Consiglio in aula da stamane. Moranduzzo al posto di Cia in Prima Commissione
Il question time e le modifiche al regolamento. Sospeso da Masè il ddl sulla terza preferenza
In allegato, l'ordine del giorno e la delibera sulle modifiche al regolamento
Il
Consiglio provinciale ha aperto stamane l’ultima sessione di giugno
in aula, che si protrarrà fino a giovedì, con una modifica del
regolamento interno e la discussione del question time. Subito dopo l'aula ha accolto le dimissioni di Claudio Cia (FdI) dalla Prima Commissione e la sua sostituzione con Devid Moranduzzo (Lega). A seguire Vanessa Masè (La Civica) ha annunciato la decisione di sospendere l'esame del disegno di legge da lei proposto per introdurre la possibilità di esprimere una terza preferenza nel sistema elettorale trentino. I lavori riprendono alle 15.00 sul punto dell'esame del ddl proposto per la Giunta dall'assessore Gottardi relativo alla riforma delle comunità.
Modificato
il regolamento per partecipare alle commissioni online (vedi
allegato).
Il
presidente Kaswalder ha presentato la proposta
di delibera consiliare che
contiene le modifiche già
accolte dai capigruppo, grazie
alle quali – ha spiegato – il regolamento
permetterà di partecipare da remoto
ai lavori di Commissione. Il
collegamento online sarà sempre consentito ai consiglieri
che
non sono componenti
della Commissione, ai
membri
della
Giunta
provinciale e al
relativo
personale di supporto. I commissari potranno invece
partecipare
alle
commissioni da
remoto se
sussisteranno particolari
cause giustificative, ma solo nelle sedute in cui non sono previste
votazioni e qualora la riunione venga appunto convocata in modalità
mista.
Alex
Marini (Misto-5 Stelle) ha osservato che questa modifica dimostra
che cambiare in alcuni punti il regolamento consiliare non è un
tabù. Si potrebbe, secondo Marini, aprire una sessione consiliare in
aula per apportare altre modifiche al regolamento con una revisione
generale del testo che migliori altre procedure, ad esempio
introducendo una digitalizzazione dei lavori per semplificare la
partecipazione alle sedute. Il consigliere ha evidenziato anche la
mancata attivazione del sistema di monitoraggio, che esiste ma non è
mai stata utilizzato, per valutare l’attuazione delle mozioni e
degli ordini del giorno dopo l’approvazione in aula.
I
due articoli delle modifiche sono stati approvati all’unanimità
dai 26 presenti. Il presidente Kaswalder ha ricordato che delibera
sarà subito pubblicata sul Bur e diventerà operativa già nelle
prossime sedute delle commissioni in luglio.
Zeni:
che fine ha fatto il decoro dei consiglieri chiesto per lettera dal
presidente?
Luca
Zeni (Pd) ha chiesto di capire il valore della nota sul decoro
nell’abbigliamento inviata nei giorni scorsi dal presidente
Kaswalder a tutti i consiglieri, visto che ben pochi, incluse le
consigliere, sembrano aver recepito la raccomandazione.
Kaswalder
ha risposto precisando che la sua nota voleva richiamare all’utilizzo
almeno della giacca nelle sedute istituzionali dal momento che alcuni
consiglieri si sono presentati alle riunioni solo in jeans e camicia.
LE
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Luca Guglielmi (Fassa): si
sostenga economicamente il trasporto d’acqua nei rifugi.
L’esponente ladino ha
chiesto alla Giunta se abbia l’intenzione di sostenere
economicamente il trasporto di acqua in quota anche avvalendosi
dell’elitrasporto per rifornire i rifugi che quest’estate non
potranno contare sulla risorsa idrica derivata dallo scioglimento
della neve e dalla pioggia.
La risposta.
L’assessore Failoni ha
assicurato che la Giunta
condivide la preoccupazione
per la carenza di risorse idriche soprattutto
nei rifugi alpini più
isolati e difficilmente
raggiungibili. Sono in corso
valutazioni su quali interventi prevedere perché questi rifugi
possano essere riforniti d’acqua con vasche di raccolta e
per consentire in ogni caso a
queste strutture di esercitare il ruolo di presidi della
montagna anche a sostegno
del turismo.
