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09/04/2019 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto stamane i lavori in aula

Al via la sessione di aprile del Consiglio provinciale

Il question time che ha aperto stamane i lavori in aula

In allegato, l'ordine del giorno dei lavori con i testi in discussione

Il question time che ha aperto stamane i lavori in aula

La sessione di aprile del Consiglio provinciale si è aperta stamane con le interrogazioni a risposta immediata.


Interrogazione 388 (Futura)

Tempesta Vaia

quanti aiuti

sono arrivati?


La consigliera ha chiesto alla Giunta se, oltre i 65.811 euro raccolti con la sottoscrizione lanciata dal direttore della 7, Enrico Mentana, per la riforestazione delle zone colpite dalla tempesta Vaia siano arrivati altri aiuto e se siano stati individuati progetti per utilizzarli.

La risposta. La Giunta ha affermato che fino ad oggi sono stati contabilizzatiti in totale 158 mila euro 848; dei quali 36 mila da pubbliche amministrazioni; 89 mila da imprese (compresi i 65 mila 811 della 7), il rimanente da privati.

La replica. La consigliera ha detto che sarebbe corretto rendicontare a chi ha versato come sono stati utilizzati i fondi.



Interrogazione 390 (UpT)

Ospedale di Cavalese

cosa si fa

per tagliare i tempi?


Il consigliere UpT, di fronte al rinvio della progettazione definitiva dell’ospedale di Cavalese a causa dell’aumento dei costi previsto (15 milioni e 667 mila euro), ha chiesto all’assessore competente come intenda operare per abbreviare il più possibile i tempi di attuazione della struttura sanitaria.

La risposta. La Giunta ha risposto che il bando prevedeva 14 mila mq ma i costi sono sono sensibilmente saliti per le criticità geologiche e per interrare i parcheggi. I risultati del concorso, è stato ricordato, non vincolano di assegnare il lavoro con questi costi. Si sta valutando la riduzione delle superfici apportando modifiche al progetto vincitore. La volontà è di dare seguito al progetto valutando però gli spazi necessari. Nei prossimi mesi Pat e Azienda sanitaria provvederanno a valutare le esigenze di spazi. Al termine verrà dato il via alla successiva fase di progettazione e l’avvio dei lavori. Però la volontà di andare avanti c’è.

La replica. L’aumento dei costi è avvenuto per problemi geologici e per i parcheggi interrati che si potrebbero fare un un momento successivo. Bene comunque la volontà espressa di continuare cl progetto.



Interrogazione 394 (PD)

A Terragnolo

si sperimenta la 5G

ci sono informazioni?


Il consigliere del Pd, ha ricordato che il comune di Terragnolo, con altri 120 comuni italiani, tra i quali pare siano stati inseriti anche Valfloriana, Sover e Castel Condino, è stato scelto, senza che ci sia stata alcuna comunicazione né dal Ministero dello sviluppo economico, né dall’Agicom, per la sperimentazione della tecnologia 5G. Per questo l’esponente del Pd ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza della sperimentazione; se ci siano state comunicazioni e se non sia il caso di organizzare un momento di informazione pubblico con le popolazioni interessate.

La risposta. La Giunta ha risposto che la legge di bilancio statale, riprendendo direttive Ue, pone l’obiettivo della più amplia copertura del 5g. L’Agcom ha imposto che entro 54 mesi dall’assegnazione delle frequenze, il 99,4% della popolazione e almeno il 90% dei comuni nell’elenco di 120 che sono privi di banda larga e 4 g devono avere la copertura. In Trentino ci sono Valfloriana, Sover, Castel Condino, Terragnolo. La Pat non è stata informata e lo ha saputo informalmente dai cittadini. E’ importante informare e discutere con la popolazione con gli esperti Appa, gestori e Azienda sanitaria anche in relazione alle preoccupazioni della popolazione. L’incontro informativo si farà in tempi brevi.

La replica. Si conferma che c’è una certa confusione. Bene comunque la volontà di andare sul territorio a spiegare.



