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24/07/2014 - In aula o in commissione

Mozioni: no a quella di Fugatti sull'ospedale di Borgo. Sì a quella di Tonina per l'apicoltura

Conclusa la sessione di luglio del Consiglio provinciale

Mozioni: no a quella di Fugatti sull'ospedale di Borgo. Sì a quella di Tonina per l'apicoltura

Mozioni: no a quella di Fugatti sull'ospedale di Borgo. Sì a quella di Tonina per l'apicoltura

​Due le mozioni mozioni trattate nel pomeriggio dal Consiglio provinciale: la prima di Fugatti, respinta, sull'ospedale di Borgo Valsugana: la seconda di Tonina, approvata, a sostegno dell'apicoltura in crisi.


Ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana

No alla mozione Fugatti (Avanzo vota con l'opposizione)

La prima mozione trattata (e respinta) nel pomeriggio, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari di opposizione e respinta dall'aula, affronta la questione del presunto depotenziamento dell'ospedale san Lorenzo di Borgo Valsugana.

Il primo proponente Maurizio Fugatti (Lega) ha illustrato il documento che, partendo dalla chiusura del punto nascite del San Lorenzo, avvenuta nel 2006, racconta una lunga serie di azioni di presunto depotenziamento della struttura, che avrebbe riguardato un po' tutti i reparti del presidio ospedaliero di Borgo (pronto soccorso, ortopedia, psichiatria, odontostomatologia, diagnostica (leggasi risonanza magnetica) ecc.), nonché della dotazione organica e di quella strutturale. Queste misure, ad avviso del proponente, contravvengono il "Protocollo d'intesa sulle tematiche sanitarie di assistenza distrettuale e ospedaliera del Distretto Bassa Valsugana e Tesino" siglato nello stesso anno 2006 e che conteneva alcuni capisaldi irrinunciabili. A questo depotenziamento è seguita una sollevazione della comunità locale e di 21 sindaci della Valsugana, "scesi in piazza per protestare contro le scelte operate sul presidio ospedaliero della valle".

La mozione chiede che venga rispettato quanto contenuto nel Protocollo sottoscritto nel 2006 ed in modo particolare la continuità del servizio di chirurgia h24, la realizzazione di un Centro ambulatoriale ostetrico-ginecologico e la presenza di un adeguato organico. I reparti depotenziati, chiede tra l'altro la mozione, devono essere al contrario potenziati al fine di rassicurare la popolazione della Valsugana e Tesino e il personale impiegato nella struttura.

Negli interventi emerge l'esigenza trasversale di conoscere il progetto per la rete sanitaria territoriale

Walter Viola è intervenuto a supporto di una proposta che chiede semplicemente di "mantenere i patti", sottoscritti dalla Giunta nel 2006, su iniziativa dei consiglieri Giovanni Battista Lenzi e Sergio Muraro. Tuttavia il consigliere di Progetto trentino ha inserito la questione nel contesto generale della sanità trentina, sul quale è necessario conoscere quale sia il progetto.

Giacomo Bezzi (FI) ha chiesto all'assessore Borgonovo Re quale sia il progetto per la sanità trentina, dal momento che un protocollo siglato nel 2006 dalla stessa maggioranza seduta su questi banchi, viene puntualmente disatteso (all'epoca l'assessore era Remo Andreolli (PD) e la controparte sul territorio era rappresentata dall'ex onorevole Laura Froner (PD) e dal momento che si continua a parlare di un riordino e di una ristrutturazione generale senza conoscere nulla al riguardo.

Non dissimile il parere di Chiara Avanzo, pur espresso con "comprensione e simpatia" per l'assessora Borgonovo Re: "la salute non ha colore politico e non ammette tentennamenti" ha detto. In questo contesto purtroppo vedo e vivo quotidianamente troppe incertezze, ha aggiunto. Per dare delle risposte "urgenti e rapide al territorio", la consigliera del Patt Avanzo ha chiesto all'assessora di fare chiarezza sui tempi necessari "per passare dalla teoria alla pratica e sapere con certezza quale sarà il futuro della sanità trentina".

