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31/01/2018 - In aula o in commissione

Le interrogazioni e le mozioni discusse in aula nel pomeriggio

Dal Consiglio provinciale

Le interrogazioni e le mozioni discusse in aula nel pomeriggio

In allegato, i temi e i testi all'ordine del giorno

Le interrogazioni e le mozioni discusse in aula nel pomeriggio

​​ Qui di seguito la sintesi delle interrogazioni e delle mozioni esaminate nel pomeriggio dal Consiglio provinciale.


Interrogazione 3830 (Progetto Trentino)

Dimissioni nel cda di Trentino Sviluppo

e riorganizzazione dell'area

internazionalizzazione e innovazione


Il consigliere chiedeva quali siano stati gli obiettivi ha raggiunto la delegata all'internazionalizzazione e innovazione del cda di Trentino Sviluppo (TS), dimessasi il 24 ottobre scorso, se si ritenga necessario rivedere alla luce di questi risultati l'organizzazione interna di TS per quanto riguarda quest'area, se le dimissioni non siano un sintomo di malessere interno a TS e se sia già stata individuata una figura sostitutiva nel board per portare avanti e implementare questo settore.

La risposta. L’assessore ha ricordato che l’interrogazione è datata e la risposta rimanda ad evidenze documentali. Sull’internalizzazione di Ts è stata data una precedente risposta e comunque verrà trasmessa una relazione sui risultati. Sull’organizzazione interna di Ts la risposta è stata che nella società ci sono le competenze per l’internalizzazione. Il problema è che Ts, come società pubblica, sta supplendo su questo piano, mentre in altre realtà regionali queste funzioni sono più organizzate attorno alle Cciaa. Il problema, ha detto l’assessore, è focalizzare l’attività di Ts in modo che fornisca alle piccole imprese servizi e informazioni che presuppongono però imprese in grado di entrare sui mercati internazionali. Il problema è quindi il compito della società,. Le dimissioni della consigliera mon derivano da malesseri nella spa, ma si è trattato di una decisione libera.

La replica. L’interrogante si è dichiarato soddisfatto della risposta e di restare in attesa della documentazione promessa.


Interrogazione 5051 (Progetto Trentino)

No alla denominazione

riduttiva del Comune

Alta Val di Non


Il consigliere chiedeva se non sia il caso di impedire la nascita del nuovo Comune chiamato "Alta Val di Non – Castelfondo, Fondo e Malosco", che escludendo dalla denominazione altri Comuni confluiti nella nuova municipalità è causa di divisioni tra i residenti dei paesi coinvolti e non preserva il diritto di appartenenza degli altri Comuni della medesima area.

La risposta. L’assessore competente ha richiamato l’articolo 6 introdotto con la legge di stabilità che prevede la possibilità di indizione di un referendum per il nome della Comunità di valle e che spetterà eventualmente alla Giunta regionale a chiedere ai consigli di formulare delle proposte da sottoporre a referendum. L’assessorato ci metterà il buon senso, al fine di attivare tutte le possibili forme di inclusione.


Interrogazione 5057 (Civica Trentina)

Alzare la paga oraria

ai lavoratori disagiati

di Progetto 19


Il consigliere chiedeva se sia vero che la paga oraria nel "Progetto 19" sia pari a 6,39 euro lordi comprensivi di tredicesima, quattordicesima, Tfr e ferie, se sia vero che i "lavori socialmente utili" occupano per i part time 17 o 25 ore e a tempo pieno 35 ore settimanali, quali siano su questo le osservazioni delle organizzazioni sindacali, quanti siano i dipendenti e i collaboratori della cooperativa Aurora, dove ha sede e di quali agevolazioni e contributi beneficia dalla Provincia, se ai lavoratori del "Progetto 19" viene liquidato in un'unica soluzione quanto spetta loro per i periodi di disoccupazione lasciandoli senza paga nei mesi invernali, se non si ritiene doveroso aggiornare le paghe orarie perché corrispondano ad un minimo vitale, e infine se sia ipotizzabile che ogni azienda produttiva si faccia carico di un soggetto disagiato come quelli di "Progetto 19" prevedendo la totale defiscalizzazione dei costi.

