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18/12/2018 - In aula o in commissione

Il Consiglio provinciale ha istituito le 5 Commissioni permanenti, quella speciale e la Giunta delle elezioni

Il voto unanime in aula è mancato solo sulla proposta, respinta, di studiare anche i cambiamenti climatici

Il Consiglio provinciale ha istituito le 5 Commissioni permanenti, quella speciale e la Giunta delle elezioni

Alex Marini (5 stelle), tra i protagonisti della seduta di oggi.

Il Consiglio provinciale ha istituito le 5 Commissioni permanenti, quella speciale e la Giunta delle elezioni

Un minuto di silenzio voluto dal presidente Kaswalder per ricordare Antonio Megalizzi, il trentino morto in seguito all’attacco terroristico della settimana scorsa a Strasburgo, ha aperto stamane la seduta del Consiglio provinciale. "Non dimenticheremo mai una persona come Antonio – ha assicurato Kaswalder nell'esprimere ai familiari il cordoglio dell'assemblea legislativa e di tutta la comunità –, perché questo giovane rappresenta la miglior gioventù trentina di oggi". I lavori si sono poi svolti e conclusi in anticipo – e non proseguono quindi nel pomeriggio – perché il presidente della Provincia Fugatti, che secondo programma avrebbe dovuto informare i consiglieri in merito alla controversa questione del rinnovo della concessione dell'A22, aveva preavvisato l'aula che sarebbe partito di lì a poco per raggiungere l'aeroporto di Ciampino per accogliere insieme alle altre autorità la salma di Antonio Megalizzi, il cui arrivo era previsto alle 14.00. Prima di chiudere la seduta i capigruppo hanno deciso rdi riconvocare il Consiglio giovedì 27 dicembre alle 10.00 solo per ascoltare e discutere la comunicazione del governatore su questo tema. Il presidente Kaswalder ha poi dato lettura delle proposte di delibera sulla Giunta delle elezioni, sulle 5 Commissioni permanenti e sulla Commissione speciale di studio sui danni causati dal maltempo di fine ottobre. Le decisioni, che erano state definite e perfezionate poco prima dai capigruppo, sono state tutte approvate all'unanimità. La riunione dei capigruppo che ha preceduto la conclusione dei lavori ha fissato per giovedì e venerdì gli orari delle prime seduti delle Commissioni e della Giunta delle elezioni.


A presiedere la Giunta delle elezioni sarà ancora un consigliere di maggioranza.


Dopo che il presidente Kaswalder ha letto i nomi dei componenti designati (e poi approvati dall'aula all'unanimità) che formeranno la Giunta delle elezioni – Cia, Demagri, Ghezzi, Gottardi, Guglielmi, Leonardi, Manica, Marini e Paccher – il capigruppo del Pd Tonini ha chiesto di affidare la presidenza dell'organismo alle minoranze come avviene per l'analoga commissione del Parlamento. "Vero è – ha riconosciuto – che nelle precedenti legislature provinciali il centrosinistra ha sempre affidato la presidenza dell'organismo ad un proprio esponente e che qui non si tratta certo di rivendicare diritto, ma – ha concluso – oggi sarebbe giusto garantire alle opposizioni almeno alcuni degli spazi occupati dalla maggioranza in passato". La capogruppo della Lega Dalzocchio è però intervenuta per confermare la consuetudine secondo la quale questa presidenza sia espressa dalla maggioranza, "anche perché il Consiglio provinciale è diverso dal Parlamento nazionale". E anche Cia (Agire) si è associato a Dalzocchio, "per evitare che si speculi su posizioni che nulla hanno a che vedere con il buongoverno della Provincia". Degasperi (5 stelle) ha detto di “sposare” la richiesta di Tonini, “che – ha ricordato – non ha preteso nulla”. E ha aggiunto che il continuo richiamo della maggioranza alle prassi politiche del passato è “un fatto singolare e imbarazzate per chi si propone di cambiare le cose" e in assenza di altre motivazioni.


Nominati i consiglieri membri delle 5 Commissioni permanenti.


