In Prima Commissione. Nasce l'ITS Academy che prenderà il posto dell'Alta Formazione
Concluse le audizioni degli assessori sul bilancio di previsione con Zanotelli, Bisesti e Tonina
In allegato, i tre disegni di legge che formano la finanziaria provinciale
La Prima Commissione ha
concluso nel pomeriggio le consultazioni con gli assessori sugli
articoli e le politiche di loro competenza riconducibili ai tre
disegni di legge 166, 167 e 168 – legge collegata, legge di
stabilità e bilancio di previsione – che formano la manovra
finanziaria 2023 e per il triennio 2023-2025. L’organo consiliare
tornerà a riunirsi lunedì prossimo sul bilancio per il confronto
con i soggetti esterni. Di particolare rilievo l’annuncio
dell’assessore Bisesti che con una norma inserita nel bilancio la
Provincia darà vita in Trentino alla Fondazione ITS Academy per
adeguare il nostro modello alla norma introdotta a livello nazionale.
La Fondazione sostituirà l’Alta Formazione provinciale e sarà
finanziata con i fondi del Pnrr e dei privati.
Giulia Zanotelli, assessore
all'agricoltura, foreste, caccia e pesca. Interventi per 61,6 milioni
di euro
Zanotelli ha elencato tutti
gli investimenti previsti dalla Giunta a sostegno del comparto
agricolo, partendo da 1,3 milioni di euro destinati al premio per il
benessere degli animali in alpeggio. Per il rinnovo dei frutteti sono
a bilancio complessivamente 1,6 milioni di euro, mentre 1 milione
andrà al progetto pilota trattamenti sopra chioma. Altri 300 mila
euro per il 2023 sosterranno la certificazione del benessere animali
con una riduzione del 20% negli anni successivi, mentre è prevista
integrazione di risorse sul bando del Psr 2014-2022 pari a 2 milioni
di euro di aiuti aggiuntivi a totale carico della Provincia. Ancora
ammontano a 4 milioni di euro le risorse per un bando a sostegno di
progetti per la valorizzazione delle biomasse per la produzione di
energia in agricoltura, e a 2 mioni di euro le risorse per la
promozione dei prodotti agricoli. Fin qui le iniziative più
significative già programmate, per un totale di 12.100.000 euro.
Zanotelli ha poi ricordato le altre iniziative assicurate con
stanziamenti operati con l’assestamento di bilancio 2022, relative
a 4 bandi: fotovoltaico in agricoltura (4 milioni di euro); a
sostegno degli investimenti per l’apicoltura da dicembre 2022 a
febbraio 2023 (350.000 euro; adeguamento dei caricabotte 2022
(300.000 euro); per la realizzazione di centri lavaggio degli
atomizzatori (600.000 euro). E ha poi ricordato il cofinanziamento
provinciale Psr 2021-2022 e Psp 2023-2027 pari a 6.7400.000 euro e a
7 milioni di euro per gli anni successivi. Il totale in questo caso è
di 11.119.000 euro (esclusi i caricabotte sul 2022). L’assessore ha
assicurato la copertura anche per tutta una serie di interventi
ordinari relativi all’assistenza tecnica ai Cmf (400 mila euro), al
funzionamento del Consorzio Trentino di Bonifica (1.150.000 euro), al
programma zootecnico in parte corrente (300.000 euro) e per quello in
conto capitale (smaltimento carcasse e trote, test genetici, 970.000
euro), all’indennizzo dei danni provocati dalla fauna selvatica
(150.000 euro), alle attività dimostrative e di informazione delle
organizzazioni sindacali (150.000 euro), alla gestione del rischio
attraverso Codipra (5.500.000 euro), alle attività di promozione
delle Strade del vino, ecc. (160.000 euro). Il totale è di
11.480.000 euro. Altri interventi che la Provincia finanzierà nel
2023 citati da Zanotelli riguardano i distretti biologici e la
certificazione bio delle aziende (615.000 euro), le anticipazioni di
quote U.E. a favore del funzionamento Appag (6.223.000 euro), i
contributi annuali per progetti irrigui, fondi rustici e altri
investimenti (9 milioni di euro). Il totale in questo caso ammonta a
15.838.000 euro. La somma generale degli interventi ricordati è di
50,6 milioni di euro, esclusi gli interventi minori e i costi per il
personale che ammontano a quasi 11 milioni di euro. Si arriva in tal
modo a 61,6 milioni di euro. Quanto agli interventi normativi
previsti nella manovra di bilancio 2023, Zanotelli ha segnalato
l’introduzione nella legge di stabilità di un nuovo articolo
dedicato alle iniziative per la promozione dello sviluppo e della
competitività nell’agricoltura trentina. Si tratta – ha spiegato
– di interventi agevolativi finalizzati anche a favorire l’accesso
al credito delle imprese agricole, che mirano a generare effetti
moltiplicativi della spesa e leve finanziarie. Questi interventi
possono essere integrativi di norme europee o statali e si possono
attuare con apposite delibere della Giunta provinciale o ricorrendo a
protocolli d’intesa o convenzioni. In secondo luogo, nella legge
collegata al bilancio è prevista l’abrogazione di una norma
diretta a semplificare alcune modalità di organizzazione dei compiti
di Appag, stabilendo in particolare che l’attribuzione di nuove
competenze all’Agenzia possa essere effettuata tramite una delibera
della Giunta e non più con un atto regolamentare.
