Aperti i lavori del Consiglio provinciale. Laura Mezzanotte nel Corecom
Question time e nomine hanno aperto la prima sessione dell'anno in aula
In allegato, l'ordine del giorno con accesso ai testi in discussione e il video della seduta di oggi
Il
question time ha aperto i lavori del Consiglio provinciale convocato
oggi e domani in aula dal presidente Dorigatti. A seguire l'assemblea legislativa ha sostituito la consigliera Lucia Maestri con Donata Borgonovo Re, anche lei del Pd, nella Terza commissione e nominato la giornalista Laura Mezzanotte nel Corecom al posto del dimissionario Orfeo Donatini, Eletti anche un membro supplente e un'altro effettivo della sottocommissione elettorale circondariale di Cles.
Lorenzo Ossanna (Patt)
Piante ornamentali
per la rotonda
in
località “Rupe”
Il
consigliere del Patt chiede alla Giunta se non si ritenga di
abbellire, con piante ornamentali e di basso fusto, l’uscita nord
della galleria “Rupe” a Mezzolombardo. “Biglietto da visita”
delle valli del Noce e dell’Altipiano Fai – Paganella.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha detto che l’abbellimento va fatto, ma c’è una
consuetudine che la Pat mantiene la rete mentre gli abbellimenti
passano attraverso i comuni, che hanno strutture adibite
all’abbellimento, o le Comunità di valle. Quindi, l’obiettivo è
condiviso, ma la Pat potrà solo attivarsi per promuovere un accordo
per questo intervento.
La
replica. Ossana
ha ricordato l’importanza di trovare un accordo con i comuni.
Claudio
Civettini (Civica Trentina)
Guardia
medica
in
Tesino perché
è
stata soppressa?
Il
consigliere della Civica chiede alla Giunta di conoscere in base a
quali numeri la guardia medica in Tesino è stata soppressa. E se la
scelta abbia tenuto conto dei rischi ai quali sono sottoposti i
residenti, come nel caso di un cittadino diabetico salvato per due
volte dai medici della guardia medica del Tesino.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha affermato che le cosiddette guardie mediche, in realtà
medici di continuità assistenziali, sono chiamati a fare interventi,
appunto, di continuità assistenziale al posto dei medici di base e
non d’urgenza. Quest’ultima spetta al 118. Il sistema è
cambiato, ha continuato Zeni, rispetto ad un tempo: oggi c’è la
rete del 118 quindi la funzione della guardia medica è cambiata.
Anche partendo dalla presunta crisi ipoglicemia, citata da Civettini,
i medici ribadiscono che la scelta migliore è l’intervento del 118
sotto la supervisione dei medici. Si sconsiglia il trasporto da parte
di privati e la guardia medica in casi di crisi grave non potrebbe
assistere un paziente. La media dei dati di Pieve Tesino degli
interventi della guardia medica del Tesino nel 2013 ogni 12 ore si
sono fatte 3,3 visite; nel 24, 2 nel 2015, 2. Nel periodo 2 novembre
– 16 gennaio, quindi dopo la ristrutturazione del servizio, gli
accessi al pronto soccorso di Borgo sono stati 2124 a fronte dei 2114
dello stesso periodo dell’anno precedente. Quindi non c’è alcun
affollamento del Ps. Infine, Zeni ha detto che su 780 utenti, tra
novembre e gennaio, della sede guardia medica di Borgo, 34 sono del
Tesino e quindi., ha concluso, non c’è alcun affollamento della
struttura.
La
replica. Il
consigliere ha detto che la risposta è stata da “professorino”.
E nel caso di emergenza, contrariamente a quanto affermato da Zeni,
come quella vissuta dal cittadino l’intervento deve essere
immediato. E l’intervento del 118 in Tesino, ha ricordato, non può
essere immediato.
Alessio
Manica (PD)
Viabilità
a Rovereto
Il
tavolo di lavoro
a
che punto è?
