Giornale Online
09/11/2017 - In aula o in commissione
Stamane si è riunita la Terza Commissione permanente
Strada stretta a Bordala, rinnovato l'appello a realizzare l'allargamento
Nella foto allegata, il tratto angusto della "provinciale" che dal passo va verso Castellano
Stamane si è riunita la Terza Commissione permanente
Strada stretta a Bordala, rinnovato l'appello a realizzare l'allargamento
Nella foto allegata, il tratto angusto della "provinciale" che dal passo va verso Castellano
La
valle di Gresta e il Comune di Isera attendono che la Provincia metta
finalmente in agenda un intervento risolutore per il problema della
strozzatura viabilistica lungo la strada provinciale 88, al passo
Bordala. Stamane il tema è stato ampiamente sviscerato dalla III
Commissione consiliare, presieduta in questa occasione dal suo
vicepresidente, Nerio Giovanazzi. S'è trattato di istruire la
petizione popolare n. 23, che con 120 firme ha appunto
richiamato l'attenzione su questo tratto stradale, troppo stretto per
consentire alle corriere di transitare dalla valle di Gresta per
raggiungere il lago di Cei (e viceversa). A illustrare il testo è
stato il referente Roberto Casari, presenti però anche la
sindaca di Ronzo, Piera Benedetti, e il vicesindaco di Isera,
Franco Nicolodi. La prima ha spiegato che la ristrettezza
della carreggiata provoca un danno anche economico, perché limita le
ambizioni turistiche, e quindi va oltre i disagi dei residenti e dei
pendolari su Trento, che comunque si vedono sovente costretti a fare
lunghe retromarce quando incrociano un automezzo lungo. Nicolodi ha
ammesso che in passato l'amministrazione di Isera aveva scelto di
dare priorità ai problemi della strada per Lenzima (risolti
dall'allora assessore ai lavori pubblici Giovanazzi), ma ha ricalcato
l'urgenza ora di mettere mano a questo problema, anche con soluzioni
progressive, a partire dalla realizzazione di piazzole in grado di
agevolare l'incrocio tra mezzi.
Per
la Provincia ha parlato l'ingegner Raffaele De Col, spiegando
che effettivamente dal Km 15 al Km 18 la carreggiata si restringe a
3-4 metri, mentre ne occorrerebbero tra 5,5 a 6,2. Il costo della
miglioria sarebbe di 4 milioni di euro, purché non si accertino
particolari problemi geologici nel punto più in salita e più
delicato. Sicuramente sarebbe possibile procedere per interventi
graduali, tenendo conto tra l'altro anche del fitto passaggio
sportivo di ciclisti, con le loro specifiche esigenze.
Sul
tema sono intervenuti poi i membri di Commissione. Claudio
Civettini ha supportato fin dall'inizio la petizione popolare e
ha spiegato che si attende da vent'anni questo allargamento, mentre
intanto la zona di Cei è praticamente fallita sul piano turistico.
Alessio Manica ha opinato che non basterà la strada larga per
Ronzo a risolvere i problemi di Cei, posto che già oggi vi si accede
comodamente da Villa Lagarina. Ciò detto, si può provvedere, visto
che il vero nodo è rappresentato da due curve in tutto, facendo però
attenzione al dato ambientale.
Lorenzo
Ossanna ha affermato che ci sarebbe da attendersi un'iniziativa
più corale a livello di amministrazioni locali e di Comunità.
Donata Borgonovo Re ha voluto sapere da De Col se l'opera
trova già posto nella pianificazione delle opere stradali da
eseguire (la risposta è stata negativa). Ha poi spezzato una lancia
per interventi anche progressivi il vicepresidente Giovanazzi.
La
III Commissione nella seduta di stamane ha anche approvato la
relazione che ripercorre i precedenti lavori sulla petizione
popolare n. 22, che riguarda la realizzazione di una pista
ciclopedonale tra Romagnano e Mattarello e il potenziamento del
servizio di trasporto pubblico su questa tratta.