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28/09/2016 - In aula o in commissione

Garante dei detenuti e garante dei minori: completate le audizioni degli esperti

I lavori della Prima Commissione del Consiglio provinciale sui ddl di Mattia Civico (Pd)

Garante dei detenuti e garante dei minori: completate le audizioni degli esperti

Sentito anche il presidente del Tribunale dei minori

​Il tema della possibile istituzione di uno specifico e autonomo Garante provinciale dei diritti dei detenuti e di un Garante dei diritti dei minori – in campo già dalla scorsa legislatura provinciale - è tornato oggi all'attenzione consiliare. Se n'è occupata nel pomeriggio la Prima Commissione permanente, coordinata dal suo vicepresidente Marino Simoni, effettuando le previste audizioni in relazione a due disegni di legge: il n. 13/XV e il n. 14/XV di Mattia Civico e altri, risalenti al marzo 2014. Nella prossima riunione, la Commissione – che è presieduta dallo stesso Civico, oggi assente – affronterà l'esame vero e proprio del testo.

E' stata sentita Natalina Mosna, referente del progetto Città Amica, che ha auspicato l'approvazione delle proposte di Civico e ha chiesto di ampliare i poteri previsti per il Garante dei minori (prevedendo anche pareri di questa autorità su tutti i progetti di legge che interessino la sua materia), di dotare il garante di un ufficio e di un budget, di collocare la sua sede in un luogo adatto a diventare anche punto di ascolto per l'infanzia; infine, di formulare la norma istitutiva con un linguaggio semplice e accessibile anche ai ragazzi stessi.

Una seconda audizione ha riguardato Michelangelo Marchesi, consigliere nazionale del Coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza. L'istituzione del Garante dei detenuti è attesa da tempo – ha detto – anche se oggi il tema non è popolarissimo. Questa figura può fare molto per aiutare il sistema a rendere la pena detentiva un periodo di rieducazione vera del condannato, a beneficio di tutta la società. In particolare, può mettere in contatto il carcere con la società trentina, creando occasione di contatto e di rieducazione e formazione dei carcerati. Quanto al Garante dei minori, Marchesi ha detto che importante è prevedere un soggetto interamente dedicato a questo settore, pur se incardinato presso l'Ufficio del Difensore civico. Un appunto sui requisiti previsti dal ddl per il garante: una generica laurea non appare garanzia di nessuna particolare vocazione o preparazione.

E' stato poi sentito Paolo Sceusa, presidente del Tribunale per i minorenni di Trento. In Trentino – ha ricordato – non ci sono carceri minorili, il più vicino è a Treviso ed è solo maschile. La soppressione dei C.p.a., centri di prima accoglienza per i minori arrestati o fermati in attesa di convalida, prospetta ora la necessità di convenzioni con strutture private, necessariamente vicine a Trento. Il futuro Garante potrebbe ad esempio stimolare una soluzione per questo problema pratico.     

Il Procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale per i minorenni, Fabio Biasi, ha richiamato a sua volta il vuoto creato dalla soppressione del C.p.a. trentino, pur in un settore gestito in modo da ridurre gli arresti di minori all'extrema ratio. Il Garante potrebbe utilmente applicarsi al problema di reperire a Trento un appartamento adatto allo scopo, che eviti ripetuti spostamenti dei ragazzi anche di centinaia di chilometri, dai carceri minorili alla città di Trento. Infine Biasi ha raccomandato la massima tutela della riservatezza.

​Rodolfo Borga ha messo in evidenza che anche il carcere di Trento è in sovraffollamento e questo rappresenta il più forte ostacolo al lavoro rieducativo cui è chiamata la struttura, un ostacolo su cui il garante non potrebbe in alcun modo incidere. Altro fattore: molti dei detenuti sono destinati a fine pena all'espulsione dall'Italia, tutti casi in cui risulta non utile investire in rieducazione sociale.

Donata Borgonovo Re ha replicato al collega che il garante sarebbe un ausilio comunque utile e un arricchimento culturale del sistema.

Violetta Plotegher ha detto che il Garante dei detenuti potrà aiutare l'autorità carceraria a prendere decisioni gestionali corrette; e che sarebbe opportuno prevedere per le due figure di garanti una serie di incompatibilità con ruoli pubblici e politici.