Dalla Quinta Commissione. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità. Se queste norme non passassero si interromperebbe il cammino del nostro sistema educativo
Approvato a palazzo Trentini il ddl sulla “Buona Scuola”. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità.
Nel
pomeriggio di oggi, in Quinta Commissione, si è concluso l’esame
del ddl sulle “Buona Scuola” che è stato approvato con 4
favorevoli e due astenuti, Viola e Simoni (PT) . In dichiarazioni di
voto Marino Simoni (PT), annunciando comunque l’astensione, ha
detto che il ddl è apprezzabile e ha ringraziato il Presidente Rossi
per la disponibilità ad accogliere proposte e emendamenti anche su
punti delicati come gli ambiti territoriali e la settimana scolastica
corta. Anche se, ha aggiunto Simoni, si poteva fare qualcosa in più
per diversificare questo ddl da quello del Governo. Giampaolo
Passamani (UpT), annunciando voto favorevole, ha ricordato che il ddl
è partito bene, il confronto è stato profondo e non è vero che non
c’è stato coraggio nei confronti della legge governativa. Il
capogruppo dell’Upt ha difeso, infine, la settimana corta a scuola.
Chiara Avanzo (Patt) ha detto che dopo 10 anni, di fronte ai grandi
cambiamenti sociali e culturali, è importante mettere comunque mano
ad una legge sulla scuola e anche lei ha affermato che non è vero
che non c’è stato coraggio. Basti pensare alla scuola su 5 giorni
in settimana. Lucia Maestri (PD), presidente della Quinta
Commissione, ha detto che la partecipazione vista nel percorso di
questo ddl non stupisce, perché il Trentino ha una storia profonda
nel campo dell’educazione. C’è una cultura territoriale sulla
formazione, che, non ha caso, come ha detto la ministra Giannini, ha
fatto scuola in Italia. Un elemento sottolineato anche da Mario
Tonina (UpT). In Commissione c’è stato un ruolo costruttivo, ha
concluso Maestri, che si spera rimanga anche in Consiglio. Walter
Viola (PT) ha affermato che se si antepone l’interesse dei ragazzi
al resto un punto di incontro in Consiglio lo si può trovare, come è
stato fatto in Quinta commissione. Il Presidente Rossi ha chiuso,
ringraziando gli uffici del Dipartimento della conoscenza, affermando
che il lavoro in Quinta Commissione è stato buono, e ha puntato a
creare una legge innovativa. Rossi ha fatto appello al senso di
responsabilità del Consiglio perché, ha detto, se questa legge non
venisse approvata, si interromperebbe il percorso virtuoso della
scuola trentina. E, ha affermato ancora, che c’è bisogno di
certezza delle norme nei confronti dei concorsi. Su questo il
Presidente ha poi richiamato la necessità di avere una norma di
attuazione per l’assunzione degli insegnanti. Questa legge, ha
concluso, garantisce risultati e anche per questo il Consiglio ha una
grande responsabilità.
Anche
le ore di volontariato valide per l’alternanza scuola – lavoro.
Per
quanto riguarda la discussione dell’articolato (oggi pomeriggio la
discussione è ripartita dall’articolo 19) sull’alternanza scuola
– lavoro con due emendamenti di Lucia Maestri (Pd) è stata
inserita la possibilità di riconoscere anche le ore di lavoro
retribuito svolte dallo studente e quelle di volontariato. Si prevede
inoltre una carta dei diritti e dei doveri dello studente per
l’alternanza scuola – lavoro e la possibilità dello studente di
valutare l’efficacia dei percorsi. Viola, riguardo agli ambiti
territoriali per le graduatorie dei docenti, ha chiesto che non ci
sia un ambito unico ma più ambiti e il coinvolgimento nella loro
definizione della Quinta Commissione e del Consiglio delle Autonomie.
Rossi ha assicurato che ci saranno più ambiti, tranne che per la
Formazione professionale. Sulla valutazione degli insegnanti da parte
degli studenti con più di 16 anni e attraverso un questionario
anonimo, come prevede il ddl, Rossi ha detto no all’emendamento con
quale Viola voleva allargare ai genitori. Soprattutto perché,
secondo Rossi, ci sono difficoltà pratiche ed è delicato puntare il
giudizio delle famiglie su un singolo insegnante. Altra cosa la
valutazione dei genitori, più in generale, sull’istituto. Un
ragionamento che non ha convinto il consigliere di Progetto Trentino,
il quale ha affermato che spesso sono proprio i genitori a conoscere
meglio il livello degli insegnanti. Sulla valutazione del merito
degli insegnanti approvato un emendamento dello stesso Rossi con il
quale si introduce il concetto che la valutazione deva basarsi sul
progresso dei ragazzi, tenuto conto dei livelli di partenza. C’è
stata discussione sull’articolo 27: Viola ha presentato un
emendamento, respinto, in difesa delle paritarie. L’emendamento
mirava a dare la possibilità dei docenti delle private, che vengono
“svuotate” dai concorsi pubblici, di posticipare all’inizio
dell’anno scolastico successivo l’ingresso nella scuola statale.
Viola invece ha accolto con favore l’articolo 36 che recepisce nel
ddl l’apertura delle strutture sportive scolastiche anche nei
periodi di sospensione dell’attività didattica. Un dettato
contenuto nella recente legge sullo sport. Il consigliere ha chiesto,
inoltre, prudenza con i progetti di digitalizzazione della didattica.
Rossi ha risposto che gli strumenti non devono sostituire i contenuti
e il piano di digitalizzazione punta a mettere la tecnologia a
servizio al progetto culturale della scuola. Mario Tonina (UpT) ha
presentato un emendamento per rafforzare le competenze digitali degli
studenti.