La replica. Guglielmi
ha espresso soddisfazione
per l’impegno dell’esecutivo e ribadito le problematiche di
carattere straordinario che i
rifugi dovranno affrontare.
Vi sarà quindi estremo bisogno del sostegno
promesso ora dalla Giunta perché
i rifugi continuino a rappresentare punti attrattivi di eccellenza
per il turismo in Trentino.
Giorgio Tonini (Pd): c’
intesa sulle misure di compensazione della riduzione del gettito
Irpef per le autonomie speciali a seguito della riforma fiscale dello
Stato?
Considerate le misure di
compensazione della riduzione del gettito Irpef per le autonomie
speciali a seguito della riforma fiscale dello Stato, e la norma
della legge di bilancio statale che prevedeva di stabilire entro il
31 marzo 2022 gli importi dei trasferimenti sulla base di
un’istruttoria di un tavolo tecnico presso il Mef con la
partecipazione di rappresentanti di ciascuna autonomia speciale, il
consigliere ha chiesto alla Giunta se questa istruttoria sia stata
effettuata, se la Provincia ne sottoscrive le conclusioni e se
condivide la scelta della Regione Friuli Venezia Giulia di impugnare
tale norma davanti alla Corte costituzionale, dal momento che è
stata elusa la forma pattizia prevista per queste scelte tra
autonomie e governo.
La risposta. Il
vicepresidente Tonina ha ricordato che l’istruttoria del tavolo
tecnico citato si è svolta e si conclusa il 18 marzo scorso con la
sottoscrizione di un accordo tra governo, regioni a statuto speciale
e Province autonome di Trento e Bolzano. Nell’accordo è stata
definita per aicasucna
autonomia la compensazione della riduzione di gettito per il triennio
2022-2024 per la parte non compensata dal venir meno delle detrazioni
per i figli riassorbite nell’assegno unico universale. Per la
Provincia autonoma di Trento sono stati riconosciuti 106.5 milioni di
euro nel 2022 e 95,7
milioni di
euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, importi corrispondenti alla
perdita di gettito. Quanto
all’impugnativa del Friuli – ha
concluso il vicepresidente – le Province
autonome di Trento e Bolzano
non hanno ritenuto di
aderire all’iniziativa della Regione Friuli Venzia
Giulia in base a una
valutazione di giurisprudenza della Consulta su temi affini. In
seguito la stessa Regione
Friuli Venezia Giulia ha ritirato il ricorso e il consiglio dei
ministri ha deliberato l’accettazione della rinuncia.
La replica. Tonini
ha ringraziato il vicepresidente per le informazioni fornite che non
gli erano note mentre a suo avviso dovrebbero avere carattere
pubblico per permettere un dibattito. E’ evidente infatti secondo
il consigliere che i 106,5 milioni per quest’anno e i 95 per i
prossimi entreranno nel prossimo assestamento di bilancio e nei
bilanci successivi.
Alex Marini (Misto-5
Stelle): come si intende fronteggiare la crisi idrica?
L’esponente pentastellato si
è rivolto alla Giunta per sapere quali siano le richieste pervenute
per far fronte alla crisi idrica e quale sia la posizione della
Provincia in merito alle stesse.
La risposta. L’assessore
Tonina ha sottolineato che ad oggi non è ancora pervenuta alcuna
richiesta di intervento né di attivazione dello stato di emergenza.
Ha poi ricordato la nota da lui inviata a tutti i Comuni il 23 giugno
in seguito alla quale molte
amministrazioni locali hanno adottato provvedimenti restrittivi sui
consumi per prevenire
situazioni ancor più gravi che – ha
concluso – potrebbero presentarsi
in luglio e agosto se non vi saranno precipitazioni importanti.
La replica. Marini
ha segnalato che il ministro Cingolani ha
ipotizzato la creazione di
un tavolo per fronteggiare
l’emergenza idrica. E
ha aggiunto che a suo avviso sulla gestione delle risorse idriche la
Provincia dovrebbe impegnarsi a recuperare
quel che non è stato fatto negli ultimi decenni, e
ciò anche a beneficio di Veneto e Lombardia, regioni vicine che oggi
sono maggiormente in difficoltà.
