Prosegue in Consiglio provinciale la discussione del provvedimento proposto dalla Giunta
Sì dell'aula a sei dei 10 odg legati al ddl sul lupo. Ostruzionismo delle opposizioni e polemica con il Pd
Alessandro Savoi (Lega), firmatario della maggior parte degli odg. Testi allegati
Nel
pomeriggio i lavori del Consiglio provinciale sul ddl per la gestione
di lupo e orso sono proseguiti a rilento per l’ostruzionismo delle
opposizioni sugli ordini del giorno collegati al provvedimento.
L’aula ne ha approvato sei dei dieci. L’azione è stata
intrapresa per protestare per l’assenza dei tre assessori del Pd,
che secondo le minoranze non potrebbero il ddl della Giunta. Manica
(dem) ha chiesto di votare per parti separate l’odg proposto da
Tonina (UpT), non condividendo la possibilità di contenere il numero
dei grandi carnivori. Borgonovo Re ha criticato i testi firmati da
Savoi, frutto di “copia-incolla” da documenti della Giunta e di
ministeri e scritti in modo sciatto. “Meglio copiare bene che
pensare male come fa il Pd”, ha replicato Bezzi. I lavori
riprendono domani alle 10.00 con il voto su questo odg.
Su
richiesta dei consiglieri Rossi aggiorna sulla situazione di Moena
dopo il suo sopralluogo.
Aprendo
la seduta pomeridiana del Consiglio provinciale, Claudio Cia (Misto)
e poi Lorenzo Ossanna (Patt) hanno chiesto un aggiornamento sulla
situazione di Moena dopo la calamità di ieri, visto che il
presidente Rossi è tornato da poco da una visita nel capoluogo
fassano. Rossi ha giudicato “raro” l’evento accaduto, per
quantità e concentrazione di pioggia. Non vi sono pericoli
imminenti, ha rassicurato, perché i movimenti geologici sono
risultati superficiali. “Si può quindi stare tranquilli per la
sicurezza delle persone”. Quanto alla viabilità, la strada è già
stata riaperta mentre ci vorrà più tempo per riattivare quella
verso il Passo S. Pellegrino. Non c’è stato nessun ferito. La
Croce Rossa, che sta prestando assistenza logistica sul posto ed è
pronta, se servisse, ad allestire un campo. Al momento decina di
persone sono ospitate nelle scuole o da parenti non perché le loro
case siano inagibili ma per la difficoltà di raggiungerle. I vigili
del fuoco stanno lavorando per liberare i piani terra anche perché
possano ripartire le attività economiche. Per i danni, le proprietà
alberghiere e commerciali, Rossi ha riferito che i sindaci sono stati
avvisati che dopo aver esperito le pratiche assicurative, la
Provincia potrà intervenire a copertura dopo la necessaria
istruttoria. Per aiutare la popolazione sono già pronti ad
intervenire anche vigili del fuoco volontari. Le previsioni meteo
prevedono per domani tempo ancora instabile e quindi il monitoraggio
è continuo. Rossi ha concluso segnalando che i forestali nella zona
del Rio Costalunga, dov’erano già in programma lavori di briglie e
contenimento, ora accelereranno l’intervento. Il Consiglio è poi
tornato ad occuparsi degli ordini del giorno.
Odg
1, Rodolfo Borga (CT): norma di
attuazione perché la
Pat gestisca il lupo. Sì unanime.
Con
il testo proposto da Borga, approvato all’unanimità (27 voti), il
Consiglio impegna la Giunta ad attivarsi presso il governo affinché
con norma di attuazione sia affidata alla Provincia autonoma di
Trento la gestione di questi carnivori, nel rispetto della normativa
comunitaria vigente.
L’assessore
Dallapiccola ha confermato che la strada indicata dall’odg è
quella seguita dalla Giunta nei confronti del governo fin da alcuni
anni fa. Ora se questa legge risultasse di difficile percorribilità,
l’esecutivo tornerà a dialogare con il governo per ottenere la
norma di attuazione.
Per
Borgonovo Re (Pd) sarebbe interessante capire perché e dove si era
arenato il percorso promosso anni fa per arrivare ad approvare questa
norma di attuazione. Borga ha concluso dichiarandosi non convinto
delle spiegazioni fornite dal presidente Rossi sul perché sia stata
richiesta la procedura d’urgenza per questo ddl, come se non fosse
prevedibile che il numero dei lupi sarebbe cresciuto in fretta. La
verità è che l’impostazione dell’approccio al lupo prima era
diversa, perché la Giunta sosteneva la necessità di convivere con
questo predatore.
