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21/03/2017 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Disegno di legge contro il consumo di droghe: più informazione e formazione tra i giovani

Presentato e depositato da Manuela Bottamedi del Gruppo misto

Disegno di legge contro il consumo di droghe: più informazione e formazione tra i giovani

In allegato, la relazione e il testo del provvedimento

Disegno di legge contro il consumo di droghe: più informazione e formazione tra i giovani

​​​Più informazione e formazione, a partire dalla scuola, per prevenire la tossicodipendenza. Il potenziamento di quest'approccio al problema droga, soprattutto tra i giovani, è l'obiettivo del disegno di legge proposto da Manuela Bottamedi del Gruppo misto, depositato stamane in Consiglio provinciale. Il testo, intitolato "Azioni ed interventi per la prevenzione degli stati di tossicodipendenza", prevedendo di modificare a questo scopo ben 10 leggi provinciali, prende le mosse dall'aggravarsi del fenomeno anche nel Trentino, documentato dai dati forniti dal Sert.

Il consumo di droghe è in forte aumento (anche tra i minori) e stanno cambiando mode e modi di consumo. Aumentano le sostanze sintetiche reperibili on-line a basso costo e, nel contempo, si riscontra una sempre maggiore fragilità emotiva e caratteriale nei giovani. Gli effetti delle droghe sono devastanti sia sulla psiche che sul fisico e comportano pericoli e gravi conseguenze  per chi li assume e per la collettività, costituendo inoltre un costo sociale e sanitario molto elevato. 

Bottamedi evidenzia come una recente ricerca riguardante la media di consumo di droghe da parte dei giovani, veda ai primi posti Italia, Francia e Stati Uniti, paesi nei quali nell'ultimo mese quindici giovani su cento hanno fatto uso di droghe almeno una volta. Risultano invece agli ultimi posti per consumo di droghe, con due giovani su cento, i Paesi del Nord Europa – Norvegia, Danimarca, Islanda, Svezia, Finlandia – nelle cui scuole molto spazio è dedicato alle strategie educative volte a rafforzare le abilità relazionali, comunicative ed emotive dei bambini e dei ragazzi.

La consigliera spiega che il suo ddl "non ha un approccio punitivo e repressivo", ma mira ad intervenire sulle norme esistenti per sviluppare l'informazione e la formazione in materia di tossicodipendenze. Alla base di quest'approccio sta la convinzione che proprio l'informazione e la formazione  costituiscano la principale risorsa per la prevenzione del consumo di sostanze. Si tratta, per Bottamedi, di accrescere nei giovani e negli adulti la consapevolezza delle conseguenze dell'assunzione di droghe. E che soltanto attraverso percorsi di formazione che partano dalla scuola, si possono potenziare le life skills (competenze di vita) e le capacità di relazione e di controllo dei propri stati emotivi.

Secondo la consigliera "le iniziative e i percorsi di sensibilizzazione che la Provincia di Trento ha adottato finora sono senz'altro buoni, ma non sufficienti a contenere un fenomeno in continua crescita". A suo avviso "i progetti vanno resi più capillari, più efficaci e più incisivi, sia nei contenuti che nella metodologia". A proposito di metodo educativo, la proposta di legge punta sull'educazione tra pari (peer to peer) come veicolo privilegiato per formare i giovani ad una maggiore consapevolezza e responsabilità. Sarà inoltre necessario, per Bottamedi, anche un maggiore coinvolgimento delle famiglie e del terzo settore (volontariato e associazionismo), sia nella fase preventiva che in quella del recupero.

I 38 articoli del testo modificano la normativa provinciale in vari settori: istruzione, formazione, socio-sanitario.

Allegati
Il testo del disegno di legge
Il testo della relazione illustrativa