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30/01/2015 - In aula o in commissione

Rossi,“Pat più forte in Europa purché il tessuto imprenditoriale ci creda e sia disposto ad investire”

Il presidente della Giunta in V Commissione. Simoni nominato vicepresidente

Rossi,“Pat più forte in Europa purché il tessuto imprenditoriale ci creda e sia disposto ad investire”

​​La V Commissione permanente ha nominato stamane il proprio vicepresidente e poi discusso con il presidente Rossi dei Fondi sociali europei 2014-2020. Il governatore preannuncia assunzioni e la sistemazione di personale precario. Annunciata anche una proposta di mozione sulle priorità indicate dalla Provincia per l'Europa.

Simoni vicepresidente della Quinta Commissione.

Il vicepresidente della Quinta Commissione è da oggi Marino Simoni, di Progetto Trentino. La sua nomina in questo ruolo, solutamente assegnato alle minoranze, è avvenuta stamane a scrutinio segreto con 4 voti favorevoli e una scheda bianca all'inizio della riunione dell'organismo presieduto da Lucia Maestri del Pd.

Fondi sociali europei 2014-2020, si punta sul lavoro.

La dirigente Nicoletta Clauser ha poi presentato alla Commissione il programma operativo del fondo sociale europeo della Provincia per il periodo 2014-2020, che era già stato approvato dall'esecutivo il mese scorso (slide allegate). Clauser ha ricordato che le risorse di cui il Trentino potrà utilizzare entro i prossimi 7 anni ammontano complessivamente a 110 milioni, il 50% dei quali provenienti dai fondi quali europei.

Gli obiettivi che – ha ricordato il presidente Rossi – corrispondono pienamente a quelli indicati nel Programma di sviluppo provinciale, consistono innanzitutto nel sostegno delle iniziative a favore dell'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro mediante il potenziamento delle politiche attive per l'occupazione (37 milioni di euro), poi nel supporto delle attività finalizzate all'inclusione sociale delle fasce deboli della popolazione e alla riduzione dei livelli di povertà attraverso l'incremento della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili (con 22 milioni di euro), quindi negli investimenti sul capitale umano, da un lato rispondendo ai bisogni educativi speciali (BES, con 8 milioni di euro) e dall'altro con il piano del trilinguismo (con 36 milioni di euro) mediante il coinvolgimento soprattutto degli insegnanti. Infine, su richiesta dell'Unione europea, con i fondi sociali europei 2014-2020 la Provincia dovrà rafforzare la capacità amministrativa di tutti i soggetti che operano nei settori dell'istruzione, della formazione permanente, della formazione, delle politiche sociali e del lavoro.

Quanto ai tempi, Clauser ha precisato che sarà subito costituito un comitato di sorveglianza che garantisca un sistema di gestione e controllo incaricato di verificare lo stato di attuazione di questi progetti fino al 2020.

Ufficio programmazione: due unità in più.

Per presidiare i rapporti con l'Europa il presidente Rossi ha annunciato che l'ufficio della Provincia che si occupa di programmazione, oggi composto da quattro funzionari, sarà rinforzato con altre due unità che seguiranno i progetti di sviluppo europei anche accompagnando le imprese a Bruxelles. "C'è però anche bisogno – ha sottolineato Rossi – di un tessuto imprenditoriale che ci creda e sia disposto ad investire". Il presidente ha riferito di averne discusso con la Camera di commercio, "che sta valutando la possibilità di affiancare a questo team un rappresentante del mondo imprenditoriale per fare rete".

Per i consiglieri sarà fondamentale coinvolgere le imprese.

Sul progetto Garanzia Giovani Lucia Maestri ha chiesto e ottenuto rassicurazioni circa il ruolo dell'agenzia del lavoro in questa direzione. "La Provincia – ha risposto Clauser – metterà in campo iniziative efficaci sia di formazione che di apprendistato in azienda per recuperare i ragazzi che hanno abbandonato la scuola, e opportunità di servizio civile".

Bezzi (Forza Italia), Tonina (Upt) e Viola (Progetto Trentino) hanno evidenziato l'esigenza sia di rafforzare l'ufficio di Bruxelles completandone l'organico sia, soprattutto, di coinvolgere i privati e gli imprenditori in particolare per poter beneficiare dei contributi della comunità europea in una fase in cui scarseggiano le risorse pubbliche della Provincia. Per coinvolgere il tessuto produttivo del Trentino sarà importante, secondo Viola, rendere appetibile una progettualità adeguatamente strutturata in vista di una prospettiva di sviluppo durevole. Questa è oggi la vera sfida da affrontare".

Per Simoni (Progetto Trentino) occorre un forte raccordo con gli enti locali, in particolare per la crescita della green economy.

Rossi annuncia la sistemazione dei precari.

Rispondendo ai consiglieri il presidente Rossi ha segnalato che il disegno di legge sui rapporti Provincia – Unione europea va incontro alle esigenze di raccordo sia  con il mondo produttivo sia con gli enti locali. Per questo è previsto uno sportello dedicato alle imprese attraverso la Camera di commercio. Rossi ha anche depositato in Commissione un emendamento al disegno di legge che consentirà l'assunzione a tempo determinato del personale attualmente precario, dedicato ai compiti di attuazione e controllo.

Una mozione sulle priorità.

Infine la quinta Commissione ha deciso di predisporre e poi di sottoporre all'esame del Consiglio provinciale una mozione condivisa da tutti i componenti, che preveda la scelta delle priorità che la Giunta dovrà poi perseguire per collaborare al programma di lavoro 2015 della Commissione europea. La presidente Maestri ha suggerito di scegliere in particolare le priorità dell'occupazione, della filiera dell'energia, della migrazione e della sicurezza. Simoni ha sollecitato a far convergere tutti gli sforzi e gli investimenti da mettere in campo con il sostegno europeo, sulla creazione di opportunità di lavoro, mentre Tonina ha richiamato l'attenzione sull'importanza trasversale dell'energia. E ha ribadito che per questo serve la collaborazione sia degli enti pubblici che dei privati. 

Allegati
Fondi sociali europei 2014-2020