La discussione.
Rispondendo a una domanda di
Ivano Job (Misto-Coraggio Italia) sui 5 milioni di euro e
mezzo destinati al consorzio di difesa, Zanotelli ha segnalato che
per il comparto zootecnico la quasi totalità delle aziende ha
aderito allo strumento di stabilizzazione del reddito utilizzato solo
dal Trentino sul fronte delle polizze e dei fondi mutualistici. A una
seconda richiesta di Job su importi e tempistica relativi ai rimborsi
per gli incidenti causati dagli ungulati, il dirigente Romano Masè
ha ricordato che su questo versante il 2021 è stato un anno
particolarmente pesante. Ha aggiunto che il bilancio ha previsto
350.000 euro, ma è stato necessario integrare le risorse messe a
disposizione soprattutto a causa dei danni provocati dai cervi. I
tempi medi di evasione della pratica sono di 60 giorni dalla
presentazione della documentazione del danno.
Ugo Rossi (Misto
Azione) ha chiesto all’assessore di tracciare un quadro complessivo
degli interventi nei settori di sua competenza. E ha esortato in
particolare Zanotelli a non attendere l’assestamento di bilancio
per sostenere il comparto agricolo oggi più in difficoltà
costituito dagli allevatori, le cui esigenze dovrebbero a suo avviso
avere la priorità assoluta perché da queste aziende dipende anche
il paesaggio del Trentino. Bisognerebbe quindi anticipare gli aiuti
recuperando queste risorse da altri comparti.
L’assessore ha
risposto ricordando i 6 milioni già destinati alla zootecnia, i
fondi sul Psr 2021-2027 e i precedenti contributi al settore spalmati
in dieci anni (9 milioni di euro). Con lo stanziamento di quest’anno
le risorse per la zootecnica dalla sola Provincia ammontano a 10
milioni di euro. Inoltre è stata avviata una campagna promozionale a
sostegno del comparto e ha preso il via uno studio del settore per
capire quali interventi mettere in campo a fronte di una situazione
di crisi e difficoltà. Zanotelli ha sottolineato anche la necessità
di prestare attenzione al comparto dell’acquacoltura penalizzato
dalla crisi energetica. E sul fronte degli investimenti relativi alla
parte energetica – ha concluso – stiamo seguendo i soggetti del
mondo agricolo anche con il Pnrr e la Giunta anticiperà 11 milioni e
mezzo per l’indennità compensativa. Per l’utilizzo delle
biomasse l’intervento andrà declinato con una delibera di Giunta
dopo l’approvazione del bilancio, ma il tema più trasversale
riguarda la partita legno. La programmazione europea non prevede
stanziamenti di fondi per le biomasse. Sempre rispondendo a Rossi sul
problema del bostrico Zanotelli ha messo in evidenza che la lotta a
questo parassita durerà ancora non meno di 5-6 anni. Quanto agli
schianti causati dalla tempesta Vaia, ha rassicurato Rossi circa
l’orientamento della Provincia a non procedere a una
ripiantumazione di tutti i territori colpiti. Vaia – ha ricordato –
ha danneggiato 20 mila ettari di bosco di cui 12.000 in modo
gravissimo. Sono inoltre stati individuati altri 8.000 ettari
danneggiati mentre il bostrico si sta diffondendo in zone che non
avevano subito particolari conseguenze a causa della tempesta. La
prima parte del piano bostrico è stato già approvato dalla Giunta,
mentre la seconda riguarderà il rimboschimento da realizzare nei
prossimi 10 anni. Le superfici da rimboschire, che riguardano sia il
bostrico che Vaia, riguarderanno 3.000 ettari su 12.000. Vi è
comunque una rinnovazione naturale di boschi del Trentino e inoltre
la realizzazione dei rimboschimenti è un intervento difficile e
oneroso. L’obiettivo non è di ripristinare tutti gli ettari di
bosco distrutti da Vaia. Una modifica della legge provinciale sulle
foreste consente di mettere a pascolo alcune superfici. Ne è un
esempio la zona di Baselga di Pinè mentre in altre aree vi sono già
stati interventi di recupero.
