Giornale OnLine

Giornale Online
13/07/2016 - In aula o in commissione

Discussa la relazione annuale del difensore civico relativa all'attività del 2015

Consiglio provinciale, emerge la richiesta che la Giunta tenga conto delle critiche e intervenga

Discussa la relazione annuale del difensore civico relativa all'attività del 2015

Daniela Longo accanto a Bruno Dorigatti mentre presenta il documento

Discussa la relazione annuale del difensore civico relativa all'attività del 2015

​​Sulla relazione presentata dal difensore civico Daniela Longo in merito all'attività svolta nel 2015 dall'ufficio da lei guidato, per la quale non è previsto il voto del Consiglio provinciale ma vi è solo la possibilità di un dibattito, Donata Borgonovo Re del Pd ha chiesto al Consiglio di prevedere la presenza in aula del difensore civico quando una volta all'anno si discute la sua relazione. “Mi rendo conto che l'attività del difensore civico è diventata via via sempre più articolata, complessa e di difficile interpretazione e realizzazione viste le diverse funzioni relative alla tutela dei cittadini e dei minori in particolari, ma anche alle pubbliche amministrazioni. A giudicare tuttavia da questa e dalle precedenti relazioni si può notare che l'ufficio del difensore civico riesce a svolgere bene il proprio compito”. La consigliera ha aggiunto che il Consiglio dovrebbe soffermarsi sull'analisi della legislazione vigente che causa qualche problema di applicazione, o per scarsa chiarezza o per contraddittorietà delle norme. Il difensore civico potrebbe aiutare il Consiglio a fare un lavoro di pulizia di queste norme. Un secondo tema sollevato da Borgonovo Re, ex difensore civico, ha ricordato che quando esercitava questa funzione aveva deciso con l'ufficio di prestare anche un servizio nel carcere di Trento. Per non costringere i cittadini a recarsi nell'ufficio di Trento ha attivato recapiti territoriali, uno dei quali era diventato il carcere di Trento. Questo aveva favorito la relazione del difensore civico con cittadini per lo più italiani anche se l'ascolto non veniva negato a nessuno. Questo tema è stato proposto al Consiglio con la proposta di istituire un vero e proprio garante dei detenuti. Figura interessante, che consentirebbe di completare il sistema di garanzie della Provincia per tutelare i diritti dei cittadini.

Il presidente Dorigatti ha ricordato i ddl presentati sui garanti dei detenuti e dei minori per inserire queste figure nell'ufficio del difensore civico. E ha osservato che vi è un grande apprezzamento da parte dei cittadini sul lavoro del difensore civico sul territorio. Vi sono riflessioni in corso riguardanti il potenziamento di questo ufficio impegnato sia sul versante delle pubbliche amministrazioni locali sia a tutela dei diritti dei cittadini.

Mattia Civico del Pd ha sottolineato la centralità della figura del difensore civico grazie al quale si garantisce che il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni sia giusto. Si tratta di cercare un equilibrio tra diritto individuale dei cittadini e diritto collettivo delle pubbliche amministrazioni la cui forza è solitamente maggiore. Per questo è  importante una figura di mediazione tra il singolo cittadino e le pubbliche amministrazioni, perché possano trovare accoglienza le rimostranze e la non corretta applicazione delle norme evidenziate dai primi. Civico ha espresso stupore per la quindicina di Comuni del Trentino non ancora convenzionati con il difensore civico. Le amministrazioni non possono che trarre beneficio da questa collaborazione con il difensore civico che rafforza la fiducia dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Quanto alle diverse competenze oggi in capo all'avvocato Longo e al suo ufficio di difensore civico. Vero è che la funzione di garante dei minori e di difensore civico richiedono approcci, sensibilità e competenze. Anche le persone la cui libertà ha subito restrizioni come i detenuti, le persone sottoposte a TSO o accolte nella REMS hanno diritto a una tutela come cittadini. Si tratta allora di darci strumenti per una piena garanzia dei diritti di questi individui. In Commissione i lavori sul ddl proposto da Civico stanno procedendo e il consigliere si è augurato che il Consiglio approvi questi interventi.

Rodolfo Borga (Civica tTrentina) ha evidenziato che l'ufficio del difensore civico si è organizzato al proprio interno anche per la tutela dei minori. A suo avviso l'ufficio civico non dovrebbe invece ospitare al proprio interno anche un garante dei detenuti perché gli interventi di questo tipo esulano dalle sue competenze. “Altri sono gli enti preposti a questa funzione”.

