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08/10/2015 - In aula o in commissione

No alla mozione pro-Valdastico di Viola. Sì alla proposta di Baratter sulla cartellonistica stradale

Consiglio provinciale, lungo dibattito sul progetto di prolungamento in Trentino dell'A31

No alla mozione pro-Valdastico di Viola. Sì alla proposta di Baratter sulla cartellonistica stradale

No alla mozione pro-Valdastico di Viola. Sì alla proposta di Baratter sulla cartellonistica stradale

​Con l'astensione di Kaswalder (Patt), 19 voti contrari e 9 a favore il Consiglio provinciale ha respinto stamane, dopo un lungo dibattito, la mozione proposta da Walter Viola (Progetto Trentino) per impegnare la Giunta ad elaborare un progetto per il completamento della Valdastico nel tratto trentino. Aprendo i lavori il presidente Dorigatti aveva suggerito di trattare di seguito anche le altre due mozioni presentate sul tema da Degasperi (M5s) e Manica (Pd), modificando l'ordine dei lavori, ma Cia (CT) si è opposto ritenendo prioritario il suo documento da lui dedicato ai malati di tumore. A seguire l'aula ha invece approvato una mozione di Baratter (Patt) perché si provveda a posizionare nei punti di accesso alle strade più pericolose una cartellonistica adeguata che scongiuri il rischio di accessi contromano.

Viola: Consiglio tagliato fuori dalla Giunta che deve dire sì o no.

Viola aveva aperto la discussione denunciando con forza il ritardo con cui il tema Valdastico arriva in aula dopo mesi di notizie lette sui giornali a causa di una Giunta autoreferenziale nelle decisioni e distante dal Consiglio. Viola ha spiegato di voler sollecitare la maggioranza a pronunciarsi chiaramente per il sì o per il no al collegamento, “senza lasciare a Roma la sceltra”. Per l'esponente di PT, infatti, anche nella maggioranza vi è chi spinge perché il prolungamento dell'arteria venga realizzato. Il dispositivo chiede di impegnare la Giunta ad elaborare con gli enti locali interessati e le parti economico-sociali, una proposta di progetto di completamento della Valdastico nel tratto trentino da sottoporre in tempi brevi al tavolo di confronto con il Governo, proposta che sia rivolta a tutelare le caratteristiche, esigenze e prerogative del nostro territorio.

Per Civettini (CT) collegamento necessario.

Per Civettini (CT) questa maggioranza è divisa su questo e altri temi ed è tenuta insieme più con il cappio al collo che non condividendo un progetto.  La nostra posizione sulla Valdastico non è ideologica – ha concluso Civettini – perché questo collegamento risponde a una precisa necessità”.

Fugatti (Lega): a decidere di fare l'autostrada sarà il ministro Delrio.

Fugatti (Lega), favorevole alla mozione, ha avvertito Giunta e maggioranza che “la Valdastico si farà sopra la vostra testa, ve ne state accorgendo ma non avete la decenza di riconoscerlo dopo aver fatto perdere al Trentino trent'anni a causa delle vostre ideologie”. Per Fugatti le due mozioni contrarie sono state presentate oggi solo perché Viola ha proposto la sua. “A decidere la realizzazione di quest'arteria – ha aggiunto  il consigliere leghista – sarà il ministro Delrio che nonostante la vostra contrarietà e pur essendo del vostro partito, su questo tema va avanti come un fulmine”.

Degasperi (M5s): la Giunta non crede di avere un potere di veto.