Interrogazione 403 (Patt)

La Giunta vuole

rinnovare

“Obbiettivo casa”?


Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta come intenda integrare i fondi per fare fronte alle domande già depositate per il piano di contributi per l’acquisto della prima casa “Obbiettivo casa” e se intenda rinnovare l’iniziativa.

La risposta. La Giunta ha risposto che per fare fronte alle 365 domande che non hanno avuto risposta per l’esaurimento dei fondi sono stati immessi, traendoli dai fondi di riserva, 5,2 milioni di euro. Però, si impone una valutazione complessiva sulle ricadute di questi incentivi, con un’ analisi dei bisogni abitativi in relazione ai cambiamenti sociali. Passaggio obbligatorio a fronte alla contrazione delle risorse. C’è insomma, l’esigenza di avviare una riflessione, prima di integrare i fondi.

La replica. Il consigliere ha detto che la copertura delle 365 domande escluse con fondi di riserva va bene e anche l’analisi sui bisogni abitativi che, ha aggiunto, porterà alla conclusione che gli aiuti sulle ristrutturazioni, anche a fondo perduto, va fatta perché ci sono ancora spazi per creare un volano economico e per abbellire il nostro patrimonio edilizio e paesaggistico.



Interrogazione 407 (Civica Trentina)

Per i comuni

pilota cosa

comporta il 5G?


La consigliera ha chiesto cosa comporti materialmente per i comuni di Valfloriana, Sover, Castel Condino e Terragnolo essere stati inseriti nel gruppo dei 120 comuni italiani pilota che verranno collegati con il 5G.

La risposta. La Giunta ha risposto che per la 5 g quando verrà chiesta l’autorizzazione si seguirà la procedura sull’esposizione elettromagnetica. Il Servizio autorizzazione e valutazione ambientale deve valutare i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici e altri impianti già autorizzati. Assumendo cautelativamente che operino in massima potenza. Lo scenario prevedibile è quello di una copertura buona con 5g entro 2025.

La replica. La situazione che si è creata stava preoccupando la popolazione. Bene il principio di cautela in base che potrà favorire un percorso condiviso.



Interrogazione 409 (5 Stelle)

Garda, perché

il comitato d’intesa

non c’è ancora?


Il consigliere di 5 Stelle ha chiesto alla Giunta perché non sia ancora stato istituito il Comitato permanente d’intesa previsto dalla legge 15 del 2001 che regola la navigazione sul Garda. Comitato previsto per uniformare le legislazioni della regione Lombardia e del Veneto per ciò che riguarda il grande specchio d’acqua.

La risposta. La Giunta ha risposto che non è mai emersa l’esigenza di avviare il comitato. Anche perché nelle riunioni della Comunità del Garda partecipano tutti gli enti preposti e non si evidenzia una mancato coordinamento tra enti e quindi non serve un ulteriore organo consultivo

La replica. Il consigliere ha detto che la regione Veneto e Lombardia hanno approvato, recentemente un accordo sul Garda, al quale il Trentino non ha aderito e andrebbe capito il perché.



Interrogazione 411 (PD)

Negozi di montagna

perché niente soldi

per gli incentivi?


Il consigliere del Pd, ricordando che il 19 marzo con una determina la Giunta ha sospeso l’assegnazione di contributi (1,5 milioni) a favore dei negozi di montagna che, quindi, a giugno non riceveranno nulla, ha chiesto come mai nella variazione di bilancio di previsione 2019 – 2021 approvata il 12 febbraio non siano state garantite le coperture necessarie per liquidare questi incentivi.

La risposta. La Giunta ha affermato che il provvedimento di sospensione è stato preso per evitare che qualche richiedente potesse rimanere escluso perché nella manovra di bilancio 2018 non c’erano disponibilità, che verranno inserite, invece, nel prossimo bilancio di assestamento. La Giunta ha ricordato che la cifra non è stata inserita nella variazione di bilancio anche a causa delle drammatiche emergenza seguita alla tempesta di fino ottobre. Le istruttorie, è stato assicurato, riprenderanno dopo l’assestamento in base allo stanziamento. Era meglio, è stato affermato dai banchi del governo, evitare di andare sul giornale, visto che la notizia ha causato una corsa agli uffici che è rientrata dopo le rassicurazioni della Giunta.

