Nel suo primo discorso, il nuovo presidente del Consiglio chiede il contributo di tutti per affrontare le sfide che attendono il Trentino
Kaswalder: "necessari provvedimenti per vivere meglio nelle valli”. Olivi (Pd) eletto vicepresidente
I segretari questori sono Dalzocchio (Lega), Dallapiccola (Patt) e Degasperi (5 stelle)
I
lavori della prima parte del pomeriggio in aula sono stati segnati
dal primo discorso del nuovo presidente del Consiglio provinciale
Walter Kaswalder (testo allegato) nonché dalle elezioni di Alessandro Olivi (Pd) nel
ruolo di vicepresidente e di Mara Dalzocchio (Lega), Michele
Dallapiccola (Patt) e Filippo Degasperi (Movimento 5 stelle) come
segretari questori. Ultimata la formazione dell’ufficio di
presidenza dell’assemblea legislativa, i lavori sono proseguiti con
gli interventi del presidente della Provincia sull’esito delle
elezioni del 21 ottobre, la presentazione del programma di
legislatura e degli assessori da lui scelti per la nuova Giunta
provinciale.
Il
primo discorso del presidente: “da quest’aula, con il contributo
di tutti, dovranno scaturire le soluzioni migliori per il futuro del
Trentino”.
Eletto
al termine della seduta di questa mattina, il nuovo presidente del
Consiglio provinciale Walter Kaswalder è intervenuto alla ripresa
dei lavori del pomeriggio con il suo primo discorso alla guida
dell’aula in quest’avvio di legislatura.
“Vi
ringrazio per la fiducia” - ha esordito Kaswalder che ha aggiunto:
“è per me un grande onore presiedere il Consiglio della Provincia
autonoma di Trento”. E ha poi proseguito: “Ringrazio i gruppi
politici che hanno sostenuto questa candidatura, il presidente
Fugatti e la nuova Giunta provinciale alla quale auguro buon
lavoro!”. “Cari colleghi, nella mia abbastanza lunga esperienza
politica, ho conosciuto sia il ruolo esercitato dalla maggioranza che
quello dell’opposizione”. “Voglio guidare questo alto Ufficio
– ha assicurato il neo-presidente – al meglio delle mie
convinzioni e delle mie capacità. Voglio essere imparziale, in
rispetto ad uno spirito di confronto e di stimolo, autenticamente
democratico”. Kaswalder ha poi ringraziato Lucia Coppola che in
qualità di consigliere anziano ha presieduto la prima seduta del
Consiglio provinciale della sedicesima legislatura, e ha ricordato i
consiglieri membri del consiglio di presidenza della passata
legislatura: Diego Mosna, Walter Viola, Nerio Giovanazzi, Filippo
Degasperi, Claudio Civettini e Mario Tonina. Un ringraziamento non
formale e applaudito da tutta l’aula, Kaswalder l’ha rivolto al
suo predecessore, rivolgendosi a lui in prima persona: “Caro
presidente emerito – ha detto –, i nostri rapporti non sono
sempre stati amichevoli, ma desidero oggi ringraziarti per
l’equilibrio con cui hai saputo reggere il dibattito in aula anche
quando lo stesso si è fatto aspro, duro. In questi anni hai
contribuito significativamente alla politica trentina, dapprima come
rappresentante sindacale ed infine come politico. Grazie a nome di
tutti i trentini. Grazie Bruno!” Kaswalder ha aggiunto di voler
caratterizzare il suo operato “nel solco” tracciato dal suo
predecessore: “Non sposando fazioni – ha spiegato – ma aperto
al confronto con tutti i consiglieri ed il più vicino possibile ai
cittadini trentini”.
Kaswalder
ha proseguito sottolineando il cambiamento avvenuto nella nostra
Provincia rispetto al passato: il quadro è mutato sia per il gran
numero di nuovi consiglieri eletti sia per la presenza di nuove forze
politiche. Il presidente ha osservato che anche la presenza femminile
in Consiglio è cresciuta, “non credo per i meccanismi previsti
dalla legge elettorale – ha commentato – quanto per la qualità
delle elette”. “Ma indipendentemente dalle posizioni o dal genere
– ha aggiunto – siamo davvero chiamati ad affrontare sfide
impegnative”. “Un elemento fondamentale – ha osservato il
presidente del Consiglio – è quello di azioni che possano dare ai
cittadini prospettive più serene per il proprio futuro. Si rendono
necessari provvedimenti che consentano di vivere più e meglio nelle
nostre vallate, che non sono periferia ma il centro del nostro
Trentino”. A questo punto Kaswalder si è chiesto: “saremo capaci
di dotare le nostre valli di migliori presidi medico/assistenziali,
migliori trasporti, maggiore possibilità di fruire di servizi locali
e, ovviamente, di posti di lavoro interessanti?” E ancora: “come
coniugare sviluppo ed ecologia, affinché il nostro Trentino possa
rimanere la maraviglia qual è, degno di essere vissuto dai trentini
vecchi e nuovi e dai nostri ospiti?”
