In Prima Commissione
Iniziato il confronto degli assessori con i consiglieri sulla manovra di bilancio
In allegato, il protocollo d'intesa sottoscritto dalla Giunta provinciale con il Cal
Mattinata di audizioni
degli assessori in Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La
Civica) sulla manovra di bilancio 2021. I consiglieri di sono
confrontati con gli assessori alla sanità, allo sviluppo economico,
agli enti locali e al turismo.
Le
spese per la sanità aumenteranno ma in questa situazione è
impossibile avere un’idea chiara.
La
prima ad essere ascoltata dalla commissione è stata l’assessora
Segnana la quale ha ricordato che la manovra prevede la proroga al 31
agosto 2021 della sperimentazione della riorganizzazione del riordino
ospedaliero, in parte per l’emergenza Covid e per permettere al
nuovo direttore generale di valutare la sperimentazione e di guidare
il processo di riordino. Passando all’edilizia abitativa, i
proprietari che ricevono contributi per le ristrutturazioni potranno
affittare gli immobili anche a chi ha i requisiti per il canone
moderato e per il co – housing. Sulla Scuola di formazione dei
medici di medicina generale, ha sottolineato, si è introdotta una
modifica normativa che non toglie il controllo della scuola
all’Ordine dei medici. La modifica intervienesolo
sull’organizzazione amministrativa e non si toglie all’Ordine il
controllo didattico della scuola. Nei giorni scorsi, a riguardo, ha
detto ancora l’assessora Segnana, è stato approvato un protocollo
con l’Ordine, l’Azienda sanitaria e la Fbk. Inoltre, all’Odine
dei medici è stata affidata la formazione delle Rsa.
L’assessora
si è poi soffermata sull’assicurazione per la non autosufficienza.
Una delibera di Giunta, ha spiegato, fisserà i parametri, ma
l’obiettivo dell’articolo inserito nella collegata è quello di
sensibilizzare la comunità ad avere una maggiore attenzione al
futuro. Nel testo del ddl, recependo un odg del consigliere Zeni
(Pd), si interviene anche sulle barriere architettoniche nelle
abitazioni private, prevedendo un contributo per l’acquisto di
un’abitazione idonea allo stato di disabilità di uno dei
familiari.
Giorgio
Tonini (Pd) ha chiesto all’assessora lumi sull’aumento di 100
milioni per la sanità dichiarato dal presidente Fugatti. Ed ha
chiesto se si tratta di un aumento di costi a prestazioni invariate o
un aumento in vista di nuove prestazioni. Se si tratta quindi di un
aumento tendenziale, ad esempio per il probabile maggior fabbisogno
per gli straordinari del personale causa Covid, oppure,
programmatico, ad esempio per aumentare i salari. Infine, Tonini ha
chiesto che il principio che le direttive della Giunta non devono
comportare maggiori oneri andrebbe messo in legge.
Vanessa
Masè ha posto una domanda per avere spiegazioni sulle
semplificazioni introdotte per le fattorie didattiche.
Il
dottor Anselmo ha spiegato che lo stanziamento dei 100 milioni deriva
dai 47 milioni ricavati dalla differenza tra bilancio iniziale del
2020 - 21 e quelle che sono previste nel bilancio 21 – 23. Per il
prossimo anno per la sanità ci sarà un miliardo e 255 milioni,
contro il miliardo e 208 milioni del 2020 - 21. L’altra metà
deriva da risorse in parte già disponibilità dell’ Apss (28
milioni euro) provenienti da assegnazioni statali non utilizzate e in
parte risorse prelevate dal fondo di riserva del presidente. I 20
milioni di euro rimanenti derivano da rimborsi, per metà fondi dal
commissario Arcuri e dal Fse.
Il
dottor Riuscitti ha detto che è difficile rispondere a Tonini se si
tratta di spese tendenziali o programmatiche perché oggi possiamo
vedere che c’è un sicuro aumento del costo personale e per le
tecnologia ma sui costi tendenziali, vista la situazione, nessuno può
avere un’idea chiara. Anche se è sicuro che ci sarà una crescita
dei costi del personale e nel post Covid ci saranno ulteriori costi
per recuperare gli screening che sono stati sospesi.
