Capigruppo riuniti per valutare l'esame del ddl sulla variazione del bilancio. Fugatti parlerà dell'impatto del reddito di cittadinanza sui conti della Provincia
Il question time che ha aperto i lavori in aula dopo l'ingresso in aula di Vanessa Masè. Sì alle nomine per la FBK
Nella foto (allegata), Vanessà Masè durante il suo primo intervento
La
sessione di febbraio del Consiglio provinciale si è aperta con
l'ingresso in aula e il giuramento di Vanessa Masè che, convocata
dal presidente Kaswalder per la surroga di Rodolfo Borga, ha preso il
posto di quest’ultimo nei banchi della Civica Trentina. Masè ha
subito voluto ricordare “con commozione” Borga e dichiarato di
volersi impegnare ad onorarne la figura proseguendo il suo lavoro sia
dal punto di vista valoriale sia con onestà intellettuale. Filippo
Degasperi (5 stelle) ha chiesto una riunione dei capigruppo per
ragionare sulla variazione di bilancio, il cui ddl si è trasformato
a suo giudizio in un provvedimento tutt’altro che snello, orientato
ad incidere profondamente sulle politiche della Provincia. Le 10 ore
complessive messe a disposizione per discuterne in aula sono quindi
per Degasperi troppo poche. D’accordo con lui si è dichiarato
Rossi (Patt), che ha anche chiesto al presidente Kaswalder di
stigmatizzare l’attentato avvenuto la notte scorsa ai danni del
Tribunale di Rovereto. Attentato i cui responsabili sono a suo avviso
“sempre gli stessi”, e tuttavia “non si riescono mai a
prendere”. Anche il capogruppo del Pd Giorgio Tonini si è unito
alla richiesta di Degasperi, visto che la variazione di bilancio ha
cambiato completamente natura diventando un provvedimento omnibus.
Tonini ha poi condiviso l’esigenza che i colpevoli dell’attentato
di Rovereto vengano assicurati alla giustizia. Il presidente
Kaswalder ha condannato l’attentato auspicando che simili atti non
abbiano a ripetersi. Cia (Agire) si è detto favorevole a valutare
l’eventuale dilatazione dei tempi di discussione della variazione
al bilancio, mentre ha lamentato il fatto che gli autori
dell’attentato al tribunale di Rovereto, pur essendo noti,“non si
vogliono prendere”, sollecitando il presidente Kaswalder a chiedere
alle forze dell’ordine di risolvere il problema. La capogruppo
della Lega Dalzocchio ha prospettato per domani la possibile
valutazione sui tempi per l’esame della variazione del bilancio,
perché a suo giudizio molti emendamenti depositati sono
ostruzionistici e il tempo a disposizione potrebbe essere dedicato a
quelli di sostanza. Quanto all’attentato di Rovereto, per
Dalzocchio la responsabilità è di un gruppo di delinquenti che la
Lega denuncia da anni senza che chi ha governato nella precedente
legislatura abbia mai preso posizione. Ghezzi (Futura) si è
associato alla richiesta di Degasperi e Tonini sulla variazione del
bilancio, giudicando molto grave che il consigliere Cia abbia
accusato le forze dell’ordine di non voler prendere i supposti
autori di questo reato. Degasperi ha ribattuto a Dalzocchio sugli
emendamenti al ddl precisando che gli emendamenti da lui presentati e
giudicati “molto ostruzionistici” hanno in realtà l’unico
scopo di promuovere un supplemento di riflessione sulla variazione al
bilancio. A questo punto il presidente Kaswalder ha proposto di
riunire i capigruppo dopo il question time.
A
proposito di question time, da segnalare la richiesta rivolta da Alex
Marini (5 stelle) all’ufficio di presidenza del Consiglio
provinciale di modificare il regolamento in modo tale da prevedere la
dematerializzazione degli atti politici. Questo per evitare che, come
è accaduto nel suo caso, un’interrogazione a risposta immediata
non venga ammessa alla discussione in aula a causa di un ritardo
nella consegna del documento cartaceo. Se il testo fosse stato
ammesso in formato digitale il problema non si sarebbe presentato.