Alex Marini (Misto-5
Stelle) ha chiesto precisazioni sulle biomasse e sugli impianti
privati, sul biologico, sulla qualità delle acque pubbliche
superficiali danneggiate dai nitrati scaricati dalle attività
agricole e sulla speculazione finanziaria riguardante gli alpeggi.
Zanotelli ha risposto
che a differenza che in passato, quando i controlli venivano fatti
sugli alpeggi, ora si è deciso di effettuare i controlli a valle del
bestiame che sarebbe stato alpeggiato. Si tratta di un metodo nuovo
da estendere non solo al comparto ovi-caprino ma anche a quello
bovino. Si sta poi lavorando per inserire nella programmazione
interventi di contrasto alle speculazioni in alpeggio. In ogni caso i
controlli prealpeggio sono stati fatti. Per le biomasse nel comparto
agricolo è previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro. Sul
fronte del PUA vi sono delle criticità e la Provincia è già
intervenuta e interverrà ancora sugli impianti a biogas, anche
studiando nuove progettualità. L’altra partita è legata alla
nuova programmazione con gli investimenti a favore della aziende. Si
sta discutendo con i portatori interesse al Tavolo verde di una
misura dedicata al settore zootecnico. La direzione che si vuole e si
può perseguire è orientata in questa direzione.
Mirko Bisesti, assessore
all'istruzione, università e cultura: al posto dell’Alta
Formazione nasce la Fondazione ITS Academy finanziata dai privati.
L’assessore Bisesti si è
soffermato soprattutto sulla novità dell’ITS Academy introdotta
dal legislatore nazionale per qualificare il sistema della formazione
e che la Giunta deve recepire con questa manovra di bilancio. A dare
un forte impulso alle Fondazioni ITS Academy è stato il governo
Draghi perché la formazione professionale diventi istruzione tecnica
superiore. Si tratta di un sistema fortemente professionalizzante che
nel Trentino in realtà era già stato introdotto con l’Alta
Formazione post diploma. Ora per l’ITS Academy si attendono 19
decreti attuativi del governo già in cantiere. A differenza
dell’Alta formazione del Trentino – ha spiegato l’assessore –
l’ITS Academy è un sistema caratterizzato dalla forte presenza e
gestione dei privati rappresentati da aziende e categorie economiche,
interessati alla specializzazione dei ragazzi. In Trentino – ha
proseguito l’assessore – è già stato instaurato un forte legame
delle scuole con le aziende del territorio con l’attivazione di
percorsi didattico-formativi flessibili e rispondenti alle richieste
emergenti dal mercato del lavoro. Il mondo dell’Alta Formazione
trentina ha raggiunto in questi anni punte di successo soprattutto
nel settore tecnico e tecnologico, mentre difficoltà sono emerse nel
settore dell’ospitalità. I fondi messi a disposizione del governo
nazionale sono importanti – ha ricordato Bisesti – e per questo
il Trentino recepirà l’ITS Academy valorizzando, però,
l’esperienza positiva dell’Alta Formazione ma anche recepiendo
l’obiettivo di coinvolgere ancor più i privati. I finanziamenti
legati al Pnrr per l’avvio dell’ITS Academy sono nella fase
iniziale e proseguiranno fino al 2026, dopodichè questo nuovo
modello dovrebbe proseguire con le proprie gambe. Tutto questo – ha
concluso l’assessore – racchiuso nell’unico articolo di
competenza dell’assessorato contenuto nella legge collegata al
bilancio.