Si delinea a suo avviso
anche un problema energetico
per cui si raggiungerà presto un picco negativo. Occorre per
questo investire sulla costruzione di bacini
di accumulo dell’acqua piovana con appositi investimenti.
Investimenti che la
Provincia dovrà realizzare al più presto per non
ritrovarsi a breve con
la necessità di trasportare acqua con le autobotti nei comuni.
Pietro De Godenz (UpT): a
che punto siamo con il piano d’azione contro il bostrico?
De Godenz ha chiesto a che
punto sia l’impegno preso dalla Giunta dopo l’approvazione di una
sua mozione per attivare un piano di azione volto a contenere la
diffusione del bostrico con appositi predatori la cui introduzione è
stata approvata dal Consiglio il 7 ottobre 2021.
La risposta. L’assessore
Tonina ha ricordato la
deliberazione del 24 giugno scorso
con cui la Giunta ha
adottato il piano bostrico, che
contiene gli
interventi del caso, il
monitoraggio dei danni, le
iniziative per il loro
contenimento da decidere con
un apposito tavolo di lavoro.
Il piano segnala anche le
misure da adottare per l’isolamento coleottero
perché non siano intaccate
altre piante. L’obiettivo
finale è il ripristino dell’efficienza
dei boschi attraverso la
localizzazione
prioritaria delle aree nelle quali realizzare le azioni
di rimboschimento.
La
replica. De Godenz si
è dichiarato soddisfatto auspicando di aver contribuito a
sollecitare l’attivazione
di un tavolo e la costituzione gli
interventi per la ricostituzione dei boschi e anche i necessari
rimborsi. Il bostrico è un parassita contro il quale occorrerà
combattere per diversi anni e conforta quindi sapere che la Giunta è
attenta al problema.
Luca Zeni (Pd): liste di
attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.
In merito alle molte
segnalazioni dei cittadini che lamentano difficoltà e tempi lunghi
per la prenotazione di visite specialistiche, Zeni ha chiesto di
avere l’elenco completo dei tempi di attesa per le prestazioni
specialistiche ambulatoriali, sia con Rao che senza Rao.
La risposta. L’assessora
Segnana ha risposto che
a seguito della pandemia che
ha manifestato
i suoi effetti sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali nel
marzo 2022, sono state osservate alcune oscillazioni che hanno
determinato una riduzione del prenotato. Nel 2021 rispetto al 2020 vi
è stato un incremento delle prenotazioni sia in SSN sia in libera
professione intramoenia. Tuttavia complessivamente in numero
inferiore rispetto al 2019: complessivamente sono state 136.758 le
prenotazioni in meno in SSN e 5.644 i meno in libera professione
intramoenia (nel 2021 rispetto al 2019). Nel 2018 e nel 2019 il
totale delle prenotazioni con codici Rao è stato rispettivamente di
152.332 e di 167.477, con un aumento del 10% dell’uso di codici ad
elevata priorità tra il 2018 e il 2019, il che ha reso più
complessa la gestione del livello di garanzia, soprattutto per i casi
con richiesta Rao B. Nel 2020 per la carenza di risorse interne e la
riduzione dell’offerta ospedaliera e della specialistica
ambulatoriale interna correlate alla pandemia, è stata osservata
rispetto al 2019 una ulteriore difficoltà ad assicurare i livelli di
garanzia entro i limiti massimi di 3, 10, 30 giorni nel 90% dei casi.
Nel 2021 rispetto al 2020 è stato osservato un ulteriore aumento
delle richieste con codice Rao a elevata priorità (+20%). Inoltre è
stata rilevata dal 2020 in poi rispetto agli anni precedenti una
riduzione della concordanza sul tempo di attesa fra prescrittore e
specialista, il che fa presumere una impennata di richieste a elevala
priorità non per motivi di diagnosi differenziale ma per forzare le
liste di attesa a seguito delle attese generatesi durante la
pandemia. L’assessora ha fornito poi i dati sui maggiori
tempi di attesa riscontrati
tra il gennaio e il giugno per
effettuare le prestazioni
prenotate ed erogate con codici priorità Rao A,
B e C da gennaio al 26 giugno 2022: 5 giorni rispetto al tempo di
attesa mediano di un giorno per le Rao A (7.857 prenotazioni); 24
giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 5 giorni per le Rao B
(38.216 prenotazioni); 56 giorni rispetto al tempo di attesa mediano
di 18 giorni per le Rao C (39.894 prenotazioni). In tutto le
prenotazioni Rao sono state 85.967. Segnana
ha concluso segnalando che
il piano di recupero delle liste di attesa approvate nelle diverse
edizioni dal Ministero della salute (il più recente è del 23 giugno
scorso) l’Apss sta intervenendo con più strumenti gestionali
grazie anche a specifici finanziamenti (prestazioni orarie
aggiuntive, assunzione di specialisti, strutture accreditate
convenzionate). Nel confronto con le istituzioni centrali il Piano
per il recupero delle liste di attesa della Provincia è stato
giudicato fra i migliori presentati in sede di confronto nazionale.
