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19/12/2014 - In aula o in commissione

Finanziaria 2015, Fugatti e Bezzi hanno ritirato i loro emendamenti fino allì'articolo 30

Consiglio provinciale, si procede un po' più speditamente, approvate altre 4 norme della legge

Finanziaria 2015, Fugatti e Bezzi hanno ritirato i loro emendamenti fino allì'articolo 30

Finanziaria 2015, Fugatti e Bezzi hanno ritirato i loro emendamenti fino allì'articolo 30

​​​I lavori del Consiglio provinciale impegnato da tre giorni nella discussione della legge di bilancio della Provincia, ripresi nel pomeriggio alle 14.00, sospesi per un'ora per assenza del numero legale, procedono a rilento. Un breve spiraglio nella possibile mediazione, si è intravisto poco prima delle ore 17.00 all'altezza dell'articolo 7, quando i consiglieri Fugatti e Bezzi hanno comunicato il ritiro degli emendamenti fino all'articolo 30. Si noti che gli articoli "caldi" della manovra (tassa di soggiorno, trilinguismo, protezione civile, cultura ecc.), sono molto oltre la metà dei 75 articoli che compongono il disegno di legge.

Alle ore 15.00, la discussione è ripartita dall'articolo 4, che è stato approvato dopo la bocciatura dei numerosi emendamenti (oltre 80) presentati dalle minoranze. Siamo ancora al Capo I del disegno di legge e all'introduzione dell'IMIS, la nuova "imposta immobiliare semplice" che accorpa Imu e Tasi, alla quale sono dedicati i primi 14 articoli della finanziaria. Il Capo I è completato da altri due articoli dedicati all'Irap e al credito d'imposta. In dichiarazione di voto sull'articolo 4 sono intervenuti Giacomo Bezzi, per fare una digressione in materia di sanità e Nerio Giovanazzi per commentare si suoi emendamenti all'articolo, finalizzati a cancellare l'imposta sulla prima casa.

Bezzi sulla sanità: preoccupazione per l'elevato numero di amministrativi, per il Not e i ticket

I costi amministrativi riferiti alla sanità, sarebbero maggiori in Trentino rispetto alle altre regioni. Il personale sarebbe così suddiviso: 890 amministrativi e 18 dirigenti per un indice di amministrativi del 30% rispetto al 17% di Veneto e Lombardia. Questi dati fanno riflettere, ha osservato Bezzi che ha espresso preoccupazione in ordine al costo esagerato degli amministrativi, al Not e ai ticket.

Obbligatorietà per il soggetto passivo di indicazione della casa di prima abitazione: non passa l'emendamento Fasanelli

Approvato anche l'articolo 5, che recava 82 emendamenti (ritirati alcuni del consigliere Bezzi e Borga) sui quali hanno preso la parola per una breve illustrazione i consiglieri Fasanelli e Giovanazzi. Uno dei documenti di Fasanelli, respinto, introduceva una modifica che obbligava il soggetto passivo della tassa (nel caso di cotitolarità di diversi immobili), ad optare nell'indicazione della casa di prima abitazione, mentre uno degli emendamenti di Giovanazzi incideva sulle rendite catastali. Il consigliere del Misto ha espresso perplessità per il mancato accoglimento di una norma sicuramente migliorativa e che andava nell'interesse dell'amministrazione.

Sgravi Imis per gli immobili di nuova costruzione a sostegno delle imprese edilizie: gli emendamenti di Zanon e Fasanelli non passano, ma i contenuti saranno ripresi

L'articolo 6 è stato approvato, superato lo scoglio di 36 emendamenti, con il sostegno anche del consigliere Gianfranco Zanon che si è detto favorevole all'accorpamento delle due tasse che introducono un elemento di semplificazione.

Sempre in tema di IMIS, il successivo articolo 7 con 34 emendamenti (ritirati a questo articolo quelli di Fugatti, Bezzi e Borga). Zanon ha illustrato un emendamento che prevede la riduzione dell'Imis del 50% per gli immobili di nuova costruzione (immobili liberi, invenduti e non locati), fattispecie già prevista a livello nazionale. Fasanelli ha invece previsto con un suo emendamento e per le stesse motivazioni, l'esenzione totale dalla tassa: un provvedimento che darebbe un respiro ad aziende in grave crisi, "un buon messaggio della politica alle aziende edilizie che hanno estremo bisogno".

Pur dichiarandosi molto sensibile al tema, l'assessore Carlo Daldoss non ha accolto gli emendamenti di Zanon e Fasanelli, ma ha comunque promesso di approfondire la materia e di verificare l'introduzione degli stessi contenuti in altro momento e sede.