Kaswalder gli ha risposto che l’ufficio di presidenza sta già
valutando questa possibilità.
Dopo la riunione dei capigruppo, che hanno deciso insieme al presidente Fugatti di avere da lui maggiori informazioni sull'impatto in Trentino del decreto relativo al reddito di cittadinanza quando, nel pomeriggio, si dovrà discutere il ddl sulla variazione del bilancio, i lavori del Consiglio sono proseguiti con l'approvazione di due modifiche tecniche al regolamento e le nomine nella Fondazione Bruno Kessler.
Lorenzo Ossanna (Patt):
Cros del Talao e lavori per
la rotatoria
che dovrà mettere in
sicurezza l'incrocio.
Il consigliere ha chiesto lo
stato dell'opera e i tempi di realizzazione della rotatoria prevista
dal Servizio strade della Provincia per la messa in sicurezza
dell'incrocio "Cros de Talao" a Tuenno, che si trova sulla
diramazione provinciale Sp73 destra val di Non che da Cles porta a
Tuenno, da sempre teatro di incidenti.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha chiarito che l’intervento era stato inserito
nello strumento di programmazione 2008-2013, con un costo stimato di
700.000 euro. Tuttavia, il successivo esecutivo, nella manovra di
assestamento 2014, decise di stralciarlo. Ad oggi non vi sono dunque
programmazioni di spesa per tale infrastruttura e l’attuale Giunta
valuterà l’opportunità di un suo inserimento nel nuovo Piano.
La replica. E’
quello che auspichiamo, ha replicato Ossanna, dal momento che l’opera
è importante e che i benefici sicuramente ne giustificherebbero i
costi, tra
l’altro piuttosto
bassi.
Paolo
Ghezzi (Futura):
strutture
sportive gratis
per
tutti gli under 20
Ghezzi ha chiesto al
presidente della Giunta se non ritenga coerente con gli obiettivi
della Provincia e del Festival dello Sport finanziato dalla Pat, la
destinazione di congrue risorse pubbliche per garantire ai ragazzi
trentini sotto i 20 anni l'accesso gratuito e il più diffuso
possibile, specie nelle città, alle strutture sportive (campi,
palestre, piscine, etc.) del Trentino, per consentire anche ai meno
abbienti la pratica sportiva e conseguire positivi risultati di
educazione e prevenzione sociosanitaria, con risparmi a medio-lungo
termine sulla spesa pubblica.
La risposta.
L’assessore Roberto
Failoni ha chiarito che una legge provinciale dell’aprile 2016 già
finanziava espressamente il sostegno allo sport per i giovani e
prevedeva strumenti in tal senso. Compatibilmente con la possibilità
tecnico finanziaria, Failoni ha assicurato che l’assessorato da lui
diretto, cercherà di valutare quali ulteriori strumenti si possano
definire per fare in modo che i giovani abbiano accesso a tutti gli
sport, mettendo tutti indistintamente sullo stesso piano. Questa, ha
concluso rimarcando più volte la propria determinazione in tal
senso, è una preoccupazione che c’è, “perché siamo convinti
che lo sport sia utile ai ragazzi anche per sottrarli a disagi e
difficoltà sociali”.
La replica. Ghezzi
ha ringraziato l’assessore per l’impegno che si è assunto ed ha
dichiarato di volerci credere. Si tenga conto, ha aggiunto, che
purtroppo in periodo di crisi ci sono famiglie che hanno tagliato la
partecipazione alle attività e l’iscrizione
alle strutture sportive ai
propri ragazzi. Si tratta
dunque di un un intervento urgente.
Filippo
Degasperi (5 stelle):
camminamento
coperto chiuso:
nuovo
abuso della FolgariaSki?