Segnana
ha chiesto infine a Zeni di
ri-presentare per iscritto questa stessa interrogazione orale,
per poter fornire
una risposta corredata dall’elenco
completo dei dati sollecitati
dal consigliere e che necessitano di un’elaborazione.
La replica. Zeni
ha replicato lamentando la
mancata consegna dell’elenco completo dei dati che a suo avviso
dovrebbe essere nella pronta disponibilità dell’assessore, in
quanto non richiede alcuna elaborazione. La trasparenza in
quest’ambito infatti – ha concluso – è fondamentale per una
discussione che possa essere costruttiva.
Gianluca Cavada (Lega):
quando arriverà il finanziamento per il teatro di Cavalese?
Dopo l’incendio che nel 2013
distrusse il Teatro comunale di Cavalese la cui ricostruzione è già
stata prevista, Cavada ha chiesto alla Giunta quando la Provincia
assegnerà il finanziamento mancante chiesto dal Comune nell’aprile
di quest’anno per far partire i lavori.
La risposta. L’assessore
Tonina ha risposto che il Comune di Cavalese ha avanzato la richeista
di finanziamento il 7 aprile 2022 per un importo complessivo di 5
milioni 828 euro. La richiesta è sottoposta ora a verifica tecnica e
si presume che il provvedimento di ammissione al finanziamento possa
essere approvato entro l’estate compatibilmente con le risorse
disponibili.
La replica. Cavada
si è detto soddisfatto perché la ricostruzione conservativa del
teatro storico di Cavalese sta molto a cuore alla comunità locale.
Giorgio Leonardi (FI):
viabilità e sicurezza lungo la SS 47 a Pergine verso Levico.
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se non ritenga opportuno verificare la sussistenza di una
reale condizione di pericolosità nel tratto della statale 47
all’altezza del ristorante “Al Faro” di Pergine in direzione
Levico, e prevedere un’eventuale segnaletica aggiuntiva e per la
riduzione della velocità per garantire la massima sicurezza ai
soggetti in transito.
La risposta. L’assessore
Tonina ha risposto che la Giunta per migliorare la sicurezza della
rete stradale ha già effettuato un intervento di potenziamento
della segnaletica in corrispondenza del ristorante Al Faro per
impedire manovre critiche in caso di traffico intenso. Come ulteriore
intervento ha in programma l’istituzione del limite dei 70 km
all’ora di velocità.
La replica. Leonardi
ha ribadito la necessità dell’annunciata implementazione della
segnaletica e della riduzione della velocità consentita in quel
tratto critico della statale 47.
Alessandro Olivi (Pd):
torneranno i trasferimenti ordinari in conto capitale alle scuole?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta come intende operare in merito all’integrazione delle
assegnazioni ordinarie di parte corrente alle scuole, già ridotti
quest’anno rispetto al precedente mentre la situazione si è
aggravata a causa dei rincari energetici, e quando intende
ripristinare i trasferimenti ordinari in conto capitale necessari per
programmare le attività.
La risposta. L’assessore
Bisesti ha risposto che i trasferimenti di parte corrente nel
2021-2022 non sono stati
complessivamente ridotti perché la dotazione del capitolo di spesa è
rimasta invariata.
