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12/05/2017 - In aula o in commissione

Consiglieri provinciali per un giorno, 25 maturandi propongono due nuove leggi

Ragazzi in aula con l'ufficio di presidenza e gli assessori Ferrari e Mellarini

Consiglieri provinciali per un giorno, 25 maturandi propongono due nuove leggi

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Consiglieri provinciali per un giorno, 25 maturandi propongono due nuove leggi

​​​​​​​​Una mattinata da consiglieri provinciali, da massimi rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni per proporre, discutere, emendare e votare due disegni di legge. A sperimentare stamane da protagonisti, dentro la "stanza dei bottoni", l'attività politica e partecipativa più importante, seduti negli scranni dell'emiciclo dove normalmente si riunisce l'assemblea legislativa del Trentino, sono stati 25 studenti di due classi: la V A Amministrazione finanza e marketing dell'Istituto d'istruzione superiore "Lorenzo Guetti" di Tione e la V CSA Biotecnologie sanitarie dell'Istituto tecnico tecnologico "Buonarroti-Pozzo" di Trento. Davanti a loro, senza simulare nulla ma svolgendo ciascuno il proprio ruolo e prendendo sul serio ogni intervento, c'erano alcuni autorevoli "titolari" dell'assemblea legislativa: il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, il vicepresidente Walter Viola, i segretari questori Mario Tonina e Claudio Civettini, i consiglieri Claudio Cia e Marino Simoni e, per il governo provinciale, gli assessori alle politiche giovanili Sara Ferrari e allo sport Tiziano Mellarini. Anche quest'anno "Ragazzi in aula" è stato un interessante momento di incontro tra un gruppo studenti ormai prossimi all'esame di maturità e il Consiglio provinciale, che ha promosso l'iniziativa curata dalla funzionaria Carla Tomasoni.

Dopo il saluto del presidente ("voi – ha pronosticato Dorigatti – un giorno potreste prendere posto in questi banchi ed essere la futura classe dirigente della Provincia") e l'appello letto da Tonina, la parola è passata a Marina Gioni, che per la classe V dell'istituto di Tione ha illustrato il disegno di legge "Sistema integrato di metodologia CLIL, alternanza scuola - lavoro e formazione del cittadino europeo nella scuola secondaria di secondo grado". Il testo, prima emendato con la collaborazione dell'assessora Ferrari, che ha plaudito all'iniziativa capace di unire due attività scolastiche importanti come quelle previste dal piano per il trilinguismo e l'alternanza scuola-lavoro, e poi approvato all'unanimità dai ragazzi, potrà essere fatto proprio e rilanciato dai "veri" consiglieri provinciali, in particolare dai componenti della Quinta Commissione cui sarà sottoposto. E tradursi magari in una autentica proposta di legge. Cosa prevede il provvedimento? Un'esperienza di studio e lavoro di tre settimane all'estero, dove si parli tedesco o inglese, esclusivamente riservata agli alunni di IV superiore, in un periodo deciso dagli istituti compreso tra il 1° settembre e il 30 giugno. La full immersion permetterà ai ragazzi di frequentare al mattino per almeno due settimane quattro ore di lezione al giorno con insegnanti di madrelingua, durante le quali si parlerà solo tedesco o inglese, utilizzando così appieno la metodologia CLIL. A tema vi saranno i fondamenti comunitari e i diritti del cittadino europeo. Nei pomeriggi, sempre per 15 giorni, gli studenti dovranno partecipare ad uno stage presso enti pubblici o aziende del Paese ospitante, assolvendo in tal modo all'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro previsto dal nostro ordinamento, ma ad un livello internazionale.

I consiglieri provinciali diciottenni, hanno poi approvato, questa volta non senza esprimere durante il dibattito qualche voto contrario e di astensione, il disegno di legge proposto dalla V dell'Istituto "Buonarroti-Pozzo", dal titolo "Promozione dello sport: sicurezza e solidarietà". Illustrato da Sabrina Barbi, il testo è finalizzato a rendere utilizzabili a beneficio di chiunque pratichi un'attività sportiva anche al di fuori di strutture ed impianti, i defibrillatori salvavita. Si tratta di una novità perché le norme nazionali e provinciali oggi prevedono che la presenza del defibrillatore e del personale formato per utilizzarlo nel caso si verifichino arresti cardiaci, sia solo all'interno delle strutture sportive. Il provvedimento voluto dai ragazzi ed emendato con l'aiuto dell'assessore Mellarini, punta ad impegnare la Provincia ad intervenire con una serie di iniziative per diffondere ancor più il defibrillatore e le persone specializzate nell'uso di questa macchina, in modo tale da raggiungere nel più breve tempo possibile l'infortunato. Questo anche creando una rete informatica tra associazioni e società sportive, stabilimenti balneari, scuole, ecc. Si tratta insomma di moltiplicare la possibilità di cercare e di trovare sul territorio, anche quando ci si trova lungo una pista ciclabile, sia il defibrillatore sia persone preparate per farlo anche nei luoghi.

Sul tema l'assessore Mellarini ha apprezzato e condiviso la sollecitazione dei ragazzi, e dopo aver sottolineato in materia i difetti non ancora corretti del decreto Balduzzi, ha suggerito di perfezionare la proposta per ricondurla nell'alveo della  legge 4 sullo sport.

Immagini
  • Ragazzi durante i lavori sui due loro ddl in aula
  • I ragazzi in aula con il presidente Dorigatti
  • Studenti, insegnanti e consiglieri in aula
  • Marina Gioni durante un suo intervento in aula
  • Sabrina Barbi durante il suo intervento
  • Il ragazzi votano in aula