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27/11/2018 - In aula o in commissione

Fugatti: partiamo con umiltà e determinazione. Inizia un percorso di popolo

Le prime dichiarazioni programmatiche in aula del presidente della Provincia

Fugatti: partiamo con umiltà e determinazione. Inizia un percorso di popolo

Maurizio Fugatti. In allegato, il testo integrale del suo intervento

Fugatti: partiamo con umiltà e determinazione. Inizia un percorso di popolo

Ultimate le operazioni elettorali per l’elezione del Presidente del Consiglio, Walter Kaswalder, del vice Alessandro Olivi e dei tre componenti dell’Ufficio di presidenza, Mara Dalzocchio (Lega), Michele Dallapiccola (Patt) e Filippo Degasperi (5 Stelle), il Presidente della Giunta, Maurizio Fugatti, dopo la relazione sulle operazioni elettorali ha presentato poi la Giunta e le linee di governo. Il Presidente è partito dall’evento disastroso di fine ottobre. Ha ringraziato su questo l’ex presidente Rossi e l’ex assessore Mellarini che, ha detto, hanno dimostrato senso istituzionale e ha rivolto un pensiero alle vittime e alle comunità più colpite. Un ringraziamento speciale è andato a chi è intervenuto e chi dovrà ancora lavorare a lungo per ripristinare la situazione che c’era prima dell’evento. Fugatti ha riservato parole commosse ai volontari dei Vigili del fuoco; agli uomini e alle donne che hanno rischiato la vita per portare soccorso in quelle ore drammatiche. Il Presidente ha ricordato anche l’impegno dei sindaci, di quelli giovani che si sono fatti le ossa in questo dramma. Fugatti ha ricordato che la Giunta si è riunita a Dimaro e Novaledo per testimoniare la vicinanza della Giunta alle comunità. Una giunta giovane, ha affermato, che parte con umiltà e determinazione. "Un percorso di popolo, che deve vederci sempre più uniti e determinati a raggiungere i traguardi che ci siamo dati".


Una giunta giovane e con due donne.


La Giunta, ha detto ancora, è una delle più giovani nella storia dell’Autonomia, nella quale ci sono due donne con incarichi importantissimi. Tre parlamentari, ha affermato inoltre, hanno scelto l’autonomia per rispondere al mandato dei trentini che il 21 ottobre hanno voluto cambiare. Fugatti nel suo intervento ha ricordato che si è deciso di attendere Rodolfo Borga e il suo contributo di competenza. “S’è detto – ha affermato - che la giunta è incompleta, ma alle volte si deve prestare attenzione al dato umano e questa volta è andata così”.


Le citazioni di Kessler e Durnwalder e attacco alla sede A 22 a Bolzano.


Fugatti, affrontando il programma, ha citato Bruno Kessler e Luis Durnwalder e il loro concetto di Autonomia. Per quanto riguarda i rapporti con il Sudtirolo secondo il Presidente va avviata una fase nuova che passi per le partite strategiche per il nostro territorio, come il rinnovo della concessione dell'A22. Riguardo all'Autobrennero Fugatti ha riservato parole dure allo spostamento della sede a Bolzano. "Non posso non rilevare – ha detto – la totale insensibilità istituzionale di chi all'interno della Giunta regionale a pochi giorni del voto del 21 ottobre votò a favore dello spostamento della sede a Bolzano. Insensibilità che è ovviamente in capo alla parte trentina, non ha quella sudtirolese che ha fatto, e continua a fare, semplicemente i propri interessi. Ma una simile decisione non poteva certo essere presa da una Giunta in scadenza".


Tornare alla centralità dei comuni.


L'autonomia trentina va difesa, ha detto Maurizio Fugatti, anche dal punto di vista della sua cultura, della sua specificità. Per questo ha ricordato che quella trentina è un’autonomia antica, che non è nata con l'accordo Degasperi – Gruber, che ha quindi una sua personalità anche nei confronti del Sudtirolo. E' necessario, ha sottolineato il Presidente, essere autonomi in quanto trentini, come ha insegnato Alcide Degasperi che ha combattuto per l'autonomia prima con Vienna poi con Roma. Fugatti, riguardo alla Regione, ha detto che va dotata di competenze concrete, soprattutto sui grandi temi territoriali, mentre in Trentino va riconquistata la centralità dei comuni e ci si deve muovere in un'ottica di distretti territoriali nei quali possa esprimersi la funzione di coordinamento e pianificazione della Pat.

