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27/11/2015 - In aula o in commissione

Finanziaria 2016, via libera alla legge di stabilità e al bilancio di previsione

Approvati dalla Prima Commissione anche gli altri due provvedimenti della manovra della Giunta

Finanziaria 2016, via libera alla legge di stabilità e al bilancio di previsione

i lavori di questo pomeriggio e della mattinata

Finanziaria 2016, via libera alla legge di stabilità e al bilancio di previsione

​​La Prima Commissione ha approvato, nel pomeriggio di oggi, il ddl di stabilità e il bilancio con 4 sì della maggioranza e tre contrari dell'opposizione. 

In dichiarazione di voto è intervenuto Maurizio Fugatti della Lega affermando che sul taglio delle tasse non c'è ancora chiarezza perché, per che il fatto che il governo alla fine ha scelto di non diminuire l'Ires, non si sanno dove andranno i 27 milioni di maggior incasso: se alla diminuzione Irap o su quali capitoli di spesa. Insomma, ha continuato, si deve ancora capire se c'è una diminuzione di tasse rispetto allo scorso anno. Inoltre, molte questioni rimangono aperte, come quella delle Rsa, tema sul quale si sono manifestate differenze nella stessa maggioranza. Nella finanziaria si parla di tagli su settori che impattano sulla società ma minimamente sui conti della Pat.​

Rodolfo Borga (Civica Trentina)  ha riconosciuto le difficoltà in cui si trova ad operare la Giunta. Tra l'altro Renzi, ha detto, ha colpito ancora promettendo uno sgravio di tre miliardi su tre anni ben sapendo che l'Europa lo avrebbe bocciato. Sul piano locale, importante sarebbe sapere comunque quali investimenti la Giunta vorrà fare. "Ma – ha detto il consigliere di opposizione – a me pare che la Giunta cerchi di fare fronte al calo di risorse con un bilancio vincolato sulla spesa corrente e in conto capitale sulla base di scelte fatte 10 anni fa. La risposta è un accentramento sempre maggiore della Pat sul presupposto che quello che non è accentrato, comuni e periferia, è una fonte di spreco. Una posizione culturale – ha continuato -  che esprime una diffidenza verso tutto quello che non fa capo alla Pat. la quale, tra l'altro, non è stato un esempio chiarissimo di amministrazione efficace. Un orientamento in netto contrasto con la nostra storia. Improvvisamente, ciò che era portato a modello, le autonomie comunali, è additato come modello di spreco. E così ogni volta che chiude un comune si festeggia". Discorso analogo, per Borga, va fatto per le Rsa. 

Marino Simoni (PT) ha detto che il bilancio rispecchia il momento che stiamo attraversando e lo fa con grande realismo ma delle audizioni sono emerse pericolose diversità di impostazione tra gli assessori. E manca, ha sottolineato il consigliere di minoranza, nella manovra la politica dell'energia, come la partita di Idro Enel. C'è poco, inoltre, sul piano degli enti locali, ma Simoni ha dato atto che ci sono aspetti positivi. 

Gianpiero Passamani (UpT), dichiarando il sì convinto del suo gruppo alla manovra, ha affermato che si tratta di una legge di stabilità concreta che non ha dimenticato i servizi alle persone in difficoltà e alle famiglie e gli aiuti per le Pmi. Sugli enti locali la scelta di mettere a disposizione 120 milioni, ha detto il capogruppo Upt, attraverso le comunità, si è dimostrata intelligente

Rossi, nella sua replica, sul tema fiscale ha detto che la scelta sull'Ires del Governo costringe la Giunta a prendere nuove decisioni e, ha aggiunto, "stiamo lavorando in queste ore per ridefinire l'equilibrio. Se avevano utilizzato un pochino di Irap in aumento per contenere l'Ires dobbiamo rimanere coerenti con l'impostazione che ci siamo dati. Si tratta di vedere ora le aliquote, ma non ci saranno grandi sbilanci".

La discussione sull'articolato.

