Stamane in Consiglio provinciale
Riforma welfare anziani. Finita la discussione generale e degli odg. Si passa all'articolato
In mattinata si è conclusa
la discussione generale e sono stati discussi e approvati gli ordini
del giorno sulla riforma Zeni sul welfare per gli anziani. Nel
pomeriggio si affronta la discussione dell’articolato.
La discussione sulla riforma
del welfare per gli anziani di Zeni è ripresa in mattinata con
l’intervento di Gianpiero Passamani dell’Upt. Una riforma, ha
detto, partita male ma che si è trasformata, invece, attraverso il
confronto e l’ascolto dei soggetti interessati, in un ridisegno
complessivo del welfare - anziani, partendo dal basso e senza
limitarsi alle sole Rsa. Si parte una situazione di eccellenza, ha
ricordato Passamani, addirittura superiore alla media europea, ma i
bisogni crescono e c’è la necessità di cambiare anche in
previsione delle dinamiche demografiche che vedono in costante
crescita il numero degli over sessantacinquenni. Questa riforma,
secondo l’esponente Upt, è in grado di dare una risposta ponderata
che mantiene, anzi potenzia, le esperienze maturate dalle Apsp che,
con i 4800 ospiti, sono e rimangono il cuore dei servizi per gli
anziani.
Filippo Degasperi (5
Stelle) nel suo intervento è partito citando il caso del bambino
allontanato dalla scuola d’infanzia perché non vaccinato,
dicendosi colpito dal fatto che nessuno della Pat sia andato sul
posto a spiegare ai genitori perché un bimbo sano non può andare a
scuola. Passando agli anziani Degasperi ha ricordato i numeri del
pesante calo delle nascite e per contro della crescita degli anziani.
Si è arrivati a 34 anziani che dipendono da 100 lavoratori, ha
detto, e quindi i numeri sono impietosi e un problema di
sostenibilità c’è. Ma la legge Zeni, ha aggiunto, non porterà
grandi stravolgimenti anche se l’assessore, ha ricordato, era
partito da altri obiettivi: quello del risparmio in primo luogo e la
riduzione dell’apparato amministrativo, per il quale, ha ricordato,
5 Stelle in Consiglio regionale aveva proposto l’applicazione della
legge Madia. Degasperi ha ribadito inoltre, che l’idea delle
economie di scala prospettate da Zeni non sono suffragate dalla
realtà, fatto deve avere indotto l’assessore al dietrofront.
Un'altra critica, oltre alla scarsa considerazione per la condizione
dei lavoratori delle Apsp, è stata rivolta al continuo riferimento
ai privati. Il giudizio del movimento 5 Stelle sul ddl, ha concluso
Degasperi, non è negativo ma, al di là delle perplessità, di
attesa.
Luca Giuliani del Patt,
esprimendo pieno appoggio al ddl, ha detto di non credere che questa
riforma farà diminuire i costi del sistema dei servizi agli anziani,
però raggiungerà l’obiettivo fondamentale di evitarne
l’esplosione in seguito alle dinamiche demografiche. L’importanza
di questa norma, ha detto il consigliere Patt, sta anche in questa
lungimiranza. Anche se non stravolge le leggi precedenti, quella di
Zeni è una vera riforma perché introduce cambiamenti graduali,
condividendoli con gli attori del sistema e valorizzando il
volontariato. Inoltre, introduce, con Spazio argento, il concetto
estendibile anche ai settori economici del coordinamento delle
risposte, riducendo la burocrazia e la frammentazione dei servizi.
L’assessore Zeni ha chiuso
la discussione generale affermando che i cambiamenti introdotti dalla
legge sono profondi e vanno nel verso della semplificazione dell’iter
per l’erogazione dei servizi. Dal punto di vista demografico, ha
ricordato, c’è una riduzione importante anche se la Pat sulle
politiche della natalità ha investito molto e lo dimostra il fatto
che il tasso di natalità, pur rimanendo negativo, è superiore a
quello nazionale, dati che inducono ad incrementare i servizi di
residenzialità leggera perché la rete familiare sarà sempre meno
forte. In termini finanziari, ha aggiunto che ne bilancio 2018 ci
saranno 5 milioni di euro in più che saranno a disposizione delle
strutture previste da questa legge, in particolar modo per la
residenzialità leggera. Zeni ha poi ricordato che il terzo settore
rimane un motore di innovazione ed ha affermato che, sul piano
economico, si era partiti dall’idea di rendere più efficienti le
case di riposo, ma la stessa Bocconi, ha evidenziato fin dall’inizio
che non c’è un rapporto diretto tra aggregazioni e economie di
scala, così come, per avere un radicamento territoriale e un
coinvolgimento del volontariato, non servono 41 cda. Il metodo del
confronto, ha detto Zeni, fatto di decine di incontri, di quattro
pareri del Cal e cinque in commissione, ha dato buoni frutti e va
continuato anche nella fase di attuazione della riforma. Ma, ha
aggiunto ancora, non si può condividere la necessità di codificare
in norma tutti i passaggi del confronto. Concludendo, Zeni ha
affermato che le aggregazioni avverranno naturalmente e la Giunta,
anche di fronte alle resistenze, ha scelto di dare la responsabilità
del coordinamento dei servizi, con Spazio argento, alle comunità di
valle. La scommessa, ha chiuso, ora è quella dei territori che ora
devono dimostrare di saper gestire le risorse e i bisogni degli
anziani..