A
proposito di un intervento non previsto dal Prg realizzato dalla
FolgariaSki spa (società funiviaria alla quale partecipa con 661.000
azioni Trentino Sviluppo, detenuta al 100% dalla Provincia), che
avrebbe costruito un locale deposito con la chiusura di camminamento
coperto e per questo sarebbe ora stata chiamata in giudizio il 12
febbraio dal Tribunale di Rovereto, Degasperi ha chiesto se la
chiusura del camminamento configuri un ulteriore abuso rispetto a
quelli già contestati, se sono state effettuate verifiche da parte
degli organi di vigilanza e se la FolgariaSki sia stata
effettivamente citata in giudizio il 12 febbraio.
La
risposta. L’assessore Mario Tonina ha spiegato che il servizio
è stato interessato da due richieste di parere in materia di abusi.
Il primo, sulla possibilità di regolarizzare due Ski Bar a servizio
delle piste da sci a Serrada, strutture realizzate in calcestruzzo
anziché interamente in legno come previsto dalle norme. Il
provvedimento era stato impugnato dagli interessati al Tar di Trento
che aveva respinto il ricorso. Il servizio escludeva la totale
difformità degli interventi e valutava l’abuso come variazione
essenziale indicando come procedura da applicare la demolizione o, in
alternativa, una sanzione pari al 150% del valore delle opere. Nel
secondo quesito, il Comune di Folgaria chiedeva se fosse ammissibile
una segnalazione certificata di agibilità temporanea in attesa di
regolarizzazione delle suddette opere abusive (Ski Bar) e a quali
controlli la medesima dovesse essere sottoposta. Il servizio negava
tale possibilità , non contemplando, l’ordinamento
urbanistico-edilizio, la segnalazione di agibilità temporanea. Il
servizio concludeva dunque che solo a conclusione della procedura di
regolarizzazione dell’abuso in itinere, si sarebbe avuta la
legittimazione della difformità al titolo edilizio rilasciato e
conseguentemente attestata con segnalazione certificata di agibilità
la conformità delle opere al titolo edilizio medesimo.
La
replica. Non mi posso dichiarare soddisfatto perché le risposte
non sono assolutamente attinenti alle domande, ha replicato il
consigliere 5 Stelle. Io chiedevo se quanto documentato si configuri
in un nuovo abuso e se per caso qualcuno abbia segnalato o fatto
delle verifiche in tal senso. L’assessore ha fatto la cronaca di
quanto già si sa, non ha aggiunto nulla di nuovo. Degasperi ha
dichiarato inaccettabile che non si sappia nulla di una società
detenuta al 100% dalla Provincia.
Michele
Dallapiccola (Patt):
per
proteggere i pascoli dai grandi carnivori
la
Giunta incentiverà l'assunzione di personale?
Per prevenire i danni causati
agli allevatori dai grandi carnivori, il consigliere ha chiesto se
sia stata completata la fase di studio di fattibilità avviata dalla
Giunta precedente per valutare la concessione di un possibile aiuto
economico a chi decide di dotarsi di personale aggiuntivo durante il
periodo di alpeggio per la custodia del bestiame in montagna, se
l'esecutivo intenda finanziare questo intervento e quanto
eventualmente costerebbe.
La risposta. Fugatti
ha spiegato che non risulta siano stati avviati dall’amministrazione
precedente concreti studi di fattibilità nella direzione indicata
dall’interrogante. Un’idea peraltro meritevole, ha aggiunto, che
andrebbe approfondita e che potrebbe certamente trovare occasione di
finanziamento.
La replica. Dallapiccola
ha replicato in maniera piccata rivolgendosi
a Fugatti. Governare è
molto diverso dal fare opposizione, ha detto: cambia l’atteggiamento
con riferimento ai problemi e mi fa piacere vedere che lei adesso
abbia smesso di ridere e si stia preoccupando di questa e di altre
importanti questioni. Con riferimento alla questione posta dal
question time,
è vero, abbiamo solo verbali e non atti ufficiali, ma ai tempi del
mio assessorato fu dato incarico ai funzionari di predisporre
valutazioni di cui ora il presidente
potrà tenere conto. Sono soddisfatto che lei voglia proseguire in
questo solco, ha concluso.