Alex
Marini del Misto ha chiesto qual è la parte dei 47 milioni che viene
dallo Stato. La risposta è stata che si tratta solo di risorse Pat.
Ugo
Rossi (Patt), approvando la prudenza della Giunta, ha però
sottolineato il fatto che il presidente in commissione ha detto che
ci saranno 100 milioni in più per la sanità. Detta così, ha
aggiunto, tutti capiscono che nel 2020 c’era una cifra e nel 2021
ce n’è una maggiore. Ma non è così. In realtà se si confronta
il 2020 e il 2021 con l’assestamento per avere 100 milioni in più
in realtà se ne dovrebbero mettere 138. Rossi ha chiesto
all’assessora se si sente tranquilla sulla dotazione finanziaria
della sanità.
Segnana,
sull’assicurazione per la non autosufficienza sono stati posti 500
mila euro che si potranno incrementare ed la proposta è aperta a
tutte le società private. Sull’ agricoltura sociale, ha affermato,
rispondendo a Masè è in arrivo il regolamento.
Comuni,
si pensa a un macro fondo per le opere strategiche.
L’assessore
Gottardi ha parlato del protocollo di finanza locale con il Cal. Un
protocollo che rientra all’interno di una situazione difficile con
minori entrate derivanti dalla pandemia, che, in parte riforma i
rapporti finanziari Pat e comuni anche se nella parte degli
investimenti non è potuto andare incontro alle domande dei municipi.
E’ stato comunque confermato l’importo della parte perequativa e
avviata una ricognizione sulla necessità dei fondi ed è stato messo
in campo un nuovo modello econometrico. Il protocollo prevede
compensazioni per i comuni, 36 milioni, per le detrazioni Imis
previste dalle manovra Pat. Confermate le modalità dei trasferimenti
di parte corrente. Sospesi, a causa dell’emergenza Covid, invece,
gli obiettivi di qualificazione della spesa. Il sostegno agli
investimenti è la parte, come detto, che soddisfa meno i comuni si è
integrato il budget sul quale i comuni hanno libertà d’azione di
10 milioni di euro, una cifra più bassa, ma, ha ricordato Gottardi
nella sua dettagliata relazone alla Prima commissione, nel settembre
2020 è stata deliberata dalla Giunta una rata di 20 milioni in gran
parte non ancora impegnati dai comuni. Quindi per i budget per gli
investimenti urgenti i comuni avranno a disposizione 30 milioni, ai
quali si aggiungono 7,5 milioni sui fondi di riserva e altri 7,5 sul
fondo di sviluppo locale. Per 2021 il Fondo per gli investimenti
minori è stato confermato e si è aperto il confronto sul Recovery
found. E su questo, ha specificato Gottardi, non sono stati inseriti
importi ma è stato dato l’avvio a una valutazione per il
coinvolgimento dei comuni sui macro investimenti che verranno
realizzati con i finanziamenti di Bruxelles. Confermati, invece, i 43
milioni sui premi aggiuntivi dei canoni idroelettrici. La parte più
significativa del Protocollo, secondo l’assessore, è quella che
definisce un nuovo modello per le assunzioni nei comuni inserendo una
maggiore flessibilità sulla base di un modello econometrico i comuni
a fine gennaio potranno iniziare ad assumere. Al di sopra dei 5000
abitanti i comuni che hanno raggiunto i maggiori obiettivi di spesa
potranno utilizzare i risparmi per fare assunzioni. Confermati i
trasferimenti alle Comunità che potranno supportare i comuni negli
investimenti con gli avanzi di amministrazione che ammontano a 15
milioni.
Marini
ha lamentato il fatto che il protocollo di finanza locale non è
stata messa a disposizione dei consiglieri, così come tutto quel che
viene prodotto dal Cal non viene mai trasferito al Consiglio
provinciale. L’assessore su questo aspetto ha detto che con i tempi
brevi che ci sono stati per il confronto Cal – Pat non era
possibile mettere il protocollo a disposizione subito. Ma ha
ricordato che le sedute del Consiglio delle autonomie sono pubbliche.
