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22/07/2014 - In aula o in commissione

Sì alla legge per ridurre gli affitti della Provincia e delle sue società

Emendato con la Giunta e approvato all'unanimità il disegno di legge proposto da Zanon (Pt)

Sì alla legge per ridurre gli affitti della Provincia e delle sue società

Dopo le tre giornate della settimana scorsa, oggi il Consiglio provinciale è tornato in aula per proseguire fino a giovedì l'esame dell'ordine del giorno della sessione di luglio. I lavori sono ripartiti dal disegno di legge 12 proposto da Gianfranzo Zanon di Progetto Trentino, emendato e approvato all'unanimità (30 voti) per ridurre la spesa legata al pagamento degli affitti degli immobili che ospitano sedi e uffici della Provincia e di altri enti pubblici collegati. Tutti i consiglieri si sono espressi a favore del testo emendato dalla Giunta d'intesa con Zanon prima del dibattito. L'emendamento concordato (firmato dall'assessore Olivi, ma per l'esecutivo è intervenuto il collega Gilmozzi) ha sostituito l'unico articolo del provvedimento per la cui discussione i capigruppo non avevano previsto tempi contingentati. Approvato all'unanimità anche un ordine del giorno collegato, proposto da Silvano Grisenti (Progetto Trentino) e in parte riformulato con l'assessore Gilmozzi, che impegna la Giunta a emanare direttive alle società di sistema della Provincia perché raggiungano lo stesso obiettivo, e per promuovere anche nell'ambito del protocollo di finanza locale 2015 azioni di contenimento per la riduzione delle locazioni passive.

L'emendamento.

L'emendamento sostitutivo del testo del disegno di legge di Zanon che la maggioranza e l'opposizione hanno condiviso, prevede che il piano di miglioramento della spesa della pubblica amministrazione definito dalla legge finanziaria provinciale 2011, assicuri di garantire risparmi non inferiori a quelli derivanti dall'applicazione del decreto legge 95 del 2012 "anche attraverso la riduzione dei canoni di locazione passiva aventi ad oggetto immobili a uso istituzionale". In pratica i tagli potranno anche superare la soglia minima del 15 per cento fissata dallo Stato, per "conseguire obiettivi di risparmio, previo parere della commissione consiliare competente. "L'emendamento – ha dichiarato Gianfranco Zanon – contiene tutto ciò che proponevo e anche qualcosa di più", perché non imponendo un taglio del 15 per cento come nel testo originario, consente riduzioni anche superiori".

Il testo originario.

Da segnalare che il testo originario di Zanon era stato respinto il mese scorso in prima Commissione perché applicava tout-court alla legislazione provinciale la riduzione del 15 per cento dei canoni di locazione degli immobili ad uso istituzionale prevista dal decreto legge 95 del 2012. E destinava le risorse così risparmiate all'acquisto e ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazioni principali.

Gilmozzi: rafforziamo un impegno già avviato dalla Giunta.

Dal canto suo l'assessore Mauro Gilmozzi ha spiegato il "no" della Giunta ai tagli lineari della spesa pubblica prescritti dal governo con il decreto legge 95 del 2012 ma "sempre ingiusti". L'assessore ha rivendicato il diritto della Provincia di esercitare la propria autonomia anche in questo campo, dandosi un progetto – il piano di miglioramento della pubblica amministrazione – che ha previsto la riduzione degli spazi degli uffici e quindi anche dei canoni di affitto. "Oggi infatti – ha segnalato l'assessore – la spesa per uffici della sola Provincia è di 7 milioni e 200 mila euro, più altri 2 milioni e 200 mila euro per le scuole e altri canoni per magazzini, parcheggi, ecc. Se se si rapporta questo risultato al costo degli affitti si può già notare a una riduzione del 15 per cento, ma ci aspettiamo ora un altro milione e mezzo di risparmi per disdette". Inoltre con la rinegoziazione dei canoni vi saranno riduzioni anche superiori al 15 per cento, a dimostrazione che i tagli lineari non sono la soluzione migliore. "Il testo emendato – ha concluso Gilmozzi – da un lato conferma l'indirizzo del piano di miglioramento della Provincia, e dall'altro permette di agire su qualche contratto di locazione".

Zeni: sì anche al testo originario. Grisenti: discutiamo del piano.

Positivo il giudizio di Luca Zeni (Pd) che ha sottolineato come l'autonomia non sia un automatico recepimento delle norme statali ma significhi agire meglio. "Se però – ha aggiunto – vi sono norme statali intelligenti sarebbe grave non recepirle". "E Io – ha concluso Zeni – ero aperto anche alla proposta originaria del disegno di legge".

