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23/07/2014 - In aula o in commissione

Quattro mozioni approvate. Sì sofferto al testo di Giuliani

Consiglio Provinciale: Civico e Manica (Pd) critici con la riproposizione dello stesso tema

Quattro mozioni approvate. Sì sofferto al testo di Giuliani

Nella foto, Luca Giuliani (Patt). In allegato l'ordine del giorno della seduta e link ai testi discussi

Quattro mozioni approvate. Sì sofferto al testo di Giuliani

Dopo la consegna al presidente Dorigatti della richiesta sottoscritta dalle minoranze che il presidente dell'esecutivo Ugo Rossi riferisca in aula in merito alla vicenda dell'istituto Sacro Cuore di Trento e alla Gallox, i lavori pomeridiani del Consiglio provinciale sono stati animati anche da una "falla aperta nella maggioranza" (così l'ha definita l'assessora Borgonovo Re) di fronte alla mozione proposta da Luca Giuliani del Patt per impegnare la Giunta a coinvolgere in attività sociali le persone che percepiscono un reddito di garanzia. Mozione alla fine approvata ma con le minoranze che non hanno partecipato al voto come anche due esponenti del gruppo del Pd. Ma nel Pd c'è stato anche chi si è astenuto o ha votato a favore, "per non far mancare i numeri alla maggioranza", ha spiegato il capogruppo Manica. In precedenza erano state approvate con emendamenti della Giunta le mozioni di Zanon (Progetto Trentino) sui Centri diurni, dello stesso Giuliani (Patt) sulle manifestazioni musicali notturne, e di Giovanazzi (Amministrare il Trentino), sugli appalti.

Zanon: una valutazione per decidere il fabbisogno di Centri diurni.

Approvata all'unanimità con 28 voti la mozione 107 proposta da Gianfranco Zanon (Progetto Trentino, per prevedere "Interventi a sostegno degli anziani e promozione dei centri diurni sul territorio". Il dispositivo originario, interamente sostituito da un emendamento sottoscritto da Zanon con l'assessora Borgonovo Re,  impegna la Giunta "ad effettuare una valutazione sul territorio provinciale della reale situazione di fabbisogno di Centri diurni, tenuto conto degli esiti delle attività di valutazione delle Unità di valutazione multidisciplinare (UVM), definendo un ordine di priorità degli interventi. Zanon ha sottolineato l'importanza della collaborazione dell'assessora e del gruppo di lavoro, "perché tutti sono in attesa del piano dedicato a tutta la rete ospedaliera territoriale".

Giuliani 1: per concertini e movida decidano i Comuni.

Via libera del Consiglio ancora all'unanimità (30 voti) alla mozione 134, la prima proposta in questa sessione da Luca Giuliani del Patt, per la "revisione della deliberazione provinciale n. 153 del 2001 concernente la disciplina dello svolgimento di manifestazioni ed attività ricreative in relazione alla tutela dell'inquinamento acustico". Anche in questo caso il dispositivo è stato sostituito d'intesa con la Giunta rappresentata stavolta dall'assessore Gilmozzi. Il testo della modifica impegna l'esecutivo "a modificare la delibera provinciale 235 sopprimendo il vincolo del limite massimo di 8 manifestazioni svolgibili all'interno e di 4 all'esterno di pubblici esercizi, delegando alle singole amministrazioni comunali la competenza di decidere la misura e l'orario di tali manifestazioni, in base alle esigenze territoriali e contingenti e nel rispetto dei criteri che saranno definiti dalla Giunta provinciale a salvaguardia della popolazione e degli effetti sulla salute derivanti dall'esposizione al rumore".

Per Claudio Civettini (Lega) è sicuramente meglio che i giovani rimangano nel proprio territorio, ma i residenti devono poter dormire. Trovare il giusto equilibrio tra queste due esigenze è una questione di civiltà. Bene quindi per Civettini prevedere che siano le amministrazioni ad assumersi delle responsabilità sulla misura e l'orario delle manifestazioni (musica e concerti) a seconda delle diverse situazioni territoriali.

Perplesso, Rodolfo Borga (CT) ha sottolineato che vi sono famiglie con persone che si alzano presto per andare a lavorare e che hanno dei bambini. A suo avviso la priorità in momenti difficili come questi non è la movida ma che gli universitari trovino a Trento tutti i servizi essenziali. Il divertimento è lecito se non disturba chi di notte ha bisogno di riposare.

Silvano Grisenti (PT) ha preannunciato il voto positivo del proprio gruppo. Questo argomento ha bisogno di equilibrio, di essere con i giovani ma non solo con loro perché la città è formata da tante esigenze diverse. Ha apprezzato l'idea che siano i Comuni a farsi carico di quest'equilibrio.

Per Lucia Maestri (Pd) ha giudicato "ottimo" l'emendamento proposto dall'assessore Gilmozzi. Sbaglia, a suo avviso, chi pensa di risolvere il problema confinando i giovani all'esterno delle città, perché essi sono parte integrante della comunità. "La movida – ha osservato – deve significare divertirsi stando insieme nel rispetto della comunità. E la politica ha il compito di mediare tra diverse anime della città".

