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14/06/2017 - In aula o in commissione

Sì unanime al disegno di legge per la tutela e la valorizzazione del pane fresco artigianale trentino

Dalla Seconda Commissione. Pareri favorevoli ai bandi proposti da Olivi per imprese innovative

Sì unanime al disegno di legge per la tutela e la valorizzazione del pane fresco artigianale trentino

L'autore del provvedimento, Mario Tonina, dell'Unione per il Trentino

Sì unanime al disegno di legge per la tutela e la valorizzazione del pane fresco artigianale trentino

​​"Per valorizzare la produzione panaria e dolciaria da forno trentina nonché favorire l'informazione e la sensibilizzazione dei consumatori, la Provincia approva i disciplinari di qualità per le tipologie panarie e dolciarie da forno trentine, il cui rispetto consente l'ottenimento dell'autorizzazione all'uso del marchio di qualità con indicazione di origine 'Qualità Trentino'". E' questa la norma più innovativa del disegno di legge 148 proposto da Mario Tonina, dell'Unione per il Trentino, approvato oggi pomeriggio all'unanimità, con sette voti favorevoli, compresi quelli dei consiglieri di minoranza Fasanelli e Zanon, dalla Seconda Commissione presieduta da Luca Giuliani (Patt). Il testo prevede interventi per tutelare l'attività di panificazione ma anche i consumatori, rendendo possibile distinguere chiaramente, grazie al marchio di qualità, il pane fresco trentino realizzato con tecniche artigianali ed ingredienti derivati dall'agricoltura locale. A seguire la Commissione ha espresso due pareri favorevoli ad altrettante deliberazioni proposte dall'assessore Olivi per l'utilizzo di risorse europee a sostegno di iniziative imprenditoriali particolarmente innovative.

Testo riscritto da emendamenti lasciando inalterato l'obiettivo.

Tonina, soddisfatto del pieno consenso ottenuto, ha presentato numerosi emendamenti al testo originario, "che sono frutto – ha spiegato – sia dei suggerimenti forniti dall'assessore Olivi (che ha sottoscritto le proposte di modifica, ndr) sia del recepimento dei contributi emersi dalle audizioni effettuate dalla Commissione. La riscrittura del ddl, dovuta a necessità tecnico-legislative, lascia inalterato – ha assicurato Tonina – l'obiettivo del provvedimento: la tutela delle imprese tradizionali della panificazione trentina e dei consumatori. Il consigliere ha evidenziato come, anche grazie all'apporto dei produttori agricoli, con questo ddl sarà possibile promuovere le caratteristiche specifiche del pane trentino. Ma soprattutto il ddl renderà finalmente visibile e riconoscibile, con al marchio, il pane artigianale locale e il lavoro dei produttori locali. "Solo tre regioni in Italia – ha ricordato il consigliere – hanno già dedicato una legge a questo settore: Veneto, Lombardia e Sardegna. Ora anche la nostra Provincia – ha concluso – riconosce per legge il ruolo di chi svolge da tanto tempo e con grande passione questo lavoro, e presta attenzione alle richieste formulate nel corso delle audizioni dalle associazioni dei consumatori". Massimo Fasanelli del Gruppo misto, pur riservandosi di approfondire gli emendamenti, visto lo spirito della proposta ha preannunciato  il proprio voto favorevole al ddl.

L'assessore Olivi: garantita anche la formazione degli operatori.

Come co-firmatario degli emendamenti, l'assessore Olivi ha attribuito al consigliere Tonina il merito di aver assunto con questo ddl "l'impegno di qualificare la tipicità della filiera panaria del Trentino". E ha spiegato che la riscrittura del provvedimento si è resa necessaria per soddisfare ancor meglio questo obiettivo, evitando possibili conflitti tra queste nuove norme e la legislazione nazionale e locale. Le regole sono state rese più stringenti con gli emendamenti sia nel senso della qualità e della promozione, sia dell'accesso al sistema degli incentivi provinciali. Ed è stata garantita anche una formazione adeguata degli operatori del settore, per evitare sia il modello del mordi e fuggi sia un'impostazione tipicamente industriale. La volontà, ha concluso Olivi, è di salvaguardare questo pezzo di attività artigianale in un quadro di norme che non collidano né con le leggi nazionali né con quelle provinciali. 