Filippo Degasperi (M5s), ha spiegato la propria contrarierà alla mozione nonostante condivida alcune opinioni in merito a quanto si sta facendo a Roma. Per Degasperi la maggioranza dimostra mancanza di rispetto nei confronti dell'elettorato che ha scelto questa coalizione per il “no” a quest'opera. “La mozione Viola – ha aggiunto – ha il pregio di essere chiara”, mentre non ha questo requisito quella della maggioranza “nella quale si ha quasi paura a nominare la Valdastico”. Il punto della mozione Viola non condiviso da Degasperi è che la Valdastico risolverebbe i problemi del traffico in Valsugana, “perché gli studi dimostrano che la soluzione va ricercata in altro modo”. Per l'esponente del M5s nemmeno la Giunta Rossi ritiene che con l'intesa sulla Valdastico la Provincia abbia un potere di veto su quest'opera. E questo mentre a Roma perfino il ministro Delrio sostiene che l'intesa con la Provincia di Trento è indispensabile. Infine per Degasperi, vista la mancanza di studi sul rapporto costi-benefici, tutta la comunità italiana e non solo quella trentina risentirebbe di quest'opera inutile che graverebbe sulle tasche della popolazione. E ha infine segnalato che il testo della mozione di Manica sulla Valdastico era già stato spedito al Ministro Delrio.

Fasanelli (Misto) contrario alla Valdastico se sbucherà a Besenello.

Per Massimo Fasanelli (Gruppo misto), d'accordo con la mozione, sulla Valdastico “serve il coraggio di prendere delle decisioni – ha sottolineato – per elaborare, proporre e non subire un progetto”. Per il consigliere mentre gli artigiani, i commercianti e i rappresentanti delle altre categorie economiche si sono espressi a favore della Valdastico, la contrarietà a priori è insostenibile. E ha concluso: “Occorre entrare nel merito di tutti i progetti, valutare costi e benefici e solo dopo prendere una decisione”. Nelle successive dichiarazioni di voto Fasanelli ha precisato che “se lo Stato deciderà al posto della Provincia che lo sbocco della Valdastico sarà a Besenello”, si opporrà alla realizzazione dell'opera.

Per Giovanazzi (AT) non si faranno né Valdastico né altre opere.

Secondo Nerio Giovanazzi (AT), favorevole alla mozione, “questa Giunta di scelte sbagliate come questa sulla Valdastico ne ha fatte una marea”. E ha aggiunto: “indipendentemente dall'età andreste rottamati”. Giovanazzi ha chiesto alla Giunta il coraggio di scegliere su questo e altri temi. Senza decisioni, ha osservato, non succederà niente, non si farà né la Valdastico né il tunnel del Brennero. “Approverò la mozione Viola solo per solidarietà – ha concluso Giovanazzi – ma penso che non succederà niente”.

L'assessore Gilmozzi: la Giunta ha deciso di investire sulla rotaia.

L'assessore Gilmozzi ha ribadito la posizione “già nota” della Giunta è che si deve investire sulla ferrovia condividendo con l'Europa, l'Alto Adige, il Tirolo la scelta di realizzare il corridoio su rotaia dalla Scandinavia al Mediterraneo. Il nostro slogan è “dall'infrastruttura alla cultura della mobilità”, ha proseguito l'assessore, anche disincentivando l'uso della gomma a favore della rotaia per ridurre le emissioni di biossido di azoto. Sarebbero troppo poche per Gilmozzi le 20.000 macchine che dovrebbero transitare per la Valdastico. La posizione dello Stato è questa: da un lato investire un miliardo e 400 milioni per realizzare il tunnel del Brennero, anche se Roma ritiene coerente costruire non una ma due strade dirette in Trentino: la Valdastico e un'arteria a pedaggio che dal Veneto entri in Valsugana. Il Trentino, ha aggiunto l'assessore, ha sempre rivendicato il diritto ad un'intesa “perché lo Stato non può passarci sopra la testa, e con questa motivazione siamo riusciti a vincere tutti i ricorsi contro un atto di arroganza di Roma”. Finalmente il Ministro Delrio ha aperto l'intesa per iniziare a confrontarsi sui dati in modo da capire se la Valdastico serve o non serve, se si fa o no, ed eventualmente come si fa. “L'intesa – ha sottolineato Gilmozzi – non è superabile, ma dentro l'intesa vi debbono essere motivazioni serie e fondate, non ragionamenti ideologici. Dobbiamo entrare nell'intesa portando le ragioni della maggioranza anche nella discussione sul corridoio est-ovest. Dire che saremo superati da Roma non sta in piedi perché anche se nella riforma costituzionale vi è una clausola di supremazia dello Stato, si dice anche che questa clausola non si applica alle regioni e province speciali. Del tavolo non è ancora stata fatta la prima riunione e quindi oggi non possiamo dire sì o no. La Giunta non è d'accordo nè sul sì né sul no a prescindere. Infine la decisione non sarà della Giunta ma del Consiglio provinciale e finirà per seguire l'indicazione del piano urbanistico provinciale che prevede che qualsiasi accordo andrà ratificato dall'assemblea legislativa. Per questo Gilmozzi ha concluso confermando la contrarietà sia alla premessa che alle conclusioni della mozione Viola.