Giorgio
Tonini (Pd)
Anno
giudiziario:
perché
Fugatti
se
ne è andato?
Il capogruppo del Pd ha
chiesto al Presidente della Giunta quali siano le reali ragioni che
hanno determinato il suo repentino abbandono della cerimonia di
apertura dell'anno giudiziario in seguito agli interventi dei
Presidente degli Ordini degli avvocati di Trento e Rovereto. Una
condotta inusuale, che deve sottendere ragioni politiche che vorrei
meglio comprendere, ha aggiunto Tonini, benché il presidente la
giustificò in seguito con “impegni personali” o con battute tipo
“qui si lavora, non si fa politica”. Un gesto istituzionalmente
impegnativo, ha affermato Tonini, che ha determinato l'abbandono
della cerimonia anche del Presidente del Consiglio regionale, Roberto
Paccher che, sottolinea, rappresenta tutte le forze politiche
regionali.
La risposta: Il
presidente della Giunta Fugatti ha chiarito che in quell’occasione
ha ascoltato molto attentamente gli interventi delle autorità e poi,
per impegni personali, si è dovuto allontanare. Dopodiché, c’è
stato un vero e proprio equivoco: raggiunto
al telefono da un giornalista, alla
sua considerazione, che
definiva “politico” l’intervento da parte degli avvocati, ho
semplicemente replicato che pensavo che gli avvocati dovessero
occuparsi di altro. Non sono però stato io a definire l’intervento
con quell’aggettivo.
la replica: Il
consigliere Tonini si è detto soddisfatto della risposta di Fugatti
che ha chiarito le “ragioni pratiche e non polemiche del proprio
allontanamento”. Registro questo fatto come un fatto positivo, ha
aggiunto, dal momento che in quelle occasioni istituzionali Fugatti
non è in quelle sedi a titolo personale, ma è un rappresentante di
tutta la comunità trentina. Aggiungo che i rappresentanti
dell’avvocatura hanno diritto di criticare chi governa ed hanno una
tendenza a polemizzare -ha proseguito- in quella che è peraltro una
ricchezza alla quale non dobbiamo mai rinunciare
e che fa parte dell’ordine democratico delle cose, come la libertà
di espressione.
Alessio
Manica (Pd)
Rientro
dei talenti:
il
progetto
a
che punto è?
Il consigliere del Pd ha
chiesto alla Giunta a che punto si trovi il progetto "Trentino
global network", che ha lo scopo di mettere in rete le
competenze e le esperienze delle professionalità trentine che si
sono affermate all'estero, e se la Giunta Fugatti intenda continuare
su questa strada per favorire, come è stato fatto a Bolzano, il
rientro dei talenti in Trentino.
La risposta: L’assessore
Achille Spinelli ha chiarito che è stato attivato il progetto Global
Network citato ed inserita nella legge 18/18 una misura per la quale
si prevede che la Pat incentivi al rientro gli emigrati all’estero
da almeno 10 anni che ivi stiano svolgendo attività didattica o di
ricerca da almeno tre anni. Il progetto Visiting
expert 2018,
ha aggiunto, mira a valorizzare le competenze di ricerca scientifica
a livello internazionale. Il bando, aperto il 6 giugno 2018 e si è
chiuso il 2 ottobre 2018, registrando 11 domande di ricercatori
docenti e il coinvolgimento
di diversi enti di ricerca
trentini. Le domande arrivano da
Australia, Brasile, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Stati Uniti,
Svezia e la
graduatoria
è stata approvata. Spinelli
ha assicurato che è
intenzione della Giunta proseguire
anche con altri strumenti,
con il progetto di recupero
dei trentini
brillanti e il trasferimento
qui delle eccellenze anche non trentine.