Sì
all’odg di Detomas: consultare l'Upipa nelle deliberazioni
attuative della legge
L’odg
di Detomas, approvato all’unanimità, impegna la Giunta a prevedere
in sede di deliberazioni attuative della legge, forme di
consultazione con Upipa – associazione rappresentativa delle Apsp –
tenuto conto che l'approccio di condivisione è di fondamentale
importanza per la completa espressione delle potenzialità della
normativa stessa. Viola (PT), replicando a Zeni che ha detto no al
fatto di mettere in legge i pareri dei soggetti interessanti, ha
affermato di non capire la posizione dell’assessore. Soprattutto
perché i pareri di soggetti centrali come Upipa e Consolida
sarebbero strategici sugli aspetti organizzativi, come le gestioni
associate o Spazio argento. E questo no viene espresso, ha affermato,
in una Provincia dove i pareri dei sindacati sono presenti in tutti i
settori anche quelli nei quali non c’entra la tutela dei
lavoratori. Il fatto poi di accettare l’impegno di ascoltare gli
attori dei servizi in un odg e non metterlo in legge è di diffcile
comprensione
Ok
al secondo odg Detomas:
nello Spazio Argento personale
con speciali competenze
L’odg
del consigliere, sostituito nel dispositivo, d'intesa con l'assessore
Zeni, approvato 27 sì, un astenuto e i due consiglieri della Civica
Trentina che non hanno partecipato al voto, impegna la Giunta a
ritenere basilari per chi opera nello Spazio Argento specifiche
competenze in materia sanitaria, socio-sanitaria e
socio-assistenziale e/o adeguata formazione e/o requisiti culturali
comunque idonei alla specifica missione della struttura. Claudio
Civettini (Civica Trentina) ha detto che questi odg sono di fatto
mozioni di sfiducia nei confronti dell’assessore perché gli
invitano a fare scelte ovvie per chi governa. Un ulteriore esempio
dello sfilacciamento della maggioranza.
No
all’odg Kaswalder (Misto): prestazioni gratuite per gli
ultrasettantacinquenni
L’odg
di Kaswalder, respinto, intendeva impegnare la Giunta a reperire
nella prossima sessione di bilancio le risorse necessarie a far sì
che a partire dal 1° gennaio 2018 tutte le prestazioni sanitarie e
legate al welfare a favore di ultrasettantacinquenni siano erogate
gratuitamente, e comunque senza utilizzare in questi casi il
parametro Icef. Il consigliere, ne ha approfittato, per criticare il
ddl, per nulla concreto, che non tiene abbastanza conto dei problemi
gravi degli anziani nelle case di riposo dove i rapporti gli
operatori sono sempre meno. Zeni, esprimendo parere negativo all’odg,
ha ricordato che la maggioranza degli over 75 sono già in gran parte
esenti dai ticket per reddito o patologia: 48 mila esenti su 58 mila.
No
all’odg Degasperi (M5s): valutare le condizioni economiche anche
dei richiedenti non dell'Ue
Degasperi,
nel suo odg respinto con 16 no e 14 sì, intendeva impegnare la
Giunta a prevedere l'obbligo per tutti i cittadini non appartenenti
all'Unione europea che richiedono prestazioni, di presentare
l'apposita attestazione rilasciata dalle ambasciate o dai consolati
dei paesi di provenienza, necessaria alla valutazione della
condizione economico-patrimoniale del loro nucleo familiare, come
condizione di accesso ai servizi socio-sanitari. Il consigliere 5
Stelle ha ricordato che i meccanismi Icef fanno rientrare nelle fasce
di reddito anche pensionati, che hanno una casa, con entrate modeste
mettendoli in posizione svantaggiata nei confronti di stranieri che
hanno i loro patrimoni all'estero e non sono quindi individuabili.