Sempre all'unanimità l'aula ha approvato il numero, la ripartizione delle materie e i nominativi designati ad entrare a far parte delle cinque Commissioni permanenti, la prima formata da 9 consiglieri, 5 dei quali di maggioranza, le altre da 7 consiglieri, tre dei quali di minoranza. Questi i principali temi di cui le Commissioni dovranno occuparsi: la prima di finanza ed enti locali, la seconda di economia, la terza di urbanistica e ambiente, la quarta di welfare e sanità, la quinta di scuola, università e cultura. Ed ecco la nuova composizione di ciascun organismo. La Prima Commissione sarà formata da Cia, Dalzocchio, Gottardi, Job e Savoi per la maggioranza, nonché da Ghezzi, Marini, Rossi e Tonini per la minoranza. La Seconda Commissione sarà formata da Cavada, Guglielmi, Moranduzzo e Paoli per la maggioranza, nonché da De Godenz, Olivi e Ossanna per la minoranza. La Terza da Job, Paccher, Paoli e Rossato per la maggioranza, nonché da Coppola, Manica e Ossanna per la minoranza. La Quarta da Ambrosi, Cia, Dalzocchio e Rossato per la maggioranza, nonché da Coppola, Demagri e Zeni per la minornaza. Infine alla Quinta parteciperanno Ambrosi, Cavada, Gottardi e Moranduzzo per la maggioranza, oltre a Degasperi, Ferrari e Ghezzi per la minoranza.


Respinta la proposta di Marini, Coppola e Manica di estendere il compito della Commissione speciale anche al tema dei cambiamenti climatici.


Successivamente il Consiglio ha approvato all'unanimità anche l'istituzione e la composizione della Commissione speciale di studio incaricata di occuparsi dei danni causati a fine ottobre dal maltempo e delle azioni da mettere in campo per il ripristino dell'ambiente. Respinta la proposta di emendare la parte della delibera istitutiva riguardante i compiti affidati alla Commissione speciale, presentata da Marini (5 stelle) e sottoscritta anche da Coppola (Futura 2018) e Manica (Pd). Marini ha precisato il senso della sua proposta presentata solo come "osservazione" da accompagnare all'incarico da assegnare alla Commissione speciale. Proposta a suo avviso comunque irrinunciabile, perché è previsto un aumento delle temperature di 3 o 4 gradi entro fine secolo. E perché le Alpi subiranno effetti doppi in termini di danni causati dai cambiamenti climatici, come del resto i recenti eventi estremi già dimostrano.

Rossi (Patt), pur esprimendo condivisione per l'obiettivo della proposta, ha motivato la contrarietà del suo gruppo perché mirata a modificare i compiti della Commissione speciale, che deve rimanere concentrata sul tema dei danni causati dal maltempo in Trentino e sulle azioni da intraprendere per il ripristino del territorio, e non avrebbe il tempo e il modo per occuparsi anche delle problematiche scientifiche legate a questi eventi estremi di maltempo. Rossi ha perciò suggerito a Marini di utilizzare per approfondire la questione dei cambiamenti climatici altri due strumenti a suo avviso più idonei ed efficaci: quello della conferenza di informazione del Consiglio oppure un'indagine da affidare alla Terza Commissione permanente, competente in materia di ambiente e territorio, per arrivare a formulare delle proposte anche concrete e ottenere migliori risultati.

Coppola ha ringraziato Rossi per aver proposto la Commissione speciale ma ha anche difeso la proposta di emendamento dei compiti da assegnare all'organismo per non limitare lo studio al problema di come fronteggiare le conseguenze del disastro dovuto al maltempo. Occorre a suo avviso anche occuparsi delle cause rintracciabili nell’innalzamento della temperatura globale del pianeta. La questione per Coppola va insomma affrontata in senso più completo per non “rubare il futuro” ai nostri giovani.

Tonini (Pd), pur impegnandosi a sostenere comunque la proposta di modifica sottoscritta anche dal collega di gruppo Manica, ha osservato che il tema dei cambiamenti climatici affidato alla Commissione speciale risulterebbe sacrificato. E ha consigliato a Marini di proporre una indagine conoscitiva da affidare alla Terza Commissione, in modo da arrivare entro qualche mese ad una conferenza di informazione del Consiglio sull’argomento.