La risposta. La Giunta ha precisato che l’intervento 19 rappresenta un’esperienza unica in Italia il cui principio ispiratore è la centralità della persona e la transitorietà dell’intervento. Le mansioni devono rimanere generiche, un punto di partenza rispetto a tirocini o altre esperienze formative, al fine di valorizzare la persona. L’entità della corresponsione oraria è confermata pari a 6,39 euro lordi, si deve tener presente che si tratta di un transito e non un approdo lavorativo. La cooperativa Aurora, in base agli ultimi dati, risultava avere 302 lavoratori, sede legale a Levico Terme e sede operativa a Trento. I finanziamenti riguardano 7 lavoratori di cui 5 svantaggiati per i quali ha diritto agli sgravi fiscali di legge.

La replica. Il consigliere interrogante ha detto che si sarebbe aspettato di sentire le indicazioni a cui queste persone dovrebbero attenersi per trovare lavoro. Parlare di crescita e formazione, mentre questi interventi riguardano le fogne è davvero assurdo. Qui servono soluzioni che possano rendere dignitosa la vita di queste persone.


Interrogazione 5125 (Civica Trentina)

Parità di accesso alla

Trentino Guest Card

negli hotel nonesi


Il consigliere chiedeva se sia stata attuato l'ordine del giorno 330 approvato all'unanimità dal Consiglio provinciale il 26 luglio 2017, che impegnava la Giunta a garantire la parità di accesso da parte degli ospiti degli esercizi alberghieri della valle di Non alla Trentino Guest Card, le ragioni dell'eventuale mancata attuazione o, se attuato, l'esito dell'iniziativa.

La risposta. Nella risposta, l’assessore competente ha chiarito che alla fine del mese di novembre si è formalmente inviato all’Apt della Valle di non l’esito di quanto chiesto dall’interrogante chiedendo di instaurare una forma di dialogo con gli esercizi e l’Apt si è impegnata ad elaborare una proposta. Tutto ruota attorno alla natura della Guest Card, che di fatto è una strategia di marketing, negli “attrezzi” dell’Apt per la promozione del proprio territorio. Dal punto di vista legale, va detto nessuno sta contravvenendo a nessuna norma ed il ragionamento, di natura commerciale, è sul tavolo dell’Apt. Questo ulteriore passaggio in aula rafforzerà sicuramente una soluzione più rapida della questione.

La replica. L’impegno dell’ordine del giorno chiedeva di favorire la parità di accesso alla Trentino Guest card, indipendentemente dall’adesione all’Apt. Inviare all’Apt pochi mesi fa l’ordine del giorno non significa, ad avvisto dell’interrogante, aver adempito all’impegno dell’ordine del giorno. Si tratta di soggetti privati che però vivono sostanzialmente di sostegni pubblici e verso i quali si potrebbe intervenire con una “moral suasion”. Non entro nell’operato dell’Apt, ma mi preoccuperei del perchè molti esercizi della valle non vogliano aderire ai propri servizi.



Interrogazione 5252 (Gruppo misto)

Troppe multe e burocrazia

per gli automobilisti

che varcano la Ztl a Trento


Visto l'alto numero di sanzioni irrogate agli automobilisti che varcano il perimetro della Ztl di Trento e le criticità emerse nella rilevazione dei passaggi con le le telecamere attivate, il consigliere del misto chiedeva se la Provincia abbia contribuito e in che misura a finanziare la spesa per queste apparecchiature, se sia vero che dei cittadini siano stati multati più volte per un unico passaggio, se il personale della polizia locale a suo tempo aumentato per il controllo del territorio sia ora utilizzato in ufficio per le pratiche legate all'accesso nella Ztl, quante infrazioni sono state rilevate dall'inizio del 2017 ad oggi per accessi non autorizzati nella Ztl di Trento e dalle polizie locali di tutte la provincia, quante sanzioni sono state irrogate, quante riscosse e per quale importo.

