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18/11/2014 - In aula o in commissione

Bilancio 2015, sentite autonomie locali, Camera di commercio, Università e Agenzia delle entrate

Dalla prima Commissione permanente. I Comuni chiedono di incassare l'imposta di soggiorno

Bilancio 2015, sentite autonomie locali, Camera di commercio, Università e Agenzia delle entrate

Luca Zeni (Pd). In allegato le osservazioni del Cal e della Cciaa

​​Per le audizioni sulla legge finanziaria 2015 proposta dalla Giunta la I Commissione ha sentito i rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali (documento allegato), della Camera di commercio (documetno allegato), dell'Università di Trento e dell'Agenzia delle entrate.

Il parere del Consiglio delle autonomie locali sul bilancio 2015. Sulla programmazione e sul piano della salute i Comuni chiedono di essere coinvolti.

Dopo aver apprezzato la sottoscrizione del nuovo protocollo di finanza locale, il presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal) Paride Gianmoena ha plaudito anche allo sforzo di semplificazione compiuto dalla Giunta prevedendo nel bilancio 2015 la nuova imposta immobiliare semplice. Le perplessità degli enti locali riguardano solo i tempi, visto che l'imposta entrerà in vigore tra un anno. Il Cal propone di togliere dalla base imponibile dell'Imis gli interrati.

Programmazione, manca il coinvolgimento degli enti locali.

La questione più delicata per il Cal riguarda la programmazione sociale e sanitaria. "C'è da parte nostra una forte esigenza di coinvolgimento dei territori – ha spiegato Gianmoena – abbiamo sempre evidenziato come amministratori locali". Sul piano della salute infatti il Cal ritiene necessario poter esprimere un parere non solo dal punto di vista tecnico come avviene oggi. Questo organismo infatti rappresenta tutti i territori che devono assolutamente essere coinvolti. Sugli atti programmatori il Cal chiede quindi di poter esprimere non solo un parere ma che si arrivi ad un'intesa.

Case di riposo. Serve un fondo per gli ospiti indigenti.

Quanto all'articolo 32 della finanziaria riguardante le case di riposo, Gianmoena ha segnalato che i Comuni rischiano di non poter compartecipare alla spesa perché già pagano la retta agli ospiti indigenti e spesso non riescono a riscuotere le rette dai familiari. Vi sono Comuni che faticano a trovare risorse nei propri bilanci perché gli ospiti indigenti delle case di riposo aumentano. La proposta del Cal è quindi di creare un apposito fondo per fronteggiare questa esigenza.

Attenzione ai buoni per le baby sitter.

Nell'articolo 38 si prevedono buoni per le baby sitter nella fascia 0-3 anni. Il rischio per il Cal è che questi buoni alle baby sitter finiscano per generare una concorrenza sleale alle Tagesmutter e agli asili nido che oggi non arrivano alla capienza necessaria.

L'imposta di soggiorno vada ai Comuni e non alle aziende.

Gianmoena ha ricordato che in altre regioni l'imposta di soggiorno che la Provincia introdurrà con la finanziaria è incassata dai Comuni. La posizione della Provincia è quindi unica in tutta Italia e per il Cal è sbagliata. Anche perché i Comuni hanno garantito un milione di euro per il trasporto turistico, con risorse che avrebbero potuto essere destinate a servizi sociali. "Fare un ragionamento a 360 gradi su questa nuova imposta – ha aggiunto il presidente del Cal – sarebbe quindi importante. Perché se l'imposta viene riscossa dalla Pat e poi girata alle aziende, i Comuni avranno sicuramente qualcosa da ridire".

Non si tolga il ristoro per i danni causati da ungulati.

Secondo il Cal la Provincia dovrebbe mantenere e non togliere come invece prevede la finanziaria, il pagamento del premio assicurativo per il ristoro dei danni dovuti ad incidenti causati da ungulati. Si tratta di evitare in tal modo il ricorso a vie giudiziarie.

Altri temi.

Altre richieste del Cal sono contenute nel documento allegato e riguardano appalti e contratti, la richiesta di tempi più lunghi per definire gli ambiti e le gestioni associate dei Comuni dopo le elezioni amministrative del maggio prossimo, gli espropri, le sanzioni previste dalla finanziaria per il mancato pagamento o utilizzo del biglietto sui mezzi di trasporto pubblici, e i rifiuti.

Il dibattito.

Nel dibattito sono intervenuti con domande i consiglieri Fasanelli del gruppo misto, Zeni del Pd, Borga di Civica Trentina e Tonina dell'Upt. Quest'ultimo in particolare ha detto di condividere pienamente la richiesta del Cal che sia garantito il coinvolgimento delle amministrazioni locali nelle scelte relative alla programmazione, piano salute e piano sociale, contro la tendenza ad accentrare le decisioni. "Ciò – ha spiegato – per evitare che le decisioni siano prese dai tecnici com'è accaduto di recente". Giuste per Tonina anche le preoccupazioni del Cal in merito alle rette delle Rsa che stanno creando non pochi problemi a certi Comuni. "L'idea di un fondo ad hoc va tenuta presente".