Zeni ha dato parere negativo anche perché ci sarebbero difficoltà
amministrative insormontabili. Claudio Cia ha affermato che tante
volte si recuperano risorse, come i 5 milioni per gli anziani
annunciati da Zeni, dalla compartecipazione e dai ticket. Viola (PT)
ha ricordato che l’argomento di Degasperi ha un senso e se nelle
altre regioni si stanno muovendo sarebbe il caso di andare a vedere.
E’ evidente che gli stranieri se hanno un patrimonio non lo hanno
qui ma all’estero e quindi l’odg è ragionevole. Rodolfo Borga
(Civica Trentina), annunciando voto favorevole, ha detto che la
richiesta di Degasperi era di buon senso: c’è una disparità di
trattamento tra stranieri e italiani, evidentemente ciò dipende dal
fatto che, in base all’autocertificazione, non è possibile
controllare lo stato patrimoniale di un cittadino extracomunitario.
Maurizio Fugatti (Lega) ha detto che questo fronte, essenzialmente
ideologico, deve cadere perché troppi sono gli stranieri che si
sistemano case nei loro paesi con gli aiuti ricevuti in Trentino.
L’esponente leghista, annunciando il sì, ha però sottolineato
l’andamento ondivago dei 5 Stelle su questa materia. Degasperi ha
replicato ricordando di aver presentato altri odg come questo e la
linea dei 5 Stelle è chiara. Anche Bezzi ha affermato che la
posizione del movimento sugli stranieri è effettivamente poco
chiara.
Odg
Degasperi (M5s): verificare la formazione e le qualifiche degli
operatori del sistema
Via
libera unanime all’odg, emendato in accordo con la Giunta, che
impegna la Giunta a verificare la rispondenza effettiva delle
qualifiche e dei percorsi formativi degli operatori del sistema dei
servizi alle caratteristiche specifiche necessarie alle varie figure
che oggi si occupano professionalmente di anziani, riportando l'esito
alla commissione consiliare competente. Zeni ha dato parere positivo
e, rivolto a Civettini, ha ricordato che anche questo odg, come
quello di Detomas, non vuol dire all’assessore cosa deve fare, ma
mantiene alta l’asticella sul coinvolgimento delle professionalità.
Fugatti ha annunciato il sì convinto all’odg, ma ha attaccato
l’onorevole Fraccaro e i consiglieri comunali di 5 Stelle che sugli
stranieri esprimono posizioni diverse da quelle di Degasperi. Sì da
parte anche di Bezzi il quale a sua volta ha ricordato le posizioni
di sinistra di 5 Stelle. Borga ha sottolineato che l’odg sugli
stranieri non è stato votato da Patt e Upt.
Sì
all'odg Fugatti (Lega): servizi ausiliari nelle Apsp come lavori
socialmente utili.
L’odg,
approvato all’unanimità, impegna la Giunta, in accordo con
l'Agenzia del lavoro, a considerare lo svolgimento continuativo dei
servizi ausiliari alle persone presso le Apsp tra i lavori
socialmente utili. Provvedendo alla copertura dei relativi oneri a
carico dei Comuni, e a tenere in considerazione la possibilità di
impiegare le persone in diversi periodi dell'anno, assegnando ad
ognuno un lasso di tempo specifico, affinché il servizio sia
garantito con continuità e non subisca interruzioni. La Giunta ha
espresso parere positivo. Civettini ha detto che a 6 euro e 39
all’ora, meno tasse, meno malattie e meno tfr, non c’è dignità
e tra questi lavoratori ci sono persone disperate. Quindi, ha
concluso Progetto 19 va riformato.
