In Consiglio provinciale i lavori procedono a rilento tra sospensioni e interventi delle minoranze
Nuova ferrovia del Brennero. La Giunta cerca, per ora invano, un accordo sulle risoluzioni
Mario Tonina, assessore all'urbanistica e all'ambiente
In
apertura di lavori della seduta pomeridiana del Consiglio provinciale
impegnato da
ieri sulle
16 proposte di risoluzione presentate dalle Minoranze sul tema della
progettazione della tratta trentina della ferrovia del Brennero, il
vicepresidente Mario
Tonina
ha chiesto la parola per rappresentare la disponibilità della Giunta
ad un confronto, suggerendo
una sospensione dei lavori. Alla
ripresa si
è
ripartiti da un nulla di fatto: Tonina ha infatti annunciato che il
confronto non è stato produttivo, nonostante la disponibilità
dimostrata alla riscrittura di alcuni documenti che potessero tenere
conto di tutte le risoluzioni. Si è quindi proseguito l’esame dei
testi,
a partire dalla risoluzione
125
di Alex Marini (Misto-5Stelle), già ampiamente trattata
nella mattinata. Approvato
in forma emendata il documento di Ossanna, la discussione si è
interrotta sulla successiva risoluzione 127 di Zanella, quando
l’assessore Tonina ha rinnovato l’invito al dialogo e i lavori
sono stati sospesi. Si riprende domani mattina a partire dalle 10.00.
RISOLUZIONE
125 Marini (respinta)
La proposta di risoluzione 125 del
consigliere Alex Marini
(Misto-5 Stelle),
votata per parti separate e
respinta, impegnava
la Giunta a valutare l’avvio di un’interlocuzione con Governo e
Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. al fine di impiegare una quota di
risorse del PNRR destinate al progetto del Tunnel del Brennero, per
dimezzare i tempi di realizzazione dei 7 interventi di abbattimento
del rumore provocato dai convogli ferroviari all’interno del centro
abitato di Trento e degli 80 interventi previsti nelle aree urbane di
alcuni centri della Valle dell’Adige. Il
parere negativo della Giunta è stato così motivato dall’assessore
Mario
Tonina:
le risorse del PNRR sono state quantificate sulla base di un preciso
computo metrico dei costi previsti e il dirottamento di parte di
esse, oltre a non essere probabilmente ammissibile, rischierebbe di
compromettere la copertura finanziaria dell’opera.
RISOLUZIONE
126 Ossanna (approvata)
La risoluzione 126 di Lorenzo
Ossanna del PATT, approvata
in forma emendata, impegnava
la Giunta a mantenere il capolinea della ferrovia Trento Malè
nell’attuale ubicazione nel centro storico della città di
Trento. Mario
Tonina ha detto di essere
consapevole dei disagi che comporterà la dismissione di una tratta
della Ferrovia
Trento Malè,
ma l’intervento risulta necessario perché le opere interferiscono
proprio con quel tratto. Ha poi aggiunto
che la risoluzione può essere accolta nelle premesse e,
eventualmente, in
forma emendata
con
una modifica che
impegna
a mantenere
il capolinea nell’attuale ubicazione “per il maggior tempo
possibile e compatibilmente con le esigenze di realizzazione dei
lavori”. Ugo Rossi (Azione)
ha condiviso l’esigenza rappresentata dal collega Ossanna,
evidenziando che il problema non riguarda solo l’esercizio, ma
anche l’officina, ovvero la manutenzione dei treni e suggerendo di
approfittare del fermo per pensare ad un collegamento veloce
Lavis-Trento. La consigliera Sara
Ferrari (PD) ha
commentato la pochezza e l’ovvietà
dell’emendamento proposto e
ha notato che la
fermata capolinea progettata
a Trento nord
non prevede
parcheggi, immaginando che la volontà vera sia di spostarla a Lavis.
Paolo Zanella
(Futura) ha definito il dispositivo iniziale della risoluzione
impraticabile e utopico e
la versione
emendata del tutto assurda, annunciando la
non partecipazione al voto sul documento.