La replica: Manica
ha ringraziato l’assessore per l’esaustiva risposta e per aver
certificato che il progetto vive e che l’iniziativa sia stata
declinata in tutte le sue parti. Mi piace l’idea di avere una banca
dati permanente delle risorse che abbiamo all’estero e tenere un
monitoraggio a cui sia possibile attingere, ha concluso
Piero De Godenz (UpT)
Screening mammografici
come si pensa
di tagliare i tempi?
Il consigliere dell'Upt ha
chiesto all'assessore alla salute cosa intenda fare per accorciare i
tempi delle risposte degli screening mammografici, sia nel
caso di diagnosi che escludono la presenza di tumori, sia in quelle
che richiedono ulteriori approfondimenti.
La risposta: L’assessora
Segnana ha precisato che nel secondo semestre 2018 i tempi si sono
sensibilmente ridotti rispetto
al passato, facendo
rientrare la statistica delle risposte
nel margine
dei 30 giorni. Se ci fosse una tendenza all’incremento oltre
tale limite si interverrà,
ha rassicurato.
la replica: Sono
soddisfatto se davvero le tempistiche parlano di rientro nei trenta
giorni, ha replicato De Godenz. Teniamo monitorata la questione, ha
raccomandato.
Lucia
Coppola (Futura):
i
lupi nel Trentino sono davvero
un
problema di ordine pubblico?
Coppola ha chiesto al
presidente Fugatti se la presenza dei lupi nel territorio della
provincia di Trento possa essere annoverata tra i problemi di ordine
pubblico, dal momento che alla consigliera l’allarmismo appare
invece una cattiva pubblicità dal punto di vista sia turistico sia
della vita della popolazione residente.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha risposto che l’amministrazione
ritiene pericolosa la
presenza del lupo nelle vicinanze dei centri abitati, sempre più
frequente negli ultimi mesi. La
potenziale pericolosità del
lupo è stata riconosciuta
anche dal comitato per la sicurezza pubblica. Il fatto che non si
siano mai verificati attacchi di
lupi a persone negli ultimi
150 anni non basta ad infondere serenità rispetto ad un potenziale
rischio.
La
replica. Coppola
ha replicato che la statistica e la casistica hanno un significato e
uno dei massimi esperti in questo campo ha spiegato che quel che è
accaduto nei giorni scorsi a Marani di Ala succede spesso in tutta
Italia e non costituisce alcun motivo di pericolo e allarmismo che
non può che nuocere al Trentino anche da un punto di vista
turistico. Attenzione, quindi, a creare allarmismi.
Claudio
Cia (Agire):
perché
la Pat tarda nell'erogazione
dell'Assegno
Unico Provinciale?
Visto il disagio causato dai
notevoli ritardi del versamento dell'Assegno Unico Provinciale per le
modalità di erogazione, e considerata la mancanza di informazioni
dagli uffici subissati di richieste sui tempi di attesa, Cia ha
chiesto se queste criticità che sono state segnalate corrispondono
al vero e quando verranno erogati i pagamenti.
La
risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto evidenziando che non vi è alcun ritardo
nell’erogazione dei pagamenti dell’assegno unico provinciale, che
vengono addirittura effettuati prima degli anni precedenti, compreso
quello di gennaio. La novità è che ora è previsto un pagamento
mensile e non più a cadenza bimestrale. L’erogazione avviene il
primo giorno del mese ad eccezione di gennaio, unico caso in cui il
pagamento avviene a fine mese solo per motivi tecnici legati a regole
di contabilità pubblica e a tempi di provvista dei fondi. In ogni
caso per l’erogazione
dell’assegno destinato agli
invalidi civili la Giunta valuterà una modifica del meccanismo di
pagamento per anticipare la mensilità di gennaio alla fine di
dicembre dell’anno precedente.
La
replica. Cia ha ringraziato
l’assessore per l’informazione che ha chiarito come il problema
dei ritardi sia imputabile esclusivamente a questioni tecniche.
