasion nei confronti di queste amministrazioni. Marini ha annunciato anche la presentazione di due ordini del giorno sull’argomento. Il primo chiede di completare l’organico in dote dell’ufficio del Difensore civico, la cui carenza per il venire meno di alcune unità di personale, emerge dalla lettura della relazione annuale sull’attività svolta nel 2018. Il secondo ordine del giorno riguarda i compiti affidati al Difensore civico e in particolare il servizio svolto per la tutela dei cittadini. Servizi importanti per dare risposta alle richiesta di informazioni, documenti e chiarimenti nonché di interventi in caso di ritardi e controversie nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Scorrendo quest’elenco di funzioni si capisce che il Difensore civico agisce per tutelare spesso le fasce più marginali della popolazione e cittadini che non possono adire ad avvocati per la difesa dei loro interessi. Per Marini la relazione annuale del Difensore civico è di difficile accesso attraverso il sito del Consiglio provinciale se non se ne conosce l’esistenza. Ecco perché l’ordine del giorno chiede la diffusione della conoscenza del ruolo e delle informazioni sull’attività del Difensore civico. La Provincia di Bolzano produce per questo piccoli opuscoli che in forma semplice mirano ad avvicinare i cittadini a quest’organo di garanzia. Marini sollecita con quest’odg il presidente del Consiglio a predisporre materiale informativo attraverso o la rivista Cronache o con informazioni attraverso i Comuni perché i cittadini possano conoscere questo servizio. Il calo di attività si è registrato nelle valli periferiche a causa della mancanza di personale del Difensore civico. Sono quindi stati ridotti gli sportelli territoriali a scapito delle fasce più marginali e periferiche della popolazione. In tal modo per i cittadini è venuto meno un interlocutore preposto alla loro difesa nei rapporti con la pubblica amministrazione.


Masè: Il nuovo Garante dei minori dovrà poter parlare direttamente con i bambini.

Vanessa Masè (Civica Trentina) ha osservato che la relazione evidenzia i problemi relativi al patrimonio Itea per la manutenzione ordinaria degli alloggi pubblici. Si tratta per la Giunta di investire su questo patrimonio. Sul Garante dei minori, Masè ha ricordato che questo ruolo fin’ora identificato con il Difensore civico dovrà essere ora esercitato da una figura autonoma e dedicata che il Consiglio dovrà nominare. Masè ha proposto che al Garante sia consentito di avere anche colloqui diretti con i minori per poter tutelare alla loro tutela. Masè ha infine augurato buon lavoro alla nuova direttrice del carcere di Trento.


Degasperi: la relazione dimostra che il Trentino è in ritardo nell’attuazione della “Madia” (trasparenza della pubblica amministrazione) rispetto al resto d’Italia.

Filippo Degasperi (5 stelle) ha ricordato che il Difensore civico attuale sta per concludere il suo mandato quinquennale e ha perciò ringraziato l’avvocato Daniela Longo per il buon lavoro svolto. Ha plaudito all’azione di denuncia portata avanti da Longo per tutelare i cittadini nei confronti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e di altri enti. Degasperi ha tratto due spunti dalla relazione. Il primo riguarda il recepimento della legge Madia sulla trasparenza nel nostro ordinamento. L’autonomia si è rivela in tal senso peggiorativa rispetto ad altre regioni. Nel nostro ordinamento infatti i Comuni e la Provincia impediscono in vari casi l’accesso dei cittadini alle informazioni. E questo contrasta con la riforma Madia in quanto il livello delle prestazioni pubbliche essenziali è inferiore in Trentino rispetto al resto d’Italia. L’altro punto importante riguarda i minori che vivono vicende di affido e separazione e si trovano per questo talvolta ad interrompere il loro percorso scolastico per riprenderlo altrove. Il Miur è intervenuto con Linee Guida per affrontare queste situazioni che la Provincia non ha ancora adottato, per cui le scuole trentine sono disorientate quando si presentano questi casi. Infine Degasperi ha lamentato la mancanza nella relazione del Difensore civico di riferimenti ai problemi dei figli contesi e alla bigenitorialità, mancanza dovuta alle scarse dotazioni del Difensore civico. Le questioni potranno quindi essere riprese dal nuovo Garante dei minori.