L'articolo 23, riguarda i piccoli prestiti concessi alle famiglie, e prevede interventi per educare alla gestione anche di piccoli patrimoni coinvolgendo la rete delle associazioni territoriali. Donata Borgonovo Re (Pd) ha detto di condividere l'idea di avviare percorsi formativi per famiglie in difficoltà per la gestione delle risorse ma servirebbero forme di tutoraggio, sul modello di quanto si sta facendo a Lucca. Rossi ha risposto che si sta parlando di una norma che riguarda famiglie che non sono nell'ambito del disagio, anche se il confine non è così netto e, con un ordine del giorno, si potrebbe prevedere anche qualche forma di intervento diretto di aiuto. Borga ha chiesto quali risorse si prevede di mettere a disposizione per questo intervento ed ha affermato che una strada percorribile sarebbe quella dei buoni per indirizzare famiglie fragili a consumi consapevoli. Il fondo di rotazione, ha affermato Rossi, sarà composto di 100 mila euro. Secondo Mattia Civico (PD) va definito bene il senso degli interventi formativi. L'articolo è stato 4 sì e due astensioni.

L'articolo 24 prevede un intervento della Pat sugli interessi per l'incentivazione finanziaria per le ristrutturazione. L'articolo è stato approvato con sei sì.

L'articolo 25 riguarda adeguamenti alle norme Europee e statali sulla libera circolazione delle guide turistiche. Quattro sì e due astenuti.

Per quanto riguarda l'articolo 26 tratta degli accordi di programma sulle opere pubbliche tra comuni e Pat. Esattamente sulle opere che non sono state realizzate. I fondi non utilizzati dai comuni finiranno nel fondo generale delle autonomie locali. Quattro sì, tre astenuti.

L'articolo 27 prevede estensione della tassa di soggiorno dal 1 maggio 2016 agli alloggi turistici. Pagherannno i privati, senza partita Iva, che hanno la titolarità dell'alloggio. La cifra arriverà a 50 centesimi per giorno e il calcolo verrà fatto su un forfait di 10 giorni. Piero De Godenz (UpT) ha presentato un emendamento per equiparare i meccanismi degli sgravi fiscali a quelli dell'industria. Mattia Civico (PD) ha presentato un emendamento per l'esenzione delle strutture di ospitalità del volontariato dal pagamento della tassa di soggiorno. Gli emendamenti sono stati votati, con un solo contrario, Simoni, per quello di Civico; quello di De Godenz e l'articolo con 4 sì e tre astenuti.

Sull'articolo 28 Borga ha proposto un odg per ridurre o annullare le spese di assicurazione delle società sportive. Si tratterebbe di una spesa complessiva di 200 mila euro, ricordato, fondamentali per le associazioni sportive. Rossi ha detto no perché i ragionamenti vanno portati nella nuova legge sullo sport. L'emendamento Borga è stato promosso con 4 sì, contrari tre. L'articolo, invece, è passato con 4 sì e tre astensioni.

L'articolo 29 prevede l'istituzione di un fondo intersettoriale per le categorie non hanno la cassa integrazione. Quattro sì e un'astensione.

Il 30 interviene sulla legge 4 per adeguarla ai nuovi orientamenti comunitari, da finanziamento si passa all'assistenza tecnica. E si prevede un contributo agli allevatori per lo smaltimento delle carcasse. C'è poi la soppressione del Comitato tecnico agricolo che viene posto nel comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici. Approvato con 4 sì , un contrario e un astenuto. L'articolo 31 riguarda il credito d'imposta votato con 4 sì e due astensioni.

Sul 32, che riguarda le disposizioni finanziarie, un emendamento di Borga mirava ad incrementare di 500 mila euro i fondi per lo sport per il centro federale per il calcio ad Aldeno. Tutto si è incagliato, ha ricordato il consigliere della Civica, e la Fgci sta revocando il finanziamento, da qui la proposta è di prevelare 500 mila euro dai fondi di riserva per assegnarle al Coni per realizzare questo progetto. Rossi ha detto no perché si deve affrontare il tema delle strutture sportive nella legge sullo sport dove si definiranno i criteri per l'assegnazione delle risorse. Borga ha ribattuto dicendo che la Giunta deve essere chiara e dire al comune di Aldeno che non vedrà mai il centro federale. L'emendamento è stato respinto con tre sì, quattro contrari e un astenuto, Kasswader (Patt) L'articolo è stato approvato con 4 sì e due astenuti.