Il
consigliere chiede alla Giunta di sapere quale sia lo stato dell’arte
del tavolo di lavoro tra il Comune di Rovereto e la Pat per
interventi per la mobilità, tra i quali la riapertura di Calliano e
l’A22 gratis tra Rovereto sud e Trento Nord. Manica chiede anche
quale sia il coinvolgimento della Comunità di valle.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha risposto affermando che è al lavoro un gruppo tecnico
Comune - Pat che ha il compito di stabilire le concause delle
difficoltà del traffico e individuare le soluzioni. Incontri tra le
giunte su questo documento tecnico non sono ancora stati fatti. E’
stato presentato alla Comunità di valle, ma le scelte politiche, ha
concluso Gilmozzi, ci saranno quando il documento tecnico verrà
tradotto in volontà politica.
La
replica. Manica
ha preso atto che il tavolo non è chiuso ma si è nella fase di
valutazione di alcuni scenari. Serve però, ha raccomandato, un
confronto delle amministrazioni per evitare che le proposte sulla
viabilità in Vallagarina si “schiantino” come è accaduto nel
passato.
Mario
Tonina (UpT)
Cosa
si intende fare
per
contenere
i
cinghiali?
Il
consigliere dell’UpT chiede quali interventi si intendono adottare
per il contenimento delle popolazioni di cinghiale nel Basso Sarca e
nel comune di Nago – Torbole e se si intenda creare una nuova area
di controllo per le zone nelle quali è accertata la presenza di
ibridi tra cinghiali e suini domestici.
La
risposta. Dallapiccola
ha risposto che i cinghiali gli ibridi nella zona ci sono e a questi
ultimi si è estesa la gestione riservata ai cinghiali. Il comitato
faunistico, ha ricordato,si occupa di questo problema e
l’amministrazione provinciale sta affrontando complessivamente
questi problemi e nel prossimo comitato si affronterà la questione
specifica presentata da Tonina.
La
replica. Questo
ricordato dall’assessore, ha detto Tonina, dev’essere un impegno
forte. Le popolazioni di cinghiali e suidi devono essere contenute,
ha ricordato, anche con l’intervento dei cacciatori. Le zone
intervento vanno estese al Baldo e alle zone dove si è riscontrata
la presenza di ibridi.
Walter
Viola (Progetto Trentino)
Nuova
distorsione
del
calcolo Icef
La
giunta interviene?
Il
consigliere segnala un’ennesima distorsione del sistema Icef. Il
caso di due anziani coniugi, uno dei quali accolto in una Rsa, perché
bisognoso di cure che non possono essere garantite dall’assistenza
domiciliare, la cui retta assorbe completamente la pensione e
l’indennità di accompagnamento. Al tempo stesso l’altro coniuge
si trova nella necessità di accedere alle cure domiciliari, ma non
si può giovare degli aiuti pubblici perché la valutazione Icef
viene fatta in base alle somme dei redditi. La legge non prevede le
detrazioni delle spese per l’Rsa e si crea quindi una distorsione
evidente. Per questo Viola chiede alla Giunta se intenda intervenire
riconoscendo la detrazione, almeno in parte, della quota della Rsa
per il calcolo Icef.
La
risposta. Zeni
ha risposto che la proposta del consigliere è già prevista dalla
disciplina introdotta dalla Giunta in dicembre col nuovo
disciplinare. Quindi, le detrazioni delle spese per l’assistenza
socio assistenziale sono già previste. Perciò il caso riportato
potrebbe essere un errore di calcolo o antecedente alla nuova
disciplina. Comunque, ha detto Zeni, le segnalazioni di eventuali
errori vanno bene per migliorare l’Icef.
La
replica. Il
caso è recentissimo, ma ha ricordato che l’Icef è la conseguenza
di un sistema fiscale che non funziona. Oggi è evidente che c’è
bisogno di equilibrio per non penalizzare il patrimonio. Una
riflessione generale sull’applicazione dell’Icef, in particolar
modo per ciò che riguarda il risparmio, ha insistito Viola, va
comunque fatta.