Ugo
Rossi (Patt) e Alessandro Olivi (Pd):
Con
il reddito di cittadinanza
la
Pat avrà più costi o risparmi?
Due i question time presentati
sull’argomento. Con il primo, a proposito dell'introduzione del
reddito di cittadinanza e di alcune dichiarazioni rese alla stampa in
proposito dall'assessore Spinelli, secondo cui le risorse statali per
questa misura non sostituiranno ma integreranno quelle provinciali,
Rossi ha chiesto se il decreto legge istitutivo del reddito di
cittadinanza produca o meno l'effetto di caricare sul bilancio della
Provincia il costo della misura, e in caso contrario a quanto
ammonterebbe il risparmio della Pat. Dal canto suo, Olivi ha
chiesto alla Giunta se ha abbia valutato attentamente le ricadute del
reddito di cittadinanza sulle misure della Provincia e se, nel caso
dovessero comportare dei risparmi, come intenda impiegarli per
rafforzare i servizi ai cittadini e alle famiglie.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha ricordato che il decreto legge sul reddito di cittadinanza prevede
che le risorse impiegate
siano statali e non
provinciali. Non si sa
invece con
certezza se
si terrà conto o meno di
quanto già spende la Provincia allo
stesso scopo. Se lo Stato
non ne tenesse conto il risparmio per la Provincia ammonterebbe
a circa 10 milioni di euro.
La
Giunta sta confrontandosi al
riguardo con le strutture
statali, chiedendo che
le misure già
in vigore a livello
provinciale vadano ad integrare quanto percepiranno i cittadini con
il reddito di cittadinanza.
La
replica di Rossi. Rossi ha
ringraziato Fugatti della risposta che ha confermato il possibile
risparmio di circa 10 milioni di euro per la Provincia. Ha poi
aggiunto di considerare sbagliato il requisito dei 10 anni di
residenza nella nostra provincia previsto dalla variazione del
bilancio per poter accedere al reddito di cittadinanza. Si tratta di
un tempo eccessivo. Rossi ha posto anche un’altra domanda: la
Giunta vuole subordinare al requisito dei 10 anni anche l’accesso
alle misure di sostegno alla natalità?
La
replica di Olivi. Nella sua
replica il consigliere ha detto di non aver ricevuto dal presidente
la risposta politica che era lecito attendersi da lui. “Voi – ha
osservato – vi siete limitati a conficcare dentro una norma
provinciale la misura sul reddito introdotta a livello statale”. Ha
aggiunto che dalla Giunta sarebbe lecito attendersi molto più
dell’applicazione anche nella nostra Provincia del requisito dei 10
anni di residenza per l’accesso al reddito di cittadinanza. Al
riguardo ha ricordato che quando venne istituito il Rei (il reddito
di inclusione introdotto a livello nazionale), la Provincia aveva già
intavolato con il governo una trattativa per assicurare più vantaggi
e non una sottrazione di benefici in termini di welfare per i
cittadini del Trentino come invece sembra stia accadendo ora con il
reddito di cittadinanza.
Sara
Ferrari (Pd)
Idrolettrico,
spa
pubblica
con Bolzano?
La
consigliera del Pd ha chiesto all'assessore Tonina, se all'interno
dell'ipotesi di affidare la gestione dell'energia elettrica, l'"oro
bianco" del Trentino, ad una società interamente pubblica,
siano stati avviati, o si intendano avviare, rapporti con la
Provincia autonoma di Bolzano per proporre una gestione unitaria di
questa risorsa strategica.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha ricordato che in passato con la Provincia autonoma di Bolzano era
già stata avviata una collaborazione sul mini-ideroelettrico e che a
breve la Giunta trentina prenderà contatto con il nuovo esecutivo
altoatesino, appena insediatosi.