Ok
all’odg Viola (PT): prevedere un piano biennale per lo sviluppo
della domiciliarità
L’odg,
approvato all’unanimità, con un emendamento di dettaglio proposto
dall’assessore Zeni, impegna la Giunta in cinque direzioni: ad
inserire nel piano provinciale della salute una specifica sezione che
definisca un piano per lo sviluppo della domiciliarità; ad assegnare
ai soggetti impegnati nello sviluppo dell'integrazione
socio-sanitaria obiettivi per gli investimenti in prevenzione della
non autosufficienza, il potenziamento dei servizi di long term
care (LCT) per ritardare il più
possibile l'istituzionalizzazione, la promozione e realizzazione di
sistemi organizzati secondo una rete che garantisca la continuità
assistenziale attraverso la figura del case manager;
ad esplorare anche attraverso il confronto con le più avanzate
esperienze internazionali i migliori modelli di servizi domiciliari
basati sullo sviluppo di progetti di housing
sociale, per la maggior permanenza possibile degli anziani nella loro
abitazione; a fornire impulso, eventualmente anche con incentivi,
alla realizzazione di alloggi attrezzati con supporti
tecnologicamente avanzati a favore delle persone parzialmente non
autosufficienti; a verificare adeguate iniziative per la concessione
di un certo numero di autorizzazioni all'esercizio dell'attività in
regime privato e a valutare specifiche iniziative che stimolino e
supportino l'investimento del privato no profit, governando così il
fenomeno del ricorso al regime privatistico.
Sì
all’odg Fasanelli: coinvolgere gli attori del sistema di welfare
nel regolamento di attuazione.
Sì
unanime anche all’odg che impegna la Giunta a prevedere che, per la
stesura del regolamento di attuazione della legge, vengano coinvolti
tutti gli attori del sistema di welfare per gli anziani del Trentino:
cooperative, associazioni rappresentative delle Rsa e altri portatori
di interesse. Un passo importante, ha detto Fasanelli, per ribadire
il concetto che l’autonomia significa legame col territorio e
responsabilità anche sulla qualità dei servizi.
Ritirato
l’odg Civettini (CT): evitare agli anziani con malattie rare
inutili oneri burocratici
L'odg,
ritirato dal proponente perché ha ricevuto rassicurazioni
dall’assessore, intendeva impegnare la Giunta in due direzioni: ad
interfacciarsi con l'Azienda sanitaria per affrontare e risolvere i
casi di cittadini contattati dall'ufficio malattie rare, ai quali
viene chiesto di produrre la certificazione della loro condizione di
salute (rilasciata con certificazione dalla stessa Apss), pena il
decadimento delle loro esenzioni sui farmaci, su esami e controlli
sanitari; ad elaborare in tempi stretti, sempre in sinergia con
l'Apss, nuove modalità di controllo telematico per verificare le
situazioni di quei cittadini che, pur versando in condizioni critiche
e di età molto avanzata, vengono contattati dall'ufficio malattie
rare perché producano la certificazione della loro condizione di
salute.
Sì
all’odg Viola (PT): coordinamento delle misure di welfare in
Provincia.
Dopo
un confronto con Zeni, sì unanime alla parte dell’odg che impegna
la Giunta ad ascoltare i soggetti interessati per i regolamenti
attuativi la Giunta; ad individuare in Provincia un riferimento
organizzativo unico dedicato al coordinamento delle misure e delle
azioni previste nel sistema di welfare per gli anziani e per
l'interlocuzione con i diversi attori che di tale sistema fanno
parte. Cassato invece, in accordo con Zeni per difficoltà
organizzative, l’impegno a verificare forme di collaborazione tra
Spazio Argento e Comuni per accertare la condizione economica ai fini
del pagamento della retta alberghiera da parte degli anziani e dei
familiari tenuti agli alimenti.
Sì
all’odg Degodenz (UpT): coinvolgere Upipa e Consolida
nell’attuazione della riforma.
Sì
unanime anche all’odg di Degodenz che impegna la Giunta a
coinvolgere Upipa e Consolida e le Apsp nell’attuazione della
riforma. Una richiesta, ha detto l’esponente dell’Upt, che viene
fatta con forza.
Ok
all’odg (Cia): assicurare servizi anche ai sordi
L’odg,
approvato all’unanimità, sottoscritto da tutte le minoranze,
impegna la Giunta a prevedere, negli atti amministrativi attuativi
delle leggi provinciali riformate dal ddl 213 l'obbligo di assicurare
alle persone affette da sordità, anche con l'utilizzo del servizio
di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana) lo stesso livello
di informazione e di assistenza in merito agli interventi previsti a
favore degli anziani e delle loro famiglie, specie per quanto
riguarda Spazio Argento, la presa in carico dell'anziano fragile e
della sua famiglia nonché per l'elaborazione del progetto
individualizzato d'intervento.
Sì
all’odg Civettini: riconoscere il ruolo dei circoli anziani.
Sì
unanime anche all’odg impegna la Giunta ad intraprendere un
confronto, anche con i comuni, per affrontare le difficoltà e
incrementare le attività dei circoli pensionati e anziani che
contano 25 mila iscritti e sono fondamentali per le risposte delle
esigenze degli anziani.