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17/05/2016 - In aula o in commissione

Approvato a palazzo Trentini il ddl sulla “Buona Scuola”. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità.

Dalla Quinta Commissione. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità. Se queste norme non passassero si interromperebbe il cammino del nostro sistema educativo

Approvato a palazzo Trentini il ddl sulla “Buona Scuola”. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità.

Approvato a palazzo Trentini il ddl sulla “Buona Scuola”. Rossi: il Consiglio ha una grande responsabilità.

​Nel pomeriggio di oggi, in Quinta Commissione, si è concluso l’esame del ddl sulle “Buona Scuola” che è stato approvato con 4 favorevoli e due astenuti, Viola e Simoni (PT) . In dichiarazioni di voto Marino Simoni (PT), annunciando comunque l’astensione, ha detto che il ddl è apprezzabile e ha ringraziato il Presidente Rossi per la disponibilità ad accogliere proposte e emendamenti anche su punti delicati come gli ambiti territoriali e la settimana scolastica corta. Anche se, ha aggiunto Simoni, si poteva fare qualcosa in più per diversificare questo ddl da quello del Governo. Giampaolo Passamani (UpT), annunciando voto favorevole, ha ricordato che il ddl è partito bene, il confronto è stato profondo e non è vero che non c’è stato coraggio nei confronti della legge governativa. Il capogruppo dell’Upt ha difeso, infine, la settimana corta a scuola. Chiara Avanzo (Patt) ha detto che dopo 10 anni, di fronte ai grandi cambiamenti sociali e culturali, è importante mettere comunque mano ad una legge sulla scuola e anche lei ha affermato che non è vero che non c’è stato coraggio. Basti pensare alla scuola su 5 giorni in settimana. Lucia Maestri (PD), presidente della Quinta Commissione, ha detto che la partecipazione vista nel percorso di questo ddl non stupisce, perché il Trentino ha una storia profonda nel campo dell’educazione. C’è una cultura territoriale sulla formazione, che, non ha caso, come ha detto la ministra Giannini, ha fatto scuola in Italia. Un elemento sottolineato anche da Mario Tonina (UpT). In Commissione c’è stato un ruolo costruttivo, ha concluso Maestri, che si spera rimanga anche in Consiglio. Walter Viola (PT) ha affermato che se si antepone l’interesse dei ragazzi al resto un punto di incontro in Consiglio lo si può trovare, come è stato fatto in Quinta commissione. Il Presidente Rossi ha chiuso, ringraziando gli uffici del Dipartimento della conoscenza, affermando che il lavoro in Quinta Commissione è stato buono, e ha puntato a creare una legge innovativa. Rossi ha fatto appello al senso di responsabilità del Consiglio perché, ha detto, se questa legge non venisse approvata, si interromperebbe il percorso virtuoso della scuola trentina. E, ha affermato ancora, che c’è bisogno di certezza delle norme nei confronti dei concorsi. Su questo il Presidente ha poi richiamato la necessità di avere una norma di attuazione per l’assunzione degli insegnanti. Questa legge, ha concluso, garantisce risultati e anche per questo il Consiglio ha una grande responsabilità.


Anche le ore di volontariato valide per l’alternanza scuola – lavoro.


Per quanto riguarda la discussione dell’articolato (oggi pomeriggio la discussione è ripartita dall’articolo 19) sull’alternanza scuola – lavoro con due emendamenti di Lucia Maestri (Pd) è stata inserita la possibilità di riconoscere anche le ore di lavoro retribuito svolte dallo studente e quelle di volontariato. Si prevede inoltre una carta dei diritti e dei doveri dello studente per l’alternanza scuola – lavoro e la possibilità dello studente di valutare l’efficacia dei percorsi. Viola, riguardo agli ambiti territoriali per le graduatorie dei docenti, ha chiesto che non ci sia un ambito unico ma più ambiti e il coinvolgimento nella loro definizione della Quinta Commissione e del Consiglio delle Autonomie. Rossi ha assicurato che ci saranno più ambiti, tranne che per la Formazione professionale. Sulla valutazione degli insegnanti da parte degli studenti con più di 16 anni e attraverso un questionario anonimo, come prevede il ddl, Rossi ha detto no all’emendamento con quale Viola voleva allargare ai genitori. Soprattutto perché, secondo Rossi, ci sono difficoltà pratiche ed è delicato puntare il giudizio delle famiglie su un singolo insegnante. Altra cosa la valutazione dei genitori, più in generale, sull’istituto. Un ragionamento che non ha convinto il consigliere di Progetto Trentino, il quale ha affermato che spesso sono proprio i genitori a conoscere meglio il livello degli insegnanti. Sulla valutazione del merito degli insegnanti approvato un emendamento dello stesso Rossi con il quale si introduce il concetto che la valutazione deva basarsi sul progresso dei ragazzi, tenuto conto dei livelli di partenza. C’è stata discussione sull’articolo 27: Viola ha presentato un emendamento, respinto, in difesa delle paritarie. L’emendamento mirava a dare la possibilità dei docenti delle private, che vengono “svuotate” dai concorsi pubblici, di posticipare all’inizio dell’anno scolastico successivo l’ingresso nella scuola statale. Viola invece ha accolto con favore l’articolo 36 che recepisce nel ddl l’apertura delle strutture sportive scolastiche anche nei periodi di sospensione dell’attività didattica. Un dettato contenuto nella recente legge sullo sport. Il consigliere ha chiesto, inoltre, prudenza con i progetti di digitalizzazione della didattica. Rossi ha risposto che gli strumenti non devono sostituire i contenuti e il piano di digitalizzazione punta a mettere la tecnologia a servizio al progetto culturale della scuola. Mario Tonina (UpT) ha presentato un emendamento per rafforzare le competenze digitali degli studenti.