Il voto unanime in aula è mancato solo sulla proposta, respinta, di studiare anche i cambiamenti climatici
Il Consiglio provinciale ha istituito le 5 Commissioni permanenti, quella speciale e la Giunta delle elezioni
Alex Marini (5 stelle), tra i protagonisti della seduta di oggi.
Un
minuto di silenzio voluto dal presidente Kaswalder per ricordare
Antonio Megalizzi, il trentino morto in seguito all’attacco
terroristico della settimana scorsa a Strasburgo, ha aperto stamane
la seduta del Consiglio provinciale. "Non dimenticheremo mai una
persona come Antonio – ha assicurato Kaswalder nell'esprimere ai
familiari il cordoglio dell'assemblea legislativa e di tutta la
comunità –, perché questo giovane rappresenta la miglior gioventù
trentina di oggi". I lavori si sono poi svolti e conclusi in
anticipo – e non proseguono quindi nel pomeriggio – perché il
presidente della Provincia Fugatti, che secondo programma avrebbe
dovuto informare i consiglieri in merito alla controversa questione
del rinnovo della concessione dell'A22, aveva preavvisato l'aula che
sarebbe partito di lì a poco per raggiungere l'aeroporto di Ciampino
per accogliere insieme alle altre autorità la salma di Antonio
Megalizzi, il cui arrivo era previsto alle 14.00. Prima di chiudere
la seduta i capigruppo hanno deciso rdi riconvocare il Consiglio
giovedì 27 dicembre alle 10.00 solo per ascoltare e discutere la
comunicazione del governatore su questo tema. Il presidente Kaswalder
ha poi dato lettura delle proposte di delibera sulla Giunta delle
elezioni, sulle 5 Commissioni permanenti e sulla Commissione speciale
di studio sui danni causati dal maltempo di fine ottobre. Le
decisioni, che erano state definite e perfezionate poco prima dai
capigruppo, sono state tutte approvate all'unanimità. La riunione
dei capigruppo che ha preceduto la conclusione dei lavori ha fissato
per giovedì e venerdì gli orari delle prime seduti delle
Commissioni e della Giunta delle elezioni.
A
presiedere la Giunta delle elezioni sarà ancora un consigliere di
maggioranza.
Dopo
che il presidente Kaswalder ha letto i nomi dei componenti designati
(e poi approvati dall'aula all'unanimità) che formeranno la Giunta
delle elezioni – Cia, Demagri, Ghezzi, Gottardi, Guglielmi,
Leonardi, Manica, Marini e Paccher – il capigruppo del Pd Tonini ha
chiesto di affidare la presidenza dell'organismo alle minoranze come
avviene per l'analoga commissione del Parlamento. "Vero è –
ha riconosciuto – che nelle precedenti legislature provinciali il
centrosinistra ha sempre affidato la presidenza dell'organismo ad un
proprio esponente e che qui non si tratta certo di rivendicare
diritto, ma – ha concluso – oggi sarebbe giusto garantire alle
opposizioni almeno alcuni degli spazi occupati dalla maggioranza in
passato". La capogruppo della Lega Dalzocchio è però
intervenuta per confermare la consuetudine secondo la quale questa
presidenza sia espressa dalla maggioranza, "anche perché il
Consiglio provinciale è diverso dal Parlamento nazionale". E
anche Cia (Agire) si è associato a Dalzocchio, "per evitare che
si speculi su posizioni che nulla hanno a che vedere con il
buongoverno della Provincia". Degasperi (5 stelle) ha detto di
“sposare” la richiesta di Tonini, “che – ha ricordato – non
ha preteso nulla”. E ha aggiunto che il continuo richiamo della
maggioranza alle prassi politiche del passato è “un fatto
singolare e imbarazzate per chi si propone di cambiare le cose"
e in assenza di altre motivazioni.
Nominati
i consiglieri membri delle 5 Commissioni permanenti.