Il
presidente della Giunta Rossi ha risposto alla richiesta di Borgonovo
Re ricordando che le norme di attuazione erano state proposte il 4
agosto 2015 con lettera formale firmata dai due presidenti della
Provincia di Trento e Bolzano al presidente della Commissione dei
dodici e al Ministro delle regioni. Poi nel 2017 vi sono state
interlocuzioni tra la Provincia di Bolzano e il ministero e il 24
luglio 2017 era stata inviata una nuova lettera dei due presidenti
per proporre la norma di attuazione aggiungendo la problematica del
lupo che nel frattempo aveva assunto contorni molto più rilevanti.
Inoltre l’assessore Dallapiccola ha chiesto di persona alle
autorità europee competenti di stimolare lo Stato italiano a
prendere in mano la problematica con le modalità previste dalla
direttiva Habitat e già adottate da alcuni Paesi europei. Il 27
luglio 2017 la Commissione dei dodici si era pronunciata
favorevolmente allo schema di norma di attuazione e il 19 ottobre
2017 la norma era stata portata all’attenzione dei vari ministeri
competenti chiamati ad esprimere un parere. I ministeri non hanno poi
trovato le modalità per occuparsi della questione fintanto che il
governo nazionale non è caduto. Quindi da parte della Giunta non vi
è stato alcun tentativo di nascondere qualcosa, ha concluso Rossi.
Bezzi
(FI) ha giudicato musica per le sue orecchie quel che ha detto il
presidente Rossi. Serviva solo un po’ di coraggio. I montanari non
possono “pensare come i lupi”, ha osservato il consigliere
riferendosi all’intervento di questa mattina della collega
Borgonovo Re. Savoi (Lega) ha ribadito che in politica bisogna avere
coraggio. Il consigliere ha giudicato strano che il Pd si defili di
fronte a questo ddl. Introdurre vent’anni fa l’orso in Trentino è
stato un gravissimo errore, secondo Savoi, “ma oggi gli allevatori
e gli agricoltori chiedono ai politici scelte concrete che rispondano
ai loro problemi reali e tutelino la loro attività. La gente chiede
sicurezza, vuole fatti e serietà. Il resto è filosofia”. Per
Savoi anche se tardivamente la norma di attuazione va introdotta.
Civettini
(Pd) ha preannunciato l’appoggio all’odg condividendo con
Borgonovo Re l’esigenza che il pastore abbia la stessa mentalità
del lupo, nel senso che ha diritto di difendersi così come il
predatore attacca. Serve la ricerca di un equilibrio possibile che
metta al centro l’attività e la sicurezza della persone e tutto
ciò che con questa priorità può convivere. Fasanelli (Misto) ha
dichiarato di voler sostenere questo odg perché se il ddl risultasse
incostituzionale la richiesta della norma di attuazione supererebbe
il problema essendo la strada maestra per evitare rischi di ricorsi.
Simoni (PT) ha aggiunto anche il suo parere favorevole all’odg
perché una norma di attuazione è la strada maestra da percorrere.
Tuttavia è giusto dare un segnale anche con questo ddl che offre
solo la possibilità di intervenire in caso di disagio e difficoltà.
Kaswalder (Misto) ha ricordato che nel 2015, quando Provincia di
Trento e Bolzano chiesero per la prima volta una norma di attuazione
in materia, a Roma c’era un governo amico del centrosinistra
autonomista che si poteva “ricattare” su questo tema. Eppure in
tre anni non si è riusciti a portare a casa nulla su questo tema. La
speranza è che ora il nuovo governo dimostri una diversa
sensibilità. .
Odg
2, Alessandro Savoi (Lega): prevenire danni al patrimonio idrico del
Trentino. Sì unanime.