Quanto alle grandi concessioni idroelettriche, la Provincia di
Bolzano ne ha già rinnovate molte fino al 2040, con una procedura
che però oggi
non più utilizzabile. Dal
canto suo la Giunta trentina
sta valutando la possibilità di affidare la gestione ad una società
a capitale interamente pubblico. Le due Province, ha ricordato
infine l’assessore, hanno
già proficuamente collaborato in questo campo per gestire la
centrale di San Floriano.
La
replica. Ferrari ha ringraziato
Tonina e auspicato che il buon esempio di Bolzano sia emulato e che i
rapporti tra le due Province siano intensificati anche a beneficio di
un potenziamento della massa critica quando si tratterà di
affrontare la gara. Questa partita dell’energia è di enorme
rilevanza per l’autonomia del Trentino.
Roberto
Paccher (Lega)
Strada
per Barco: quando
riprendono
i lavori?
Il consigliere della Lega ha
chiesto all'assessore competente quando è prevista la ripresa dei
lavori per il collegamento tra Barco e Levico e la statale della
Valsugana e se il progetto prevede un collegamento in direzione di
Borgo.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha risposto che l’intervento è stato inserito nella programmazione
per la viabilità 2014-2018 e che l’anno scorso sono state
ralizzate le opere propedeutiche alla realizzazione della rampa di
uscita dalla SS47 in direzione Barco. Ad oggi risultano avviate le
procedure per l’appalto dei lavori di realizzazione della rampa,
che consentirà l’uscita in sicurezza verso la frazione per chi
proviene da Trento. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a
578.000 euro. Si è studiata inoltre la possibilità di utilizzare
l’attuale rampa di uscita dalla
SS47 per Barco come innesto sulla statale in direzione Borgo
Valsugana. La ristrettezza della sede e la necessità di garantire
l’accessibilità ai frontisti hanno tuttavia richiesto specifici
approfondimenti progettuali. L’intenzione, ha precisato Fugatti, è
in ogni caso di realizzare l’intervento nello stesso periodo di
cantiere dell’appalto principale. Il costo complessivo stimato –
ha concluso Fugatti – è di circa 120.000-150.000 euro, attualmente
non finanziati.
La
replica. Paccher,
soddisfatto della
risposta, ha sollecitato
anche un
intervento per risolvere il problema dei tempi di attesa dovuti
al passaggio a livello.
Accordo
con i capigruppo per una sospensione ad hoc dell'aula. Sul reddito di cittadinanza il presidente Fugatti fornirà le cifre relative all'impatto del decreto sui conti della Provincia.
Un'articolata
riunione dei capigruppo – coordinata dal presidente Walter
Kaswalder - è valsa a rimodulare i lavori d'aula in corso da
stamane.
Filippo
Degasperi ha lamentato la scarsità dei tempi d'intervento a
disposizione sulla variazione di bilancio, che aggrava la situazione
perché segue al mancato confronto in Commissione legislativa, dove
ci si è limitati ad audire il solo Consiglio delle autonomie locali,
a fronte di un disegno di legge di Giunta arricchito da emendamenti
oggettivamente non inerenti la stretta materia di bilancio e non
urgenti. La richiesta di espandere i tempi – sulla quale Mara
Dalzocchio ha espresso perplessità - verrà valutata più avanti nel
corso dei lavori, con disponibilità del presidente Kaswalder a
eventualmente rivederli e a decidere se del caso una prosecuzione dei
lavori dopo le 18.30 di domani oppure nella giornata di giovedì.
Lo
stesso Kaswalder ha poi chiarito che l'importante emendamento Fugatti
relativo al piano urbanistico provinciale risulta non ammissibile,
proprio perché non riguarda la materia di bilancio. Stessa sorte per
un emendamento Coppola all'articolo 3, che sarà probabilmente
trasformato in ordine del giorno, condiviso anche dalla Giunta.
Le
minoranze sono intervenuto con toni molto critici riguardo al modus
operandi adottato dalla Giunta con la variazione di bilancio. Ugo
Rossi ha detto che da sempre temi che toccano il welfare o
l'urbanistica passano da un approfondito esame di Commissione e dalle
opportune audizioni della società civile trentina. Giorgio Tonini ha
definito "del tutto non appropriata" la confluenza nel ddl
di bilancio di emendamenti estranei alla materia finanziaria.
