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09/07/2015 - Incontri

Dagli occhi al pensiero. Memoria di fuochi e di mani nelle sculture e nei dipinti di Morelli e Furlini

Aperta a palazzo Trentini da Farina e Marsilli, la mostra rimarrà aperta fino al 3 agosto

Dagli occhi al pensiero. Memoria di fuochi e di mani nelle sculture e nei dipinti di Morelli e Furlini

Tre foto allegate

Dagli occhi al pensiero. Memoria di fuochi e di mani nelle sculture e nei dipinti di Morelli e Furlini

​​​​​La sala dell'aurora non è bastata a contenere il gran numero di persone accorse questo pomeriggio alla presentazione della mostra "Memoria di fuochi e di mani", dedicata alle sculture di Marco Morelli e alle pitture di Liberio Furlini. Le opere dei due artisti, rispettivamente di Bleggio e Riva del Garda, animano da oggi di figure e colori gli spazi espositivi di palazzo Trentini, dove il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, che per altri impegni non poteva intervenire all'incontro, ha concesso volentieri ospitalità alla mostra.

Ad introdurre al significato dei lavori di Morelli e Furlini sono stati don Marcello Farina e Pietro Marsilli. Farina ha sottolineato come questi quadri e queste sculture non siano solo da guardare ma facciano pensare. E  per questo, ha aggiunto, la mostra potrebbe anche intitolarsi "dagli occhi al pensiero". E ha poi citato il poeta Eliot che richiamava all'esigenza di muoversi sempre verso "l'intensità". Questo, ha commentato Farina, è ciò che avviene se ci si lascia trasportare dall'opera d'arte. E ha infine ricordato una frase della filosofa Maria Zambrano che scriveva: "l'uomo deve non tanto costruire la sua vita quanto proseguire la sua nascita". E l'arte, ha osservato Farina, deve appunto permetterci di rinascere. Dal canto suo il critico d'arte Pietro Marsilli ha analizzato il valore delle opere in mostra commentando le immagini delle opere proiettate in sala.​

Immagini
  • Pietro Marsilli con accanto Marcello Farina e Liberio Furlini
  • Marco Morelli
  • Pubblico in sala aurora inaugurazione mostra Morelli Furlini