Conclusi i lavori della seduta aggiuntiva del Consiglio provinciale
Sì dell'aula al due ddl urgenti sulle energie da fonti rinnovabili e per la cura dei tumori con i nuovi apparecchi
Via libera con un solo voto di astensione alla semplificazione per gli impianti fotovoltaici
Approvato
oggi
pomeriggio in Consiglio
con
26 sì e un astenuto, Alex Marini (5 Stelle), il ddl di Mario Tonina
che introduce
semplificazioni per gli impianti per la produzione di energia
rinnovabile.
Sì
unanime
anche
al ddl n.
137/XVI
dell’assessora
Segnana sulla
tutela dai rischi dall’impiego delle radiazioni ionizzanti. Un ddl
tecnico, ha aggiunto l’assessora, che permetterà a giugno l’avvio
del nuovo acceleratore lineare per la radioterapia al Sana Chiara che
è stato già
acquistato.
Per Alex Marini, sul piano del metodo, sarebbe opportuno organizzare
meglio la programmazione delle questioni per le commissioni,
sopratutto quelle tecniche come questo ddl. Mentre Mara Dalzocchio
(Lega) e Claudio Cia (FdI) hanno sottolineato che si tratta di un
passaggio meramente tecnico per permettere l’utilizzo della nuova
macchina per la radioterapia.
L'ESAME DEL DDL SULLE ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI
La
discussione sul disegno di legge Tonina
Nel
pomeriggio i lavori del Consiglio sono ripresi con la replica
dell’assessore Tonina sul suo disegno di legge n.
136/XVI
che,
come detto,
semplifica l’iter
autorizzativo - burocratico
per gli impianti per la produzione di energia rinnovabile.
L’assessore ha affermato che dal dibattito è emersa l’attenzione
che la politica deve prestare al tema, economicamente
pensante per le
famiglie, del caro – energia. Rivolgendosi a Degasperi ha affermato
che sul
tema dello smantellamento
degli impianti solari
Fbk sta lavorando e ci sono contatti con un imprenditore privato
interessato a questi
interventi di smaltimento e riciclo.
Tonina
ha condiviso la necessità (evidenziata
da Rossi) di affrontare
i sacrifici necessari e il risparmio energetico e la recente
circolare che la Giunta ha mandato alle scuole e agli uffici Pat va
in questa direzione. Con
Ossanna è stato raggiunto un accordo è le sue proposte (un
suo emendamento impone il limite di altezza di 3 metri a metà falda
dei tetti, un altro la salvaguardia delle norme, oltre che ambientali
e culturali, di salvaguardia della sicurezza, antisismiche, igienico
sanitarie e idrogeologiche) sono
state assorbite in
due emendamenti della Giunta. Infine, Tonina ha sottolineato che il
Trentino ha dimostrato nel tempo di saper
affrontare i problemi paesaggistici connessi
alle rinnovabili, anche
evitando di recepire la norma nazionale che permette di installare i
pannelli sui terrazzi e sulle facciate .
Infine, sulle comunità energetiche c’è un confronto con la
cooperazione e i consorzi elettrici che sono di fatto comunità
energetiche. Su questi organismi ci sono spazi anche sul versante
dell’equità sociale messo in evidenza da Manica.
Infine, Tonina ha
ricordato il contenuto di due emendamenti della Giunta: uno che
estende gli interventi da edilizia libera, previsti
per i pannelli sui tetti,
anche al rifacimento degli impianti e a quelli autorizzati
e non ancora realizzati e l’altro che dà la possibilità
realizzare tettorie e
pensiline da utilizzare per il fotovoltaico su edifici privi di
copertura senza con ciò aumentare la superficie utile netta.
Gli
ordini del giorno
Filippo
Degasperi (Onda Civica)
Sostenere
la produzione e il riciclo dei pannelli. Sì unanime.
Il
consigliere di Onda Civica col suo odg, approvato all’unanimità,
impegna la Giunta a individuare promuovere e sostenere iniziative di
ricerca sulla produzione e il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici e
solari; a individuare modalità per sostenere iniziative
imprenditoriali sulla produzione e il riutilizzo dei pannelli.