La discussione
La discussione è iniziata con le domande di chiarimento poste da Rossi e Giorgio
Tonini (Pd) sull’impatto dell’ITS
Academy sul sistema provinciale e in particolare sugli aspetti di
tipo organizzativo e finanziario, dal momento – ha osservato
l’esponente dem – che dal documento tecnico che accompagna il
bilancio questa operazione si deve realizzare a costo zero per la
Provincia, perché il finanziamento della Fondazione è quasi solo di
tipo privatistico.
Bisesti ha risposto che
il Trentino ha chiesto al governo di poter creare un’unica
Fondazione ITs Academy con varie branchie di specializzazione. Dal
confronto con le categorie economiche è emerso che vi sono alcune
aziende forti e strutturate che possono permettersi di spingere in
questa direzione. L’assessore ha riferito di aver trovato
disponibili diverse imprese a collaborare per attuare questo
passaggio.
Il dirigente Roberto
Ceccato ha aggiunto che il nostro sistema si diversifica dal
modello statale. Mentre per quanto riguarda i curricula l’Alta
Formazione trentina e l’ITS sono pressoché identici, il punto è
che lo Stato sposta la competenza dalla formazione professionale
all’istruzione e questo costringe anche la Provincia a un
adeguamento per poter accedere ai finanziamenti. L’aspetto più
delicato – ha proseguito Ceccato – riguarda l’organizzazione,
perché creare una Fondazione ITS Academy anche nella nostra
provincia diventa un requisito essenziale richiesto dall’investimento
del Pnrr. Nasce quindi una branchia dell’istruzione che da noi non
esiste. Se da una parte – ha spiegato – come Provincia non
potevamo chiuderci all’opportunità offerta da questi
finanziamenti, dall’altra stiamo trattando con lo Stato per poter
creare da noi una sola fondazione ITS Academy e non 6 per ciascuno
degli ambiti previsti come stabilito dalla legge nazionale.
Attualmente il finanziamento provinciale per l’Alta Formazione
resta di 3 milioni di euro mentre il modello della Fondazione prevede
un forte investimento delle categorie economiche. Per il 60% i
finanziamenti alle Fondazioni sono statali mentre il resto dovrà
venire dalle imprese sostenute da un forte incentivo fiscale (30%).
Il modello andrà costruito e per la formazione professionale si
tratterà di un cambiamento importante perché le risorse non
andranno più direttamente agli enti gestori dell’Alta Formazione
ma alla Fondazione ITS Academy
L’assessore Bisesti,
sollecitato da altre domande di chiarimento poste su questo punto da
Rossi e Tonini, ha risposto che il bilancio 2023 non prevede
alcun onere finanziario a carico della Provincia perché le risorse
dovranno arrivare dal forte coinvolgimento dei privati e dai fondi di
attivazione messi a disposizione dal Pnrr da qui al 2026. L’obiettivo
è che un maggior numero di ragazzi (oggi gli iscritti all’Alta
Formazione sono 400) scelga questi percorsi e la Provincia interverrà
in proporzione al successo del nuovo modello. Anche l’Università –
ha segnalato Bisesti – vede di buon occhio questa evoluzione
qualitativa dell’Alta Formazione trentina che non è in
competizione con l’Ateneo e offrirà ai diplomati della scuola
media la prospettiva di un percorso di 7 anni e non più solo di 4 o
5 grazie all’Its Academy. Con il nuovo modello si potranno anche
affrontare e risolvere le criticità emerse dall’Alta Formazione
nel settore dell’ospitalità.
Paolo Zanella (Futura)
ha posto l’accento in particolare sull’esigenza di adeguare
all’inflazione le risorse destinate dalla Provincia all’Università
e sulla questione degli alloggi universitari, per il quale sono
saltati i finanziamenti che dovevano servire per lo studentato di
Rovereto, per cui molti iscritti non troveranno una sistemazione
abitativa.
L’assessore Bisesti ha
risposto che la Provincia prevede di riservare ulteriori
finanziamenti all’Università con l’assestamento di bilancio 2023
tenendo conto dell’aumento dei costi. Quanto agli studentati,
Bisesti ha ricordato che il 28 agosto scorso il governo ha dirottato
altrove in modo unilaterale e senza consultare i territori 300
milioni di euro legati al Pnrr che originariamente erano per gli
studentati. Questo significa per la Provincia rinunciare al nuovo
studentato di Rovereto per universitari, del quale beneficerebbe
tutta la città, ma anche all’ampliamento di Sanbàpolis, mentre
secondo l’assessore resta invece ancora in sospeso il progetto
Lagorai nell’Alta Valsugana. Per questo sia lui che il presidente
Fugatti hanno chiesto un confronto con il nuovo governo e il
ministero dell’università, tenuto conto che vi sono già stati
investimenti pubblici in questa direzione. Bisesti auspica che si
arrivi a un accordo.