Tonini
sugli investimenti dei comuni ha detto che sarebbe interessante
sapere quanto c’era in disponibilità negli anni scorsi e quanto
bel 2021. Dalle parole del presidente Cal, Gianmoena, ha detto
l’esponente Pd, si è capito che c’è stata una contrazione, ma
risparmiare sugli enti locali è il peggior modo perché gli
investimenti dei comuni sono quelli che danno la risposta più veloce
per il sostegno dell’economia. Quindi, non si capisce perché è
stata fatta una scelta di contenimento, quando questo tipo di taglio
delle spese dovrebbe essere l’ultimo. Sul Recovery found ha
ricordato che queste risorse dovranno essere riservate alla grandi
opere e non per gli interventi comunali. Tonini ha detto che aver
messo in campo 32 progetti per il recovery non è conveniente perché
ci si dovrebbe invece concentrare su grandi infrastrutture come
l’asse del Brennero.
Tonini
ha chiesto inoltre che gli eventuali aumenti per il personale e la
dirigenza vengano scrittei chiaramente in bilancio.
L’assessore
Gottardi ha detto di essere convinto che i comuni sono strategici per
il sostegno dell’economia attraverso gli investimenti e ha
ricordato che si è passati dai momenti in cui il problema era di di
come spendere i soldi alla situazione di ristrettezza attuale. Basti
pensare che in termini di ammontare nell’ultima legislatura Dellai
vennero complessivamente trasferiti ai comuni un miliardo e mezzo di
euro; cifra che nel corso della legislatura Rossi è calate a 700
milioni. Trasferimenti che oggi, con il calo di risorse determinato
prima dall’emergenza Vaia e oggi da quella gravissima del Covid,
non sono immaginabili. Ancor più reale è quindi la necessità di
non disperdere le risorse e una delle proposte che la Giunta sta
elaborando in accordo con il Cal è la creazione di una macro fondo
per permettere ai comuni di programmare le opere strategiche.
Ugo
Rossi ha affermato che il lavoro fatto da Gottardi sul perequativo e
sulle automaticità è stato buono e anche l’idea di concentrare
risorse per permettere ai comuni di programmare va nella direzione
giusta. Rimane aperto però il discorso sulla riforma istituzionale e
ha aggiunto che dentro il bilancio Pat sarebbe bene cercare di
garantire un bilanciamento degli investimenti dalla Pat a favore dei
territori. Dando quindi maggiore responsabilità ai comuni per
individuare opere strategiche evitando anche la parcellizzazione
delle risorse. Gottardi ha detto che è giusto fare un ragionamento
territoriale per individuare opere sovraccomunali e su questo piano i
comuni hanno dimostrato già molta maturità.
Per
l’Agenzia del lavoro ci sono 54,5 milioni di euro.
L’assessore
Spinelli si è soffermato sugli articoli di sua competenza. Gli aiuti
la riproposizione del “Riparti Trentino” per il mantenimento dei
dipendenti per la quale è stata prorogata la chiusura delle domande
al 23 novembre. Confermato il contributo massimo di 43 mila euro a
chi conferma i livelli dei dipendenti. Una misura, ha ricordato, che
ha avuto successo. La seconda misura di sostegno al settore turistico
è quello della la copertura dei costi dell’innevamento
programmato in caso di blocco della stagione. Tra le norme che
portano la firma di Spinelli c’è anche la possibilità per
soggetti che avevano acquistato aree produttive Pat e che non sono
state ancora utilizzate di poterle cedere ad altri senza pagare
sanzioni. L’acquirente però si dovrà accollare tutti gli impegni
con la Pat. Sugli incentivi alle imprese la nuova norma contenuta
nella legge di stabilità prevede di concedere contributi anche agli
enti di ricerca.