La risposta. Il Presidente del Consiglio ha detto che a questa interrogazione è stata data risposta e dunque ha chiesto all’interrogante di sospenderne l’esame.

La replica. Una risposta fatta di due righe e per nulla soddisfacente, ha replicato l’interrogante. Nel merito, è intervenuto l’assessore competente chiarendo che il Comune di Trento ha finanziato l’intervento in maniera autonoma e la Pat non ha alcun titolo di rivolgersi al Comune per richiedere tutti i dati che l’interrogante ha richiesto. Il consigliere del Misto ha ribadito che quando la Pat finanzia, ha anche il diritto di sapere come vengono amministrati questi soldi, ovvero di sapere se gli agenti di polizia locale non siano stati spostati negli uffici a sbrigare le pratiche per la gestione della Ztl, anziché a presidiare il territorio contro il degrado.


Interrogazione 5313 (5 stelle)

Rimborsi alla Eco 2000

per il dipendente

eletto sindaco


Il consigliere 5 Stelle chiedeva se i rimborsi concessi dal Comune di Folgaria alla Eco 2000 per l'assenza di un dipendente eletto sindaco, sono rispettosi dei tetti massimi orari previsti dal d.lgs 267 del 2000, il dettaglio degli incarichi ricoperti dal dipendente per i quali la società ha domandato e ottenuto il rimborso dal Comune, le motivazioni addotte dal Comune con le determinazioni 259 e 282 per il rimborso nell'agosto 2012, e infine se è vero, come è scritto nella deliberazione, che l'allora sindaco risultava dipendente della Eco 2000 a partire dal 1 agosto 2009, cioè tre mesi dopo la sua elezione.

La risposta. La Giunta ha chiarito che le ore o giornate di effettiva assenza dal lavoro dovute ad espletamento del mandato politico per le quali il Comune è tenuto a rimborsare il datore di lavoro, così come documentate dal comune di Folgaria, non supera quello di 48 mensili previsto dalla disciplina statale e il Comune ha rimborsato complessivamente 69.818, 90 euro. Dai provvedimenti comunali risulta che il sindaco sia stato assunto alcuni mesi dopo la sua elezione.

La replica. Prendo atto della rettifica sul rimborso che si sospettava doppio, e della cifra totale che si pensava più alta, ha replicato l’interrogante. La risposta è adeguata, anche se ci si aspetterebbe dalla Giunta anche un giudizio o la verifica dell’opportunità di questi fatti, ovvero che un sindaco senza spiegazioni o motivazioni improvvisamente dopo dieci anni che svolge l’incarico di amministratore senta la necessità di farsi assumere dalla stessa società. Anche se formalmente le carte sono in ordine, la cosa mi sembra strana, ha aggiunto.


Interrogazione 5341 (AT)

Quali aree scistiche

verranno potenziate

e quali dismesse?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta come si concilierà la nuova normativa introdotta con la Finanziaria con i programmi di risanamento degli impianti sciistici di Lavarone e della Panarotta; se non ritenga di avviare una riflessione seria per avviare una politica d'insieme su tutto il territorio provinciale in base ad un'analisi ragionata in base a dati scientifici e degli orientamenti della domanda turistica. Infine, il consigliere chiede quali saranno le aree sciistiche saranno potenziate e quali dismesse.

La risposta. L’assessore competente in materia turistica ha fatto presente che il Consiglio con l’approvazione dell’articolo 34 della legge di stabilità del dicembre scorso, ha introdotto norme in materia, il finanziamento di eventuali progetti di dismissione di impianti di risalita per i quali si può prevedere una diversa destinazione, con il coinvolgimento degli enti locali e altri soggetti che rappresentino il territorio interessato. La norma costituisce uno strumento di carattere generale, considerato che lo sci è una pratica in contrazione e quindi è utile pensare ad alternative che lo affianchino.

La replica. Lo sci è tutt’altro che in crisi, ha detto l’interrogante ed è però giusto che il governo abbia il coraggio di fare delle scelte sulla scorta della capacità di progettare e guardare avanti. Io avrei fatto un piano di investimenti che avrei sottoposto alle comunità interessate, ha aggiunto.