Per la capogruppo della Lega Dalzocchio l’emendamento proposto dai tre consiglieri di minoranza modifica il compito della Commissione speciale, che se l'emendamento fosse accolto non potrebbe occuparsi del ripristino dl territorio nel più breve tempo possibile.

Secondo Degasperi (5 stelle) la proposta di Marini non è incompatibile con il compito della Commissione speciale. Limitare il lavoro dell'organismo alle sole conseguenze dei cambiamenti climatici in atto senza risalire alle cause concrete degli eventi estremi come quello di fine ottobre, sarebbe a suo avviso riduttivo.

Marini (5 stelle) ha precisato di ritenere la sua proposta è “di assoluto buonsenso”, per cui a suo avviso non sarebbe sufficiente trattare un tema interdisciplinare e che investe molti settori come quello dei cambiamenti climatici solo all'interno della Terza Commissione. Per Ghezzi (Futura 2018) la proposta dei tre consiglieri non dovrebbe destare timore perché non allargherebbe eccessivamente l’oggetto di studio della Commissione speciale. Si vorrebbe semplicemente poter riflettere di più sulla perturbazione di fine ottobre per individuare soluzioni capaci di aprire nuove piste.

Messa ai voti, la proposta di Marini, Coppola e Manica è stata respinto con 17 voti contrari, 9 a favore e 3 astenuti, mentre è stata invece approvata all'unanimità la delibera che affida alla Commissione speciale di studio di presentare entro sei medi al Consiglio provinciale i risultati del lavoro. L'organismo sarà formato dai consiglieri Cia, Gottardi, Guglielmi, Leonardi, Cavada e Job per la maggioranza, oltre che da Coppola, Marini, Rossi, Manica e De Godenz per la minoranza.


Via libera unanime ai bilanci preventivo del Consiglio e consolidato della Provincia.


Il Consiglio provinciale ha quindi approvato all’unanimità la proposta di bilancio di previsione del Consiglio provinciale per il triennio 2017-2019 presentata dal presidente Kaswalder. A seguire è stato approvato anche il bilancio consolidato dalla Provincia per il 2017. 19 voti a favore e 10 astenuti.


Il dibattito che ha preceduto la chiusura dei lavori.


A questo punto Kawsalder ha segnalato che per l'assenza giustificata del presidente Fugatti non si sarebbe svolta la prevista comunicazione del governatore sul rinnovo della concessione per l'A22. Rossi (Patt) ha però chiesto che, vista l'importanza dell'argomento, a fornire l'informativa fosse qualche altro componente della Giunta. A questo punto Dalzocchio (Lega) ha spiegato che dal momento che non sono emerse novità rispetto alle informazioni già note in merito al tema sul quale il presidente Fugatti avrebbe dovuto riferire all'aula, anche la richiesta della comunicazione era da considerare vanificata. Alle parole di Dalzocchio hanno subito reagito il capogruppo del Pad Tonini ("l'intervento della consigliera cambia le carte in tavola perché Fugatti non ha motivato la sua assenza con il fatto che non aveva nulla da dire sul tema, per cui sarebbe opportuno riunire i capigruppo e fissare un'altra data in cui riunire il Consigliio su questo punto"), quello dei 5 stelle Degasperi ("non eravamo abituati a questa sensazione da vacatio imperii, ma forse anche questo – ha ironizzato – è un indicatore del cambiamento e in ogni caso i consiglieri attendono dal presidente Fugatti informazioni su questo argomento di cui sono all'oscuro").