Chiara
Avanzo (Patt)
Guardia
medica
del
Tesino
scelta
da rivedere
La
consigliera del Patt, ricordando un grave fatto accaduto nei giorni
scorsi, chiede alla Giunta di sapere se, dopo la chiusura della
guardia medica del Tesino, ci sia stato un reale sovraffollamento del
pronto soccorso del San Lorenzo di Borgo messo in evidenza dai medici
di guardia notturna. Infine, Chiara Avanzo chiede alla Giunta se, di
fronte ai fatti accaduti, all’analisi dei numeri, non ritenga di
riconsiderare le scelte per la guardia medica del Tesino che hanno un
peso anche sul calo delle presenze turistiche.
La
risposta. Zeni
ha risposto affermando che l’impostazione è quella di valutare il
nuovo assetto delle guardie mediche. Ma, ha aggiunto, servono
valutazioni supportate da dati. E l’assessore ha ribadito,
riportando i dati forniti nella risposta a Civettini, che per la
guardia medica e il pronto soccorso di Borgo non si evidenziano un
sovraffollamenti. Zeni ha ribadito che i casi gravi, come quelli
citati nell’interrogazione, vanno trattati dal 118 e non dai medici
di continuità assistenziale che svolgono le funzioni dei medici di
famiglia.
La
replica. La
consigliera ha detto che le funzioni della guardia medica sono
chiare, ma il caso accaduto in Tesino ha destato perplessità, e
sulla stampa sono usciti dati sul territorio che sembrano essere a
facole della scelta della riforma, però, d’altra parte, i medici
hanno sollevato dubbi. Quindi, ha chiesto Chiara Avanzo, dove sta la
verità: nei numeri pubblicati o nella voce di operatori e
amministratori che lamentano problemi?
Giacomo
Bezzi (Forza Italia)
Quali
sono i dati
più
recenti sulle
tossicodipendenze?
Il
consigliere di Forza Italia chiede alla Giunta di conoscere i dati
più recenti relativi all’incidenza delle tossicodipendenze tra i
minorenni nella nostra provincia e se il fenomeno viene rilevato
nelle scuole.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha risposto che il Sert divide i pazienti giovani in due
categorie: i tossicodipendenti e i consumatori problematici.
Cinquanta ragazzi sono stati seguiti dal Sert in seguito alle
segnalazioni del Commissariato del Governo e la cannabis è risultata
essere la sostanza più usata; mentre l’ eroina rimane la sostanza
più usata per le dipendenze. L’età di esordio del consumo di
stupefacenti va dagli undici ai 17 anni. Sempre più frequenti i casi
di intossicazione causati dalle nuove droghe. Sostante dannose spesso
acquistate sul mercato online. Nuove sostanze, ha aggiunto Zeni, che
non sono immediatamente identificabili. Il Sert, ha ricordato infine,
lavora con scuole e comunità per progetti di educazione,
informazione e prevenzione.
La
replica. Bezzi
ha replicando affermando che sulle scale dei gruppi consiglieri ci
sono spessissimo tossicodipendenti che si drogano. Il consigliere, in
generale, sulla tossicodipendenze tra i minorenni ha raccomandato una
maggiore attenzione. Il Presidente Dorigatti ha replicato affermando
che il Consiglio ha già adottato misure di controllo.
Filippo
Degasperi (5 Stelle)
Parto
indolore
le
partorienti
sono
discriminate
Il
consigliere, partendo dai dati sulla partoanalgesia, in base ai quali
a Cles, lo scorso anno, si sono avuti 133 parti indolori su 570; 28
su 2875 a Trento; solo 1 su 1217 a Rovereto, chiede alla Giunta di
non ritiene che sussistano iniquità e discriminazioni tra le
partorienti.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha risposto affermando che l’ analgesia epidurale ha bisogno
di un servizio complesso. A Trento graverà su anestesia e quindi il
servizio dev’essere esteso con gradualità. L’obiettivo
dell’assessorato, ha aggiunto, rimane quello di assicurare
l’accesso ai servizi sanitari in equità e sicurezza. A regime,
entro il 2017 il parto indolore sarà garantito al Santa Chiara e nel
2018 negli altri ospedali. L’anestesia epidurale, ha detto ancora
Zeni, è un servizio complesso che richiede una competenza specifica
e un lavoro di team tra medici, infermiere ostetriche.