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Bilancio 2015, il parere della Camera di Commercio. L'obiettivo dev'essere la formazione degli operatori economici all'utilizzo degli strumenti elettronici.

Complessivamente positivo il giudizio espresso dalla Camera di commercio industria agricoltura e artigianato sulla legge finanziaria proposta dalla Giunta per il 2015. Alberto Olivo ha evidenziato che la manovra è condivisibile per il contenimento della spesa pubblica e i profili di incentivazione del sistema economica. Bene anche l'impegno per la sburocratizzazione e della semplificazione previste a favore delle imprese spesso ostacolate dagli adempimenti. Semplificazione di cui vi sarebbe bisogno nell'immediato a beneficio delle piccole e piccolissime imprese da cui è formato il tessuto produttivo del Trentino. Serve quindi professionalizzazione nell'utilizzo delle nuove tecnologie come la Pec, la firma digitali, fatture elettronici, ecc., perché questa è una difficoltà importante degli operatori economici locali. Per questo la Cciaa ha deciso di puntare alla formazione il più possibile precoce degli imprenditori.

Michele Passerini ha ricordato gli ambiti di collaborazione con la Provincia per la gestione dei mercati elettronici che le norme obbligano ad utilizzare anche nei piccoli Comuni. Il fronte pubblico è la controparte di imprese anche piccole che hanno il problema di acquisire e gestire la padronanza di questi strumenti. Per questo la Cciaa ha creato un team di intervento per formare e assistere gli operatori a questo livello. In questo modo la piccola impresa del Trentino non rimarrà esclusa. La Provincia ha fatto un grande lavoro per traslare nel digitale molte procedure e dal prossimo anno potrà essere completamente abbandonata la carta in tutte le relazioni e le comunicazioni delle imprese. Infine i collegamenti tra scuola, formazione e impresa anche per recuperare chi viene espulso dal mercato del lavoro. Si punta ad un sistema premiante introducendo un premio per i soggetti formatori che a distanza di un anno ha saputo realizzare un miglior rapporto tra formazione, lavoro e impresa.

La discussione.

Borga di Civica Trentina ha evidenziato che il debito della Provincia continua a crescere e che prima o poi bisognerà iniziare a ridurlo, altrimenti non si potranno più fare investimenti. Altro problema: l'internazionalizzazione. Il nostro tessuto produttivo è fatto da imprese che lavorano nel nostro territorio. Per questo Borga ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per incentivare le ristrutturazioni edilizie che generano reddito e investimenti privati.

Matteo Degasperi per la Camera di commercio, ha evidenziato che oggi i tassi di crescita dell'export delle imprese trentine sono ridotti ad un più 1 o 2 per cento rispetto al più 10 di qualche anno fa. L'export è prerogativa di un numero limitate di imprese rispetto al complesso delle attività economiche provinciali. A crescere sono solo le maggiori imprese del manifatturiero mentre sono in grave sofferenze le piccole aziende e microimprese. Qualche segnale positivo viene dal settore delle costruzioni, dove alcune imprese riescono ad agganciarsi ad appalti nazionali e ad ottenere buoni fatturati.

Maurizio Fugatti della Lega ha osservato che sul piccolo commercio e della ristorazione vi è una crescente concorrenza proveniente da operatori asiatici e negozi cosiddetti "etnici". C'è chi dice che questi soggetti non pagano le tasse. La domanda di Fugatti è stata: che modalità vi sono per parificare l'accesso al mercato di queste attività a quelle locali favorendo possibilmente queste ultime?

Olivo ha risposto precisando che la competenza sulla regolazione del mercato consente di intervenire a garanzia della sicurezza dei produttori e dei consumatori nel controllo dei prodotti anche attraverso la collaborazione, oggi buona, con la Guardia di finanza. Questo perché spesso è emerso che le norme, come ad esempio quella sulla marchiatura CEE, non erano rispettate.

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Bilancio 2015, l'audizione dell'Università di Trento. Più cooperazione con gli altri centri di ricerca.

La I Commissione ha ascoltato oggi sulla finanziaria 2015 anche il prorettore vicario dell'ateneo, Aronne Armanini, e la direttrice Giancarla Masè, che ha ricordato come l'università stia definendo con la Provincia l'atto di indirizzo per il prossimo triennio. "Fin'ora – ha osservato – il finanziamento della Provincia riguardava l'espansione delle strutture dell'ateneo. Oggi si tratta di definire il nuovo atto di indirizzo, con la consapevolezza che ci attende un periodo non florido in termini di risorse. Rispetto al resto d'Italia – ha precisato Masè – l'atto di indirizzo ha il vantaggio di darci un orizzonte triennale che ci permette di definire meglio le priorità rispetto alle risorse messa a disposizione".

