Il disegno di legge 190 proposto da Giacomo Bezzi (nella foto)
Per sviluppare il lavoro e l'efficienza la Provincia adotti criteri meritodemocratici
Testo allegato
Il disegno di legge
190 presentato da Giacomo Bezzi (Forza Italia) per diffondere
principi, metodi e strategie meritodemocratiche, affidato all'esame
della Prima Commissione, propone di integrare l'articolo 7 della
legge sul personale della Provincia del 1997, che impegni la Giunta a
valorizzare le proprie risorse umane con il riconoscimento e
l'attribuzione di merito al personale, in proporzione alle capacità,
ai risultati conseguiti e alle singole potenzialità. Per questo,
prosegue il testo, l'esecutivo adotta metodi e strumenti idonei a
misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella
organizzativa dei dipendenti pubblici. Metodi e strumenti elencati
nell'unico articolo del provvedimento, che prevede quattro azioni:
"raccolta e analisi dei curricula in formato meritodemocratico;
misurazione e valutazione delle competenza lavorative ed
extralavorative attraverso l'applicazione di metodi multicriteriali;
certificazione di qualità meritodemocratica delle risorse umane;
curriculmu vitae meritodemocratico certificato". Il ddl si
conclude attribuendo alla Giunta il compito di stabilire con una
delibera le modalità di applicazione della norma.
Nelle motivazioni
della sua proposta, Bezzi contrappone l'introduzione della
meritodemocrazia alla precarietà del lavoro. "Una società
precaria – scrive infatti nella relazione introduttiva – è
destinata a rimanere immobile, ancorata all'appartenenza di casta, di
classe, di ceto". Per questo, prosegue, il ddl mira a sostenere
l'occupazione garantendo lo sviluppo delle competenze, della
professionalità e della competitività aziendale con la
valorizzazione delle risorse umane e il riconoscimento del merito
individuale. I criteri meritocratici vengono assunti come principio
base della selezione, dell'assunzione e della valorizzazione di ogni
persona. Da ciò dipende l'eccellenza dei servizi resi dalla pubblica
amministrazione. Per Bezzi la stessa Costituzione si esprime a favore
di questo metodo laddove prevede il riconoscimento dei meriti e un
premio a chi si è distinto sul lavoro.