La
replica. Il
consigliere ha detto che senza dubbio la tecnica è complessa e il
mandato dell’assessorato c’è. Ma nel 2011 si dicevano le stesse
cose e i risultati non si sono ancora visti. Gli anestesisti non
c’erano nel 2011 e non ci sono oggi. E ora, dopo anni, si dice che
si farà nel 2017 a Trento e a Rovereto 2018. Non si capisce, infine,
quali studi si debbano fare ancora, visto che di questo argomento si
parla da più di sei anni. Tutta la gente pagata per organizzare la
sanità, ha concluso Degasperi, cos’ha fatto in questi anni?
Massimo
Fasanelli (Misto)
Alimenti
avariati
quanti
i controlli
dell’Azienda
sanitaria?
Partendo
dalla notizia del maxisequestro di alimenti avariati o mal
conservati, effettuato dai Nas in un supermercato etnico di Rovereto,
il consigliere chiede se l’Apss svolga accertamenti nei
supermercati e nei locali pubblici; quali sono i numeri di questi
controlli e se non si ritenga di potenziarli; la tipologia delle
infrazioni.
La
risposta. Zeni
ha affermato che il all’Azienda sanitaria ha il copito per legge
di fare i controlli. Il numero dei supermercati in Trentino sono 1650
e 5438 i ristoranti. I controlli dell’Apss sono stati 932 sui
supermercati e 1451 su locali. I casi di non conformità delle
norme sono stati 25 per i supermercati e 31 per quanto riguarda i
locali.
La
replica. Soddisfatto
della risposta il consigliere. Ma la guardia, ha detto, va tenuta
alta soprattutto per i negozi etnici che applicano prezzi talmente
bassi da porre dubbi sul rispetto delle norme. Esercizi commerciali
che rischiano di fare una concorrenza sleale a quelli che rispettano
la legge.
Pietro
De Godenz (UpT)
Tempi
certi
per
anastesia
a
Cavalese
Il
consigliere Pietro De Godenz chiede all’assessore alla sanità
tempi certi per il completamento dell’unità di anestesia
dell’ospedale di Fiemme per garantire la copertura del servizio
sulle 24 ore, anche in riferimento al servizio di ortopedia
riconosciuto come eccellente.
La
risposta. Zeni
ha risposto affermando che i concorsi hanno fornito un numero
sufficiente di anestesisti, ma i vincoli contrattuali prevedono il
preavviso alle aziende di provenienza e quindi i tempi si sono
dilatati. Comunque, per Cavalese è stata pubblicata la graduatoria
di anestesia e assunto il dottor Temperini che arriverà il primo
febbraio. Il quadro degli anestesisti è questo: il dottor Aurini a
Arco che ha preso servizio dal 16 gennaio, il dottor Visentini a
Borgo il 17 gennaio, il dottor Temperini, come detto, dal primo
febbraio a Cavalese, il dottor Coverno sarà a Tione dal 27 febbraio.
Quindi, la reperibilità notturna degli anestesisti, ha concluso
l’assessore, sarà presto operativa.
La
replica. Soddisfatto
il consigliere, anche se ha ricordato che il servizio sarebbe dovuto
riprendere a dicembre.
Violetta
Plotegher (PD)
Quando
si farà
la
struttura
di
via Lavisotto?
La
consigliera del Pd chiede alla Giunta di conoscere la tempistica
della realizzazione della struttura per l’accoglienza di padri
separati e in stato di disagio abitativo di via Lavisotto. Struttura,
ricorda Violetta Plotegher, attesa da anni.
La
risposta. Nella
sua risposta l'assessore Zeni ha comunicato che il Servizio opere
civili sta proseguendo con la progettazione della struttura mentre
Apot è impegnata a prediporre un accordo sulla gestione da
sottoporre al Comune di Trento. E ha segnalato infine che il progetto
esecutivo sarà pronto entro la primavera 2017 e che i lavori
inizieranno entro l'autunno di quest'anno.