I LAVORI DI QUESTA MATTINA 

La Prima Commissione del Consiglio provinciale presieduta da Mattia Civico (Pd) ha quasi concluso stamane l'esame della legge di stabilità, secondo provvedimento dopo la collegata della manovra finanziaria proposta dalla Giunta per il 2016. Martedì scorso l'esame di articoli ed emendamenti era arrivato all'articolo 7. I lavori sono ora giunti all'approvazione dell'articolo 22. Il testo è formato da 33 articoli, per cui il voto finale sarà nel primo pomeriggio di oggi. Seguirà l'esame del terzo e ultimo disegno di legge della manovra, relativo al bilancio di previsione.

Verso un unico contratto provinciale per FEM e FBK.

Da segnalare che nel corso della discussione dell'articolo 7, che prevede l'eliminazione del blocco dei contratti dal 30 luglio 2015 per le fondazioni Mach e Kessler, è stato approvato un emendamento concordato dal presidente Rossi con Maurizio Fugatti (Lega). Rossi ha preannunciato che la Giunta introdurrà un solo contratto provinciale per evitare che ciascuna società ne abbia uno proprio. Fino a quando non si concluderà la negoziazione a questo scopo, resterà in vigore il blocco dei contratti.

Opere pubbliche, si agli accordi di programma Pat-Comuni-Comunità.

Approvato dopo una certa discussione anche l'articolo 13, che prevede l'abrogazione del patto di stabilità per i Comuni. La norma stabilisce che la Provincia, i Comuni e le comunità dovranno individuare insieme le opere pubbliche strategiche per lo sviluppo del territorio, per le quali investire le risorse del fondo creato a questo scopo. Respinto un emendamento di Fugatti (Lega) che recepiva la richiesta del Consiglio delle autonomie locali – Consorzio dei Comuni, di non rendere obbligatorio l'accordo di programma. Questo per lasciare ad un'intesa di Comuni e comunità l'individuazione degli interventi, affidando alla Provincia il compito di incentivare quelli strategici. Rossi ha motivato il no della Giunta con la necessità di introdurre una logica sinergica e produttiva perché gli investimenti non rischino di risultare ripetitivi o non sufficientemente adeguati. "Occorre – ha spiegato – realizzare opere che all'interno di un territorio servano più Comuni e poi, senza la logica di area vasta resa possibile dagli accordi di programma, anche le risorse degli avanzi di amministrazione sarebbero andate perdute".

Servizio funerario di Trento, sì a due emendamenti di Borgonovo Re.

Molti gli emendamenti relativi all'articolo 14, che detta norme in materia di personale degli enti locali. Approvato un emendamento di Claudio Civettini (Civica Trentina) sui segretari comunali presentato dal suo capogruppo Rodolfo Borga per salvaguardare i bandi già pubblicati dai Comuni entro il 31 marzo 2015 a tutela di due o tre casi la cui copertura finanziaria era già prevista. Respinto invece un emendamento di Fugatti sulle spese di consulenza delle comunità. Il presidente Rossi ha spiegato che si vuole lasciare all'ente la responsabilità di decidere il modo con cui raggiungere la riduzione della spesa prevista.

Sempre all'articolo 14 il presidente Rossi ha accolto due emendamenti di Borgonovo Re (Pd). Il primo, riferito al servizio funerario in particolare del Comune di Trento, prevede la copertura dei livelli di servizio con le relative entrate tariffarie. Il secondo prevede che gli enti gestori di funzioni socio-assistenziali possano assumere per tali funzioni personale a tempo indeterminato e determinato nella misura necessaria ad assicurare i livelli di servizio al cittadino in essere al 31 dicembre 2015".  In tal modo, ha spiegato Borgonovo Re, "sarà possibile non arretrare rispetto a standard di servizio che in questo momento la città capoluogo ritiene necessari per garantire una risposta adeguata ai cittadini".