Interrogazione 5390 (AT)

Quali sono le cause

delle secche

del Fersina?

Il consigliere ha chiesto quali siano le cause della continua situazione di secca del Fersina; se la Giunta intenda affrontare il problema e con quali azioni di contrasto alla desertificazione del fiume e con quali tempistiche.

La risposta. La Giunta ha precisato che la secca è un po’ intermittente e le motivazioni sono di origine naturale (variabilità delle portate legate alle precipitazioni ed eterogeneità dell’alveo nei diversi tratti) e indotte dall’uomo (derivazioni idroelettriche, per uso irriguo o altri usi). A partire dal 2017 le derivazioni sono assoggettate a garantire un minimo del corso d’acqua, ma non è questo l’elemento risolutivo. In particolare, c’è una concessione idroelettrica (a febbraio in scadenza), che influisce molto sulla portata di questo torrente e per la quale sarà fatta una verifica. Sono stati già convocati i soggetti interessati il 25 gennaio scorso, che hanno tutti condiviso la necessità di risolvere il problema a partire dalla raccolta dei dati sulla situazione in essere, al fine di tutelare le acque e garantire al Fersina un apporto idrico costante, in termini di qualità e anche di quantità.

La replica. Spero si tenga conto anche della permeabilità del torrente, ha aggiunto il consigliere, che si è mostrato in buona misura soddisfatto della risposta e confortato del fatto che i soggetti coinvolti abbiano condiviso l’interesse per la tutela delle acque.


Interrogazione 5403 (UpT)

Levico, a quando

l'interscambio

ferrovia – bus?

Il consigliere ha chiesto entro quali tempi il Servizio Trasporti della Pat intenda realizzare pensiline coperte per i passeggeri in attesa dei mezzi pubblici in centro e nelle zone turistiche di Levico e se la Provincia abbia in programma un potenziamento dell'interscambio ferro – gomma alla stazione ferroviaria sul modello di Pergine e Borgo.

La risposta. La Giunta, per bocca dell’assessore competente in materia, ha chiarito che nel 2017 gli uffici hanno interloquito con Trentino Trasporti rappresentando proprio questa questione e constatando l’inadeguatezza dell’attuale pensilina. TT ha proceduto ad elaborare diverse ipotesi progettuali e anche recentemente si è ha formalizzata a TT la necessità di un pinao a breve termine in attesa dell’arrivo dei nuovi autobus. I modelli di pensilina, ha aggiunto l’assessore, nascono d aun concorso di idee molto interessante che ha coinvolto giovani. Il modello di esercizio attuale non prevede invece forme di interscambio ferro-gomma come chiesto dall’interrogante.

La replica. Una risposta precisa, ha replicato il consigliere dell’Upt che si è dichiarato soddisfatto.


Interrogazione 5450 (Misto)

Pulizie, perché

la proroga dei termini

dell'appalto

Il consigliere ha chiesto alla Giunta chi abbia richiesto lo spostamento, da parte dell'Apac, dei termini per gli appalti di pulizia da 95 milioni dal 12 al 18 dicembre 2017; chi abbia autorizzato il posticipo dei termini; se l'assessore abbia condiviso questa scelta; quali siano i tempi di aggiudicazione degli appalti; a chi sia da attribuire la responsabilità di tutte le proroghe.

La risposta. Un documento, ha chiarito il Presidente del Consiglio, al quale è stata già data risposta.

La replica. Vorrei capire se si andrà avanti a proroghe di queste gare di appalto oppure se ci sarà altra soluzione. La mia interrogazione era nell’interesse delle nostre società trentine tutte escluse da queste gare di appalto.


Interrogazione 5446 (5 Stelle)

Folgariaski, la Pat

cosa intende fare

per gli abusi edilizi?

