Festeggiati i novant'anni di Maria Romana Degasperi

In allegato il testo di Eccher e alcune foto

Festeggiati questa sera a palazzo Trentini i novant'anni di Maria Romana Degasperi, la figlia del grande statista trentino scomparso nel 1954. Nel corso di una cerimonia a lei dedicata, alla presenza di Maria Romana e di un folto pubblico - cerimonia aperta e chiusa dalle note dell'arpa di Roberta Mascia - è stato il vicepresidente del Consiglio Claudio Eccher a tracciare un'ampia biografia della signora Degasperi, ricordandone l'impegno profuso per far conoscere soprattutto ai giovani la vita e l'opera del padre, la sua battaglia contro il fascismo e gli ideali di unità politica europea. Al termine Eccher le ha consegnato una targa, espressione dell'affetto e della riconoscenza della comunità trentina verso la figlia di una delle personalità di maggior spessore religioso, morale, ideale e politico mai donate dal Trentino al mondo, di cui Maria Romana Degasperi ha saputo essere degna testimone.

«Sono solo stata la giovane segretaria di mio padre»

"Sono stata solo la giovane segretaria di mio padre - si è schermita lei nel suo breve saluto -, e accompagnandolo nei suoi viaggi ho potuto conoscere vari uomini politici del partito popolare che avevano patito grandi sofferenze per la privazione della loro libertà, ma erano rimasti sempre dritti e saldi nelle loro convinzioni". Maria Romana, nata a Trento ma poi sempre vissuta a Roma dove si è laureata e ha lavorato, ha ricordato di aver seguito Alcide Degasperi anche nelle campagne elettorali che allora si consumavano solo nelle piazze, dove suo padre riusciva a dialogare con la gente rispondendo alle critiche che campeggiavano sui cartelli. "Oggi - ha concluso - faccio il pellegrino: vado dove mi chiamano, scrivo e non rimpiango nulla, anche perché ho raccolto dopo una lunga e faticosa ricerca molti scritti personali di mio padre, ora conservati in un archivio a Fiesole".