Il presidente Dorigatti all'incontro con i colleghi delle assemblee legislative delle "speciali"
Da Cagliari un passo avanti verso il regionalismo differenziato
"Per permettere lo sviluppo delle Autonomie dobbiamo innanzitutto garantire la massima trasparenza su tutti quelli che sono gli aspetti dell'Autonomia, affinchè le altre Regioni possano comprendere quali sono i vantaggi, ma anche gli oneri, dell'essere autonomi, a partire da quanto si investe nel sociale e nelle politiche economiche. Come ha detto lo stesso Alcide Degasperi, abbiamo il dovere di dimostrare di saper fare più e meglio dello Stato e sono convinto che in questi anni abbiamo saputo tener fede a questo impegno. Oggi tuttavia la specialità è messa ancora in discussione e il nostro compito è quello di favorire lo sviluppo di un regionalismo differenziato".
Così il Presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, oggi a Cagliari, dove si è tenuto il coordinamento dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che ha approvato un documento che detta le linee sulle prospettive di riforma del regionalismo italiano, finalizzato a portare a compimento il processo iniziato con la riforma costituzionale del 2001.
Insieme al Presidente Dorigatti, anche il Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo e il Vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, che hanno preso parte anche all'assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
L'incontro, organizzato dal Consiglio regionale sardo in occasione del Sa die de Sa Sardigna, giornata simbolica di celebrazione dell'autonomia della Sardegna, ha visto due momenti di riflessione: il primo dedicato al tema dell' "Autonomia finanziaria, coordinamento della finanza pubblica, federalismo fiscale: il comune problema delle risorse", introdotto dagli interventi di Luca Antonini dell'università di Padova, Omar Chessa dell'università di Sassari e Gianfranco Postal, magistrato della Corte dei Conti della sezione Trento, mentre il secondo era incentrato su "Specialità, asimmetria, uniformità. Il regionalismo italiano e la sfida della differenziazione", con gli interventi di Massimo Luciani, presidente dell'Associazione italiana Costituzionalisti, Stelio Mangiameli, Luca Antonini e Andrea Pubusa.