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16/05/2016 - Incontri

Fattah Nourou a Trento: “la Tunisia ha svoltato”

Il vicepresidente del Parlamento di Tunisi ospite di Dorigatti

Fattah Nourou a Trento: “la Tunisia ha svoltato”

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Fattah Nourou a Trento: “la Tunisia ha svoltato”

​​​A palazzo Trentini oggi è stato ospite il vicepresidente del Parlamento tunisino, l'avvocato Abdel Fattah Nourou, che ricopre analoga carica anche all'interno del partito di maggioranza relativa del Paese nordafricano, la compagine conservatrice Nahdha (parola che significa "rinascimento", "rinascita"). L'illustre esponente politico ha stretto la mano del presidente Bruno Dorigatti, che l'ha intrattenuto cordialmente in un dialogo centrato sulle maggiori preoccupazioni comuni di Tunisia e Italia.

Fattah Nourou ha rivendicato i meriti del partito vincitore delle elezioni politiche di un anno fa, che ha aperto a un governo di unità nazionale per favorire il consolidamento delle istituzioni democratiche, la pacificazione del Paese e quindi consentire il necessario sviluppo economico e delle opportunità di lavoro, anche nelle zone interne e in particolare in quelle vicine all'Algeria. Condizioni essenziali queste -  ha detto il  vicepresidente – per scongiurare quegli esodi migratori che affliggono tanti altri Paesi. Di fatto l'emigrazione dalla Tunisia si è ridotta ai minimi termini, mentre preoccupa molto il caos e l'instabilità perduranti nella vicina Libia.

Fattah Nourou ha detto che il suo Paese vuole diventare un modello per il Maghreb e il Nord Africa e vuole togliere terreno al terrorismo un po' come fece l'Italia negli anni Settanta, ossia attraverso una democrazia forte, peraltro basata anche sulla distinzione tra l'autorità religiosa e quella statale. Il governo tunisino in questo sforzo complessivo guarda con grande attenzione all'Italia, partner ideale, anche perché nei suoi confronti non ci sono ingombranti reminiscenze di carattere coloniale. L'Europa sta faticando – ha detto ancora l'ospite – e nei prossimi anni si deciderà se sarà più forte la sua influenza economica in Africa o quella della Cina.

Il presidente Dorigatti ha illustrato la specificità regionale delle nostre istituzioni, definendo l'autonomia speciale "un cammino lungo, faticoso ma gratificante". Il vicepresidente tunisino si è mostrato molto sensibile al tema: "Nel marzo 2017 avremo le elezioni locali – ha detto infatti – e l'esperienza autonomistica ci interessa davvero, posto che la Tunisia non ha mai potuto sperimentare questa formula di governo".

L'autorità tunisina è giunta nella sede del Consiglio provinciale  accompagnata da Michele Nardelli, dal sociologo trentino di origine irachena Adel Jabbar e da Draouil Belhassen, connazionale che risiede proprio a Trento e rappresenta il partito Nahdha tra gli 8-900 tunisini presenti in provincia. All'incontro con Dorigatti è seguito quello pubblico in sala Aurora, organizzato dal Forum per la pace e i diritti umani per approfondire l'esperienza storica di questa Tunisia uscita dalla dittatura e dalla rivoluzione e incamminata verso un auspicabile e prezioso futuro di pace e democrazia. 

Immagini
  • Dorigatti e Fattah Nourou 1
  • Dorigatti e Fattah Nourou 2
  • Dorigatti e Fattah Nourou 3