Il provvedimento approvato stamane in Consiglio provinciale
Nella scuola trentina ci sarà un referente per l'educazione ambientale. Sì a un ddl di Coppola
Via libera anche a un progetto di modifica dello Statuto di autonomia proposto da Marini
Si
è conclusa questa mattina con l’approvazione unanime, la
discussione in
Consiglio provinciale del
disegno di legge 95
della
consigliera Lucia
Coppola
(Misto-Europa
Verde),
concordato con l’assessore Bisesti, mirato all’introduzione dei
temi
ambientali e di
iniziative
volte
al rispetto
dell’ambiente
nelle
scuole,
anche attraverso
la mediazione della
figura di un docente referente dedicato.
L’aula
ha
poi proseguito i lavori con l’esame di due proposte di modifica
dello Statuto del consigliere Alex
Marini
(Misto-5 Stelle) in materia di impiego dei trasferimenti di fondi
statali e sulla
partecipazione
popolare
in
materia finanziaria e di tributi.
Solo
la
prima è stata accolta all’unanimità. Slitta
a domani mattina,
quando sarà presente in
aula l’assessore
competente
Tonina,
l’esame del ddl 94 del consigliere Lorenzo
Ossanna
(Patt). I
lavori riprendono alle 15.00 con l’esame del disegno di legge 71 di
Marini che modifica la legge provinciale sul difensore civico.
Approvata
all’unanimità la proposta di Coppola per inserire la materia
ambientale nei piani scolastici
L’assessore
Bisesti lo ha definito un disegno di legge con un iter felice,
sul quale si è trovata una condivisione di fondo. Alla luce dello
sforzo che le istituzioni scolastiche stanno portando avanti su
questo tema, Bisesti ha definito doveroso riconoscere la sensibilità
dimostrata discutendo in quest’aula dell’argomento e introducendo
la previsione di un’attenzione particolare al tema ambientale nei
piani scolastici, accogliendo dunque la proposta della collega
Coppola.
Dovremmo
fare
un esame di coscienza
rispetto a quello che stiamo facendo, ha premesso Marini, senza
delegare esclusivamente ai giovani le sorti sul loro futuro e
su quello dell’ambiente ha osservato Alex
Marini (5 Stelle) che
ha annunciato la presentazione di due ordini del giorno sul tema, il
cui dispositivo è stato modificato con la Giunta.
Uno
dei temi cruciali del nostro tempo, lo ha definito
Paolo Zanella (Futura)
ed è un bene che venga inserito nei piani di studio. L’introduzione
di un docente referente valorizza ulteriormente la presa in carico di
questo tema da parte della scuola, anche se il fatto che non ci
saranno nuovi oneri a carico del bilancio provinciale lo fa apparire
esclusivamente come un impegno in linea di principio: le risorse
vanno investite, se si vuole raggiungere un obiettivo.
Nella
sua replica Coppola ha
osservato che il ddl è un buon inizio, perché aver dato una
connotazione specifica al tema ambientale e aver introdotto la
possibilità di nominare un referente della materia è già un bel
traguardo. Tuttavia, ha raccomandato all’assessore Bisesti di
prevedere con Iprase dei percorsi formativi per gli insegnanti e
di sostanziare in futuro i contenuti di questa legge
con risorse ad
hoc, come suggerito
dal collega Zanella.
Due
gli ordini del giorno al documento, proposti e
illustrati dal
consigliere Marini,
il cui dispositivo è stato emendato e concordato con l’assessore
Bisesti.
Il
primo documento impegna
la Giunta a valorizzare
la pubblicazione “Leggi per Voi-I cittadini protagonisti” sulla
partecipazione popolare e i processi decisionali,
segnalando
la disponibilità della pubblicazione in forma cartacea e digitale.La
seconda parte del dispositivo accoglie l’appello della consigliera
Coppola prevedendo il coinvolgimento di Appa e Iprase nella
formazione degli insegnanti affinché siano loro a promuovere
l’educazione ambientale nelle scuole. Sul documento sono
intervenuti Zanella e Coppola, ringraziando il collega per aver
corroborato la proposta rendendola più incisiva.
Il
secondo
ordine del giorno di
Marini, sempre nella
logica di dare valore aggiunto al disegno
di legge della collega e anch’esso emendato in
accordo con la Giunta,
impegna a valutare la
possibilità di stanziare nella legge di bilancio maggiori risorse
sul
capitolo di spesa dedicato agli interventi di manutenzione delle
scuole pubbliche, per
rinnovare gli istituti scolastici e coibentare
gli edifici più energivori, coinvolgendo
gli studenti e i docenti nelle analisi e nella programmazione delle
iniziative.
