Il sopralluogo della Commissione speciale sul maltempo
Valle di Sole: l'emergenza è restituire la casa agli sfollati
Foto allegate
Dopo
quella del gennaio scorso alle valli di Fiemme e Fassa, seconda tappa
oggi per la Commissione speciale di studio sui danni del maltempo, in
visita al territorio ferito dalla tempesta di fine ottobre.
L'organismo, guidato dal suo Presidente Ivano Job ha percorso
le Valli di Rabbi, Sole, Rendena e Chiese e incontrato alcuni
amministratori che hanno offerto un quadro esaustivo della
situazione. Ci si è particolarmente concentrati su Dimaro, in val di
Sole, dove il sindaco Andrea Lazzaroni ha illustrato ai
commissari le iniziative messe in campo per far fronte a quella che è
stata una calamità senza precedenti sul territorio solandro.
Valle
di Sole: gravi danni a edifici produttivi e privati
La
frana del rio Rotian, precipitata a valle il 29 ottobre scorso, si
stima abbia mosso 200.000 metri cubi di materiale, dei quali
160.000 sono arrivati a valle, causando i danni
maggiori alle attività e agli edifici, senza contare la tragedia
della morte della giovane mamma Michela Ramponi. Il camping Dolomiti,
eccellenza a livello europeo, in predicato di ricevere le 5 stelle, è
stato letteralmente spazzato via. Se la tempesta avesse investito la
valle nei giorni successivi, quando nella struttura erano attese 250
persone, poteva essere una catastrofe. L'attività, nata 30 anni fa,
da sola procurava alla valle di Sole la bellezza di 65.000 presenze
turistiche all'anno (su 1,5 milioni complessive). Il danno dunque sta
anche nell'indotto che questa attività comportava a cascata per
l'intera comunità. Per rendere l'idea di quello che significherà
per la valle l'assenza di questa struttura, ha osservato Lazzaroni,
se ciascun turista del camping avesse mangiato un gelato al giorno,
la sola gelateria del paese avrebbe nell'arco della stagione un minor
introito di 130.000 euro.
Aldilà
delle opere di ricostruzione, avviate nell'emergenza con grande
impegno e che hanno visto la compartecipazione dell'intera comunità
trentina -per i quali Lazzaroni ha espresso profonda gratitudine- gli
sforzi sono attualmente concentrati su due aspetti: lo stoccaggio
delle terre rocce da scavo, che attualmente avviene in tre aree
destinate allo scopo e la tempistica per la messa in sicurezza
degli edifici. Quest'ultimo aspetto è essenziale per il ritorno
alla normalità della comunità di Dimaro. Il sindaco ha infatti
ricordato che ci sono ancora una quarantina di privati sfollati,
di cui 19 prime case, che per il momento hanno trovato, con l'aiuto
del Comune o di parenti, una sistemazione provvisoria. Le aziende
invece sono meno di dieci: oltre al camping, il ristorante pizzeria
Dolomiti, la zona del rafting, la Conad, la ditta Costanzi e Maso
Vecchio.
Dimaro,
hanno evidenziato il Presidente Job e il sindaco Lazzaroni, ha saputo
far fronte con rapidità e prontezza a questa calamità anche perché
è un comune grosso, ben strutturato, con un ufficio tecnico
qualificato e molto organizzato.
Gli
schianti: danni inferiori rispetto al Trentino orientale
Se
la parte del Trentino orientale è stata interessata da gravi danni
in termini di schianti, nella parte occidentale si parla di 200.000
metri cubi complessivi: 55.000 in Valle di Sole, concentrati su
tre livelli di grandezza, il più ampio nella zona di Dimaro per
17.000 metri cubi, corrispondenti a circa 8 anni di normale
utilizzazione. Il comune di Vermiglio è stato colpito duramente da
vento e neve negli ultimi anni, con un aumento dei fenomeni
calamitosi negli ultimi anni che deve far riflettere. Lievi i danni
ai boschi della zona di Rabbi, dove il sindaco Lorenzo Ciccolini
ha parlato di schianti per circa 6000 metri cubi e
dell'interruzione momentanea della strada.
Nella
valle Rendena l'impatto più significativo in termini di piante
abbattute lo ha subito il distretto di Tione e il Bim del Chiese si è
assunto fin da subito il carico della programmazione ed ha in parte
risolto in autonomia il problema degli smaltimenti, tanto che ad oggi
sono stati già destinati 60.000 metri cubi di legnami.
Hanno
preso parte alla trasferta i consiglieri Ivano Job, Ugo Rossi, Pietro
De Godenz, Lucia Coppola, Alex Marini, Sara Ferrari, Claudio Cia,
Gianluca Cavada e Luca Guglielmi. Hanno accompagnato la Commissione la dott.ssa Laura
Boschini (Appa), l'ispettore Appa Massimo Stefani, Maurizio Zanin
(Servizio foreste e fauna)