Ha espresso valutazioni severe sui protocolli non mantenuti e le criticità evidenziate dalla mozione anche Rodolfo Borga (Civica) che ha auspicato, "che questa Giunta faccia chiarezza".

"Una tematica senza bandierine" l'ha definita Gianpiero Passamani (UpT), che ha ricordato il lavoro di grande soddisfazione operato dal compianto collega Lenzi nell'arrivare alla firma del protocollo del 2006. Dello stesso avviso dei colleghi, Passamani ha espresso l'esigenza di "conoscere cosa vogliamo fare degli ospedali del territorio nel suo complesso".

Il consigliere Nerio Giovanazzi (AT) ha raccomandato attenzione agli ospedali di periferia, invitando l'assessore a redigere un progetto complessivo: su quello, piuttosto che sui singoli casi isolati sarebbe interessante e soprattutto utile discutere.

Borgonovo Re: nessun depotenziamento dell'ospedale di Borgo. Del piano generale si riparlerà dopo l'incontro di Giunta

La riflessione sulla rete ospedaliera territoriale verrà condivisa in Giunta lunedì prossimo e ci sarà modo di tornare sull'argomento dopo quell'appuntamento, ha precisato l'assessora Borgonovo Re nel prendere la parola per esprimere il parere sulla mozione in discussione.

L'assessora si è poi soffermata su alcuni temi citati dal documento, respingendo nella sostanza le carenze evidenziate: per cominciare, il pronto soccorso sarà aperto 24h e 7 gg su 7 come per tutti i presidi di pronto soccorso che si possano dire tali. Lo stesso dicasi per la chirurgia generale, con un potenziamento del turno pomeridiano in stagione turistica. Borgonovo Re ha però invitato a riflettere sulle 15 urgenze notturne di Borgo nel 2013, contro le 125 di Cavalese nello stesso anno. Su ortopedia si è investito e si intende continuare ad investire presso l'ospedale di Borgo, anche in una logica di collaborazione con il santa Chiara per la presa in carico di alcuni interventi programmati di minore complessità. Verrà mantenuto a livello locale il laboratorio ematologico per risposte rapide, mentre ci sarà il trasferimento di attività diagnostiche più complesse al santa Chiara. "Reparto d'eccellenza" è stato definito quello di odontostomatologia. Per quanto riguarda il reparto di ostetricia e ginecologia si intende garantire il supporto al parto secondo un modello già in sperimentazione in altro presidio sul territorio provinciale.

Un dato su tutti riportato da Borgonovo Re: dal 2012 al 2014 siamo passati da una media di 220,5 persone annue a 221,89 (queste ultime calcolate sul primo semestre): in conclusione e nella sostanza, non sarebbe in atto nessun depotenziamento per il presidio ospedaliero in oggetto.

La replica di Fugatti: spostare le urgenze a Trento significa depotenziare

"Le cose più urgenti a Trento, quelle meno complesse a Borgo" questa ammissione di Borgonovo Re a Fugatti sembrerebbe la conferma di un depotenziamento dell'ospedale di Borgo. Tutto questo è in contrasto con il famoso protocollo e con quanto sostenuto e affermato dalle comunità locali, ha aggiunto.

Dichiarazioni di voto. Appoggio di Chiara Avanzo

A favore della mozione di è espressa Manuela Bottamedi che ha dichiarato, a nome del MoVimento 5 Stelle, il sostegno agli ospedali periferici pur convinta della necessità di uscire dalla logica localistica per ragionare sull'intero comparto sanitario.

Anche Marino Simoni, ha espresso parere favorevole, a nome di Progetto Trentino, alla proposta Fugatti, per le stesse motivazioni già evidenziate e ribadite dai colleghi Giacomo Bezzi e Nerio Giovanazzi. Claudio Civettini (Lega) è intervenuto criticando l'atteggiamento della Giunta provinciale che avrebbe a suo avviso fondato la campagna elettorale su promesse che non potrà mai mantenere e si è appellato all'assunzione di responsabilità del Patt -in un contesto storicamente  oggetto delle battaglie autonomiste.