Silvano Grisenti (Progetto Trentino) ha apprezzato il fatto che un assessore abbia parlato di una progettualità complessiva per la riduzione della spesa della Provincia riferita, in questo caso, alla gestione del patrimonio. Sarebbe bene però, per Grisenti, che la Giunta sottoponesse questo piano anche al Consiglio.

Critico con la Giunta Nerio Giovanazzi (AT) per le scelte compiute in merito alle sedi e agli uffici della Provincia. "Vi sono servizi come i vigili del fuoco dislocati in sedi non funzionali", ha osservato. Portare poi gli uffici in centro città, nell'ex sede dell'Itas, è sbagliato. Pur condividendo il testo emendato, Giovanazzi ha chiesto che la Giunta venga in aula con un piano preciso sul questo tema.

Marino Simoni (Pt) ha apprezzato lo sforzo compiuto con l'accordo e sollecitato la Giunta perché con le risorse risparmiate grazie a questa legge punti a rimettere il moto il settore dell'edilizia. Occorre inoltre recuperare capacità di contrattazione anche per i vari immobili di privati nei quali ha sede il Consiglio provinciale.

Filippo Degasperi (M5s) ha condiviso la proposta di Zanon perché "è arrivato il momento di intaccare certe rendite garantite dalla Provincia a una categoria selezionata di privati". Ha poi criticato la Giunta "che parla di piani e programmi ma non di tempi: evitare tagli lineari potrebbe rivelarsi un tentativo di rinviare le riduzioni di spesa".

Per Walter Viola (Pt) l'accordo sull'emendamento sostitutivo esprime un'assunzione di responsabilità da parte di tutti, ma ora bisogna dare attuazione a questo dispositivo. Ha auspicato che quanto accaduto oggi non sia un episodio ma un metodo di lavoro perché occorre guardare al merito e non al colore politico delle proposte.

 

Via libera all'ordine del giorno per minori spese anche di società e Comuni.

Prima di concludere la discussione, Silvano Grisenti (Pt) ha illustrato un ordine del giorno collegato al disegno di legge per estendere anche alle società di sistema della Provincia e alle amministrazioni locali il perseguimento dello stesso obiettivo di contenimento della spesa.

Il testo dell'ordine del giorno è stato discusso e in parte riformulato da Grisenti su richiesta dell'assessore Gilmozzi per consentire alla Giunta di sostenere gli impegni previsti. Quanto alla richiesta avanzata da Grisenti di un confronto consiliare sul piano di miglioramento adottato dalla Giunta, Gilmozzi ha segnalato di aver messo il testo a disposizione il testo della commissione competente, con particolare riguardo alla gestione del patrimonio immobiliare della Provincia nel Comune di Trento.

L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità (31 voti a favore).

Contenere la spesa corrente in tutti i settori del bilancio provinciale.

Zanon (Pt), nella sua replica, ha osservato che nei prossimi anni la Provincia dovrà impegnarsi a ridurre come in questo caso la spesa corrente in modo da rilanciare quella per gli investimenti".

Secondo Rodolfo Borga (Civica) "non tutto il male vien per nuocere", perché la contrazione delle risorse della Provincia sta portando a una maggior oculatezza nella spesa e a una diminuzione delle clientele nella gestione del denaro pubblico. Il pregio del ddl di Zanon – ha osservato – è di imporre un contenimento generalizzato e non discrezionale della spesa per le locazioni passive.

Grisenti (Pt) ha ricordato che le risorse in gioco per gli affitti ammontano a 11 milioni di euro senza contare la spesa dei Comuni. "Il nostro disegno di legge – ha spiegato – ha voluto essere un granello, uno stimolo, per spingere la Giunta a ridurre la spesa con un piano complessivo. E ora – ha concluso – la riduzione dovrà interessare l'intero bilancio della Provincia, perché i soldi mancheranno sempre più".

Claudio Civettini (Lega) ha espresso condivisione per il ddl di Zanon che dimostra la necessità non di tagliare ma di razionalizzare. La Lega critica comunque i discutibili contributi concessi dalla Giunta ad aziende e società mentre si continuano a tagliare i servizi sanitari sul territorio.

Dopo la pausa hanno espresso sostegno al disegno di legge emendato i consiglieri Giacomo Bezzi (FI) e Nerio Giovanazzi (AT). Il primo plaudendo a un'iniziativa "che va nella direzione del risparmio sulla spesa corrente per liberare risorse sugli investimenti in una prospettiva di sviluppo socio-economico della società trentina". Il secondo ha auspicato che Gilmozzi metta a punto un piano organico di risparmio coerentemente con la ratio di questo disegno di legge.

L'emendamento sostitutivo (e di fatto il disegno di legge) è stato approvato all'unanimità.