Sempre
all'unanimità l'aula ha approvato il numero, la ripartizione delle
materie e i nominativi designati ad entrare a far parte delle cinque
Commissioni permanenti, la prima formata da 9 consiglieri, 5 dei
quali di maggioranza, le altre da 7 consiglieri, tre dei quali di
minoranza. Questi i principali temi di cui le Commissioni dovranno
occuparsi: la prima di finanza ed enti locali, la seconda di
economia, la terza di urbanistica e ambiente, la quarta di welfare e
sanità, la quinta di scuola, università e cultura. Ed ecco la nuova
composizione di ciascun organismo. La Prima Commissione sarà formata
da Cia, Dalzocchio, Gottardi, Job e Savoi per la maggioranza, nonché
da Ghezzi, Marini, Rossi e Tonini per la minoranza. La Seconda
Commissione sarà formata da Cavada, Guglielmi, Moranduzzo e Paoli
per la maggioranza, nonché da De Godenz, Olivi e Ossanna per la
minoranza. La Terza da Job, Paccher, Paoli e Rossato per la
maggioranza, nonché da Coppola, Manica e Ossanna per la minoranza.
La Quarta da Ambrosi, Cia, Dalzocchio e Rossato per la maggioranza,
nonché da Coppola, Demagri e Zeni per la minornaza. Infine alla
Quinta parteciperanno Ambrosi, Cavada, Gottardi e Moranduzzo per la
maggioranza, oltre a Degasperi, Ferrari e Ghezzi per la minoranza.
Respinta
la proposta di Marini, Coppola e Manica di estendere il compito della
Commissione speciale anche al tema dei cambiamenti climatici.
Successivamente
il Consiglio ha approvato all'unanimità anche l'istituzione e la
composizione della Commissione speciale di studio incaricata di
occuparsi dei danni causati a fine ottobre dal maltempo e delle
azioni da mettere in campo per il ripristino dell'ambiente. Respinta
la proposta di emendare la parte della delibera istitutiva
riguardante i compiti affidati alla Commissione speciale, presentata
da Marini (5 stelle) e sottoscritta anche da Coppola (Futura 2018) e
Manica (Pd). Marini ha precisato il senso della sua proposta
presentata solo come "osservazione" da accompagnare
all'incarico da assegnare alla Commissione speciale. Proposta a suo
avviso comunque irrinunciabile, perché è previsto un aumento delle
temperature di 3 o 4 gradi entro fine secolo. E perché le Alpi
subiranno effetti doppi in termini di danni causati dai cambiamenti
climatici, come del resto i recenti eventi estremi già dimostrano.
Rossi
(Patt), pur esprimendo condivisione per l'obiettivo della proposta,
ha motivato la contrarietà del suo gruppo perché mirata a
modificare i compiti della Commissione speciale, che deve rimanere
concentrata sul tema dei danni causati dal maltempo in Trentino e
sulle azioni da intraprendere per il ripristino del territorio, e non
avrebbe il tempo e il modo per occuparsi anche delle problematiche
scientifiche legate a questi eventi estremi di maltempo.
Rossi ha perciò suggerito a
Marini di utilizzare per approfondire la questione dei cambiamenti
climatici altri due strumenti a suo avviso più idonei ed efficaci:
quello della conferenza di informazione del Consiglio oppure
un'indagine da affidare alla Terza Commissione permanente, competente
in materia di ambiente e territorio, per arrivare a formulare delle
proposte anche concrete e ottenere migliori risultati.
Coppola
ha ringraziato Rossi per aver proposto la Commissione speciale ma ha
anche difeso la proposta di emendamento dei compiti da assegnare
all'organismo per non limitare lo studio al problema di come
fronteggiare le conseguenze del disastro dovuto al maltempo. Occorre
a suo avviso anche occuparsi delle cause rintracciabili
nell’innalzamento della temperatura globale del pianeta. La
questione per Coppola va insomma affrontata in senso più completo
per non “rubare il futuro” ai nostri giovani.
Tonini
(Pd), pur impegnandosi a sostenere comunque la proposta di modifica
sottoscritta anche dal collega di gruppo Manica, ha osservato che il
tema dei cambiamenti climatici affidato alla Commissione speciale
risulterebbe sacrificato. E ha consigliato a Marini di proporre una
indagine conoscitiva da affidare alla Terza Commissione, in modo da
arrivare entro qualche mese ad una conferenza di informazione del
Consiglio sull’argomento.