La
replica. Plotegher
ha ringraziato l'assessore ed evidenziato che strutture come questa
rispondendo al disagio abitativo hanno anche una valenza importante
in termini di prevenzione sanitaria.
Donata
Borgonovo Re (Pd)
Quali
passi avanti
per
il parco agricolo
di
Mattarello?
La
consigliera del Pd chiede alla Giunta se sia stato costituito il
tavolo di lavoro Provincia - Comune di Trento e se siano stati
completati gli adempimenti per la realizzazione nell’area tra
Trento e Mattarello, in un primo tempo destinata a cittadella
militare, di un parco agricolo. Parco, aggiunge la consigliera, che
potrebbe rappresentare un polmone verde per la città.
La
risposta.
L'assessore Gilmozzi ha ricordato che oggi c'è un piano regolatore
che su quell'area prevede le caserme. Si sa però che le caserme non
si faranno più e occorre quindi procedere alla richiesta rivolta ai
proprietari per verificare se intendono tornare in possesso
dell'area. Questa è una procedura da espletare obbligatoriamente.
L'auspicio è che il Comune di Trento, con cui la Provincia si sta
confrontando, decida cosa fare di quest'area viste le diverse
ipotesi, sollecitazioni e sensibilità emerse al riguardo. L'idea
dell'area agricola deve confrontarsi con le altre soprattutto ma sarà
il Comune a decidere attraverso il piano regolatore che non compete
alla Provincia.
La
replica.
Borgonovo Re ha motivato la propria insoddisfazione per la risposta
in quanto la sua richiesta concerneva piuttosto i contatti presi con
i proprietari, per avere notizia di quanti sono stati sentiti dagli
uffici e quanti hanno risposto. Altro è invece, ha aggiunto la
consigliera, il tema del tavolo di lavoro Provincia-Comune, che deve
delineare quale destinazione dare all'area.
Claudio
Cia (Misto)
Quali
prospettive
per
la discarica
di
Sardagna?
Il
consigliere chiede alla Giunta di sapere secondo quali dati
scientifici si è giustificato il conferimento di rifiuti inerti e
speciali come stabilizzanti di un eventuale versante franoso e come
sia conciliabile con l’attività di trattamento e stoccaggio dei
rifiuti speciali. Infine, il consigliere chiede quali garanzie
saranno date su recupero ambientale del sito.
La
risposta.
L'assessore Gilmozzi ha assicurato che il sito è costantemente
monitorato per valutare il movimento franoso, giudicato “lievissimo”.
E che la situazione è pienamente sotto controllo. Ha poi ricordato
che l'ideale, secondo i geologi, è riempire il buco che era stato
scavato e che ha causato il movimento. In sostanza riempiendo il buco
la frana non scende. Gli uffici della Provincia hanno accertato che
non è indispensabile intervenire, ma utile. Quanto alle domande
presentate, occorre attendere che sia completata la Valutazione di
impatto ambientale. In ogni caso per il Comune di Trento i materiali
che potranno essere conferii non saranno rifiuti ma inerti di una
certa categoria.
La
replica. Cia
ha osservato che “forse andrebbero considerate le preoccupazioni
della popolazione di Sardagna, non informata del problema del
movimento franoso”, all'origine del quale vi è stato il deposito
di “materiali destinati a rimanere lì sine die”.
Rodolfo
Borga (Civica Trentina)
Perché
più soldi
per
i richiedenti
asilo?
Il
consigliere chiede perché le risorse finanziarie per i richiedenti
asilo siano aumentate da 12,8 milioni a 19,5 milioni di euro. Borga
chiede se questo aumento sia determinato dalla previsione di un
aumento della presenza dei richiedenti asilo sul territorio
provinciale.
La
risposta.