Auspicabile più collaborazione con i centri di ricerca.

Il presidente della Commissione Luca Zeni (Pd) ha chiesto chiarimenti in merito ai finanziamenti provinciali e statali di cui beneficia l'università, sul blocco del turnover e sulla ricerca.

Sulla ricerca Armanini ha auspicato "un rapporto più organico e fluido con gli altri centri di ricerca del Trentino. A questo crediamo molto, perché solo così si potrà progredire e arrivare a risultati". Giancarla Masè ha spiegato la distinzione tra quota base, premiale e programmatica dei finanziamenti all'università di Trento, ricordando che le risorse dell'ateneo dipendono da una duplice valutazione effettuata prima dal Miur e poi dalla Provincia e sono quindi soggette a variazioni annuali. sono precedute. Quanto al turnover, Masè ha ricordato che nel contesto dell'università questo è del 100 per 100 nei confronti dei docenti, altrimenti l'ateneo dovrebbe ogni volta ridurre l'offerta didattica.

Meccatronica esperienza positiva e da sviluppare.

Borga della Civica Trentina ha chiesto un giudizio sull'esperienza della Meccatronica di Rovereto, operazione a suo avviso prevalentemente immobiliare. Armanini ha invece sottolineato che Meccatronica ha un corso di laurea che funziona e un numero di laureati inferiore rispetto alla domanda di mercato. L'operazione è quindi significativa per la scelta compiuta dal Trentino su tecnologia ad alta innovazione. "Oggi – ha aggiunto – i rapporti con l'associazione industriali funzionano molto di più che un anno fa. Speriamo quindi che questa non sia solo un'operazione immobiliare ma la strada giusta che il Trentino ha imboccato e che ci auguriamo continui a percorrere".

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Audizione dell'Agenzia delle entrate. Convenzioni da stipulare con la Provincia per l'Imis e credito d'imposta.

Introducendo l'audizione del direttore provinciale dell'agenzia delle entrate Vincenzo Giunta ed Elisabetta Endrici, responsabile dell'ufficio gestione tributi della sede di Trento, il presidente della I Commissione Luca Zeni (Pd) ha segnalato che quest'ente per la prima volta quest'ente statale viene interpellato dal Consiglio provinciale sul bilancio.

Il direttore provinciale Vincenzo Giunta ha ricordato di aver chiesto al presidente Rossi la stipula della convenzione Irap per definire il contributo che la Provincia al costo di gestione di quest'imposta diretta. Gli oneri stimati per la gestione dell'Irap ammontano a circa 380 mila euro, che saranno detratti direttamente dalla riscossione. Vi sarà poi un dialogo istituzionale con una commissione paritetica per indirizzare gli accertamenti. Giunta ha ricordato che A22 aveva chiesto una notevole detassazione in materia di Irap per la quale è mancato un confronto con la Provincia. Con lo stesso metodo si dovranno a suo avviso stipulare le convenzioni sia per il credito d'imposta sia per la gestione dell'imposta immobiliare semplice. Oggi la legge prevede che la riscossione dell'Imu sia gratuita, ma la gratuità non riguarda le altre imposta. Si tratta allora di stabilire le modalità di riscossione attraverso il modello F24. Modello gratuito per i contribuenti ma potrebbe esserci un concorso nella spesa da parte della Provincia.

Elisabetta Endrici dell'ufficio gestione tributi dell'agenzia delle entrate ha suggerito di ipotizzare per l'Imis, in caso di mancato pagamento, una forma di possibile ravvedimento unico sulle imposte anche comunali a favore del contribuente.. L'uniformità potrebbe infatti favorire la semplicità. Espropri: una collaborazione tra i vari enti potrebbe generare una banca dati unica. Anche per la gestione dei crediti d'imposta in luogo dell'elargizione del contributo pubblico, vi sarà una convenzione tra Agenzia delle entrate e Provincia e un sistema di controllo perché si tratterà di un sistema innovativo a livello nazionale.

Cinque per mille: come onlus e associazioni di volontariato vale circa 5 milioni all'anno. Endrici ha ricordato che l'Agenzia delle entrate controlla che queste associazioni siano iscritte nell'albo provinciale del volontariato. Alla Provincia l'Agenzia chiede una relazione e un rendiconto per garantire che queste associazioni di volontariato siano "vere" e per individuare i soggetti che hanno davvero diritto ai contributi.

Occorre infine controllare chi beneficia di agevolazioni fiscali con l'Icef per accertare che non sottraggano risorse a chi ha più bisogno. Si tratta di confrontare i redditi dichiarati e redditi effettivi. Convenzione Irap: l'agenzia delle entrate si occupa delle riscossioni Irap e del rimborso del contenzioso. Sarebbe importante individuare settori particolari da controllare per evitare che qualcuno approfitti di certi tagli senza averne diritto.​


Allegati
Bilancio 2015, osservazioni Consiglio autonomie locali
Bilancio 2015, osservazioni Camera di commercio