Sul
piano fiscale per l’Irap si prorogano le riduzioni per tutti
dell’1,22%, a fronte di un aumento dello 0,92% per banche e
assicurazioni; si conferma la detrazione totale per cinque anni per
le nuove attività e la detrazione e aliquota all’1,5% per chi
incrementa i livelli occupazionali del 5%. Confermate le detrazioni
dell’addizionale Irpef con aliquota zero per i redditi sotto i 15
mila euro. Imis confermate le esenzioni, mentre vengono rese
permanenti per le scuole paritarie.
L’assessore
ha poi ricordato che nel 2021 sono state garantire all’ Agenzia
lavoro per politiche attive e passive 54,5 milioni di euro, 11,7
derivanti da fondi Ue o Fse. Uno dei bilanci più forti degli ultimi
anni, ha sottolineato Spinelli, una dotazione che fa ben sperare
anche se l’ organico è obiettivamente in sofferenza ma anche su
questo si interverrà in tempi rapidi.
Marini
ha chiesto se sull’Irap c’è l’intenzione di trasformarla in
una sorta di tassa di scopo. Spinelli hanno detto che non si tratta
di una tassa di scopo ma la riorganizzazione è stata fatta per
rivedere un piano di agevolazioni non soddisfacenti anche per gli
operatori. L’esigenza è di organizzare l’imposta che per il 2021
passa per una revisione delle aliquote agevolative forte, più
completa e rigorosa in vista di una prossima manovra, si spera, meno
emergenziale. Si cerca, ha aggiunto l’assessore, di definire un
quadro organico di agevolazioni per far crescere le nostre aziende
anche a favore delle categorie più deboli della forza lavoro.
Tonini
ha sottolineato la necessità di incentivare il tasso di crescita e
quindi il bisogno di un indirizzo programmatico che in questa manovra
non si vede. La logica della Giunta, ha detto, è quella di vedere
dove va la nave e di conseguenza prevedere le risorse. Un modo,
soprattutto in tempi come questo, sbagliato di fare bilancio. Invece,
ha detto ancora, vanno individuati gli obiettivi sui quali
concentrare le risorse. Il consigliere Pd ha ricordato che la Giunta
già nel Defp si era impegnata di individuare gli obiettivi. Se manca
questo, ha aggiunto, non è possibile fare una manovra ordinata e
soprattutto mirata su obiettivi di crescita.
Spinelli
ha risposto dicendo di capire le considerazioni di Tonini e ha
ricordato che la Pat viene da un periodo di grande abbondanza nel
quale gli amministratori erano più impegnati, più che a
razionalizzarle, a trovare il modo di spendere le risorse. Oggi non è
più così, si deve cambiare indirizzo ma non è facile. Anche perché
quella della Pat rimane una finanza derivata e questo implica limiti
e difficoltà. Si può fare di più, ha detto Spinelli, il bilancio,
è vero, ha un’impostazione tradizionale e c’è una giusta
attenzione ai vincoli anche se per il futuro si dovrà cambiare
passo.
Marini
ha chiesto lumi sui 300 mila euro stanziati per la banda larga e
sull’Imis ha chiesto se sta andando tutto liscio per i ristori
dello Stato. Ultima domanda del consigliere del Misto sugli effetti
finanziari della tassa automobilistica. Su questo tema Spinelli ha
risposto che mancano all’appello di 40 milioni.
L’assessore
sulla banda larga ha affermato che il progetto Bul va avanti con
rinnovata forza anche per la sintonia tra Trentino Digitare e il
gestore nazionale. Il fondo Bul ha risorse più che sufficienti per i
lavori di posa. Sull’Imis, invece, la Pat si deve coordinare con le
norme nazionali per garantire le agevolazioni introdotte dal Governo.
Rossi
sui capitoli su ricerca e innovazione e sostegno Pmi ha chiesto
delucidazioni perché dalle tabelle del bilancio risultano pesanti
tagli. L’assessore ha risposto che per quanto riguarda l’industria
nel 2020, 100 milioni sui 170 previsti sono entrati nei capitoli del
“Riparti Trentino” e che fondamentale sarà l’assestamento.
Olimpiadi
2026, si attende la costituzione della spa pubblica.