Ceccato ha informato
Zanella che l’Opera universitaria ha fatto sapere all’assessorato
che tutti gli studenti in graduatoria hanno ricevuto un alloggio, pur
riconoscendo che il numero dei posti disponibili rimane inferiore
alla domanda che risulta in forte crescita.
Alex Marini (Misto-5
Stelle) ha sollecitato l’attuazione di tre ordini del giorno
approvati dal Consiglio sul Cimec, su Chino e per la valorizzare
turistico-culturale dei luoghi garibaldini del Trentino, ha chiesto
quali siano state le ripercussioni a livello psicologico del Covid
sugli studenti, ha posto una domanda sullo sviluppo dell’attività
sportiva delle scuole e sulla didattica outdoor.
L’assessore si è
riservato di acquisire gli elementi sull’attuazione degli ordini
del giorno (quello su Padre Chino è in corso di definizione) mentre
ha ricordato un finanziamento aggiuntivo assegnato alle scuole per le
consulenze psicologiche. Sullo sport ha assicurato la sensibilità
della Giunta, com’è dimostrato dai campionati studenteschi
organizzati dalla Provincia insieme al Coni in varie località e
dalla volontà di sviluppare l’attività sportiva soprattutto nelle
scuole in vista delle Olimpiadi del 2026. Quanto all’apprendimento
outdoor vi sono scuole che stanno sperimentando questa didattica.
Mario Tonina, assessore
all'urbanistica, ambiente e cooperazione. Quattro comunità
energetiche in forma cooperativa nasceranno entro l’anno.
Tonina ha ricordato che due
soli sono gli articoli che in questa manovra di bilancio coinvolgono
l’assessorato: il primo riguarda i plateatici per i pubblici
esercizi che avranno una proroga delle maggiori opportunità offerte
durante la pandemia. Il secondo articolo apporta modificazioni alla
disciplina dell’impatto ambientale che viene razionalizzata
rispetto alla legge del 2013.
Zanella ha chiesto se
vi sono novità sui decreti attuativi legati alle bollette
energetiche per il contenimento dei costi.
L’assessore Tonina
ha risposto che a breve dovrebbero essere approvati dal governo i
decreti attuativi, ma che è già possibile avviare le comunità
energetiche, come è già avvenuto in alcuni comuni. Con i decreti
attuativi, che si prevede arrivino nei prossimi mesi, una comunità
energetica potrà passare da 200 chilowatt a un megawatt e vi sarà
un prestito a tasso zero per 10 anni. Per questo l’assessorato sta
lavorando con il mondo della cooperazione che entro dicembre vorrebbe
costituire quattro comunità energetiche in forma cooperativa in
territori diversi del Trentino. Questo per dimostrare che questa è
una strada percorribile. Tonina ha aggiunto che vi è un grande
interesse dei Comuni e da altri soggetti che intendono muoversi in
questa direzione. Si apriranno anche ulteriori spazi per garantire
energia da fonti rinnovabili, tenendo presente che per le imprese e i
privati che vogliono realizzare impianti questo sarà uno strumento
ulteriore per fronteggiare difficoltà derivanti dall’aumento dei
costi. “Se ognuno darà un piccolo contributo per garantire la
produzione di energia rinnovabile – ha concluso l’assessore –
questo nel tempo permetterà di ritornare quanto prima a valori di
mercato e concorrenziali per quanto riguarda il costo dell’energia.
Marini ha sollecitato
la risposta ad alcune sue interrogazioni dell’aprile scorso
relativamente al bilancio energetico della Provincia e al
contenimento dei consumi negli edifici pubblici. E ha chiesto conto
di un sito da lui proposto sulla mobilità sostenibile.
L'assessore gli ha risposto
annunciando di aver appena inviato la risposta scritta alle sue
domande.
La Prima Commissione
tornerà a riunirsi sul bilancio lunedì 21 novembre. per le audizioni dei soggetti esterni alla Provincia.