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31/03/2015 - In aula o in commissione

Espansione aree sciistiche, se ne discuterà nella riforma urbanistica

In III Commissione sì alla delibera contro l'ampliamento della zona di caccia di Calceranica

Espansione aree sciistiche, se ne discuterà nella riforma urbanistica

VIA, Gilmozzi presenta il disegno di legge che aggiorna e semplifica la normativa

Espansione aree sciistiche, se ne discuterà nella riforma urbanistica

​​​​Tre i temi di cui si è occupata stamane la III Commissione presieduta da Mario Tonina. Dopo aver approvato all'unanimità la propria relazione conclusiva dell'esame della petizione popolare presentata contro l'espansione delle aree sciistiche, l'organo consiliare ha espresso un parere favorevole alla delibera della Giunta che respinge l'istanza di ampliare l'area di caccia di Calceranica e ha infine ascoltato la presentazione del disegno di legge 68 proposto dalla Giunta per adeguare la legge 19 del 2013 da cui è disciplinata la VIA e semplificare così le procedure.

Non si possono escludere in assoluto nuovi impianti e piste.

La Commissione ha innanzittuto approvato all'unanimità la propria relazione conclusiva in merito alla petizione popolare che aveva raccolto 5.261 firme contro l'espansione delle aree sciistiche. Dalla relazione, condivisa oltre che da Tonina anche dai consiglieri Giovanazzi Ossanna, Maestri, Manica e Fasanelli, e frutto delle audizioni sia dei promotori che dell'assessore all'urbanistica Daldoss, emerge in sostanza che non è possibile escludere in assoluto, come chiede la petizione, la realizzazione, in determinate zone del Trentino, di altre strutture sciistiche, anche se eventuali investimenti in questa direzione andranno attentamente ponderati per evitare un ulteriore consumo del territorio in termini irreversibili. I lavori della Commissione hanno evidenziato tuttavia che quest'iniziativa popolare rende utile anche una riflessione complessiva sulle possibilità di puntare ad un'offerta turistica alternativa. Del tema il Consiglio si occuperà anche con la già preannunciata riforma urbanistica provinciale, quando per Giovanazzi si potrà approfondire la questione, mentre secondo Civettini sarebbe opportuno riformulare i termini della petizione.

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Sì alla delibera che nega l'ampliamento dell'area di caccia a Calceranica.

La Commissione ha espresso all'unanimità il proprio parere favorevole alla delibera, presentata dall'assessore Dallapiccola, con cui la Giunta ha deciso di respingere l'istanza di ampliare l'area di caccia di Calceranica al Lago. Contro questa richiesta, avanzata dalla sezione cacciatori di Calceranica,  si erano già espressi il Servizio foreste e fauna della Provincia, la sezione cacciatori di Caldonazzo, e soprattutto il Comitato faunistico provinciale. A sostegno della delibera si sono pronunciati sia Nerio Giovanazzi che Ossanna.

VIA, manca il regolamento ma è necessario aggiornare la legge.

L'assessore all'ambiente Gilmozzi ha poi illustrato ai consiglieri della Commissione il disegno di legge 68 della Giunta, da lui firmato, per modificare la disicplina provinciale del 2013, vale a dire la legge 19 sulla valutazione d'impatto ambientale (VIA). Gilmozzi ha ricordato che questa legge non è ancora entrata in vigore perché manca il regolamento di esecuzione. Nella fase di stesura del regolamento è emersa la necessità di intervenire su alcuni articoli della legge provinciale 19 per adeguarli al contesto normativo statale che nel frattempo è cambiato con la procedura di infrazione europea in materia di VIA solo recentemente risolta a livello statale. L'assessore ha poi messo in luce le modifiche più rilevanti previste dal disegno di legge, il cui scopo principale sta nella semplificazione. In primo luogo il testo esclude dall'ambito di applicazione della VIA il cosiddetto "progetto funzionalmente unitario", che non esiste nella normativa statale. E ciò per prevenire possibili equivoci applicativi. 

Prevista la consultazione preliminare dei progetti.

La seconda e principale novità contenuta nel ddl e sottolineata dall'assessore, consiste nell'introduzione della conferenza dei servizi anche nella fase di consultazione preliminare dei progetti da sottoporre a VIA. In tal modo, quando un progetto entrerà nella procedura della conferenza dei servizi fin dall'inizio con una verifica preliminare, le indicazioni che ne scaturiranno non potranno più subire modifiche e questo renderà la VIA molto più snella. "Chi entra in procedura di VIA con un preliminare - ha spiegato Gilmozzi - ottenendo anche il parere favorevole del Comune, potrà uscirne con il titolo valido per la presentazione della Scia". Ai proponenti viene così data una garanzia nel passaggio tra il progetto preliminare e quello definitivo. 

Altro cambiamento, il procedimento coordinato VIA/AIA con termine massimo istruttorio di 200 giorni per entrambe le procedure, mentre fino ad oggi il termine istruttorio massimo è di 150 giorni solo per la VIA. 

Viene anche introdotta una procedura coordinata per gli impianti di gestione dei rifiuti, con l'accorpamento in un unico procedimento della fase di localizzazione nel piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e di VIA (ed eventualmente AIA). Infine il disegno di legge ridistribuisce le competenze tra Agenzia proviciale per la protezione dell'ambiente (Appa) e Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali della Provincia, dando seguito alla riorganizzazione provinciale in materia di campi elettromagnetici, inquinamento acustico e scarichi idrici displinati dal TULP in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti.


Allegati
proposta di delibera approvata sull'area di caccia di Calceranica