Coppola: bene il Garante dei minori per poter prestare attenzione al loro benessere in famiglia.

Lucia Coppola (Futura) ha apprezzato il lavoro sviluppato da Daniela Longo e richiamato all’esigenza di valorizzare il ruolo del Difensore civico a tutela dei cittadini. E ha ricordato che il nuovo Garante dei minori e il Garante dei diritti dei detenuti alleggeriranno gli oneri eccessivi a carico del Difensore civico e permetteranno di dedicare più attenzione a queste due categorie di persone, viste anche le competenze specialistiche che dovranno caratterizzare le due figure. In particolare nei confronti dei minori. Bene per Coppola l’attenzione dedicata dalla relazione annuale del Difensore civico al benessere dei minori nelle loro famiglie, ai problemi burocratici per il rilascio di documenti, passaporti e delle operazioni finanziarie che andrebbero semplificate. Apprezzato anche l’impegno rivolto all’uso di internet da parte dei minori e dei bambini in particolare. Serve all’ente pubblico un intervento in questo campo, anche per responsabilizzare gli adulti nei confronti dei rischi di condizionamento che questo strumento può determinare nella vita dei minori. La famiglia ha quindi un ruolo molto importante come soggetto che al quale il Garante dei minori potrà e dovrà fornire informazioni e formazione su questo tema e sul benessere dei minori in generale. Questo anche per prevenire le crisi dovute all’uso di sostanze psicotrope sui minori. Infine Coppola ha segnalato l’esigenza di aumentare il numero dei tutor volontari che si occupano di minori stranieri non accompagnati, per evitare che finiscano in mano alla malavita organizzata. Positivo è il fatto che dal 2015 questo servizio tutoraggio sia stato esteso anche per i minori italiani grazie alla generosità di tante persone.


Kaswalder: la prossima settimana anche il Comune si convenzionerà con il Consiglio per la collaborazione con il Difensore civico.

Il presidente Kaswalder ha comunicato che la settimana prossima si convenzionerà con il Consiglio provinciale il Comune di Pieve di Bono e Trezzo per usufruire del servizio del Difensore civico. Il presidente ha aggiunto che contatterà anche l’ultima Comunità non convenzionata (Paganella) e ha ringraziato anche lui Daniela Longo per il lavoro svolto in questi cinque anni da Difensore civico. Kaswalder ha infine messo ai voti i due ordini del giorno proposti e presentati da Marini nel suo intervento (spingere le autonomie locali a convenzionarsi con il Consiglio per la collaborazione con il Difensore civico e divulgare la conoscenza di questo servizio), entrambi approvati dall’aula all’unanimità.



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Fugatti risponderà questo pomeriggio alla richiesta di Rossi di chiarire la posizione attuale della Giunta in merito al tema degli obblighi vaccinali.

Prima della pausa il consigliere Rossi ha rinnovato la richiesta di un chiarimento da parte della Giunta in merito al tema dell’obbligo vaccinale scaduto ieri in tutta Italia per l’accesso dei bambini ai nidi e alle scuole materna. Questo perché – ha ricordato – un certo percorso dal precedente esecutivo provinciale era stato compiuto tenendo ferme le norme introdotte dalla legge Lorenzin, mentre non è chiaro cosa pensi della questione la Giunta attuale. Kaswalder ha preannunciato che il presidente Fugatti risponderà alla richiesta di Rossi appena il Consiglio riprenderà i lavori oggi alle 15.00.


Allegati
L'ordine del giorno sulla diffusione dell'attività del Difensore civico
Immagini
  • La maglietta di protesta indossata da Ghezzi in aulain aula Paolo protesta aula (2)
  • Paolo Ghezzi esibisce la scritta sulla sua maglietta