Chiara Avanzo, chiamata direttamente in causa, ha preannunciato il sostegno alla mozione.

Gianpiero Passamani, "non solo per spirito di maggioranza, ma anche per le risposte offerte dall'assessore e la convinzione che votando questa mozione non si risolvono i problemi della sanità trentina", pur assicurando per il futuro molta attenzione sulla materia, ha dichiarato di non intendere sostenere il documento. Per simili motivi, niente appoggio alla mozione da Alessio Manica (capogruppo PD) che ha invece assicurato l'attenta partecipazione del PD al dibattito che seguirà la presentazione del piano sanitario territoriale. Riprendendo la dichiarazione del collega Passamani, "pur conscio che questa mozione non sia risolutiva dei problemi della sanità del Trentino", Rodolfo Borga (Civica) ha garantito il sostegno ad "un documento che chiede il rispetto di un protocollo fino ad oggi disatteso". Giuseppe Detomas (UaL) ha osservato che "non sempre la proliferazione dei punti garantisce la salute e che salute significa anche sicurezza e servizio adeguato": potremo affrontare il problema solo con avremo in mano un quadro complessivo, sicuro e preciso. No alla mozione dunque, che offrirebbe "una visione parziale" del settore.

La votazione:

Messo ai voti il documento ha ottenuto 12 voti favorevoli e 20 contrari.

Interventi a sostegno dell'Apicoltura

Unanimità sulla mozione di Mario Tonina

L'ultima mozione esaminata (e approvata) dal consiglio provinciale prima della pausa estiva, impegna la Giunta provinciale su 4 punti in tema di apicoltura. In particolare il consigliere proponente Mario Tonina (UpT), che l'ha illustrata, parte da considerazioni di preoccupazione per un comparto, quello dell'apicoltura, che risulta in grave sofferenza, non solo a livello locale, ma mondiale. Nel dispositivo, modificato da un emendamento concordato con l'assessore Dallapiccola, si sollecita la costituzione della Commissione apistica, già prevista dalle norme in materia, finalizzata alla programmazione degli interventi in modo coordinato con le diverse associazioni di apicoltori trentini. In seconda battuta, il documento del consigliere dell'UpT insiste sulla necessità di rafforzare la formazione e l'informazione nei confronti degli apicoltori, oltre ad un contributo per l'acquisto di nutrimento per le api. Infine, che la Giunta informi la  competente commissione permanente sulle iniziative adottate.

"Un anno nero per l'apicoltura trentina, addirittura un 90% in meno dello scorso anno" non è l'unica ragione a spingere Graziano Lozzer (Patt) a sostenere l'iniziativa del collega Tonina, che ha definito assolutamente apprezzabile per i contenuti di valorizzazione di un comparto in sofferenza, ma che rappresenta una ricchezza straordinaria per il territorio trentino.

Similmente si è espresso Marino Simoni (Progetto Trentino) che ha sostenuto in particolare la necessità di formazione e informazione degli apicoltori professionisti o meno. Claudio Civettini (Lega) ha apprezzato l'iniziativa del collega Tonina, che sostiene un comparto estremamente importante di questo territorio e che va innegabilmente riorganizzato e valorizzato: "qui non si chiedono contributi, ma "una regia", ha chiarito.

Dallapiccola: contenuti accoglibili, nella direzione di quanto già avviato dalla Provincia

L'assessore competente Michele Dallapiccola ha prima di tutto inserito il tema nel contingente contesto di grave sofferenza, che sarebbe riconducibile a condizioni di tipo climatico, che avrebbero portato ad una mancata e diffusa produzione di miele. L'assessore ha giudicato accoglibili le istanze del consigliere Tonina, che vanno nella direzione di altre iniziative già avviate dalla Provincia, attraverso la Fondazione Mach. "Si tratta di ampliare o potenziare", ha aggiunto.

La replica di Tonina e la votazione

Nella replica Tonina ha ringraziato Dallapiccola e ribadito le ragioni e i contenuti del documento che è stato approvato dall'aula all'unanimità.