La replica. La risposta, ha detto il consigliere, è sorprendente perché le interrogazioni vengono pubblicate sul sito del Consiglio. Nel merito nessuno discute la drammaticità dell’evento che ha motivato la variazione, ma non si può incolpare il governo precedente perché quel capitolo poteva essere parzialmente coperto e il risultato è che dopo 10 anni per la prima volta a giugno le aziende a giugno non avranno nulla. Bene, invece, la rassicurazione che le quote verranno messe nel bilancio di assestamento.



Interrogazione 395 (PD)

Interrogazioni

perché la Giunta

non risponde?


Il consigliere del Pd, affermando di non capire se la prassi di non rispondere alle interrogazioni scritte, sia frutto di trascuratezza, mancanza di rispetto istituzionale o di una decisione politica, ha chiesto alla Giunta come intenda affrontare il tema delle risposte alle interrogazioni, nei termini previsti dal regolamento. Il consigliere, infine, ha ricordato di aver presentato in questo inizio di legislatura ben 24 interrogazioni ottenendo solo quattro risposte.

La risposta. La Giunta ha risposto che nei primi 6 mesi i ritardi nelle risposte sono fisiologici e il numero di interrogazioni presentate è alto. Nella scorsa legislatura, è stato ricordato, nei primi mesi la Giunta ha risposto al 34% delle interrogazioni; attualmente siamo al 32%. Quindi non si possono fare gerarchie per il rispetto delle minoranze tra le due giunte. La risposte sono rese poi difficili perché ci sono molte interrogazioni rimaste inevase dalla precedente giunta. L’ex assessore alla sanità che rispondeva al 90% delle interrogazioni, dal gennaio 2018 alla fine della legislatura è calato al 40%.

La replica. Manca nella risposta il numero assoluto di interrogazioni presentate la scorsa legislatura se si compara quel volume, spesso motivato da polemiche politiche, le percentuali cambiano. Bello sarebbe poi vedere il merito delle interrogazioni, decine e decine riguardavano guardie mediche e punti nascita in modo strumentale. Dopo 6 mesi la Giunta deve avere idee più chiare e dare risposte al consiglio in base al regolamento.



Interrogazione 389 (Futura)

Contro il dissenso

la linea sarà

la repressione?


Il consigliere di Futura ha chiesto se la Giunta provinciale seguirà, nei confronti di tutto il dissenso politico, culturale e sociale, la linea delle denunce, il no al dialogo e l’accostamento agli attentati anarchici già intrapresa nei confronti delle proteste che si sono tenute nel palazzo della Pat, il 22 marzo, in occasione del convegno “Donne e uomini. Solo stereotipi di genere o bellezza della differenza?”

La risposta. Il Presidente dell’Esecutivo ha chiarito che la Giunta non rifiuta il dialogo e confronto su qualsiasi tematica che riguarda la comunità trentina. Con riferimento al caso specifico ha ribadito che non si è trattato di un evento blindato, ma semplicemente di una limitazione degli accessi agli spazi, che sono stati però deliberatamente forzati. A seguito di ciò, per un ripristino della normalità è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine

La replica. Si tratta di possibili metodi diversi, ha replicato il consigliere , esprimendo l’auspicio che in futuro queste iniziative possano essere teatro di un confronto dialettico e civile attento, che escluda la sola linea dell’ordine pubblico, che non porta a nulla.



Interrogazione 391 (Agire)

Giovo senza posta

la Giunta cosa

intende fare?


Il consigliere di Agire ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza che a Giovo da circa tre settimane non viene consegnata la posta e se la stessa situazione di disagio abbia interessato altri centri della valle di Cembra. Infine, quali iniziative si intendano prendere per riportare la situazione alla normalità.

