Giornale Online
15/01/2019 - Documenti e Interventi
Lo sdegno della presidente della Commissione provinciale pari opportunità Simonetta Fedrizzi
Sbagliata la scelta della Figc di giocare la finale della supercoppa italiana a Gedda, in Arabia Saudita
In allegato il testo della comunicazione. Contro i limiti imposti alle donne per assistere alla partita
Lo sdegno della presidente della Commissione provinciale pari opportunità Simonetta Fedrizzi
Sbagliata la scelta della Figc di giocare la finale della supercoppa italiana a Gedda, in Arabia Saudita
In allegato il testo della comunicazione. Contro i limiti imposti alle donne per assistere alla partita
La
Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo della
Provincia autonoma di Trento aderisce alla Conferenza degli Organismi
di parità delle Regioni e delle Provincie autonome italiane, una
grande rete di coordinamento di tutte le Presidenti delle Commissioni
pari Opportunità che qui trovano spazi di confronto e convergenza
per politiche e iniziative comuni in merito ai grandi temi della
parità.
Fra
questi è ricompreso lo sport quale straordinario veicolo di
integrazione e riscatto.
Per
tale motivo la Conferenza, attraverso una lettera firmata dalla la
sua coordinatrice Roberta Mori, ha espresso al Presidente della
Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, la sua totale
contrarietà rispetto alla scelta della Federazione di giocare la
finale di Supercoppa italiana a Gedda in Arabia Saudita, senza alcuna
riflessione collaterale di opportunità se non tardiva e solo
sull’onda crescente delle numerose reazioni sdegnate di
organizzazioni, associazioni e personalità attive sui diritti umani.
La
Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trento, attraverso
la sua presidente Simonetta Fedrizzi, si unisce a questo sdegno e
alla convinzione della Conferenza nazionale nel sottolineare
l’urgenza di consapevolezza e responsabilità nell’assumere
decisioni che espongono l’intero Paese a critiche di superficialità
e mercificazione dei diritti umani a meri fini lucrativi.
Come
riporta testualmente la lettera della Conferenza “L’impegno
a rendere il mondo migliore non è affare di qualcuno, ma impegno di
tutti. La sottoscrizione negoziale di un accordo con uno Stato
illiberale e un regime autoritario che non rispetta i diritti umani e
in particolare la
libertà delle donne,
meritava e merita un plus di riflessione e di istruttoria per fare di
questa trasferta almeno un’occasione di sostegno al cambiamento,
per tutte le donne saudite in cammino verso l’emancipazione contro
segregazione, intolleranza, violenza. Il prestigio del Calcio
italiano e il talento dei nostri atleti sono un patrimonio che va
oltre la monetizzazione di una prestazione e che appartiene a tutti e
tutte noi che ne siamo orgogliosi. Per
queste ragioni invitiamo a comprendere quanta aridità e miopia vi
sia nell’eludere o ignorare il potere dello Sport e del Calcio,
quando se ne offre l’occasione, di orientare positivamente i
cambiamenti sociali e culturali nel segno della fratellanza e
sorellanza contro tutte le discriminazioni. Nel
considerare ormai inevitabile l’adempimento di un obbligo
contrattuale, carico di tutte le contraddizioni di cui si è detto,
invitiamo ad assumere con sempre maggiore lucidità di analisi e
necessari contrappesi decisioni così significative, che imprimono
ferite profonde alla vostra e nostra reputazione”.
In
allegato, il testo integrale della comunicazione.
La
Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna
e uomo
-
dott.a Simonetta Fedrizzi -