Per corrispondere alle
esigenze emerse dalle scuole, la Giunta ha deliberato il 29 aprile
scorso l’assegnazione di un anticipo di 798.984 euro per
fronteggiare i maggiori
costi energetici, esaurendo
l’intera disponibilità residua sul capitolo di bilancio. A
integrazione di questi interventi il dipartimento istruzione ha
avanzato, in vista della manovra di assestamento, un’ulteriore
richiesta di attribuzione finanziaria. L’assessore ha poi precisato
che la possibilità di utilizzare in toto o in parte queste risorse
dell’avanzo libero di parte corrente per la copertura dell’aggravio
di spesa per le utenze, è finalizzata alla copertura immediata del
fabbisogno manifestato come inderogabile, con la possibilità di
rifondere le disponibilità in conto capitale successivamente agli
stanziamenti riconosciuti in assestamento. Infine sul mancato
trasferimento ordinario in
conto capitale dal 2019, Bisesti
ha spiegato che questo deriva da una decisione del dipartimento
affari finanziari della Provincia, legata all’opportunità
di monitorare gli effetti dell’entrata in
vigore dell’armonizzazione sulla consistenza degli avanzi di
amministrazione in capo alle istituzioni scolastiche.
La replica. Olivi
ha replicato notando che la risposta conferma l’attualità del
tema. Con
l’assestamento del bilancio 2022 la Giunta è infatti
consapevole di dover
intervenire a sostegno delle scuole che hanno tenuto in piedi i
propri bilanci facendo leva sui fondi straordinari. Si tratterà di
vedere se con le assegnazioni preannunciate
le scuole potranno investire soprattutto per le dotazioni
tecnologiche indispensabili alla crescita delle attività didattiche.
Infine sul mancato
trasferimento in conto capitale dall’anno 2019, Olivi ha concluso
osservando che “va bene
l’armonizzazione sulla
consistenza degli avanzi, ma
se vogliamo che le scuole facciano davvero programmazione occorre
ragionare in termini di
budget pluriennali certi”.
Katia Rossato (FdI): no
all’uso della mascherina per i conducenti dei mezzi pubblici.
La consigliera ha chiesto se,
anche a seguito di un confronto con il governo nazionale, la Giunta
provinciale intenda emanare un provvedimento ad hoc per
esonerare i conducenti dei mezzi pubblici di trasporto trentini
dall’utilizzo della mascherina.
La risposta. L’assessore
Gottardi ha risposto che la Giunta sta monitorando l’evoluzione
normativa nazionale
che prevede l’obbligo della mascherina per
gli autisti e la maggioranza
delle imprese aderente
a Astra ha adottato questa linea, Comunque, ha concluso Gottardi, in
base alla valutazione dell’andamento epidemiologico
la Giunta è orientata a togliere l’obbligo della
mascherina.
La replica.
Rossato ha detto che c’è
qualcosa che non quadra perché sugli aerei l’obbligo della
mascherina non c’è.
Claudio Cia (FdI): come
sostituire i medici di base in Val di Sole e nei Comuni disagiati?
Cia ha chiesto quale sia la
programmazione della Giunta per la sostituzione dei medici di base
che andranno in pensione nei prossimi 2/3 anni e, nel breve, per
quanto riguarda la Val di Sole, e se si ritiene di intervenire per la
gestione del servizio del medico di base con un’organizzazione
territoriale che garantisca un servizio essenziale almeno in ogni
Comune nei territori più disagiati e con limitati servizi di
trasporto pubblico.
La risposta. L’assessora
Segnana ha detto che in Val di Sole dal 1° luglio vanno in pensione
due medici in val di Sole, i loro pazienti hanno ricevuto lettera con
l’invito a scegliere altri medici e verrà inserito un medico
provvisorio in attesa della pubblicazione della zona carente di
medici. L’Azienda non ha conoscenza di altri medici prossimi alla
pensione in Val di Sole. L’assessora ha ricordato i passi fatti per
la medicina di gruppo integrata che assicura la continuità di
assistenza.
La replica. Cia
ha detto di non dubitare dell’impegno dell’assessorato e
dell’Apss, ma i fatti sono chiari: 99 medici sono andati in
pensione e il 77% di quelli
in servizio hanno più
di 55 anni e metà supera i
60 anni. Nel 2020 avevano 20 zone scoperte
che sono diventate 43. Quindi, sempre più territori sono in
sofferenza perché sulle 43 zone ne sono state coperte solo 7 e chi
paga sono soprattutto le valli. Il direttore sanitario dell’Apss
ha detto che il 30% di medici andrà presto in pensione e questo lo
ha definito un disastro. Certo non si può puntare il dito sulla
Giunta e neppure su quelle precedenti, ha
concluso Cia, ma il tema è
drammatico.