L'assessore Zeni ha ricordato che sulla base dell'intesa stipulata
dallo Stato con le Province autonome, gli oneri per la percentuale di
richiedenti asilo assegnata a nostri territori non provengono dal
bilancio provinciale. E ha chiarito che “la risposta all'interrogazione è positiva e che l'incremento degli
stanziamenti previsti è di tipo prudenziale, visto l'aumento della
spesa verificatosi negli ultimi anni”. In sostanza la Provincia ha
“messo le mani avanti”, ha spiegato Zeni. Se poi l'incremento non
vi sarà, le risorse non saranno spese.
La
replica. Borga
si è dichiarato
soddisfatto
della risposta ma non dei contenuti perché si prevede un incremento di ben il 50% dei richiedenti protezione internazionale in Trentino. Il consigliere ha osservato che “senza una
programmazione che guardi al di là dell'anno prossimo, un problema
come questo non sarà mai risolto”. E ha lamentato la bocciatura,
ad opera della maggiorranza, delle proposte concrete per fronteggiare
la questione avanzate da Civica Trentina. Per Borga occorrerebbe il
coraggio di dire alla gente che se le cose non cambiano, la
prospettiva sarà di un aumento considerevole sia della presenza di
queste persone sia dei problemi legati alla gestione del fenomeno.
Gianfranco
Zanon (PT)
Guardia
medica
in
val di Non:
troppe
disparità
Il
consigliere chiede alla Giunta in base a quali criteri sia stato
diviso, nel territorio della valle di Non, il servizio di guardia
medica. Tenuto conto che tra gli abitanti dei vari comuni si sono
create evidenti disparità per ciò che riguarda le distanze. Il
consigliere chiede infine, se la Giunta intenda rivedere questa
scelta.
La
risposta. L'assessore
Zeni ha ricordato che la localizzazione del servizio di continuità
assistenziale garantito dalla Guardia medica risponde a criteri
legati alla popolazione, al numero delle prestazioni erogate e delle
distanze, ma non sostituisce affatto il 118 di Trentino Emergenza. Un
conto – ha proseguito – sono le visite domiciliari, mentre altra
cosa sono le visite ambulatoriali. I criteri individuati per le sedi
rispondono all'esigenza che la Guardia medica si rechi dagli
assistiti a domicilio, mentre i cittadini possono rivolgersi dove
vogliono. La riorganizzazione del servizio, ha concluso Zeni, è
stata condivisa con gli amministratori della Val di Non.
La
replica. Per
Zanon con questa riorganizzazione i problemi rimangono. Vero che
ciascuno può decidere liberamente dove andare, ma resta il fatto che
i cittadini di alcuni Comuni chiamano la Guardia medica devono
attendere mezz'ora anziché 5 minuti. Dunque almeno l'informazione ai
cittadini andrebbe data correttamente.
Walter
Kaswalder (Patt)
Quali
malattie
riscontrate
tra
i profughi?
Il
consigliere del Patt chiede alla Giunta di sapere se tra i 1456
richiedenti asilo ospitati in Trentino siano stati riscontrati casi
di malattie come la scabbia, Aids, meningite, salmonellosi. Kaswalder
chiede inoltre se ci siano stati casi accertati, quali siano i
sistemi di profilassi e la situazione sanitaria oggi.
La
risposta.
L'assessore Zeni ha rassicurato sulla salute dei migranti ospitati
nel Trentino e che fruiscono di un'assistenza sanitaria adeguata. Nel
corso del 2016 i medici da cui sono stati visitati hanno segnalato
un solo caso di malattia trasmissibile: tubercolosi polomonare. Zeni
ha aggiunto che la maggior parte delle patologie rilevati nei
soggetti migranti approdati nel nostro Paese non sono trasmissibili,
ma derivanti da traumi e da stress.
La
replica. Kaswalder
si è dichiarato soddisfatto della risposta.
Maurizio
Fugatti (Lega Nord)
Nelle
società
si
rispettano le norme
sulle
incompatibilità?
Il
consigliere chiede se le norme del codice di comportamento e relative
all’incompatibilità del personale della Provincia, siano
applicati anche alle società quali Hit, e in precedenza Trento Rise,
e se la Giunta sia a conoscenza di dirigenti di queste società che
non hanno rispettato e non rispettano queste norme.
