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31/01/2017 - In aula o in commissione

Voluntary disclosure: sì al ricorso alla Corte costituzionale

Dalla Prima Commissione e dall'aula

Voluntary disclosure: sì al ricorso alla Corte costituzionale

L'organismo presieduto da Civico da anche il via libera al corso-concorso nella scuola

​​​La I Commissione permanente del Consiglio provinciale, presieduta da Mattia Civico, ha dato via libera stamane alla deliberazione che la Giunta sottopone oggi stesso all'assemblea legislativa e con cui intende impugnare le disposizioni di legge dello Stato relative alla nuova operazione di "voluntary disclosure". Si tratta com'è noto del "condono" sui capitali all'estero e sulle violazioni relative a imposte erariali, che lo Stato ha disposto nella finestra temporale dal 24 ottobre 2016 al 31 luglio 2017, per violazioni commesse sino al 30 settembre 2016.

La legge 225/2016 e la legge di bilancio dello Stato non hanno affatto chiarito che sulle somme riscosse verranno rispettate le prerogative della Provincia Autonoma di Trento e quindi l'assegnazione dei nove decimi. Per questo – ha spiegato oggi in Commissione il presidente Ugo Rossi – si procede cautelativamente a impugnare di fronte alla Corte Costituzionale, affidando la tutela legale agli avvocati Nicolò Pedrazzoli, Giandomenico Falcon e Luigi Manzi. La I Commissione ha dato parare favorevole, con l'astensione di Donata Borgonovo Re (che si chiede se sia possibile immaginare una modalità meno vertenziale di rapporto ordinario tra Pat e Stato) e il convinto voto favorevole dei commissari di minoranza Simoni, Borga e Fugatti.

La I Commissione ha poi espresso parere favorevole – con l'astensione di Rodolfo Borga e Maurizio Fugatti – sulla deliberazione di Giunta che modificherà il regolamento della legge Salvaterra sulla scuola, limitatamente al punto relativo alla modalità di assunzione dei funzionari amministrativi scolastici e dei tecnici di laboratorio. Si passa dal concorso per titoli ed esami al corso-concorso, allo scopo di garantire alla pubblica amministrazione la selezione di personale con solida preparazione specifica. Ci saranno una preselezione, anche per titoli, poi una prova di ammissione al tirocinio (teorica o pratica a seconda che si tratti di funzionari amministrativi o di tecnici di laboratorio), quindi una prova finale. La novità è molto attesa dalle scuole e dal mondo del precariato, Simoni ha auspicato che l'innovazione non provochi nuove fibrillazioni nel mondo della scuola trentina.  


 

L'impugnativa approvata la mattina stessa anche in aula.


 

Approvata dal Consiglio, con 28 sì e un astenuto, la delibera sul ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme sulla cosiddetta "Voluntary disclosure", il rientro volontario dei capitali dall'estero. Sul tema è intervenuto Marino Simoni (PT) dichiarandosi favorevole al ricorso e ricordando che troppi sono i patti non rispettati da parte dello Stato e che la tutela delle finanze provinciali va ribadita come diritto fondamentale dell'autonomia. Filippo Degasperi (5 Stelle) ha dichiarato di sostenere il ricorso, ma ha ricordato che su questa vicenda, anche grazie alle sue interrogazioni, si è parlato a lungo in Consiglio. Quindi, non si capisce perché la Giunta abbia atteso così tanto per intervenire. Nel settembre 2015 l'Agenzia delle entrate ha individuato il gettito sulla "Voluntary disclosure" per la Pat e Degasperi ha ricordato di aver presentato, nel gennaio 2016, un'interrogazione per chiedere se, sull'esempio della Sicilia, la Giunta intendeva fare ricorso alla Corte per ottenere la quota spettante dal rientro volontario dei capitali. Il governo provinciale, invece, rinunciò al ricorso alla Consulta, nonostante anche la Valle d'Aosta si fosse appellata alla Corte, e poco tempo dopo il ministro Padoan rispose che le norme statali sulla "Voluntary disclosure" andavano applicate anche da noi perché Pat e Provincia di Bolzano non avevano fatto ricorso alla Consulta. Nel frattempo, ha concluso Degasperi, lo Stato ha usato le risorse della "Voluntary desclosure" del 2015 e c'è quindi da chiedersi se i 9 milioni di euro torneranno alla Pat. Ora il governo provinciale ha cambiato idea e per il 2016 si fa ricorso alla Consulta citando, ha aggiunto il consigliere 5 Stelle, quello della Valle d'Aosta, che la Giunta aveva ritenuto estraneo alla nostra situazione.

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