Lucia Coppola (Misto-Europa
Verde): si trovino spazi in cui accogliere i senza casa.
Vista la crescita del numero
dei senza fissa dimora che popolano le notti del capoluogo,
l’esponente verde ha chiesto alla Giunta se intenda impegnarsi per
trovare spazi nei quali accogliere chi non ha casa ed è costretto a
dormire per strada.
La risposta. L’assessora
alla sanità ha detto che l’assessorato ha posto molta attenzione
sui senza dimora, la Pat ha rafforzato i servizi dell’accoglienza
con alloggi temporanei e l’aumento dei posti letto anche per
bisognosi con animali domestici. Il fabbisogno era stato quantificato
in 165 posti letto che è già stato ampiamente garantito, ci saranno
poi gli interventi del Pnrr che permetteranno di aumentare
ulteriormente l’offerta. Attualmente con Pat e terzo settore si sta
mettendo in campo una risposta di qualità anche per un recupero di
queste persone e si stanno cercando spazi idonei per questi bisogni.
La replica. La
consigliera ha detto che non ci si drà prendere in contropiede dalla
stagione fredda.
Lorenzo Ossanna (Patt):
aiuti per i pannelli fotovoltaici danneggiati dalla grandinata.
Il consigliere ha chiesto se
la Giunta intenda valutare misure di aiuto a sostegno dei privati e
delle aziende i cui pannelli fotovoltaici e solari sono stati
gravemente danneggiati dalla terribile grandinata avvenuta la sera
del 21 giugno scorso.
La risposta. L’assessore
Tonina ha risposto che le grandinate sono frequenti e interessano
zone ristrette e anche quella dei giorni scorsi non è eccezionale.
Quindi non sussistono i presupposti per accertare la calamità per la
sera del 21 giugno. Gli operatori economici e i privati possono
attivare le polizze assicurative
La replica. Ossanna
ha detto che la richiesta era motivata dalla frequenza di eventi
eccezionali e quella del 21 non è certo normale. Inoltre va pensato
per il futuro un sistema di protezione economica.
Ugo Rossi (Misto-Azione):
informare i cittadini perché si difendano dalla scabbia.
Rossi ha chiesto alla Giunta
quanti casi di scabbia siano stati registrati dal sistema sanitario
provinciale negli ultimi mesi, se si può parlare di epidemia, quali
provvedimenti abbia adottato e se non ritenga di informare i
cittadini perché adottino opportune precauzioni.
La risposta. L’assessora
Segnana ha risposto affermando che la scabbia è endemica e in
Trentino ci sono stai 60 casi quest’anno e 816 negli ultimi 10
anni. Quindi non ci sono emergenze ne epidemie. Nel
primo semestre corrispondono
alla media casi singoli degli altri anni. Gli acari della scabbia, ha
detto ancora, non
sopravvivono per più di 3 giorni e quindi basta lavare i vestiti e
isolarli in un sacco. I casi
vengono risolti con l’igiene personale e l’uso di specifici
farmaci topici. Al trattamento vanno sottoposte anche le persone che
sono state in contatto con persone infettate dal parassita.
La replica. Rossi
ha chiesto all’assessore la possibilità di mandare alle persone
infettate le informazioni di base per tranquillizzarle.
Vanessa Masè (La Civica):
si attivi una segreteria telefonica nel reparto di otorino.
Masè ha chiesto alla Giunta
di sapere se sia possibile ricorrere all’attivazione di una
segreteria telefonica, in mancanza di personale di segreteria dovuto
ai recenti pensionamenti, presso il reparto di otorino dell’ospedale
S. Chiara di Trento, in modo da poter lasciare un messaggio e ovviare
così all’attuale difficoltoso rapporto tra medico e pazienti.
La risposta. L’assessora
Segnana ha risposto affermando che presso la segreteria del reparto
ci sono due operatori che sono mancai per malattia,ma uno di questi è
rientrato il 22 giugno rendendo possibile il servizio.