A questo punto il vicepresidente della Giunta Tonina ha precisato che il tema è considerato dall'esecutivo “importante” e che per questo dev'essere il governatore Fugatti a parlarne. Per questo ha condiviso l'idea di riunire i capigruppo per decidere un'altra data in cui trattare quest'argomento. Rossi (Patt) ha sottolineato la posizione divergente espressa dal vicepresidente Tonina rispetto a quella presa dalla capogruppo della Lega, secondo la quale in assenza di novità sulla concessione dell'A22 Fugatti la comunicazione di Fugatti non avrebbe più avuto ragion d'essere. Dalzocchio ha replicato che era stato lo stesso Rossi a chiedere l’informativa solo in presenza di novità rispetto alle informazioni lette sui giornali. Cia (Agire) ha invitato a non speculare sull'assenza pienamente giustificata del presidente Fugatti.

Tonini (Pd) ha giudicato "curioso vedere il consigliere Cia vestire i panni del pretoriano della maggioranza" e ha definito "un equivoco" la controversia con Dalzocchio, chiarito dal secondo intervento della consigliera.

Rossi ha tenuto a precisare di non aver cercato la polemica mentre Degasperi ha ringraziato il vicepresidente Tonina delle spiegazioni e che quindi la richiesta dell'informativa sull'A22 non è decaduta.


Manica e Olivi: il presidente impedisca comportamenti e termini inaccettabili in quest'aula.


A questo punto il presidente Kaswalder ha ricordato che esattamente 70 anni fa, nel dicembre del 1948, si apriva la prima legislatura del Consiglio regionale, poi diventato provinciale, con la seduta inaugurale dell'assemblea legislativa. Venne eletto presidente Riccardo Rosa della Dc. "Settant’anni – ha sottolineato Kaswalder – sono un traguardo straordinario, doveroso da ricordare, per la storia della nostra autonomia".

Manica ha ringraziato il presidente per aver ricordato i 70 anni dall’inizio della prima legislatura del Consiglio provinciale, e proprio per questo lo ha invitato a impedire che ai sia consegnata l’immagine di un’aula in cui ci si comporta in modo inadeguato rispetto al ruolo che i consiglieri sono chiamati ad esercitare. A suo avviso il presidente del Consiglio deve chiarire fin d’ora, soprattutto ai nuovi consiglieri, come ci si deve comportare in quest’aula, anche pensando al gesto di stizza compiuto oggi da un assessore. Kaswalder, pur ribadendo di non aver visto il gesto denunciato da Manicam, ha assicurato di far tesoro del suggerimento del consigliere con la cui richiesta ha detto di concordare pienamente. "In quest'aula vi possono essere opinioni differenti – ha concluso – ma il comportamento corretto di tutti è assolutamente necessario". A concludere la seduta è stato Olivi (Pd) che è anche vicepresidente del Consiglio provinciale, il quale ha sollecitato Kaswalder a togliere la parola ai consiglieri quando utilizzano, nel rivolgersi ai colleghi dell'altro schieramento in aula, termini come "mafiosi" o "delinquenti" che non sono tollerabili neanche al bar.


Giovedì e venerdì le prime riunioni delle Commissioni e della Giunta delle elezioni.


Prima di chiudere la seduta il presidente Kaswalder ha riunito nuovamente i capigruppo che hanno deciso di rinviare a giovedì 27 dicembre il punto sulle comunicazioni del governatore Fugatti in merito al rinnovo della concessione per l'A22. I lavori inizieranno alle 10.00 e proseguiranno fino all'esaurimento della discussione.

Tenuto conto che nei prossimi giorni si svolgeranno a Trento i funerali di Antonio Megalizzi, non ancora ufficialmente fissati, i capigruppo hanno deciso anche data e ora della seduta iniziale delle 5 Commissioni permanenti, della Giunta delle elezioni e della Commissione speciale di studio sui danni causati dal maltempo. Ecco il calendario: giovedì 20 dicembre alle 12.00 si riunirà per la prima volta la Seconda Commissione, seguita alla 12.30 dalla prima seduta della Terza Commissione; alle 16.30 sarà la volta della Commissione speciale mentre alle 17.00 si riunirà la Prima Commissione. Il giorno dopo, venerdì 21 dicembre, si riuniranno per la prima volta la Quarta Commissione alle 9.30, la Quinta alle 10.00 e la Giunta delle elezioni alle 10.30.