Via libera anche ad un emendamento del presidente Rossi, in base al quale i Comuni sottoposti all'obbligo di gestione associata e per quelli che hanno superato positivamente i referendum per la fusione, "il piano di miglioramento è sostituito da un progetto di riorganizzazione dei servizi relativo alla gestione associata e alla fusione dal quale risulti il percorso di riduzione della spesa corrente finalizzato al conseguimento dell'obiettivo imposto alla scadenza del 31 luglio 2019".

Deduzione Imis a sostegno della zootecnica. Soddisfatto Tonina (Upt).

Il presidente della Giunta si è anche espresso a favore dell'emendamento proposto dall'Upt all'articolo 16, poi approvato all'unanimità, primo firmatario Mario Tonina. La modifica, riferita all'Imis, aumenta da 550 fino a 1.500 euro le deduzioni da quest'imposta per fabbricati strumentali all'attività agricola. Soddisfatto Tonina, secondo cui in tal modo la Giunta mostra attenzione soprattutto al settore zootecnico, visto che l'Imis sui beni strumentali incide principalmente su stalle, magazzini e fienili. "L'importo complessivo è di circa 45 mila euro che – ha spiegato – non è molto ma segnala una sensibilità verso il settore".

Medici di base, Pat e Apss per aggregazioni funzionali territoriali.

Il presidente Rossi ha risposto ad alcune domande di Borgonovo Re (Pd) in merito agli articoli 19 e 20 del Capo IV della legge di stabilità (disposizioni in materia di salute, politiche sociali ed edilizia abitativa), con i quali si prevede tra l'altro che Provincia e Apss mettano a disposizione con onere a proprio carico la sede e il sistema informativo per l'attivazione delle aggregazioni funzionali territoriali (ATF) tra i medici di medicina generale, tenendo conto delle differenti tra città e valli. Il tutto, ha proposto Rossi trovando il consenso di Borgonovo Re, "entro una data precisa", che sarà probabilmente indicata con un apposito emendamento in aula.

Regolamento provinciale per l'utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura.

Approvato con 4 voti a favore (Civico, Passamani, Borgonovo Re e Kaswalder) e i tre contrari di Borga, Fugatti e Simoni, anche l'articolo 21 in materia di prodotti fitosanitari. La norma introduce un regolamento provinciale che definisca le misure minime di prevenzione nell'utilizzo di questi prodotti in tutto il Trentino, "a meno che i Comuni – ha puntualizzato Rossi – non vogliano introdurre vincoli più restrittivi". Si prevedono inoltre sanzioni in caso di violazioni del regolamento provinciale, dimezzate da un emendamento del presidente.

Perplessa Borgonovo Re (Pd): "qui – ha osservato – si passa dalla regole alle sanzioni senza passare attraverso un controllo e una vigilanza".

Borga (Civica Trentina) ha motivato il suo voto contrario con l'esigenza di riservare ai Comuni la responsabilità in materia. E ha criticato la recente campagna stampa da cui – ha detto - è stata danneggiata l'immagine del Trentino, quando invece per le coltivazioni nel nostro territorio i prodotti fitosanitari vengono utilizzati molto meno che nel vicino Alto Adige".

Per Rossi occorre tutelare le produzioni anche se è vero che dove i fitofarmaci vengono utilizzati maggiormente non si registrano dati peggiori che altrove in termini di insorgenza di malattie e di mortalità. Pur essendo quindi d'accordo con Borga, il presidente ha ribadito la necessità di un monitoraggio costante della salute della popolazione per verificare i rischi. Quanto alla questione delle distanze, la gestione deve tutelare la salute pubblica anche oltre i confini del singolo Comune, per cui la responsabilità va messa in capo anche alla Provincia. I controlli non possono essere affidati a soggetti diversi perché devono avvenire in tempo reale ed essere gestiti dalla polizia locale che, tra l'altro, incassa le eventuali sanzioni.

Donne vittime di violenza: copertura del danno morale.

Approvato all'unanimità l'articolo 22 in merito alla prevenzione della violenza sulle donne, per un più efficace utilizzo del fondo provinciale istituito per sostenere le vittime. In sostanza la norma modifica la tipologia di spesa coperta dal fondo, sostituendo l'attuale partecipazione alle spese legali a carico della donna con l'anticipazione del danno morale riconosciutole con provvedimento giudiziario.