Con
il dispositivo dell'odg di 41 pagine firmato da Savoi (Lega), Cia
(Misto) e Bezzi (Forza Italia), approvato da tutti con 28 voti, il
Consiglio impegna la Giunta, nell'attuazione dell'articolo 16 della
Direttiva Habitat sulla conservazione della flora e della fauna
selvatiche allo scopo di tutelare il sistema alpicolturale, a
garantire misure adeguate di tutela del patrimonio idrico
provinciale, applicando con rigore anche gli strumenti pianificatori
provinciali come il Piano di gestione delle acque pubbliche e il
Piano tutela delle acque. Acquisito attraverso l’assessore
Dallapiccola il sì dalla Giunta, l’odg è stato giudicato
“ragionevole” da Civettini (CT), perché mette nelle condizioni
di rimarcare quel che già la Provincia sta facendo. Borgonovo Re
(Pd) ha chiesto a Savoi da dove ha tratto i contenuti del suo
“poderoso” odg in cui sono citati vari documenti di riferimenti.
E ha aggiunto di voler volate con molto piacere questo odg che
dimostra la condivisione della Lega sul Piano di gestione acque
pubbliche della Giunta provinciale. Savoi ha replicato affermando che
l’odg è stato concordato con l’assessore e che comunque il Piano
merita senz’altro l’appoggio della Lega che se un atto è valido
lo sostiene. Kaswalder (Misto), premesso il suo sì all’odg perché
“l’acqua è l’oro del Trentino”, ha osservato che un ddl
proposto dalla Giunta con urgenza dovrebbe vedere presente in aula
gli assessori durante il suo esame. Diversamente appare chiaro che il
provvedimento è solo strumentale alla campagna elettorale e che si
vogliono prendere in giro i trentini che lavorano nei territori di
montagna della nostra provincia.
Bezzi
(FI), d’accordo con l’odg, ha invitato il Pd a fare mea culpa per
aver perso l’occasione di governare bene negli ultimi vent’anni.
E ha aggiunto: “vogliamo guardare negli occhi gli assessori del Pd,
che andrebbero richiamati in aula, quando al momento del voto non
sosterranno questo ddl”. Il presidente Dorigatti ha segnalato che
tre assessori sono in questo momento impegnati a Roma in attività
istituzionali.
Simoni
(PT), condividendo l’odg, ha sottolineato, replicando ad un
intervento di Borgonovo Re, che “i territori sono proprietà delle
nostre comunità e dei cittadini che con gli usi civici e le
municipalità hanno garantito per secoli la loro sopravvivenza
attraverso le malghe, l’utilizzo dei boschi e delle acque”.
Giovanazzi
(AT), annunciando il proprio sì all’odg e al ddl, ha apprezzato il
richiamo di Simoni alle Asuc e agli usi civili, indispensabili per il
mantenimento di un territorio, mentre chi vive in città quei
problemi non li conosce. A suo avviso nella maggioranza su questo
tema vi sono posizioni completamente diverse.
Odg
3, Savoi (Lega): attivare tavoli di valle per la tutela di aree
protette e ghiacciai. Approvato.
Il
dispositivo dell'odg, di 11 pagine, sottoscritto da Savoi, Cia e
Bezzi, odg approvato con un voto di astensione, un contrario e un non
partecipante al voto, tutti nelle file del Pd, impegna la Giunta ad
attuare l'articolo 16 della direttiva Habitat in due direzioni: a
rafforzare l'ambito di azione della cabina di regia provinciale delle
aree protette e dei ghiacciai, garantendo maggiore libertà operativa
e funzione propositiva; e ad attivare dei tavoli di valle di ascolto
e confronto, con la partecipazione della cabina di regia delle aree
protette e dei ghiacciai, per lo sviluppo di migliori iniziative
decentrate di tutela degli habitat del Trentino e anche di difesa dai
grandi carnivori. Borgonovo Re (Pd), plaudendo alla selezione di
documenti ufficiali del Ministero attinti dai siti con il metodo del
copia-incolla, ha suggerito a Savoi di indicare le fonti usando anche
meno sciatteria nell’inserimento dei testi. E ha poi chiesto alla
presidenza del Consiglio se ritenga accettabile questa tipologia di
odg, in cui ci si limita a copiare senza studiare. Bezzi (FI),
cofirmatario dell’odg, ha giustificato la redazione dell’odg e
ammonito Borgonovo Re: “voi del Pd – ha detto – il 21 ottobre
sarete mandati a casa dalla gente se continuate a farci la morale”.
Borgonovo
Re (Pd) è intervenuta per precisare che tutti e sette gli odg di
Savoi, Cia e Bezzi sono frutto di un copia-incolla senza indicare le
fonti, e ha ribadito la sua perplessità chiedendo se sia stato
scoperto un nuovo metodo per esprimere le funzioni politiche. Copiare
testi contenuti in atti ufficiali a disposizione di tutti e farli
passare come frutto di una propria elaborazione politica, temo sia
frutto di sciatteria. Siccome noi consiglieri abbiano una
responsabilità nei confronti dei cittadini che qui rappresentiamo, è
lecito porsi una domanda su questo metodo perché qui siamo chiamati
a pensare e non a copiare.