Questo, ha detto Degasperi, anche per smarcare il nostro Paese dalla
dipendenza dalla Cina il più grande produttore di questo tipo di
tecnologia. Posizione condivida da Zeni del Pd.
Alex
Marini (5 Stelle)
Pagare
il risanamento dall’amianto cedendo energia alla Pat. La Giunta
dice no
Bocciato
l’odg del consigliere di 5 Stelle che mirava a impegnare la Giunta
a riconoscere ulteriori incentivi per le bonifiche dei tetti in
amianto e il contestuale risanamento degli edifici con il
posizionamento degli impianti fotovoltaici e a finanziare lo
smaltimento dell’amianto in cambio della cessione di energia fino
al pagamento dell’intervento della Pat.
Alex
Marini (5 Stelle)
Una
strategia contro la povertà energetica. Approvato all'unanimità.
L’odg
del consigliere 5 Stelle, approvato all’unanimità, impegna la
Giunta a definire uno schema d’azione per analizzare e integrare i
dati dell’Osservatorio nazionale della povertà energetica, e
declinare a livello provinciale la Strategia nazionale contro la
povertà energetica. E a valutare l’impiego di una quota dei 140
milioni di kwh che la Pat riceve gratis dalle grandi derivazioni
idroelettriche e/o una quota dei profitti di Dolomiti Energia per
contrastare la povertà energetica. Infine, a facilitare l’avvio di
progetti pilota per l’istituzione di comunità energetiche per
promuovere l’inclusione sociale delle persone i condizioni di
povertà energetiche.
Gianluca
Cavada (Lega)
Trovare
una strada per promuovere le comunità energetiche. Sì unanime.
L’odg
del consigliere della Lega, approvato all’unanimità, impegna la
Giunta a individuare, con il Cal, modalità giuridiche per costituite
comunità energetiche partecipate dagli enti locali per rimuovere i
vincoli per i privati che oggi non possono installare impianti di
energia rinnovabile.
Alessio
Manica (Pd)
Incrementare
il teleriscaldamento a biomassa. Sì unanime.
L’odg
del consigliere del Pd, approvato all’unanimità emendato nella
premessa, impegna la Giunta a aprire un confronto con gli operatori
del legno e dell’energia per valutare l’espansione dell’energia
dalle biomasse; a prevedere incentivi per gli impianti di
teleriscaldamento a biomassa. Infine, a fornire un sostegno
strategico all’estensione delle reti esistenti. Degasperi ha però
ricordato che l’Alto Adige non può essere preso come esempio, come
spesso si fa, perché importa il 50% della biomassa dall’estero. I
margini ci sono perché il 45% della biomassa prodotta in Trentino
vengono vendute fuori provincia. Marini ha ricordato che si dovrebbe
puntare sul rinnovo degli impianti a biomassa per renderli meno
inquinanti.
Alessandro
Olivi (Pd)
Manifattura
Domani centro di ricerca e produzione delle rinnovabili. C’è il no
No
all’odg con 17 voti negativi, 11 sì e un astenuto, del consigliere
Pd che mirava a impegnare la Giunta a potenziare l’idea originaria
di Manifattura Domani di Rovereto come centro di ricerca e
sperimentazione delle rinnovabili con Fondazioni di ricerca e
Università. A promuovere Manifattura Domani come distretto
produttivo dell’economia verde il collaborazione con Assindustria e
Artigiani e con il polo edilizia 4.0. Olivi ha detto che il no al suo
odg è un caso di scuola perché è frutto di documenti ufficiali
senza riferimenti alle lacune e ai ritardi della Giunta sugli
obiettivi che riguardano le rinnovabili. La motivazione del parere
sfavorevole dell’esecutivo sta nel fatto che si starebbero già
attuando i contenuti dell’ordine del giorno. In realtà, ha
aggiunto l’esponente Pd, gli odg di alcuni consiglieri di minoranza
non vengono approvati per principio. E in questo caso si tratta di un
no ad un distretto tecnologico.
Lorenzo
Ossanna (Patt)
Promuovere
l’uso delle rinnovabili. Sì unanime.
Il
consigliere Patt con il suo odg, approvato all’unanimità, impegna
la Giunta a promuovere il ricorso alle rinnovabili anche attraverso
la valutazione del potenziale delle biomasse e la creazione di
comunità energetiche.