La replica di Viola: quello della Giunta è cerchiobottismo.

Viola ha replicato all'assessore Gilmozzi protestando “che voi verrete in aula solo per obbligo di legge ritenendo che il Consiglio, che rappresenta tutti i trentini, possa esprimersi solo alla fine del percorso”. Un anno fa, ha poi ricordato Viola, i consiglieri Avanzo, Zeni e Passamani avevano preannunciato di voler portare in aula le richieste dei sindaci, cosa mai avvenuta.. Per l'esponente di PT la Giunta non ha ancora detto chiaramente se e perché sia favorevole o no alla Valdastico, ma ha giocato al cerchiobottismo. Viola ha denunciato infine “il silenzio assordante della maggioranza su questo tema di cui tutti i trentini hanno parlato e parlano”. 

Viola ha inoltre smentito Gilmozzi sull'Europa che a suo avviso “sta investendo eccome sia in autostrade, come nel caso dell'Alemagna, sia in ferrovie”. La verità per il consigliere del PT è che la Giunta se Roma deciderà di realizzare l'infrastruttura Trento si adeguerà. Infine, ha ricordato Viola, i mezzi che transiteranno sulla Valdastico prolungata in Trentino non saranno 20.000 ma 35.000 come lo stesso assessore Gilmozzi aveva previsto. Senza decisioni sulla Valdastico saremmo risucchiati dal Veneto o dalla Lombardia.

Gilmozzi ha precisato di aver riferito semplicemente la procedura prevista dalla legge che prevede un metodo partecipativo e l'acquisizione di tutti gli elementi e i dati da mettere a disposizione di tutti, coinvolgendo l'aula, i sindaci e cittadini.

Dichiarazioni di voto. Manica (Pd): siamo contrari sulla base dei dati.

Rodolfo Borga (CT) ha ricordato come per il presidente Rossi il bene primario da conservare anche questo tema è la coesione della coalizione. Ma se questo è l'obiettivo, ha aggiunto Borga, non si arriverà a dirimere alcunché viste le note divisioni interne alla coalizione, dove sia nell'Upt che nel Patt c'è chi è contrario alla Valdastico ma c'è anche chi non lo è.

Alessio Manica (Pd), unico esponente della maggioranza intervenuto nel dibattito, preannunciando il voto negativo del suo gruppo, ha evidenziato che il no alla Valdastico “è perfettamente in linea con la politica della maggioranza”, da sempre contraria a questo progetto. “Il Pd – ha precisato – non  impone affatto alla maggioranza la linea su questo punto, ma fonda la propria posizione sui dati che dimostrano chiaramente l'inutilità e la dannosità di quest'opera sia sul piano ambientale che per la qualità della vita. “Chi sostiene la Valdastico – ha aggiunto – non ha ancora esibito nessun dato a sostegno della rapida realizzazione dell'arteria in Trentino. Non vi sono cittadini che manifestano dati alla mano a sostegno della realizzazione di quest'opera mentre sono moltissimi i contrari che evidenziano le ragioni del no”. D'accordo con l'assessore Gilmozzi, Manica ha ribadito che lo sviluppo futuro non sarà certo quello della mobilità su gomma. La priorità è quindi la ferrovia anche se il progetto del tunnel del Brennero incontra non poche resistenze, ma noi ci crediamo.