Sull’Europa Fugatti ha detto che la presenza del Trentino a Bruxelles va rafforzata per tutelare i nostri interessi, ma va costruito un complesso di rapporti tra forze nazionali e internazionali.


Centralità della famiglia naturale.


Spazio il Presidente nella sua relazione ha riservato ai valori che stanno alla base di quella che ha definito Autonomia sociale. Valori che vedono al centro la famiglia formata da un uomo e da una donna ("crediamo – ha detto – che la famiglia sia una sola, quella naturale") e i principi cristiani. Centrale anche la questione dei rapporti tra città e valli. Tema caro al popolarismo, assieme a quello della tutela del territorio e delle minoranze linguistiche.


Montagna, creare un ambiente favorevole allo sviluppo.


Per quanto riguarda la montagna, Fugatti ha detto che va creato un ambiente favorevole alla mobilitazione delle energie delle comunità montane, stimolando la crescita di iniziative imprenditoriali.


Il pubblico come regolatore della società.


Per quanto riguarda lo sviluppo la Pat può svolgere un ruolo importante a partire dagli investimenti pubblici, concentrando gli interventi sulle piccole opere e sull'alleggerimento del peso burocratico. Un ruolo, quello del pubblico, che deve essere quello del regolatore e del legislatore della vita economica e sociale.


Consolidare il ruolo di Confidi.


Sul piano finanziario, Fugatti ha ricordato che a causa del maltempo sul bilancio pesano 300 milioni di danni e si stanno valutando varie soluzioni di finanziamento. Gli stop a opere, ha assicurato il Presidente, sarà eventualmente temporaneo e circoscritto.

Va consolidato il ruolo di Confidi e va stimolato il ricorso a mezzi alternativi di finanziamento, tenendo presente che il settore delle piccole imprese è ancora decisivo nell’economia trentina.


Valdastico e terza corsia dinamica dell'A22. Cinformi: basta assistenzialismo.


Sulla sicurezza, centrale per questa Giunta, Fugatti ha ricordato che è stato convocato il Comitato dell’Ordine e della sicurezza. Su Cinformi ci si sta confrontando, ma, ha aggiunto, l’eccesso di assistenzialismo finirà.

Sì alla Valdastico, ha sottolineato, perché è fondamentale per i collegamenti col Veneto e per ridurre il traffico sulla Valsugana, privilegiando l’uscita a Rovereto Sud. Su questo il Presidente ha citato Kessler il quale, 46 anni fa in Consiglio, disse che questa infrastruttura è importante perché ci avrebbe messo in contatto con il Veneto e la sua economia in espansione. Per le strade ha ricordato la necessità di mettere in sicurezza la Valsugana anche completando la superstrada, consapevoli peraltro che non sarà mai sufficiente. La terza corsia dinamica dell'A22, infine, permetterebbe nelle giornate da bollino nero di trasformarla in un'autostrada a tre corsie. Infine, verrà realizzata la tangenziale di Rovereto.


Cooperazione, superare il conflitto tra profitto e solidarietà.


Per quanto riguarda la ricerca, Fugatti ha detto che vanno cercate interazioni nuove nel settore della conoscenza e un sistema delle ricerca più orientato alla produzione.

La cooperazione va fatta uscire dal conflitto tra solidarietà e mercato, sviluppando le sue finalità sociali e stimolando un'autentica partecipazione dei soci.


Sanità, si riapre il punto nascite di Cavalese e tornano le guardie mediche.


Sulla sanità, un tema centrale del nuovo governo, il Presidente ha ricordato che il punto nascita di Cavalese verrà riaperto in sicurezza a dicembre e verranno riaperte le guardie mediche chiuse "irragionevolmente" dalla Giunta precedente.