Alex Marini (Misto-5
Stelle) a chi obiettava questa mattina che nell’attuale
legislatura
sono state chieste 43 informative contro le 25 di
quella
scorsa, ha replicato che questa legislatura è stata caratterizzata
dall’emergenza
Covid che ha
richiesto costanti
interventi e
quindi il dato numerico è estremamente limitativo. Ha
prospettato
la possibilità di approfittare dell’opera per ampliare il
servizio. Per Filippo Degasperi
(Onda Civica) questa
risoluzione testimonia che la
discussione in corso non è una perdita di tempo,
dal momento che si stanno sollevando questioni cruciali, come questa:
uno di tanti problemi che necessitano di un ragionamento complessivo.
RISOLUZIONE
127 Zanella (discussione in corso)
La risoluzione numero 127, primo
firmatario Paolo Zanella
di Futura, impegna la Giunta a dare mandato ai gruppi di lavoro
dell'Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero di
accelerare i lavori di progettazione del bypass
ferroviario di Rovereto e impegna la Giunta a presentare al Consiglio
provinciale entro il 31 marzo 2022 le ipotesi progettuali che
l'osservatorio elaborerà. Filippo
Degasperi ha commentato
nuovamente la scarsa disponibilità della Giunta a dare
risposte e a condividere
quanto sta
accadendo, osservando che non esistono le risorse per i collegamenti,
né un progetto e che si va avanti al
buio, a tentoni. Documenti
alla mano, Roberto
Paccher (Lega) ha evidenziato
che anche nella scorsa legislatura si chiedevano alla
Giunta chiarimenti sul tema della ferrovia e anche quattro anni fa si
sollecitavano percorsi
di partecipazione con le realtà locali.
Il tema è che è venuta meno la
volontà di dialogo in quest’aula, ha notato
Luca Zeni
(PD) che ha invitato la Maggioranza al confronto
e alla condivisione, stimolandola ad entrare nel merito delle
questioni poste. Ugo Rossi
ha annunciato voto favorevole alla proposta che non presenta
alcun
profilo di pericolosità
politica o istituzionale, ma poteva essere l’occasione per
confermare l’attenzione della Giunta su questo tema. A
Pacher ha replicato dicendo che la realtà delle cose è che per anni
lo Stato non ha finanziato l’opera e i soldi di oggi vengono dalla
tanto vituperata Europa e dal Governo italiano guidato da Mario
Draghi che ha inserito i progetti pronti nel PNRR.
Alex Marini ha detto
di non aver sottoscritto la risoluzione, osservando
che purtroppo non c’è vaccino per i cambiamenti climatici, mentre
noi ci ostiniamo a pensare e proporre nuove infrastrutture. Occorre
invece a
suo avviso ripensare
l’attuale sistema
di produzione e di consumo sfrenato, mettendo da parte gli interventi
che consumano territorio
e valorizzando ed ottimizzando nel contempo le infrastrutture che già
abbiamo. Luca Guglielmi di
Lista Fassa ha ricordato
al collega
Zeni che l’ostruzionismo messo in atto dalle Minoranze su tutti i
punti in discussione dell’attuale tornata ha compromesso i
lavori d’aula. Filippo
Degasperi ha obiettato
che di fatto i
cittadini hanno diritto ad una discussione ampia su un tema di
rilievo come quello in discussione. Mario
Tonina
ha rinnovato la disponibilità al confronto, che potrebbe risolvere
il dibattito, nella forma di un’apertura reciproca e con la
riscrittura di alcune proposte che tengano conto di tutte le
risoluzioni, anche di quelle bocciate. Il parere su questo documento
è negativo: l’iter di analisi relativo al bypass
di Rovereto è già avviato e quanto chiesto è già ricompreso nelle
competenze dei gruppi di lavoro. Quanto al completamento dlele altre
tartte si ritengono necessari maggiori approfondimenti sulle
soluzioni, secondo tempi difficilmente compatibili con al data
proposta. Paola
Demagri
(Patt), sull’ordine dei lavori, ha chiesto un’ulteriore
sospensione per dare corso al confronto. Dovrà però essere una
proposta che tenga conto di tutte le risoluzioni, comprese quelle
bocciate, ha suggerito Rossi.
Il Presidente Kaswalder ha quindi chiuso i lavori che sono aggiornati
a domani alle ore 10.00.