Fasanelli
(Misto) si è detto deluso dalle osservazioni di Borgonovo Re, ha
espresso “solidarietà al collega Savoi”, perché nessuno di noi
nasce imparato e non è possibile indicare la fonte di tutto quello
che leggiamo in documenti pubblici. Diverso sarebbe il caso di autori
privati. Savoi ha difeso la professionalità e la serietà dei
collaboratori del gruppo della Lega, che ha ricordato come i testi
non siano inventati ma ricavati da studi e analisi che non è
scandaloso non citare. Bezzi (FI), rivolto a Borgonovo Re, ha
osservato che “è meglio copiare bene che pensare male come fate
voi del Pd”. Civettini ha citato un odg di Baratter approvato
dall’aula di cui non vi è più traccia, per cui la verifica su
questi testi andrebbe effettuata su tutti gli impegni affidati dal
Consiglio alla Giunta in questi cinque anni.
Odg
4, Savoi (Lega): prevenire danni al patrimonio boschivo e alla
filiera foresta-legno. Approvato.
Con
il dispositivo di questo odg di 18 pagine firmato da Savoi, Cia e
Bezzi e approvato con la non partecipazione al voto di 5 consiglieri
del Pd, il Consiglio impegna la Giunta ad attuare l'articolo 16 della
direttiva Habitat garantendo misure adeguate di tutela del patrimonio
forestale provinciale, nonché il corretto sviluppo della filiera
foresta-legno in forma sostenibile. Civettini (CT) ha stigmatizzato
l’incapacità della Giunta di attuare ordini del giorno come
questo. E ha aggiunto che finché gli assessori del Pd non torneranno
in aula non si concluderà l’esame di questa legge. Manica (Pd) ha
osservato che questo odg è la descrizione dell’attività del
Servizio foreste, e ha ringraziato la Lega per avergli offerto la
possibilità di un ripasso. “Questi odg – ha concluso – sono
copia-incolla e i dispositivi sono aria fritta: diciamo allora che
stiamo votando il nulla”. Savoi ha rivendicato la legittimità del
lavoro prodotto con gli odg da lui proposti. Bezzi ha ribadito la
richiesta che gli assessori del Pd si presentino sui banchi della
Giunta e allora la discussione degli odg durerà di meno. Kaswalder
ha osservato che il vero problema politico è che su questo come su
altri temi il Patt non può andare d’accordo con il Pd. Savoi ha
giudicato “buffo scandalizzarsi perché per i testi questi odg la
Lega ha attinto a certe fonti”.
Odg
5, Savoi (Lega): conservare il patrimonio alpicolturale di montagna
trentino. Approvato.
Il
testo di 24 pagine firmato da Savoi, Cia e Bezzi e approvato con 4
non partecipanti al voto (Pd) , i conclude con un dispositivo nel
quale il consiglio impegna la Giunta ad attuare l'articolo 16 della
direttiva comunitaria Habitat a garantire misure adeguate di tutela
del patrimonio montano provinciale, costituito da un'ampia varietà
litologica. Giovanazzi (AT) ha ricordato che prima del “prelievo”
del lupo vi sono azioni che mirano a favorire la convivenza con
l’uomo e che l’abbattimento dev’essere solo l’extrema ratio
da adottare. Ha aggiunto che notato che questo ddl potrà essere
approvato solo con i voti della minoranza, come dimostra l’assenza
degli assessori del Pd.
Odg
6, Savoi (Lega): tutelare turismo e agricoltura in presenza di lupi e
orsi. Approvato.