L'assessore Gilmozzi preannunciato che in base a questa mozione adotteremo una delibera della Giunta d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, lasciando ai singoli Comuni la possibilità di valutare caso per caso orari e manifestazioni.

Giuliani (Patt) in replica ha precisato che la mozione non intacca il tema delle emissioni acustiche, ma che demanda la scelta ai Sindaci e alle giunte: in alcuni comuni vi saranno più concertini e in altri meno. Giusto anche, per Giuliani, non ghettizzare i giovani per risolvere il problema delle loro feste notturne, perché questo causerebbe ancor più problemi.

Borga (CT) ha preannunciato voto favorevole pur precisando che si devono tenere in considerazione anche l'interesse di chi abita in determinati luoghi. Perché un conto è il divertimento e un altro è il disagio di chi lavora e la notte ha il diritto di poter riposare e di non trovare al mattino gli spazi pubblici pieni di sporcizia.

Civettini (Lega) ha ribadito che devono essere le singole amministrazioni locali ad impegnarsi per trovare l'equilibrio tra i diversi diritti.

Giovanazzi e appalti: piccole opere per dar lavoro alle imprese locali.

A seguire l'assemblea legislativa ha approvato con 29 sì e un voto di astensione la mozione 137 proposta da Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino (riprendendo un testo già presentato in passato) per rivedere la politica degli appalti. Il dispositivo è stato anche in questo caso modificato da un emendamento concordato da Giovanazzi e dall'assessore Gilmozzi con una correzione del primo punto e la sostituzione del secondo. Con questa mozione la Giunta s'impegna a 1) procedere concretamente e in tempi certi con la semplificazione delle procedure urbanistiche stabilendo in modo chiaro una gerarchia degli investimenti per le opere pubbliche e privilegiando la programmazione di tante piccole opere compatibilmente con la programmazione e i piani già avviati; 2) favorire la piena attuazione di quanto previsto dal regolamento della legge 26/93 al fine di accentuare la qualità professionale nella redazione, progettazione e delle direzioni lavori". Giovanazzi ha segnalato che questa richiesta è stata avanzata anche dall'ordine degli architetti.

L'assessore Gilmozzi ha preannunciato la definizione di un protocollo redatto con gli ordini professionali per introdurre nuove regole in materia di appalti di lavori pubblici e in particolare di corrispettivi, per ridurre il fenomeno dei ribassi eccessivi negli affidamenti e a garanzia di una maggiore qualità delle prestazioni. Previsto anche un albo dei professionisti. Queste e altre norme daranno qualità e dignità ai lavori, anche se lo strumento migliore per evitare le criticità è, secondo Gilmozzi, il tavolo degli appalti, dove vi è la possibilità di tener conto in modo dinamico di una materia come questa, che evolve in continuazione.

Borga (CT) ha ricordato il protocollo sottoscritto con i Comuni relativamente alle modalità di affidamento dei lavori pubblici perché non vincere gli appalti non risulti più facile per le imprese non trentine. Occorre che gli enti appaltanti si assumano la responsabilità di scelte oculate e non solo al massimo ribasso.

Zanon (PT), preannunciando il suo voto favorevole, ha sottolineato che il problema vero è riuscire ad superare la logica del massimo ribasso.

Giovanazzi (AT) nella sua replica ha osservato che le ditte provenienti da fuori Trentino sono meno stimolate da gare con bassi importi. Meglio quindi finanziare piccole opere che diano lavoro alle imprese locali.

A favore della mozione di Giovanazzi si sono infine espressi Civettini (Lega), Grisenti (Pt) e Degasperi (M5s), quest'ultimo con qualche riserva.

Sì sofferto nel Pd alla mozione di Giuliani sul reddito di garanzia.

La discussione si è animata in particolare quando il Consiglio ha affrontato la mozione 138 proposta da Luca Giuliani del Patt, alla fine approvata con 18 voti a favore, tre astenuti tra i quali Luca Zeni del Pd. Non hanno partecipato al voto alcuni consiglieri di Progetto Trentino, la Lega, Giovanazzi, Borga e per il Pd Civico e Manic. La mozione prevede l'individuazione di strumenti per l'impiego dei beneficiari del reddito di garanzia in contesti lavorativi. Il testo era stato però emendato d'intesa con l'assessora Borgonovo Re modificando sia una parte della premessa sia, per intero, le conclusioni. Il nuovo dispositivo impegna la Giunta "ad individuare strumenti e modalità appropriati per definire percorsi di restituzione volontaria alla collettività da parte dei beneficiari del reddito di garanzia". Per Giuliani questa mozione va incontro al bisogno di chi non può percepire un reddito di garanzia.