Devid Moranduzzo (Lega):
ristrutturazione dello stabile Itea di via Canova.
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quali interventi e in che tempi sono previsti per la
ristrutturazione dell’edificio danneggiato da due incendi, nel 2017
e nel 2021, che hanno danneggiato e reso inagibile uno stabile Itea
in via Canova a Trento.
La risposta. L’assessora
Segnana ha affermato che si stanno facendo i lavori di ripristino
degli alloggi danneggiati nel 2017 che
si concluderanno entro settembre. Per l’’altro alloggio i lavori
sono stati avviati
il 10 marzo e si ristrutturano altri due alloggi nella stessa scala.
La replica. Il
consigliere ha ringraziato l’assessore e la presidente Itea.
Alessio Manica (Pd):
condizioni di lavoro più umane per i lavoratori del Muse.
A proposito del nuovo bando
del Muse, prorogato al 30 novembre, per l’affidamento dei servizi a
cooperative, il consigliere ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare
per stabilire, nero su bianco, condizioni di lavoro più umane di
quelle attuali, perché siano rispettati i diritti minimi dei
lavoratori e delle operatrici culturali impiegati nel museo.
La risposta. L’assessore
Bisesti ha risposto
affermando che 30 posizioni lavorative sono state riportate
nell’organico del museo e saranno coperte dai concorsi che si
stanno svolgendo, anche se altre
figure, su richiesta del Muse, rimarranno esternalizzate.
I problemi di questi lavoratori saranno tenuti in debito cono nel
bando e il Muse sta ripensando i servizi per migliorarli anche dal
punto di vista della qualità dell’occupazione.
La replica.
Manica ha detto che centrale
è il bando per evitare i problemi che si sono visti. Ci sono ancora
60 persone esternalizzate e se si può comprendere la necessità di
flessibilità, questa non può diventare però
uno strumento per imporre
condizioni di lavoro non accettabili
a persone con un alto livello di specializzazione.
Sara Ferrari (Pd): si
affronti e risolva il problema delle cattedre mancanti nelle scuole.
Vista la difficoltà di
trovare insegnanti, Ferrari ha chiesto alla Giunta come intende
affrontare e risolvere l’inaccettabile eventualità delle cattedre
mancanti nelle scuole trentine per un avvio sereno del nuovo anno
scolastico dopo i tempi difficili dell’emergenza sanitaria.
La risposta. L’assessore
Bisesti ha risposto che le
stime dei fabbisogni, che sono il frutto di una serie di parametri,
possono avere scostamenti rispetto alle richieste reali, un fatto che
è accaduto anche nel 2016. Ma negli ultimi anni non ci sono stati
problemi. Il posto vacante, inoltre, è legato a un docente a tempo
indeterminato che può essere coperto da uno a tempo determinato. Le
difficoltà di reclutamento vanno ascritte al ministero perché i
concorsi ordinari sono rallentati dal fatto che vengono convocati
nelle fasi calde dell’anno scolastico. Inoltre, l’80 e il 90% dei
candidati non hanno superato la prova scritta. La Pat, ha
concluso, ha messo in campo
una serie di concorsi che hanno dato risposte ai fabbisogni di
insegnanti.
La replica. La
consigliera Pd ha detto che la risposta dell’assessore, rispetto
all’allerta lanciata dal sindacato,
sembra incoraggiante e che a settembre le scuole inizieranno con
organici completi e con coperture dei posti, si auspica, a
tempo indeterminato anche per rendere appetibile il lavoro di
insegnante.
VANESSA
MASE’ SOSPENDE L’ESAME DEL DDL SULLA TERZA PREFERENZA
Sul
punto dell’elezione del vicepresidente (si era nuovamente candidato
Alex Marini) è mancato il numero legale: solo 7 i consiglieri
presenti in aula. Claudio Cia (FdI), le cui dimissioni sono state
accolte con 17 sì, 5 astenuti e Marini che non ha partecipato al
voto, è stato sostituto da Devid Moranduzzo (Lega) in Prima
commissione con 14 sì, 10 astenuti un non partecipante al voto,
Michele Dallapiccola (Patt). Vanessa Masè ha poi dichiarato la
sospensione del suo ddl sulla terza preferenza.