Nell'attuare
l'articolo 16 della direttiva Habitat, il dispositivo dell’odg,
approvato con cinque non partecipanti al voto (Pd) e l’astensione
di Ossanna (Patt), prevede che il Consiglio impegni la Giunta a
garantire misure adeguate di tutela del patrimonio naturale
provinciale e a valorizzarle attraverso azioni di marketing
territoriale e di promozione del turismo sostenibile. L’odg, ha
spiegato Savoi, parla di turismo e agricoltura di montagna del
Trentino, “attività che evidentemente non possono convivere con la
minaccia del lupo e dell’orso che non a caso era stata eliminata da
molti anni”. Borgonovo Re (Pd) ha osservato che in questo caso la
fonte è indicata, ma che il dispositivo, puntando sul marketing, non
corrisponde alle premesse di stampo fortemente ambientalista. Per
questo stupisce a suo avviso – ed è disarmante – che la Giunta
abbia espresso parere favorevole a questo odg. Savoi ha replicato che
questo odg vuole pungolare la Giunta a risolvere concretamente il
grosso problema dei carnivori. Simoni (PT) ha giudicato importanti
le considerazioni dell’odg di Savoi per la valorizzazione della
montagna attraverso il sostegno assicurato dalla pubblica
amministrazione alle aziende agricole attive i queste aree.
Odg
7, Tonina (UpT): salvaguardare da lupo e orso le attività agricole e
di allevamento. Il Pd chiedere di votare per parti separate. Domani
la conclusione.
Con
il dispositivo dell'odg, approvato da tutti i consiglieri nel
dispositivo proposto da Tonina insieme ai colleghi dell'UpT Passamani
e De Godenz, il Consiglio impegna la Giunta in quattro direzioni: a
sollecitare l'adozione di iniziative per fronteggiare in modo
adeguato e capillare la presenza dell'orso e del lupo in Trentino e
ad assicurare, mediante misure di protezione e di monitoraggio, la
salvaguardia delle attività agricole e di allevamento, vista la
rapida diffusione dei predatori; a sollecitare il governo,
coinvolgendo la delegazione parlamentare trentina, a varare una norma
di attuazione specifica sulla base del lavoro già svolto dalla
Commissione dei dodici, per definire un quadro normativo organico
delle competenze da trasferire alla Pat in materia, delimitando
ambiti e poteri di intervento nel rispetto dei vincoli europei; a
trasmettere questo odg al presidente del Consiglio dei ministri, al
Ministro dell'ambiente, alla delegazione parlamentare trentina e alla
Commissione dei dodici; e a trasmettere alla Commissione consiliare
competente entro il 31 agosto di quest'anno una relazione sulle
iniziative adottate per attuare questo odg.
Simoni
(PT) ha espresso dubbi sulla tenuta delle reti per tutelare il
bestiame da lupi e orsi. Queste reti creano infatti grossi problemi
agli altri animali selvatici. Inoltre, ha aggiunto, “non vorrei
vedere un territorio dove i turisti e gli escursionisti nelle nostre
montagne trovano reti ovunque”. Ancora, per Simoni, il cane da
guardiania può rappresentare un pericolo per le persone se non
attentamente gestito. Per risolvere un problema, insomma, si rischia
di crearne un altro magari peggiore. La soluzione per il consiglieri
è di intervenire per controllare il numero dei lupi per evitare che
creino un allarme come quello attuale. Con queste precisazioni Simoni
ha concluso dichiarando di condividere l’odg.
Manica
(Pd) ha chesto ai proponenti di votare separatamente le premesse e il
dispositivo, sul quale vi è la condivisione del suo gruppo.
Giovanazzi (AT) ha preannunciato il suo voto favorevole all’intero
odg anche perché da esso emerge una realistica conoscenza delle
esigenze e della situazione della montagna. Anche Giovanazzi ha
riconosciuto il rischio derivante dall’utilizzo dei cani da
guardiania, ma – ha aggiunto – con le precauzioni adottate al
riguardo sono stati raggiunti dei risultati. Più difficile è
recintare il territorio per difendere il bestiame da lupi e orsi.
L’altro strumento consiste nel “prelievo” di qualche individuo
a fronte delle aggressioni ai pascoli e ai danni di chi nel
territorio montano ci lavora e vive.
Tonina
nella sua replica ha condiviso le preoccupazioni dei consiglieri e
rassicurato sulle misure di prevenzione emerse dal dibattito (reti e
cani da guardiani). E ha confermato l’esigenza di garantire un
controllo su orsi e lupi nel nostro territorio. Nessuno vuole
eliminare orsi e lupi ma solo controllarne doverosamente il numero.
“Questo odg – ha assicurato – è orientato in questa
direzione”. E ha auspicato rivolto a Savoi che il nuovo governo,
che è anche leghista, non impugni questo ddl.
A
questo punto il presidente Dorigatti ha sospeso la seduta che
riprenderà domani alle 10.00.