La risposta. Il presidente ha chiarito che la società Poste italiane è stata contattata per comprendere le motivazioni di quanto riferito dall’interrogante. Ci sono stati numerosi cambiamenti negli ultimi mesi di avvio del nuovo modello di distribuzione che ne hanno motivato i rallentamenti, che sono coincisi anche con la copertura della zona con nuovo personale. E’ attivo tuttavia un canale di comunicazione dedicato e un servizio clienti che indirizza gli utenti in base alle segnalazioni. Ad oggi, ha concluso il presidente, la distribuzione nel comune di Giovo sarebbe tornata alla normalità, mentre Poste italiane ha negato che il servizio sia mai venuto meno.

La replica. L’interrogante ha ringraziato la provincia per aver contattato direttamente Poste italiane per avere i chiarimenti. Permane comunque qualche dubbio sul fatto che il servizio non sia venuto meno: ci sono stati di fatto dei problemi e va chiarito che la finalità di aziende come Poste italiane, se non vogliono perdere la credibilità degli utenti, devè essere il servizio ai cittadini.



Interrogazione 400 (Forza Italia)

Veronesi, i corsi

alternativi

alla religione ci sono?


Il consigliere di Forza Italia ha chiesto che l’assessore competente verifichi se al Centro di formazione professionale “G.Veronesi” siano stati attivati i percorsi alternativi all’insegnamento della religione cattolica.

La risposta. L’assessore competente ha chiarito che per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica la norma prevede che stia ai genitori la scelta dei percorsi alternativi e solo coloro che scelgono le attività didattiche hanno un voto nella scheda di valutazione. Dalle informazioni pervenute direttamente dall’istituto “G.Veronesi” solo un genitore ha richiesto per il proprio figlio queste attività. Per tutti gli altri studenti che hanno opzionato le altre tipologie, in pagella è inserita la formula “non si avvale”.

La replica. Il consigliere ha ringraziato per la risposta esaustiva e ha preso atto che la stessa arriva direttamente dall’istituto, anche se a lui le cose non risultano stare in questi termini. Ci sarà modo di chiarire ulteriormente, ha aggiunto.



Interrogazione 405 (5 Stelle)

Professionali

quando arriva

il quinto anno?


Il consigliere 5 Stelle ha chiesto se la Giunta abbia intenzione di intervenire per avviare il quinto anno per gli istituti di formazione professionale e entro quanto tempo.

La risposta. L’assessore competente ha spiegato che il corso annuale per l’esame di Stato nasce nell’anno formativo 2014-12015 nelle province di Trento e Bolzano. La via alternativa al quinto anno offerta dai Capes è strutturata per garantire a tutti gli studenti la possibilità di accesso ai percorsi previsti indipendentemente dagli istituti di provenienza e la selezione è mirata a fornire una didattica utile ad affrontare l’esame di Stato. Nessuno studente risulta escluso e va comunque tenuto presente che se gli studenti di terza sono 1960, quelli che superano il quarto anno sono 870 e non tutti poi partecipano o superano l’accesso al Capes (circa 300). L’offerta, inoltre, ha aggiunto l’assessore, è molto cresciuta passando da una fase di sperimentazione di 5 ai ben 10 percorsi attuali. L’attuale fase necessita di un’analisi della situazione che tenga conto di domanda e fabbisogni rispetto alla quale c’è la massima disponibilità da parte della Giunta.

La replica. Su questo fronte abbiamo una visione parallela e similare, ha replicato il consigliere che però avrebbe gradito alcune informazioni più dettagliate sulla tempistica: rimane il fatto che ci sono due scuole in cui gli studenti se vogliono arrivare all’esame di Stato devono cambiare istituto, con le conseguenti, comprensibili difficoltà, ha concluso.



Interrogazione 408 (Lista Fassa)

Il metano

quanto arriva

a Canazei?