Modifiche
statutarie, accolta la proposta di Marini sulla flessibilità nella
gestione dei trasferimenti dallo Stato
Il
Consiglio ha proseguito i lavori con l’esame delle proposte di
progetto di modificazione dello Statuto n. 1 e 2 del consigliere Alex
Marini in materia di tributi locali ed impiego dei trasferimenti di
fondi statali per il finanziamento di politiche delle autonomie
locali e in materia di partecipazione popolare e politiche fiscali
delle autonomie locali.
La
prima proposta (accolta
all’unanimità),
illustrata da Marini
e
formulata già nel 2020, scaturiva dal fatto di aver acquisito
maggiore consapevolezza rispetto ai trasferimenti dello Stato a
seguito dell’emergenza Covid. L’obiettivo era che quei soldi
potessero essere erogati in maniera più flessibile (sia
i fondi trasferiti per fare fronte alle emergenze, sia quelli
assicurati via
via nei
vari
piani
nazionali di resilienza)
e contestualmente che fosse rimesso al centro del processo
legislativo il Consiglio provinciale. Un obiettivo, quest’ultimo,
che
è stato almeno parzialmente raggiunto, dal momento che in sede di
Commissione sono state raccolte informazioni importanti sotto il
profilo tecnico e politico, facendo emergere considerazioni per nulla
banali. Il secondo progetto di modifica dello Statuto, accompagna
la
maggiore autonomia nell’utilizzo
dei trasferimenti con
più
poteri di controllo e di partecipazione da parte dei cittadini, come
avviene in tutti i paesi federalisti.
L’assessora
Giulia
Zanotelli
ha dichiarato il parere favorevole al primo
documento.
Ugo
Rossi
(Azione) ha ringraziato il collega per aver posto la questione in
tempi congrui con l’emergere delle problematiche, pur precisando
che in Italia gli esempi di federalismo da lui richiamati, non ci
sono. La precisazione non è solo lessicale, ha proseguito, dal
momento che è necessario che esca una chiarezza totale rispetto alla
parola autonomia e alle istanze autonomistiche poste magari
anche
da altre regioni, nell’ipotesi
della cosiddetta autonomia differenziata.
Rimane il fatto che la proposta del collega ha aperto utili canali di
riflessione. La
norma di attuazione che si vuole approvare permetterebbe di operare
delle riflessioni a monte rispetto, per fare un esempio, alle case
della salute che sono state finanziate, ma magari si farà fatica a
riempire di contenuti. Potremmo cioè decidere autonomamente sui
modelli organizzativi migliori su cui spendere le risorse e
destinarle a progetti davvero utili al nostro territorio.
L’importanza
degli spunti posti da questo argomento, fa riflettere anche sulla
modifica del reddito di cittadinanza, ad esempio, rispetto al quale
questa sarebbe un’occasione straordinaria per una rinnovata
gestione con modalità e strumenti di controllo che garantiscano un
miglior risultato, ha suggerito. Tra l’altro riguardo una
competenza che ci vede autonomi.
Marini
ha replicato esprimendo consapevolezza sul fatto che il nostro
sistema regionalista non sia federalista. Tuttavia ciò non impedisce
di riflettere su altre proposte e l’obiettivo di questi progetti di
modifica è quello di costruire dei nuovi sistemi ibridi, stimolando
il legislatore statale a mettere in campo altri strumenti che diano
maggiori spazi di manovra a livello locale.
Paolo
Zanella
ha sostenuto la proposta del
collega, che cerca di tutelare le prerogative autonomistiche, ovvero
l’opportunità di governare bene il territorio, rispetto ad un
centralismo sempre più marcato e vincolante. Decidere come gestire i
trasferimenti, anche sugli obiettivi strategici,
con
un minimo di destinazione di ambito, è assolutamente fondamentale e
lo sarà sempre di più anche in previsione delle risorse sul Pnrr.
L’autonomia va valorizzata e la nostra specialità tutelata
maggiormente anche in questo senso.
