Giornale Online
24/01/2017 - Dai Consiglieri e dai gruppi
L'assessore Dallapiccola risponde a un'interrogazione di Giovanazzi
La Provincia ha speso 200.000 euro per la prevenzione degli incidenti stradali con gli ungulati
L'utilizzo di cataranfrangenti "non appare peraltro particolarmetne efficace". Testi allegati
L'assessore Dallapiccola risponde a un'interrogazione di Giovanazzi
La Provincia ha speso 200.000 euro per la prevenzione degli incidenti stradali con gli ungulati
L'utilizzo di cataranfrangenti "non appare peraltro particolarmetne efficace". Testi allegati
Per ridurre il rischio di incidenti stradali con ungulati,
la Provincia ha sostenuto un costo di circa 200.000 euro per il posizionamento
di catarifrangenti lungo 140
km di 32 strade sia provinciali sia statali , l’installazione
di 30 segnali luminosi di avviso ai guidatori in alcuni punti ad elevata
densità di investimento e, infine, la progettazione e costruzione di un
sottopasso dedicato al passaggio degli ungulati realizzato sulla SS42 del
Tonale e della Mendola nei pressi di Pellizzano. A darne notizia negli ultimi
giorni è stato l’assessore Michele Dallapiccola nella sua risposta a un’interrogazione
presentata il 30 agosto scorso dal consigliere provinciale Nerio Giovanazzi di
Amministrare il Trentino. Dallapiccola ricorda peraltro che “secondo uno studio
condotto dall’allora ITC-Irst (Oggi FBK, ndr) l’utilizzo dei catarifrangenti per
gli ungulati non appare particolarmente efficace per la mitigazione del rischio”.
Giovanazzi chiedeva alla Giunta di valutare l’opportunità, a
fronte di più di 700 casi di incidenti causati da cervidi, cinghiali e caprioli
sulle strade del Trentino, di reintrodurre la copertura assicurativa necessaria
per poter indennizzare i conducenti dei veicoli che per questa ragione subiscono
danni di cui non sono responsabili. L’assessore Dallapiccola precisa che fino
al 2015 la Provincia corrispondeva, quando si verificavano incidenti con
ungulati, un indennizzo del 70% del danno subito a tutti coloro che inoltravano
un’apposita domanda. Questa misura però è stata abolita e sostituita dalla
previsione dell’intero risarcimento, ma – spiega Dallapiccola – “solo nell’ipotesi
in cui il danneggiato dimostri la responsabilità dell’amministrazione alla luce dell’articolo 2043 del codice civile
e della giurisprudenza”. “Gli indennizzi non verranno più corrisposti –
conclude l’assessore – mentre i risarcimenti del danno, se e quando dovuti, graveranno
sulla compagnia assicurativa con la quale la Provincia ha stipulato la polizza
di copertura della responsabilità civile”.