Il consigliere della lista Fassa ha chiesto entro quanto tempo il comune di Canazei sarà servito dalla rete del metano. Il consigliere ha ricordato che il comune fassano, centrale per presenze turistiche e per popolazione, è l’unico della valle a non essere metanizzato in seguito alla scelta di realizzare una centrale di teleriscaldamento autonomo per la quale si sono incontrati problemi di tipo amministrativo.

La risposta. L’assessore ha spiegato che la Provincia in qualità di stazione appaltante sta verificando la fattibilità tecnica ed economica di distribuzione. Va detto che il Comune ha inviato alla Pat lo studio dal quale si evince che il territorio presenta i requisiti tecnico economici necessari; tuttavia, mancano numerosi passaggi, lo studio dovrà essere validato a fronte di un’analisi costi benefici per gli interventi di distribuzione. Analisi che dovranno poi essere valutate dalle autorità predisposte. Per i tempi, si dovrà tenere conto dunque, a partire dalla data di scadenza della gara prevista per il 31.12.2019, dei tempi di aggiudicazione e dei possibili contenziosi. Resta poi ferma la possibilità per il Comune di Canazei, laddove non potesse essere inserito tecnicamente o economicamente alla gara d’ambito, di bandire una gara autonoma per estendere il servizio fino al subentro del nuovo gestore d’ambito.

La replica. Il consigliere ha ringraziato per la risposta che lo ha pienamente soddisfatto.



Interrogazione 410 (Patt)

Consulenze Fem

per gli agricoltori

si va avanti?


Il consigliere del Patt, ricordando che la scorsa legislatura l’assessorato all’agricoltura, con una serie di incontri con la Fem, aveva avviato un percorso per costituire un servizio di consulenza tecnica dal punto di vista economico e finanziario per gli allevatori, ha chiesto, nel caso l’assessore attuale la ritenga utile, come intenda portare avanti questa iniziativa.

La risposta. Il presidente della Giunta ha risposto chiarendo che la zootecnia rappresenta uno dei settori che necessitano più di altri consulenza tecnica e finanziaria. A sostegno di questa attività sono state destinate risorse aggiuntive, ha aggiunto, attraverso una puntuale raccolta dati di singole aziende e l’attivazione di un progetto partecipativo ampio. La raccolta dei dati delle aziende che hanno volontariamente aderito al progetto permette la predisposizione di una banca dati statistica. La Fondazione Mach sta inoltre mettendo a disposizione una serie articolata di azioni di consulenza specialistica e il 21 marzo scorso è stata proposta una giornata tecnica che illustrava tecniche e strumenti come valore aggiunto per gli allevatori. Insomma, un’ampia gamma di azioni mirate a seguire e sostenere le filiere dei processi produttivi che caratterizzano il nostro territorio di montagna.

La replica. Una risposta che ha divagato su temi già noti e conosciuti, ha replicato il consigliere del Patt, e che ricalca strategie già in atto. C’è un vago riferimento al fatto che si voglia attivare lo specifico strumento oggetto dell’interrogazione. Una soddisfazione parziale, dunque, perché non chiarisce i tempi e le modalità di come il servizio sarà attivato.



Interrogazione 412 (PD)

Servizio attività internazionali

inserito tra le strutture

a rischio corruzione?


La consigliera del Pd ha chiesto quali siano le motivazioni che hanno spinto la Giunta con la delibera 83/2019, ad inserire tra le strutture esposte al maggior rischio di corruzione il Servizio attività internazionali. Una scelta che, ha detto l’esponente del Pd, complica il funzionamento del servizio e non è, come ha affermato l’assessore competente, determinata dalle norme nazionali ma da un atteggiamento politicamente pregiudiziale, visto che da molti anni il settore non è toccato da alcun procedimento giudiziario.