Una
proposta di grande attualità, l’ha definita Luca
Zeni
(PD). Aldilà della possibilità di destinare autonomamente le
risorse trasferite, c’è però
anche il
tema delle
nostre
capacità di finalizzare queste
risorse. Ha
preso spunto dall’iniziativa pubblicizzata oggi sui quotidiani che
immagina di contrastare lo spopolamento delle valli concedendo tre
anni di affitto a chi vi si trasferisce. Il problema è che spesso
queste proposte risultano inefficaci se non sono precedute da una
riflessione e da
un’analisi
puntuale ed attenta: tamponare
con strumenti di immediato ristoro serve a poco. La presente proposta
fissa dunque opportunamente dei principi forti e importanti che poi
dovranno però costantemente rinnovarsi dentro l’azione politica ed
istituzionale.
Due
gli ordini del giorno dello stesso Marini,
solo uno dei due valutato favorevolmente dalla Giunta. La
proposta
accolta
impegna la Giunta ad illustrare alla Commissione consiliare
competente, entro 30 giorni dall’approvazione dell’ordine del
giorno, lo schema di norma di attuazione avente ad oggetto il
coordinamento per le Province autonome in relazione all’attuazione
del PNRR, del PNC, del PNIEC e di altri piani aventi finalità
analoghe.
Il
secondo ordine del giorno, respinto, impegnava la Giunta a
predisporre una mappatura rispetto alle modalità e ai costi
complessivi stimati con cui i Comuni applicano e riscuotono l’Imis
e più in generale i tributi locali di competenza comunale e ad
illustrarla alla commissione consiliare competente entro
l’assestamento di bilancio, individuando iniziative normative e
organizzative volte a supportare i Comuni e a facilitare, migliorare
e rendere più efficace ed efficiente il servizio di applicazione e
riscossione dei tributi locali, anche considerando misure premiali
per le gestioni associate o di affidamento a società in house
partecipate da altre amministrazioni.
Modifiche
statutarie, respinta la proposta di Marini su partecipazione popolare
e controllo in materia tributaria
Il
secondo progetto di modifica dello Statuto proposto da Marini (respinto con 20 no, 7 sì
e 2 astensioni) voleva accompagnare la maggiore autonomia
nell’utilizzo dei trasferimenti con più poteri di controllo e di
partecipazione da parte dei cittadini in materia finanziaria e di
tributi. Il consigliere ha portato diversi esempi di sistemi in cui
questo già avviene negli Stati Uniti, ma anche in altri paesi
europei. "Mi rendo conto che la proposta sia all’avanguardia, ha
detto, però dobbiamo prendere atto che ci sono degli spazi per
intervenire sotto il profilo legislativo e favorire un maggiore
confronto non solo tra cittadini e Giunta, ma anche tra il Consiglio
e la Giunta provinciali. Forse dovremmo provare a percorrere delle
strade innovative anche in questo ambito, ragionando almeno in
termini di confronto. Tutti i soggetti intervenuti in Commissione si
sono espressi in tale senso, suggerendo almeno il referendum
consultivo, meno vincolante dal punto di vista giuridico, ma che
permetterebbe di fare scelte più bilanciate". Marini ha proposto alla
Giunta la sospensione della discussione sulla proposta, in cambio
della condivisione di un ordine del giorno che partendo da alcuni
dati, chiede di promuovere la convocazione della conferenza
provinciale per le politiche fiscali, per mettere assieme gli
stakeholders, affinché possano esprimersi sull’argomento.
L’assessora Zanotelli ha dichiarato l’indisponibilità
all’accoglimento: il parere è negativo sulla proposta, come già
espresso in Commissione e anche sull’ordine del giorno collegato.
Ugo
Rossi
ha apprezzato l’approccio responsabile di Marini che ha posto la
riflessione su un argomento di indubbio interesse e ha invitato
l’assessora ad un supplemento di riflessione sull’ordine del
giorno, perché il tema ha una sua dignità e attualità. Ha
poi svolto una riflessione sul tributo tanto contestato della tassa
di soggiorno in campagna elettorale, addirittura aumentato da questa
maggioranza.
Nella
replica, Marini ha ribadito che l’ordine del giorno voleva fare
convergere tutte queste riflessioni in un luogo unitario afi fini di
rendere il sistema fiscale più efficiente e per provare a sviluppare
die ragionamenti sui servizi e sui rapporti tra soggetti attivi e
passivi. Un peccato che non ci sia stata al disponibilità della
Giunta, ha concluso, annunciando di voler provare a sottoporre
nuovamente il tema all’attenzione dell’aula, per perseguire il
benessere di tutti.
L’ordine
del giorno è stato respinto, così come il progetto di modifica, con
20 no, 7 sì e 2 astensioni.