Cittadini italiani, ma di nazionalità trentina.


Sulla scuola ha detto che un trentino trilingue, obiettivo giusto, va raggiunto con una maggiore elasticità e che le competenze linguistiche si possono ottenere anche con percorsi alternativi e senza il castello di regole che sono state imposte alle scuole. Nelle nostre scuole, inoltre, va insegnata l’autonomia trentina. Perché, ha detto il Presidente, citando Pruner "Noi siano sì cittadini italiani, ma comunque di nazionalità trentina". Avvicinandosi il Natale, Fugatti, ha auspicato che nelle scuole trentine venga ricordato con i presepi, simboli della nostra millenaria tradizione cristiana, e ha ricordato che nelle scuole, come negli uffici pubblici, non dovrebbe mancare il crocefisso.


Contro la disoccupazione giovanile il sistema scolastico duale.


Sulla disoccupazione giovanile Fugatti ha detto che il tasso in Trentino è ancora alto e che per contrastarla va mutuato il sistema duale scuola lavoro del vicino Alto Adige.


Cultura come fabbrica del sapere.


Per quanto riguarda la cultura Fugatti ha detto che deve funzionare come una fabbrica del sapere togliendo non autonomia, ma ogni autoreferenzialità delle strutture museali. Va inoltre creato un sistema a rete dove non ci siano centri e periferie. Il territorio rimane centrale e va coltivata la tipicità trentina, valorizzando i nostri prodotti.


Abbattere le rette degli asili.


Fugatti ha concluso con un accenno alla famiglia, per il quale, ha ricordato, è stato creato un assessorato ad hoc affidato ad una donna. Centrale è la crescita demografica, abbattendo le rette degli asili, stimolando la creazione di asili aziendali e mettendo in campo assegni per ogni figlio. Verranno favorite, inoltre, le famiglie con figli piccoli o che hanno necessità di aiuto sul modello del Nord Europa.


Fugatti, i parlamentari della Giunta si dimetteranno quando ci sarà l'election day.


Ugo Rossi (Patt) sull’ordine dei lavori ha chiesto se i tre parlamentari della Giunta si siano già dimessi. Fugatti ha ricordato che nessun parlamentare si è ancora dimesso e lo faranno quando sarà possibile a concorrere all’election day di maggio. Ci sono buone possibilità, ha aggiunto, che ciò avvenga e quando la norma verrà approvata ci saranno le dimissioni. Questo permetterà di votare con le europee. Comuque i parlamentari hanno già rinunciato a uno dei due stipendi, c’è solo l’opportunità, ha concluso Fugatti, di non disturbare i trentini con un voto a marzo e uno a maggio.

Rispondendo a Marini (5 Stelle) il Presidente ha detto che i parlamentari della Giunta hanno rinunciato all'indennità di consigliere e di assessore e Presidente perché non è possibile farlo con quella di parlamentare.

Il dibattito sulla relazione del Presidente verrà fatto martedì prossimo.


Voto dei trentini all'estero, dati drammatici.


Come detto in apertura del suo intervento Fugatti ha relazionato sulle operazioni di voto del 21 ottobre che si sono svolte regolarmente. Alex Marini ha ricordato che 5 Stelle ha presentato proposte sulla partecipazione delle donne e dei cittadini e sarà impegno del gruppo interpellare i cittadini se e quando ci saranno modifiche della legge elettorale. Sui trentini iscritti all’Aire ha detto che rispetto al 2013 c’è stato un forte aumento di iscritti. Anche se, per contro, la mancata partecipazione al voto dei trentini all’estero ha raggiunto dati drammatici. Ci sono problemi seri, quindi, sul diritto al voto dei trentini iscritti all’Aire. La scorsa legislatura, ha ricordato Marini, 5 Stelle ha proposto il voto postale che sostituisca le procedure obsolete attuali.

Approfondimenti
Il testo della relazione programmatica per la XVI legislatura del presidente Fugatti
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  • Maurizio Fugatti in aula