La risposta. Il presidente della Provincia ha osservato che il contenuto del piano di prevenzione della corruzione risponde al rischio di analisi delle potenzialità di corruzione, e non è basato su automatismi ma su precisi dati di riferimento. Le attività a rischio, da presidiare più delle altre vengono individuate sulla base di numeri, dunque. La decisione è stata proposta alla Giunta dal responsabile della corruzione della Pat considerando le segnalazioni pervenute e dedicando attenzione particolare al delicato ambiente in cui si trovano ad operare alcune strutture. Alla luce di considerazioni complessive si è ritenuto dunque necessario irrobustire le misure anti corruzione idonee a migliorare e tutelare l’andamento della pubblica amministrazione. Pare necessario chiarire, ha concluso il presidente, che in virtù del già citato piano si è deciso di implementare per le singole strutture misure che garantiscano trasparenza e correttezza dell’operato in quanto beneficiarie di un sostegno pubblico. Il responsabile anti corruzione, può comunque proporre la cessazione per le singole strutture che si ritengano non più esposte a maggior rischio nella predisposizione del prossimo piano.

La replica. La consigliera ha espresso l’auspicio che si chiarisca quanto prima nel dettaglio quali siano le segnalazioni pervenute che abbiano comportato un maggiore rischio e nei confronti di quali strutture. Questo non è un settore così esposto da giustificare queste misure, ha concluso. Il rischio è di mettere in discussione qualcosa che altrove è estremamente apprezzato.



Interrogazione 401 (Patt)

Valdastico, la scelta

di Rovereto sud

è ufficiale?


Per quanto riguarda la Valdastico il consigliere del Patt, rivolto al presidente della Giunta, ha chiesto se la Giunta abbia deliberato e quindi comunicato al Ministero delle infrastrutture e alla Regione Veneto la preferenza dell’uscita a Rovereto sud. E se sì, quali sono le motivazioni per le quali si preferisce questo tracciato.

La risposta. Il presidente ha spiegato che ha già sostenuto in diverse occasioni la propria posizione sull’importante ricaduta dello sbocco della Valdastico a Rovereto sud. E’ stata fatta anche una valutazione tecnico economica ed avviato un percorso di verifica per introdurre in Valsugana un’area di alleggerimento tarsportistico con vignetta da applicare ai mezzi pesanti. A fine marzo è stata convocata una riunione presso il Mit per dare seguito agli approfondimenti necessari per dare seguito a queste valutazioni. Questa mattina il presidente ha dichiarato di avere incontrato preventivamente i sindaci delle zone interessate e comunicato che da uno studio di sostenibilità emerge che il problema della sorgente dello Spino viene risolto perché il tracciato non toccherebbe la sorgente ma darebbe maggiori risorse idriche alle zone di Folgaria e degli altipiani. Sia chiaro che si tratta comunque di un’autostrada e non di un giardino, ha concluso, ma il problema ambientale primario possiamo dire che viene rimosso. L’ipotesi è l’uscita con svincolo in territorio di Terragnolo con collegamento a Folgaria senza escludere un’ipotesi di uscita sul territorio della Vallarsa.

La replica. Il consigliere del Patt ha definito non esauriente la risposta. Pare di capire che non ci sia ancora, ad oggi, una delibera di Giunta e non si è spiegato perché, trasportisticamente, sia meglio Rovereto sud, mettendo una pietra tombale sulla possibilità che ha la Valsugana di ricavare qualcosa di buono dalla Valdastico. A loro, agli abitanti della Valsugana, occorre andare a dire che i camion continueranno a passare a Caldonazzo.





Lavori sospesi, si riprende alle 10.00.


Esaurito il question time, il Consiglio provinciale ha sospeso i lavori per mezz'ora, per permettere un incontro chiarificatore in merito ai prossimi punti all'ordine del giorno. Il punto 2 prevede la nomina dei due componenti nella Commissione paritetica per le norme di attuazione dello statuto, la Commissione dei 12. A seguire, il punto 3, la nomina del difensore civico, del garante dei minori e del garante dei detenuti. Su queste nomine pare non esserci ancora l'accordo necessario per garantire l'elezione.

 

Rientrati in aula alle ore 12.30, il presidente del Consiglio, su richiesta delle minoranze, ha allungato la sospensione fino alle 13.00. I lavori riprendono alle 15.00.


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