Il consigliere ha presentato una lunga serie di domande sull'abuso edilizio, attuato dalla Folgariaski nella realizzazione di alcune strutture dell'impianto Serrada – Martinella, per il quale la società ha ricevuto l'intimazione di rimessa in ripristino delle opere da parte del Comune di Folgaria. Intimazione alla quale la Folgariaski fece ricorso al Tar che, il 23 novembre 2017, confermò la decisione del Comune. Ricostruita la vicenda, il consigliere chiede alla Giunta quali provvedimenti intenda attuare nei confronti degli abusi edilizi citati; se intenda avvallare un'eventuale sanatoria che rappresenterebbe una segnale a favore dell'abusivismo; se Trentino Sviluppo ritenga necessarie le dimissioni del presidente di Folgariaski visto il suo ruolo nella vicenda; se sono queste le modalità previste per "collaborare" e "garantire" la supervisione degli enti pubblici che fino ad oggi hanno permesso la sopravvivenza della società; se gli atti amministrativi vengono regolarmente forniti, come previsto dai patti parasociali, a Trentino Sviluppo; se si ritenga compatibile la presenza di enti pubblici in Folgariaski con la realizzazione di edifici abusivi in zona di tutela ambientale; se le risorse pubbliche messe a disposizione di Folgariaski sono stati utilizzati per la realizzazione dei manufatti abusivi, infine, quale sia il costo delle costruzione e del ripristino.

La risposta. L’assessore ha spiegato che allo stato attuale alla struttura provinciale competente deputata non risulta pervenuta alcuna istanza relativa all’opera in oggetto. La società in questione tra l’altro, non è partecipata dalla Pat e dunque nei confronti della compagine sociale le possibilità di intervento risultano limitate, ad eccezione delle disposizioni in materia urbanistica. Premesso ciò, la Trentino Sviluppo che partecipa per il 22%, ha un compito di supervisionee non di intervento sulle deleghe aziendali delle quali non si ha conoscenza diretta.

La replica. Il consigliere ha preso atto che non c’è da parte dei soggetti una richiesta di sanatoria, mentre l’informazione in suo possesso era diversa. Sul resto, sostenere che la Pat non è coinvolta è un po’ difficile, per me si tratta di una partecipazione consistente (22% di Trentino Sviluppo) che darebbe titolo a verificare quanto sta accadendo.

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Qui di seguito la sintesi delle proposte di mozione esaminate dal Consiglio provinciale prima dell’interruzione dei lavori, che riprenderanno domani mattina alle ore 10.00.



Mozione 643 (Progetto Trentino)

Concordare con la città di Matera

un percorso per riscoprire De Gasperi


La mozione di Progetto Trentino , approvata dal Consiglio, mpegna la Giunta a riallacciare i legami con la città di Matera attorno alla figura di Alcide De Gasperi a partire dalle comuni radici contadine (Enrico Bolognani, sollecitato da De Gasperi, lavorò in quelle terre per l'attivazione della riforma agraria promossa in quegli anni dallo statista trentino), per la conoscenza, la valorizzazione e l'attuazione del pensiero degasperiano e rilanciare la cultura della politica dentro la sfida europea promossa da De Gasperi.

La Giunta ha espresso un parere positivo evidenziando che già nel 2014 era stata approvato un documento che prevedeva un gemellaggio con la città di Matera e messo in atto molteplici contatti, vanificati dalle crisi interne alla Giunta della città della Basilicata. Fino ad oggi non sono state concretizzate dunque iniziative per l’indisponibilità dell’amministrazione locale, ma non per un reale disinteresse. Recentemente è stato avviato un contatto con il nuovo Sindaco e restiamo in attesa di risposta. Il proponente si è dichiarato soddisfatto ed ha ringraziato per la risposta.

Un consigliere del Gruppo Misto, è quindi intervenuto a sollevare una questione in ordine alle norme che regolamentano la par condicio. Il sito del Consiglio provinciale, si è chiesto, è tenuto alle stesse regole? Il riferimento è ad un comunicato stampa di un consigliere della Civica, pubblicato sul sito istituzionale, che contiene precisi riferimenti a nomi e dettagli. A questo proposito, il consigliere ha comunicato di aver fatto una segnalazione al Corecom, il Comitato provinciale per le comunicazioni, organismo deputato a vigilare in materia.