Mattia Civico (Pd) ha dichiarato di condividere la mozione ma di non voler partecipare al voto: "non si possono discutere sempre le stesse cose per spostare le bandierine da un gruppo all'altro. Occorre studiarsi i testi dell'aula, altrimenti si è superficiali". Ha ricordato che la paternità dell'idea è da attribuire all'assessore Gerola del Comune di Rovereto, che ha associato reddito di garanzia e lavori a favore della collettività. Idea piaciuta anche alla maggioranza e che entra nell'ultima manovra finanziaria di assestamento con un apposito articolo. Poco tempo dopo anche Giovanazzi si è visto approvare un atto politico sul medesimo argomento.

Walter Viola (PT), d'accordo con Civico, ha segnalato che anche il collega Mosna ha da poco presentato una proposta, approvata, su questo tema. E ha aggiunto che se da una parte si potrebbe dire "repetita juvant" purché si materializzino gli impegni affidati alla Giunta con le mozioni, dall'altra non è chiaro in che cosa precisamente il testo di Giuliani impegni la Giunta. Secondo Viola con questa mozione "stiamo andando a votare sul nulla". Per questo ha invitato Giuliani a ritirare la proposta.

Per Civettini (Lega) la mozione di Giuliani non è un atto da legislatore perché ribadisce una normativa che esiste già. E ha annunciato il voto di astensione della Lega.

Bezzi (FI) ha dichiarato di non votare questa proposta perché è questa discussione è solo un'inutile perdita di tempo.

Borga (CT), preannunciando il proprio voto di astensione, ha osservato che dal testo di Giuliani non si capisce cosa debbano restituire volontariamente i beneficiari del reddito di garanzia.

L'assessora Borgonovo Re ha precisato che la mozione si riferisce al reddito di garanzia "automatico" per il quale, a differenza del reddito di garanzia "sociale" (concesso in presenza di ulteriori difficoltà del nucleo dovute alla perdita di lavoro) la legge esclude l'impegno della persona interessata in attività lavorative, prevedendo invece il suo coinvolgimento in attività di solidarietà sociale che un gruppo di lavoro della Provincia sta individuando.  Si tratta di mettere in contatto le persone che percepiscono il reddito di garanzia automatico con associazioni di solidarietà sociale.

Giuliani (Patt), nella sua replica, ha precisato di non volere alcuna paternità dell'iniziativa e ricordato di aver letto la mozione di Giovanazzi e valutato con il servizio legislativo l'opportunità di presentare questa mozione, della cui utilità si è detto convinto.

Civettini (Lega) ha giudicato un'arrampicata sui vetri il tentativo di chiarimento dell'assessora.

Il capogruppo del Pd Manica, dichiarando che il proprio gruppo non partecipa al voto su questa mozione, ha espresso amarezza e di aver sperato nel ritiro di questa mozione, perché siamo di fronte a un caso di ridondanza. "Dovremmo – ha concluso – ottimizzare il lavoro di quest'aula cercando di non tornare sugli stessi argomenti".

Borga (CT) ha detto di aver cambiato idea e di voltaer a favore della mozione come segno di solidarietà al collega Giuliani "così duramte rampognato".

L'assessora Borgonovo Re ha chiesto e ottenuto dal presidente Dorigatti una sospensione dei lavori per ridefinire il testo, "perché – ha aggiunto – non pensavamo che su un tema del genere si potesse aprire una falla così larga". Dopo la sospensione l'assessora, pur riconoscendo la "ridondanza" degli atti politici presentati su questo argomento, ha annunciato il voto favorevole della Giunta.

Viola (PT) ha ribadito che il problema è anche di merito e riguarda la comprensibilità del contenuto del dispositivo.

Borga (CT) ha osservato che il problema è se il gruppo del Pd partecipa o meno al voto, visto che poco fa Alessio Manica si era pronunciato per la prima opzione.

Civettini (Lega), dopo aver preso atto del vertice di maggioranza appena svolto, ha aggiunto che con la dichiarazione dell'assessora è stato sfiduciato il collega Civico. E ha preannunciato l'immediata presentazione interrogazione sulle attività previste per il reddito di garanzia.

Giovanazzi (AT) ha espresso solidarietà a Giuliani dichiarando però di non poter partecipare al voto sulla sua mozione, altrimenti domani se ne potrebbe presentare un'altra con lo stesso contenuto.

Manica ha chiarito che la posizione del Pd è quella da lui espressa prima, ma per senso di responsabilità ha aggiunto che una parte del gruppo voterà a favore della mozione per non far mancare i numeri alla maggioranza, mentre lui e il collega Civico non parteciperanno al voto.

Borga (CT) ha preannunciato di non voler, a questo punto, partecipare al voto.

I lavori a questo punto sono stati sospesi dal presidente Dorigatti dopo il ritiro, in attesa dei risultati degli studi in corso sull'argomento, della mozione proposta da Degasperi (M5s) sulla nomina di una commissione d'indagine in merito alla situazione ambientale della Bassa Valsugana, e il rinvio a domani la mozione di Bezzi (FI) sul Centro di formazione professionale di Ossana. Si torna in aula domani alle 10.00

Approfondimenti
Ordine del giorno seduta 22 23 24 luglio 204

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