Commentando l'approvazione del suo disegno di legge, il cui esame finale in aula avverrà probabilmente ai primi di luglio, Tonina ha ricordato che negli ultimi anni, specialmente nelle valli del Chiese e dei Laghi, è rinato l'interesse per la produzione di alcuni cereali trascurati come segale, farro, avena, orzo e grano saraceno, che appartengono alla nostra tradizione agricola e garantivano la rotazione delle colture evitando l'abbandono del territorio. La produzione di questi cereali andrebbe sempre più incoraggiata e valorizzata anche per completare la filiera del pane trentino.

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Via libera a due bandi sul FESR per imprese innovative.

Poco prima dell'approvazione del ddl, con quattro voti favorevoli e un astenuto (Degasperi del M5s) la Seconda Commissione ha espresso due pareri favorevoli su altrettante deliberazioni proposte dall'assessore Alessandro Olivi e riguardanti due bandi sul FESR (fondo europeo per lo sviluppo economico territoriale) a sostegno delle imprese. La prima riguarda aiuti pubblici per attività di particolare livello innovativo e in particolare il seed money, progetto finalizzato a sostenere l'avvio e lo sviluppo di prototipi e processi di ingegnerizzazione e commercializzazione di nuove attività. L'obiettivo è di favorire l'accesso alla piattaforma imprenditoriale del Trentino di iniziative innovative promosse da giovani. Si prevede un iniziale intervento pubblico a sostegno della progettazione dell'impresa, e una seconda fase di aiuto che implica la capacità di acquisire anche un finanziamento privato. Beneficerà della delibera chi intende avviare un'iniziativa imprenditoriale per l'ingegnerizzazione e lo sviluppo di un prototipo, che nella prima fase potrà ottenere un sostegno totale, fino a 70.000 euro per progetto, mentre l'aiuto previsto nella seconda fase oscillerà tra i 25.000 e i 100.000 euro se l'iniziativa riesce ad ottenere anche il finanziamento di un privato. Se l'iniziativa ottiene 50.000 euro da privati, altri 50.000 euro saranno forniti dalla Provincia. Le domande sono aperte da luglio a ottobre con uno stanziamento provinciale di 2.100.000 euro per la prima fase e di 800.000 euro per la seconda fase. L'assessore Olivi ha sottolineato che il provvedimento ha un valore politico, perché le risorse indirizzate sul FESR a favore dello sviluppo economico qualitativo, non compensano né sostituiscono la finanza pubblica tradizionale. "Per la prima volta – ha spiegato – nel FESR la Provincia colloca risorse europee in modo così netto a favore dello sviluppo e della competitività del sistema. Non si tratta di risorse prese dalla legge 6 per finanziare progetti indicati dall'Unione europea, ma di risorse aggiuntive rispetto a quelle messe a disposizione dai nostri canali legislativi tradizionali. Questa è una scelta strategica della Provincia che vuole utilizzare le risorse europee per la crescita e lo sviluppo qualitativo del sistema".

A questa logica, ha proseguito Olivi, risponde anche il secondo bando, che prevede sostegno ad investimenti fissi per le piccole e medie imprese, e comprende anche la possibilità di acquistare brevetti industriali sulle nuove tecnologie. In sostanza si vogliono rendere più qualificanti gli investimenti collocandosi. Destinatarie della delibera sono tutte le imprese che investono tra i 300.000 euro e i 2.500.000 euro sia in beni immobiliari che mobiliari. La somma stanziata dalla Provincia per questo bando – anche in questo caso è la prima volta – ammonta a 5 milioni di euro. Le domande verranno raccolte dal primo luglio al 15 ottobre. Si tratta, ha concluso l'assessore, di "spingere avanti il livello di qualità degli investimenti anche l'intervento se si colloca nel solco del più tradizionale sostegno alle PMI".

Anche in questo caso la Commissione ha espresso parere favorevole con 4 voti a favore e uno di astensione (di Degasperi del M5s).