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07/08/2014 - Documenti e Interventi

Trentino in linea con l'Europa, ma crescono le famiglie a rischio povertà

La fotografia della nostra terra: imprese piccole e legate al pubblico. Tiene la coesione sociale

Trentino in linea con l'Europa, ma crescono le famiglie a rischio povertà

Trentino in linea con l'Europa, ma crescono le famiglie a rischio povertà

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Le Linee guida per il programma di sviluppo provinciale per la quindicesima legislatura, che verranno discusse in Prima Commissione, contengono una serie di dati e un'analisi dell'economia e della situazione sociale della nostra provincia.

Imprese piccole e settore edilizio troppo grande.

I dati parlano di un Trentino, sotto il profilo sociale ed economico, nella media europea ma segnato dalla crisi e dai mutamenti economici. Secondo l'analisi contenuta nelle Linee guida non sono pochi i punti critici. Nell'economia la dimensione delle imprese troppo piccola; lo scarso peso del manifatturiero a fronte dell'ipertrofia del settore delle costruzioni; la scarsa internazionalizzazione e il basso livello tecnologico del nostro sistema produttivo e, infine, l'eccessiva dipendenza delle imprese dalla settore pubblico.

Il Pil trentino più alto rispetto alla media italiana.

Nonostante ciò, nonostante la crisi morda anche a casa nostra, il 61% dei trentini dichiara di essere soddisfatto della propria condizione economica. Più che ottimismo un senso di maggiore sicurezza rispetto al resto del Paese perché il Trentino ha molti punti di forza: un Pil più alto rispetto alla media italiana (previsto il crescita dello 0,9% alla fine di quest'anno. Quello pro capite è di 30 mila 500 euro contro i 26 mila 600 dell'Italia); la ricerca (spendiamo quasi il 2% del Pil contro l'1,27 italiano); un tasso di occupazione del 70,5% mentre in Italia è del 59,8%; la buona scolarizzazione (un dato: l'abbandono scolastico è al 12%, contro il 17 nazionale e l'11,9% della media europea); gli elevati livelli di risparmio e non ultima la coesione sociale e il senso di appartenenza.

Netto il divario tra poveri e ricchi.

Insomma, difficile fare un bilancio netto tra luci e ombre, ma il Trentino felix, che guardava avanti con fiducia, non c'è più. Anche perché fenomeni globali, come la crescita delle diseguaglianze sociali, si fanno vedere anche qui: il 20% più benestante della popolazione è 4 volte più ricco del 20% più povero. In Italia il rapporto è di cinque volte.

Il 21% delle famiglie non è in grado di affrontare le spese impreviste.

Il 20% della popolazione trentina è considerata a rischio povertà, cinque punti percentuali in più rispetto a tre anni fa. Il 21% delle famiglie della nostra provincia non sono in grado di affrontare con le proprie entrate le spese impreviste. In aumento anche gli indigenti che sono il 6% dei trentini. Dati amari, ma migliori rispetto al resto d'Italia dove la popolazione a rischio tocca quasi il 30% (in Germania siamo al 20%)

Il bilancio della Provincia in calo del 10%.

Sulla società e l'economia trentina pesa la contrazione del bilancio pubblico che calerà mediamente del 10%. Un bilancio, tra l'altro, che diventerà più rigido.