Per
la capogruppo della Lega Dalzocchio l’emendamento proposto dai tre
consiglieri di minoranza modifica il compito della Commissione
speciale, che se l'emendamento fosse accolto non potrebbe occuparsi
del ripristino dl territorio nel più breve tempo possibile.
Secondo
Degasperi (5 stelle) la proposta di Marini non è incompatibile con
il compito della Commissione speciale. Limitare il lavoro
dell'organismo alle sole conseguenze dei cambiamenti climatici in
atto senza risalire alle cause concrete degli eventi estremi come
quello di fine ottobre, sarebbe a suo avviso riduttivo.
Marini
(5 stelle) ha precisato di ritenere la sua proposta è “di assoluto
buonsenso”, per cui a suo avviso non sarebbe sufficiente trattare
un tema interdisciplinare e che investe molti settori come quello dei
cambiamenti climatici solo all'interno della Terza Commissione. Per
Ghezzi (Futura 2018) la proposta dei tre consiglieri non dovrebbe
destare timore perché non allargherebbe eccessivamente l’oggetto
di studio della Commissione speciale. Si vorrebbe semplicemente poter
riflettere di più sulla perturbazione di fine ottobre per
individuare soluzioni capaci di aprire nuove piste.
Messa
ai voti, la proposta di Marini, Coppola e Manica è stata respinto
con 17 voti contrari, 9 a favore e 3 astenuti, mentre è stata invece
approvata all'unanimità la delibera che affida alla Commissione
speciale di studio di presentare entro sei medi al Consiglio
provinciale i risultati del lavoro. L'organismo sarà formato dai
consiglieri Cia, Gottardi, Guglielmi, Leonardi, Cavada e Job per la
maggioranza, oltre che da Coppola, Marini, Rossi, Manica e De Godenz
per la minoranza.
Via
libera unanime ai bilanci preventivo del Consiglio e consolidato
della Provincia.
Il
Consiglio provinciale ha quindi approvato all’unanimità la
proposta di bilancio di previsione del Consiglio provinciale per il
triennio 2017-2019 presentata dal presidente Kaswalder. A seguire è
stato approvato anche il bilancio consolidato dalla Provincia per il
2017. 19 voti a favore e 10 astenuti.
Il
dibattito che ha preceduto la chiusura dei lavori.
A
questo punto Kawsalder ha segnalato che per l'assenza giustificata
del presidente Fugatti non si sarebbe svolta la prevista
comunicazione del governatore sul rinnovo della concessione per
l'A22. Rossi (Patt) ha però chiesto che, vista l'importanza
dell'argomento, a fornire l'informativa fosse qualche altro
componente della Giunta. A questo punto Dalzocchio (Lega) ha spiegato
che dal momento che non sono emerse novità rispetto alle
informazioni già note in merito al tema sul quale il presidente
Fugatti avrebbe dovuto riferire all'aula, anche la richiesta della
comunicazione era da considerare vanificata. Alle parole di
Dalzocchio hanno subito reagito il capogruppo del Pad Tonini
("l'intervento della consigliera cambia le carte in tavola
perché Fugatti non ha motivato la sua assenza con il fatto che non
aveva nulla da dire sul tema, per cui sarebbe opportuno riunire i
capigruppo e fissare un'altra data in cui riunire il Consigliio su
questo punto"), quello dei 5 stelle Degasperi ("non eravamo
abituati a questa sensazione da vacatio imperii, ma forse anche
questo – ha ironizzato – è un indicatore del cambiamento e in
ogni caso i consiglieri attendono dal presidente Fugatti informazioni
su questo argomento di cui sono all'oscuro").