La
risposta. Il
presidente Rossi ha ricordato che con delibera del 18 luglio 2014 la
Giunta ha adottato un codice di comportamento valido anche per le
società collegate. La disciplina sull'incompatibilità vale quindi
anche per gli incarichi esterni assegnati da questi enti oltre che
per i dipendenti provinciali, quando le attività svolte all'esterno
siano abituali, professionali e in contrasto con il servizio. In
costanza di svolgimento dell'incarico vietato parte la diffida e poi
la decandenza dall'attività. Quanto a Trento Rise, oggi in
liquidazione, trattandosi di società di diritto privato essa non era
assoggettata a queste regole. Tuttavia dal 1° febbraio 2016 Trento
Rise si era dotata di un codice etico di comportamento riguardante
anche la sulla trasparenza e la correttezza degli incarichi, analogo
a quello introdotto dalla Provincia. Norme, ha concluso il
presidente, valide anche per la società denominata “Hit”.
La
replica.
Fugatti ha precisato che la ratio dell'interrogazione nasce dal
dubbio suscitato da incarichi assegnati da società come Hit e Trento
Rise, che possono avere avuto e avere oggi ruoli all'interno di altre
società private attive in settori molto simili. Per Fugatti in
passato vi sono stati casi di incompatibilità in società come
Trento Rise, che pur pruivate hanno percepito finanziamenti pubblici,
e questo sarebbe molto grave. L'auspicio è che in futuro casi come
questi non si verifichino più grazie alle norme provinciali
richiamate da Rossi.
Nerio
Giovanazzi (AT)
Vallo
– Tomo
c’è
un pericolo
incombente?
Il
consigliere chiede se sia stata considerata la possibilità di
intervenire per la messa in sicurezza evitando soluzioni impattanti
come il cosiddetto Vallo – Tomo di Mori e se la conseguente
dichiarazione di somma urgenza per la realizzazione dei lavori, sia
stata dettata da un pericolo incombente, e se quindi per motivi di
sicurezza si debba procedere allo sgombero delle abitazioni
interessate.
La
risposta.
L'assessore Mellarini ha ricordato che la Provincia aveva valutato
interventi alternativi alla soluzione del “Vallo Tomo”,
concludendo però che non davano sufficienti garanzia. Quanto alla
dichiarazione di somma urgenza, l'assessore ha segnalato che erano
state predisposte dal Sindaco anche procedure di evacuazione
temporanee da adottare durante i lavori per la rimozione del blocco
roccioso fino al superamento del problema.
La
replica.
Giovanazzi ha ribadito che a suo avviso si potevano adottare
soluzioni diverse dal Vallo tomo consultando tecnici presenti nel
nostro territorio.
Gianpiero
Passamani (UpT)
Agricoltura,
quando
la
liquidazione
dei
contributi?
Il
consigliere chiede alla Giunta e all’assessore all’agricoltura di
conoscere tempi certi entro i quali verranno liquidati ai contadini i
contributi previsti dal Piano di sviluppo rurale e quelli previsti da
specifiche norme provinciali. Passamani chiede, inoltre, se la
Provincia stia pensando a mettere in campo strumenti straordinari per
la ristrutturazione del debito delle aziende.
La
risposta. L'assessore
Dallapiccola ha ricordato che sono stati erogati entro Natale 25
milioni di euro, pari al 25% delle risorse previste sul 2015. A
questi si è aggiunta l'erogazione di altri 9 milioni di euro
relativi al 2016, per un totale di 34 milioni di euro. Le
sollecitazioni di Passamani provengono da chi non ha ricevuto quel
che gli spettava o perché aveva presentato domande relative a
superfici difformi da quelle in possesso della Provincia, a causa di
controlli Agea. “Con la Provincia di Bolzano – ha proseguito
Dallapiccola – avevamo concordato l'esternalizzazione del servizio
e abbiamo ragionato sui modelli del Veneto e del Tirolo, risultati
efficienti ma troppo onerosi per i pagamenti. In ogni caso – ha
concluso l'assessore – entro fine anno individueremo un nuovo modo
di assolvere a questo compito, da attivare nel 2018”.