Gianfranco Zanon (PT), favorevole alla mozione, ha ripetuto che la Giunta e la maggioranza non hanno saputo mostrare una linea chiara su questo punto. A noi di Progetto Trentino la Valdastico interessa eccome anche nella prospettiva dello sviluppo economico, mentre il tunnel del Brennero non è alternativo a quest'arteria. Anche per Zanon, infine, non si può attendere il governo romano per decidere.

Per Degasperi (M5s), che ha ribadito la sua contrarietà alla mozione, la Giunta e la maggioranza rifiutandosi di dire un sì o un no a priori alla Valdastico, contraddicono il “no” secco manifestato in campagna elettorale. Il consigliere ha poi stigmatizzato le dichiarazioni della Giunta in base alle quali il Trentino “è ormai ridotto ad un semplice corridoio”, in rapporto al tunnel ferroviario del Brennero. “Voi stessi – ha osservato Degasperi – avete detto che la ferrovia attuale ha margini di miglioramento e che si potrebbe arrivare a 29 milioni di tonnellate l'anno, quindi il doppio di quanto transita oggi”. Secondo Degasperi su queste basi incerte e contraddittorie di incertezze i cittadini del Trentino possono stare tranquilli: non si faranno né il completamento dell'A31 né il tunnel ferroviario del Brennero. 

Sì alla mozione Baratter per posizionare un'adeguata cartellonistica che scongiuri accessi contromano nelle principali arterie della provincia.

Sul posizionamento di cartellonistica adeguata per scongiurare accessi contromano negli svincoli pericolosi delle principali vie di comunicazione della provincia, oggetto della successiva mozione proposta da Lorenzo Baratter (Patt), l'assessore Gilmozzi ha espresso il parere favorevole della Giunta. La mozione è stata approvata con 18 sì, due no di Borga (CT) e Degasperi (M5s) e 8 voti di astensione. 

A favore della mozione si è pronunciato per due volte Fasanelli del gruppo misto, segnalando accessi pericolosi anche in alcune strade della Vallagarina e negli innesti dell'autostrada del Brennero.

Civettini ha ringraziato i colleghi del Patt per aver presentato la mozione dell'ovvio perché la Provincia ha il dovere di garantire queste contromisure.

Borga è intervenuto affermando di voler difendere l'assessore Gilmozzi preannunciando il voto negativo alla mozione. A suo avviso votare a favore vorrebbe dire che chi è responsabile della gestione di queste strade non fa il suo lavoro. E un sì a questo testo per Borga sarebbe una sorta di mozione di sfiducia all'assessore Gilmozzi. Perché mi rifiuto di credere che l'assessore non stia provvedendo a posizionare questa cartellonistica.  Baratter ha replicato precisando che la mozione non ha mai messo in discussione il fatto che la Provincia sia intervenuta, ma l'intenzione di proporre con essa un adeguamento alla cartellonistica esistente in molti Paesi europei.

Simoni (PT) ha motivato l'astensione dichiarando di condividere le osservazioni di Borga confermando fiducia nell'azione della Giunta per prevenire incidenti causati da accessi contromano nelle arterie più pericolosi.

Degasperi (M5s), confessando di aver “aperto gli occhi su questa mozione dopo aver ascoltato Borga”, ha spiegato di non voler mettere in dubbio l'operato della Giunta aggiungendo che “potrebbero insorgere problemi se qualcuno della minoranza vota un atto politico della maggioranza”. Di qui il suo voto contrario.

I lavori in aula riprenderanno alle 15.00 con l'esame di altre mozioni.