Sara
Ferrari (Pd)
Campagne
di informazione sul risparmio energetico. Sì unanime.
L’odg
della consigliera Pd, votato all’unanimità, impegna la Giunta a
promuovere campagne di informazione sul risparmio energetico sotto
tutti gli aspetti e provvedimenti per incentivare tali comportamenti.
Sara
Ferrari (Pd)
Le
rinnovabili come obiettivo di ricerca di Università e Fondazioni. Sì unanime.
La
consigliera Pd col suo odg, votato all’unanimità, impegna la
Giunta a prevedere finanziamenti certi per la ricerca di base e
specifiche sulle rinnovabili e a individuare questo obiettivo di
ricerca come prioritario nell’atto di indirizzo con Unitn e le
Fondazioni di ricerca.
Ivano
Job (Lega)
Puntare
sull’autoconsumo con le comunità energetiche. Sì unanime.
L’odg
del consigliere leghista, votato all’unanimità, impegna la Giunta
a prevedere meccanismi che permettano di incentivare le comunità
energetiche per ottimizzare l’autoconsumo.
Ugo
Rossi (Azione)
Sollecitare
la creazione di comunità energetiche. Sì unanime.
Approvato
all’unanimità anche l’odg di Ugo Rossi (Azione) che impegna la
Giunta a valutare le migliori forme di accompagnamento sul territorio
per sollecitare la creazione di comunità energetiche instaurando con
la Cooperazione una collaborazione finalizzata a applicare l’articolo
18 bis della lp sull’energia realizzando un punto infomativo –
operativo per facilitare, dal punto di vista tecnico e giuridico, la
messa in rete dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Rossi
ha sottolineato che la Giunta non ha voluto introdurre in legge,
accettando due suoi emendamenti, la promozione delle comunità
energetiche e accogliere la proposta di prevedere 500 mila euro per
promuoverle. Anche Paolo Zanella (Futura) ha sottolineato la mancanza
di impegno concreto del governo provinciale su questo tema.
L’articolato.
Sull’articolo
4 Manica ha presentato il suo emendamento (approvato all’unanimità)
che mira a lasciare al Consiglio la formulazione dell’elenco delle
aree idonee all’installazione degli impianti per le rinnovabili.
Sull’articolo 7 il consigliere Pd ha ricordato i suoi due
emendamenti (bocciati), su questo articolo che puntavano a regolare
miravano ad evitare l’uso dei parcheggi per gli impianti e l’altro
per non concedere le deroghe all’installazione dei pannelli nei
centri storici cercando invece soluzioni alternative comunitarie. Un
no ai due emendamenti che ha provocato il voto negativo all’articolo
della capogruppo Pd Ferrari. Sull’articolo 9 Rossi ha ricordato che
aveva presentato due emendamenti sulle comunità energetiche
trasformati in parte in un odg e ha ribadito che la Giunta dimostra
di non aver alcuna intenzione di agire in questo campo. Tra l’altro,
ha aggiunto, l’articolo 14 della legge sull’energia non prevede
finanziamenti alle comunità energetiche. Anche in questo caso, ha
concluso Rossi, il no agli emendamenti sono stati pronunciati perché
sono stati presentai dal consigliere di Azione. Anche Manica,
aggiungendosi alle perplessità di Rossi, ha affermato che sulle
comunità energetiche la Giunta non vuole incidere probabilmente per
motivi ideologici di apertura al mercato. Ma, ha aggiunto, se si
vuole parlare di equità non si può lasciare tutto in mano alla
libera iniziativa. Marini ha ricordato che nell’aprile 2021
approvando un suo odg e con una mozione nel maggio 2021 la Giunta si
è impegnata a portare avanti la ricerca sulle rinnovabili. In
ottobre, la Giunta ha risposto che era stato stipulato un accordo con
Rse e si erano fatti passi avanti con i comuni. Ma non c’è nulla
di chiaro su quello che è stato fatto e a che punto siamo. In
realtà, ha concluso, la Pat sta andando a traino del Governo che
stanzierà due miliardi e 200 milioni per le comunità energetiche.
Di questi 85 milioni andranno alla regione Trentino – Alto Adige.
Quindi, sarebbe bene sapere cosa si intende fare con questi soldi.