Kaswslder
non ha dimenticato di menzionare “la recente ondata di maltempo che
ha portato nella nostra comunità lutti e gravissimi danni”. A
questo riguardo “un pensiero doveroso” è stato rivolto dal
presidente “ai nostri sindaci e al mondo del volontariato trentino
che ha consentito di arginare i danni e di presidiare il territorio
nelle giornate di massima tensione. Grazie di cuore! Sono certo che
il nostro territorio e gli uomini che lo popolano sapranno rialzarsi,
reinventarsi e che anche da questa sfida, come è sempre accaduto nel
nostro passato, usciremo più forti e migliori!”
Kaswalder
ha anche ricordato i recenti casi di cronaca nera che hanno messo in
luce ancora una volta situazioni di emarginazione e di disagio
sociale verso le quali tante, troppe volte abbiamo volutamente girato
la testa, abbiamo voluto ignorare, ma che sono sintomo di un
malessere che dobbiamo, per quanto nelle nostre umane possibilità,
affrontare. Cari colleghi, molto è il lavoro che ci aspetta nei
prossimi cinque anni, con la complessità di una società trentina in
evoluzione e con un quadro nazionale ed internazionale che essendo
sempre più interconnesso, condiziona e condizionerà il nostro
operare. Mi permetto di citare il teologo Reinhold Niebuhr: “Dio,
dammi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il
coraggio per cambiare quelle che posso e la saggezza di distinguere
le une dalle altre”. Un capitolo importante riguarda le relazioni
con la Regione e con l’Euregio: da protagonisti vogliamo favorire
un’accelerazione ai processi di omogeneizzazioni legislativa,
affinché le distanze tra queste realtà diminuiscano invertendo il
trend degli ultimi anni. Il Consiglio provinciale – ha esortato il
presidente – deve essere il luogo dove le forze politiche
presentano le migliori soluzioni ai problemi, con un confronto
serrato ed aperto. Poi, la maggioranza decide: ma la minoranza deve
essere in grado di esercitare pienamente il proprio mandato. Questa
società, fatta più di cinguettii e sempre meno di ragionamenti,
sembra talvolta allontanarsi dai principi di una democrazia
partecipativa. Ma questo Consiglio provinciale, ne sono certo, saprà
rivalutare il ruolo ed il senso di un dibattito realmente e lealmente
democratico”. Kaswalder ha concluso con queste parole e l’applauso
finale dell’aula: “Non vedo l’ora di lavorare con voi con la
benedizione di Dio e per il bene del Trentino”.
Olivi
eletto vicepresidente con 18 voti.
Giorgio
Tonini (Pd) ha chiesto una breve sospensione per presentare alla
maggioranza la proposta del vicepresidente, individuato nella persona
di Alessandro Olivi. Tonini ha poi riferito in aula di non aver avuto
alcuna obiezione da parte della maggioranza.
Nel
preannunciare il voto favorevole di Futura 2018 per eleggere
vicepresidente dell’aula Alessandro Olivi Paolo Ghezzi ha osservato
che anche alla presidenza e alla vicepresidenza della Giunta
provinciale sono stati eletti solo uomini. E questo, ha lamentato,
“non è un bel segnale” dal punto di vista dell’equilibrio di
genere.
Al
termine dello spoglio dei voti depositati nell’urna a scrutinio
segreto come per il presidente, Alessandro Olivi è risultato eletto
vicepresidente del Consiglio provinciale con 18 preferenze, 9 schede
bianche e 7 nulle.
I
tre segretari questori sono Dalzocchio, Dallapiccola e Degasperi.
Dopo
un’altra interruzione per individuare i tre candidati al ruolo di
segretari questori del Consiglio, i consiglieri Devid Moranduzzo
(Lega), Lorenzo Ossanna (Patt) e Alex Marini (5 stelle) hanno
proposto, ciascuno per il proprio gruppo politico di appartenenza, i
nomi di Mara Dalzocchio, Michele Dallapiccola e Filippo Degasperi. Al
termine della consultazione a scrutinio segreto, su 34 consiglieri
presenti, le schede bianche sono risultate 4, le nulle 2 e Mara
Dalzocchio con 16 voti, Michele Dallapiccola con 5 e Filippo
Degasperi con 7 sono stati eletti segretari questori.
Il
nuovo ufficio di presidenza del Consiglio provinciale, ultimato con
queste votazioni, è perciò composto dal presidente Walter Kaswalder
(Autonomisti popolari), dal vicepresidente Alessandro Olivi (Partito
democratico del Trentino), Mara Dalzocchio (Lega Salvini presidente),
Michele Dallapiccola (Partito autonomista trentino tirolese) e
Filippo Degasperi (Movimento 5 stelle). Riconfermata, quindi, la
tradizionale prevalenza dei consiglieri di minoranza all’interno
dell’organismo alla guida dell’assemblea legislativa.