Riguardo all'emendamento Fugatti che in tema di reddito di
cittadinanza recepisce nella normativa provinciale il requisito dei
10 anni di residenza in Italia, Tonini ha detto di pretendere –
prima del voto - dati necessari e sufficienti a soppesare l'impatto
finanziario sui conti della Provincia.
E'
intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio provinciale,
Alessandro Olivi, per ammonire a non creare il precedente di leggi
provinciali rilevanti, varate senza sentire le parti sociali
interessate e coinvolte.
Al
tavolo si è quindi aggiunto il presidente della Provincia, Maurizio
Fugatti, ed è sortita con il presidente Kaswalder la soluzione di
una nuova sospensione dei lavori prima del punto 7 all'ordine del
giorno. Fugatti illustrerà così a capigruppo e consiglieri le prime
valutazioni disponibili circa l'impatto finanziario per la Pat della
norma sui 10 anni di residenza. Il requisito non riguarda la quota di
provvidenza del vecchio reddito di garanzia, per la quale – almeno
per ora, ha detto Fugatti - restano i 3 anni di residenza in
Trentino.
Via libera alle modifiche del regolamento consiliare e alle nomine nella FBK.
Esaurito il question time e chiarito dai Capigruppo il passaggio sui tempi da dedicare alla discussione della variazione di bilancio (istanza sollevata da Degasperi), il Consiglio provinciale ha proseguito con l’ordine del giorno.
Prima della pausa del pranzo sono state approvate all’unanimità le previsioni contenute nel punto 3 e 4 ed è stato indicato Roberto Battiston, quale rappresentante delle minoranze nella Fondazione Bruno Kessler, di cui al punto 5. La votazione su questo ultimo punto si svolgerà a lle ore 15.00 in apertura di lavori.
Nel primo caso si tratta di modificazioni all’articolo 43 del regolamento di contabilità del Consiglio. Il presidente Walter Kaswalder ha chiarito che il tema è una norma discussa dall’ufficio di Presidenza, afferente la disciplina del Collegio della revisione dei conti, al fine di evitare vuoti normativi. Il consigliere Degasperi (componente dell'Ufficio di Presidenza) ha aggiunto che prendendo a riferimento l’elenco dei revisori istituiti presso la Provincia e la norma del sorteggio ci si è trovati ad avere due su tre revisori provenienti da zone al di fuori del Trentino Alto Adige. Si era dunque eliminata la previsione del rimborso spese, ma si è poi capito che questo non era possibile. Di qui la necessità di apportare una “correzione”.
Unanime anche il voto sul punto 4, che ha previsto le modificazioni al regolamento sul trattamento economico dei consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari. Il nuovo sistema di voto elettronico, ha spiegato il presidente Kaswalder, determina elettronicamente anche le presenze in aula e questo va ad incidere anche sul compenso ai consiglieri. Altro passaggio riguarda il compenso per la partecipazione all’interno della Commissione paritetica dei 12, che è stato abbassato e i consiglieri provinciali non percepiscono alcuna indennità
Il punto 5 ha previsto la designazione su indicazione delle minoranze di Roberto Battiston, (proposta fatta dall’assemblea delle Minoranze all’unanimità), quale componente del Consiglio di amministrazione dellaFondazione Bruno Kessler. Il consigliere Alessandro Savoi (Lega) ha evidenziato come spesso si assisterà alla sovrapposizione di nomine di minoranza in organismi all’interno dei quali la maggioranza (oggi minoranza) aveva già espresso propri rappresentanti. Savoi ha espresso l’auspicio che anche per le prossime nomine (ne restano altre 12) si proceda come in questo caso con l’indicazione di nomi super partes.
La votazione si terrà alle ore 15.00, in apertura dei lavori.