La
replica.
Passamani si è dichiarato insoddisfatto della prima parte della
risposta, perché riguardo ai pagamenti l'assessore aveva promesso
uno schema chiaro e completo che invece non ha poi fornito.
Manuela
Bottamedi (Misto)
Formazione
turistica
Alto
Garda dimenticato
per
quali ragioni?
Per
la qualità dell'offerta turistica la consigliera, preso atto
dell’avvio di un percorso biennale Aft di “Tecnico dei servizi
della filiera turistica ricettiva” a Tesero, chiede alla Giunta a
che punto sia la programmazione, annunciata dall’assessore, per la
realizzazione di un percorso Aft nell’Alto Garda e Ledro e chiede
di conoscere i motivi per i quali la zona a più alta vocazione
turistica del Trentino sia stata di nuovo dimenticata dalla Pat.
La
risposta.
Il presidente Rossi ha precisato che con la delibera del 19 agosto
2016 ha approvato il piano di aggiornamento della formazione
professionale prevedendo anche l'avvio dei corsi di specializzazione
turistico-alberghiera e dell'alta formazione tecnica a Varone. Il
presidente ha aggiunto che a partire da quest'anno l'alta formazione
richiesta da Bottamedi avverrà ad anni alterni prima a Tesero, dove
è già iniziata, e poi Varone. Per rossi “evidentemente si deve
procedere per gradi e definendo priorità senza che per questo chi
arriva in un secondo tempo non deve sentirsi sottovalutato”.
La replica. Bottamedi, esprimendo "gioia" per l'avvio dell'alta formazione turistica a Tesero, ha sottolineato di non voler affatto parlare di "guerra tra valli" ma dell'esigenza di attuare scelte coraggiose. A suo avviso, anziché prevedere l'alternanza dell'alta formazione tra valli – un anno il percorso viene attivato a Tesero e l'anno dopo a Varone – sarebbe stato più opportuno distinguere le iniziative in ragione delle diverse esigenze specifiche dell'offerta turistica nelle due zone. L'alternanza – ha osservato Bottamedi – non è lungimirante e appare penalizzante per il turismo dell'Alto Garda, dove una formazione tecnica di alto livello è necessaria perché un territorio che "fa quantità" assicuri anche il mantenimento di un'alta qualità.
Le nomine: Borgonovo Re al posto di Maestri nella Terza Commissione e Laura Mezzanotte al posto di Orfeo Donatini nel Corecom. Due nomine anche nella sottocommissione elettorale circondariale di Cles.
Prima della
pausa il Consiglio provinciale ha votato con 31 sì la sostituzione di Lucia
Maestri con Donata Borgonovo Re, sempre del Pd, nella Terza Commissione
permanente. Sostituito anche il membro dimissionario del Corecom (Comitato per le comunicazioni) Orfeo Donatini
con la giornalista Laura Mezzanotte che, presenti in aula 33 consiglieri, ha
ottenuto 17 voti favorevoli, 14 schede bianche e due nulle. Eletto infine anche
uno dei due componenti
effettivi della sottocommissione
elettorale circondariale di Cles: si tratta di Emma Anzelini, che ha ricevuto 12
voti. Nel pomeriggio l'assemblea
legislativa voterà anche per sostituire un
membro supplente dello stesso
organismo. Si proseguirà poi con l'esame
di 13 proposte di mozione e di un disegno di legge fdi Borga che prevede di
affidare alla Giunta la Commissione pari opportunità oggi incardinata presso il
Consiglio.
All'inizio della seduta pomeridiana il Consiglio provinciale ha nominato, con votazione a scrutinio segreto e con 18 voti (oltre a 11 schede bianche e 2 nulle) Luciano Fanti componente supplente della sottocommissione elettorale circondariale di Cles. I lavori proseguono ora con l'esame delle mozioni e il disegno di legge di Rodolfo Borga che prevede di affidare alla Giunta la Commissione pari opportunità oggi incardinata presso il Consiglio.