Mozione 602 (Patt, Pd e altri)

Misure per arginare la violenza

contro gli operatori sanitari


La mozione, sottoscritta da diversi consiglieri ed approvata in forma emendata con 3 astensioni, prende spunto da fatti di cronaca e da un trend negativo a livello locale e nazionale ed ha l'obiettivo di impegnare la Giunta ad adottare, se non è già stato fatto, provvedimenti per arginare gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari del Ministero della salute e contrastare comportamenti violenti contro gli operatori della sanità. Il dispositivo, riformulato, prevede il coinvolgimento dell’Apss e degli Enti locali, anche con programmi di formazione del personale relativamente al riconoscimento e al contenimento di comportamenti ostili e aggressivi, con specifica attenzione alle situazioni critiche provocate da pazienti/utenti stranieri. Infine, si impegna la Giunta a fornire entro 6 mesi adeguato riscontro delle iniziative attuate al Consiglio provinciale per il tramite della competente Commissione. La consigliera del Pd che ha contribuito alla riscrittura del documento e lo ha sottoscritto, ha sottolineato come queste violenze ed aggressioni spesso sono perpetrate specialmente a danno delle donne. Un settore, quello dell’assistenza sociale, che va protetto e sostenuto, ha aggiunto la consigliera, perché sui nostri servizi sociali spesso si scarica la rabbia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e dunque le criticità vanno affrontate e gestite con un impegno molto forte.


Mozione 638 (PD)

Avviare programmi di protezione

per i difensori dei diritti umani


La mozione del Pd, approvata dall’aula con il parere favorevole della Giunta, impegna la Giunta ad attivare programmi di protezione e training per i difensori dei diritti umani minacciati, su esempio delle città rifugio olandesi; a promuovere nel 2018 incontri di approfondimento sul ruolo degli enti locali nella protezione dei diritti umani e delle città rifugio; a sollecitare il Governo perché attivi programmi di protezione per i difensori dei diritti umani e rafforzi l'iniziativa della diplomazia italiana; ad inviare la mozione all'Anci e alla Conferenza Stato – Regioni al fine di diffonderla.

Soddisfatta del sostegno della Giunta, la consigliera proponente, ha espresso l’auspicio di una condivisione dell’intera aula ai contenuti del documento, che è stato messo ai voti e approvato con 2 astensioni e due non partecipanti al voto.


Mozione 640 (Patt)

Sostenere la danza e definire

percorsi per formare i maestri


La mozione del Patt, approvata in forma emendata con due astensioni, impegna la Giunta a sostenere, anche finanziariamente, l'insegnamento della danza e dell’espressività corporea; a definire percorsi di formazione professionale per la progettazione e la conduzione di lezioni di danza classica, moderna e contemporanea; a valutare l’opportunità di sostenere iniziative in campo coreutico, secondo quanto stabilito dall’articolo 21, comma 3 della legge provinciale 15/2007.


Mozione 641 (Gruppo Misto)

Agevolare gli esercizi commerciali

nei Comuni di montagna svantaggiati


La mozione, che vuole essere uno spunto per riflettere sul tema e che sarà ripresa domani, propone al Consiglio di impegnare la Giunta a sottoscrivere un accordo con la Federazione trentina della cooperazione per salvaguardare l'apertura degli esercizi commerciali nelle piccole comunità prevedendo il collocamento del personale (da assumere con la legge provinciale 32 del 1990) e le necessarie forniture di merci e prodotti, introducendo l'esenzione Imis dal 2018 a favore dei negozi dei Comuni di montagna svantaggiati e a sensibilizzare le amministrazioni locali ad agevolare queste attività commerciali sulle tariffe di competenza. “Credo che se tutti ci mettiamo assieme possiamo davvero sostenere questi esercizi e mantenerli vivi” ha aggiunto l’interrogante.


Il Presidente del Consiglio ha chiesto a questo punto una sospensione dei lavori al fine di trovare una, con la complicità mostrata dell’assessore competente, una possibile convergenza su questo documento. I lavori riprendono domani alle ore 10.00 con il dibattito su questo tema e saranno preceduti da una riunione dei Capigruppo alle ore 9.30.