L’assessore
Roberto Failoni ha ricordato, sottolineando le preoccupazione del
comparto invernale per la situazione epidemica, che due voci
importanti sono contenute nella manovra: i ristori per l’innevamento
e per gli stagionali: ci sono 5 milioni di euro per la neve
artificiale e 7 per il sostegno degli stagionali. Failoni ha poi
sottolineato le norme per potenziare la formazione degli imprenditori
e il milione di euro per fornire un aiuto per questa difficile
stagione alle 6 terme convenzionate. Failoni ha posta l’accento sui
protocollo anti Covid che hanno permesso al turismo estivo trentino
di uscire a testa alta. L’estate trentina, rispetto all’ 84% di
negatività al Covid registrata tra i turisti che hanno passato le
vacanze in Italia, è stata ancor più virtuosa: siamo arrivati al
96% dei turisti negativi e nelle zone impianti a fune, spesso
indicati come untori, si è toccato il 98%. Per ciò che riguarda i
campeggi, ha aggiunto, nella manovra sono previsti interventi per
permettere l’ammodernamento e l’abbellimento delle strutture di
una settore che va molto bene.
Vanessa
Masè ha detto che le Olimpiadi del 2026 sono ritenute molto
importanti anche perché ce la necessità di guardare il futuro. Il
dirigente del turismo Sergio Bettotti sulla questione olimpica ha
fornito un aggiornamento della situazione affermando che con
l’assestamento 2020 sono state allocate le risorse per gli impianti
sportivi, ma oggi per poter partire con queste opere deve essere
costituita la spa pubblica Infrastrutture Milano - Cortina 2026 della
quale la Pat potrà avere il 5% delle quote. Ma la società, prevista
dalla legge olimpica, non è stata ancora costituita. Al momento gli
aspetti legali, ha aggiunto il dirigente, sono a posto ma manca
l’atto ministeriale per far partire la società. Per quanto
riguarda l’accordo Pat – Stato sono stati programmati i 120
milioni per il Trentino e si sta aspettando la firma del ministro
economia. Finanziamenti, questi ultimi, che andranno alle opere
infrastrutturali che saranno assegnate alla Pat. Sull’organizzazione
la Fondazione Milano – Corina 2026 , l’amministratore Vincenzo
Novari sta definendo gli accordi per gli impegni organizzativi dei
vari territori.
Ugo
Rossi ha ricordato che in Consiglio recentemente è stato approvato
un odg con il quale si è impegnata la Giunta di fare una
ricognizione tecnica in particolare per l’investimento di 37
milioni per lo stadio del ghiaccio di Pinè. Bettotti ha risposto che
sono state formulate una serie di proposte tecniche alla Fondazione
Milano – Cortina e alla Federazione internazionale velocità su
ghiaccio e al Cio sul palazzetto ma che si attendono ancora risposte.
Nel frattempo a Pinè sono state effettuate verifiche sul terreno per
gli aspetti geologici e idraulici per avere maggiori dettagli.
Comunque, ha ricordato il dirigente, negli accordi si prevede
l’utilizzazione e la sostenibilità degli impianti dopo le
Olimpiadi.
Marini,
riguardo il Fondo comuni confinanti, ha chiesto se ci sono novità
sulla rotatoria di Ponte Caffaro, Bettotti ha detto che sono
confermate le risorse del 2011 e i versamenti fatti in base agli
stati di avanzamento. Sono stati stanziati 800 mila euro non ancora
utilizzati anche a fronte della modifica del progetto. I soggetti
attuatori sono il comune di Bagolino e la Provincia di Brescia e se
l’opera non andrà avanti anche il Fondo sarà tra i soggetti
danneggiati.
Sul
codice Cipat, sempre rispondendo a Marini, il dirigente ha ricordato
sono circa 10 mila gli operatori delle strutture tempo libero e
vacanze registrati, circa 3500. Sugli introiti della tassa sul
turismo l’anno 2020 sicuramente,
visto il calo di presenze,
non è confrontabile con gli anni precedenti.