Filippo Degasperi del M5s, pur riconoscendo il buon lavoro del difensore civico ha rilevato che rispetto alla relazione del 2014 i toni della relazione 2015 nei confronti della Provincia si sono ammorbiditi. Sarebbe importante che che gli spunti forniti dalla relazione fossero utili non solo per i consiglieri ma anche per la Giunta. Degasperi ha ad esempio segnalato che per quanto riguarda la funzione di garante dei minori svolta dal difensore civico, nella relazione 2014 l'ufficio aveva evidenziato come le soluzioni residenziali casa-famiglia siano utilizzate per carenza di risorse e di programmazione da parte delle istituzioni pubbliche. Nella relazione di quest'anno di questa osservazioni non vi è traccia, “eppure la questione non è stata risolta visto che i numeri dei minori affidati a comunità sono sempre gli stessi”. “Come mai – ha chiesto allora Degasperi – argomenti come questo sono spariti dalla relazione del difensore civico?”

Claudio Civettini di Civica Trentina ha sottolineato la rilevanza politica della relazione del difensore civico, ad esempio quando riferisce le esigenze dei cittadini. Per il consigliere la Giunta provinciale dovrebbe tener conto di questi rilievi per ripensare e non solo ritoccare certe misure. Come nel caso della difficoltà che i cittadini incontrano nell'accesso agli atti della pubblica amministrazione. “Stendiamo un velo pietoso su tutte le società e aziende satellite o partecipate dalla Provincia, nelle quali la trasparenza sulle valutazioni che portano alla concessione dei premi ai dirigenti è pari a zero”. In definitiva per Civettini “occorre lavorare perché il difensore civico non ci sia più, perché i primi garanti dei diritti dei cittadini dovrebbero essere le stesse pubbliche amministrazioni e i rappresentanti dei cittadini eletti in queste istituzioni”.

Claudio Cia (gruppo misto) ha osservato che “la relazione del difensore civico dovrebbe essere uno strumento per permettere alla politica di indirizzare i propri interventi legislativi allo scopo di eliminare le criticità evidenziate. Invece anche queste pagine andranno a riempire scaffali senza stimolare interventi che rispondano ai problemi segnalati. “Come nel caso del problema dell'Icef, che stabilisce che tipo di tariffa o di affitto una famiglia dovrebbe sostenere. La relazione del difensore civico denuncia anche per il 2015 che l'Icef non tiene conto della reale situazione familiare in termini di oneri e di reddito effettivo”.

Walter Viola (Progetto Trentino) ha notato che il difensore civico pur privo di poteri di intervento. ha dato prova di indipendenza, di imparzialità e di aver preso molto a cuore il proprio ruolo. I tanti cittadini che si rivolgono al difensore civico hanno sempre ottenuto risposta dall'ufficio del difensore civico. “E già questo è un aspetto di non poco conto per un ufficio pubblico”. Dalla relazione 2015 emerge poi per Viola che “le sedi delle Comunità di valle non sono utilizzare e su questo occorrerebbe riflettere. Manca poi trasparenza amministrativa negli enti pubblici economici della Provincia e l'inadeguatezza del calcolo dell'Icef. Mi auguro – ha detto Viola – che si arrivi a una ridefinizione dell'Icef che oggi ha bisogno di una manutenzione forte”. “Anche a livello nazionale – ha proseguito Viola – l'Isee ha subito una manutenzione e un analogo intervento occorrerebbe nella nostra Provincia. Questo per rendere di facile lettura l'Icef e garantire equilibrio nel pesare l'aspetto patrimoniale e l'aspetto reddituale per non penalizzare le famiglie”. Viola ha concluso esprimendo apprezzamento per l'azione dell'ufficio del difensore civico, sottolineando che la Giunta e il Consiglio dovrebbe farsi carico degli spunti offerti all'amministrazione provinciale e al legislatore per migliorare il sistema.

Il presidente Dorigatti ha concluso il dibattito evidenziando che il difensore civico è una buona sentinella e i temi sollevati come quelli dell'Icef e della trasparenza del pubblico e delle sue società collegate e dell'azienda sanitaria. Per questo è importante recuperare anche i Comuni non ancora convenzionati. E ha ricordato che il servizio reso dall'ufficio difensore civico è gratuitamente messo a disposizione dei cittadini.