A
questo punto il vicepresidente della Giunta Tonina ha precisato che
il tema è considerato dall'esecutivo “importante” e che per
questo dev'essere il governatore Fugatti a parlarne. Per questo ha
condiviso l'idea di riunire i capigruppo per decidere un'altra data
in cui trattare quest'argomento. Rossi (Patt) ha sottolineato la
posizione divergente espressa dal vicepresidente Tonina rispetto a
quella presa dalla capogruppo della Lega, secondo la quale in assenza
di novità sulla concessione dell'A22 Fugatti la comunicazione di
Fugatti non avrebbe più avuto ragion d'essere. Dalzocchio ha
replicato che era stato lo stesso Rossi a chiedere l’informativa
solo in presenza di novità rispetto alle informazioni lette sui
giornali. Cia (Agire) ha invitato a non speculare sull'assenza
pienamente giustificata del presidente Fugatti.
Tonini
(Pd) ha giudicato "curioso vedere il consigliere Cia vestire i
panni del pretoriano della maggioranza" e ha definito "un
equivoco" la controversia con Dalzocchio, chiarito dal secondo
intervento della consigliera.
Rossi
ha tenuto a precisare di non aver cercato la polemica mentre
Degasperi ha ringraziato il vicepresidente Tonina delle spiegazioni e
che quindi la richiesta dell'informativa sull'A22 non è decaduta.
Manica
e Olivi: il presidente impedisca comportamenti e termini
inaccettabili in quest'aula.
A
questo punto il presidente Kaswalder ha ricordato che esattamente 70
anni fa, nel dicembre del 1948, si apriva la prima legislatura del
Consiglio regionale, poi diventato provinciale, con la seduta
inaugurale dell'assemblea legislativa. Venne eletto presidente
Riccardo Rosa della Dc. "Settant’anni – ha sottolineato
Kaswalder – sono un traguardo straordinario, doveroso da ricordare,
per la storia della nostra autonomia".
Manica
ha ringraziato il presidente per aver ricordato i 70 anni dall’inizio
della prima legislatura del Consiglio provinciale, e proprio per
questo lo ha invitato a impedire che ai sia consegnata l’immagine
di un’aula in cui ci si comporta in modo inadeguato rispetto al
ruolo che i consiglieri sono chiamati ad esercitare. A suo avviso il
presidente del Consiglio deve chiarire fin d’ora, soprattutto ai
nuovi consiglieri, come ci si deve comportare in quest’aula, anche
pensando al gesto di stizza compiuto oggi da un assessore. Kaswalder,
pur ribadendo di non aver visto il gesto denunciato da Manicam, ha
assicurato di far tesoro del suggerimento del consigliere con la cui
richiesta ha detto di concordare pienamente. "In quest'aula vi
possono essere opinioni differenti – ha concluso – ma il
comportamento corretto di tutti è assolutamente necessario". A
concludere la seduta è stato Olivi (Pd) che è anche vicepresidente
del Consiglio provinciale, il quale ha sollecitato Kaswalder a
togliere la parola ai consiglieri quando utilizzano, nel rivolgersi
ai colleghi dell'altro schieramento in aula, termini come "mafiosi"
o "delinquenti" che non sono tollerabili neanche al bar.
Giovedì
e venerdì le prime riunioni delle Commissioni e della Giunta delle
elezioni.
Prima
di chiudere la seduta il presidente Kaswalder ha riunito nuovamente i
capigruppo che hanno deciso di rinviare a giovedì 27 dicembre il
punto sulle comunicazioni del governatore Fugatti in merito al
rinnovo della concessione per l'A22. I lavori inizieranno alle 10.00
e proseguiranno fino all'esaurimento della discussione.
Tenuto
conto che nei prossimi giorni si svolgeranno a Trento i funerali di
Antonio Megalizzi, non ancora ufficialmente fissati, i capigruppo
hanno deciso anche data e ora della seduta iniziale delle 5
Commissioni permanenti, della Giunta delle elezioni e della
Commissione speciale di studio sui danni causati dal maltempo. Ecco
il calendario: giovedì 20 dicembre alle 12.00 si riunirà per la
prima volta la Seconda Commissione, seguita alla 12.30 dalla prima
seduta della Terza Commissione; alle 16.30 sarà la volta della
Commissione speciale mentre alle 17.00 si riunirà la Prima
Commissione. Il giorno dopo, venerdì 21 dicembre, si riuniranno per
la prima volta la Quarta Commissione alle 9.30, la Quinta alle 10.00
e la Giunta delle elezioni alle 10.30.