Il Consiglio provinciale tornerà in aula il 31 gennaio e il 1° febbraio
Sì alle mozioni su accesso al credito per PMI, Minority safepack e Villa Angerer. Seduta conclusa
Respinta sui vaccini la proposta di informare anziché obbligare. No al ritiro delle Tessere G
Con l’esame delle ultime
5 proposte di mozione, 3 delle quali approvate - per un maggior accesso al credito delle piccole e medie imprese, raccogliere firme a sostegno del Minority safepack e valutare progetti di privati interessati alla valorizzazione di Villa Angerer -, il Consiglio
provinciale ha concluso nel pomeriggio la prima sessione annuale in
aula. Prossima convocazione: 31 gennaio e 1° febbraio.
No
alla mozione 633:
obbligo
vaccinale
confermato
Respinta
con 7 voti a favore, 18 contrari e un’astensione la mozione 633,
proposta da un consigliere di CT, la cui discussione era iniziata
stamane, che chiedeva all’aula di impegnare la Giunta ad attivarsi
col ministero della salute in modo che la copertura vaccinale venga
assicurata senza misure coercitive e con forme di riconoscimento
della responsabilità e libertà genitoriale. Il dispositivo
prevedeva inoltre una campagna informativa e di verificare la
possibilità di far terminare l'anno scolastico in corso anche ai
bambini non in regola con la legge nazionale.
Sì
alla mozione 635 (emendata)
per
favorire maggiormente l’accesso
delle
piccole e medie imprese al credito
Per
andare incontro alle esigenze di accesso al credito emergente dalle
imprese, la mozione 635 proposta da un esponente del Gruppo misto e
approvata all’unanimità (26 voti), impegna la Giunta ad aumentare
la soglia massima da 100 a 200 mila euro degli interventi previsti
dalla delibera 689 del 2016 per il sostegno alle aziende che
intendono investire. Con la Giunta è stato concordato un emendamento
al testo che impegna la Giunta a modificare la delibera del 2016
prevedendo di aumentare gli aiuti a favore delle imprese. L’esecutivo
ha evidenziato che lo stanziamento a valere per il 2017 a favore
delle aziende era stato di 10 milioni di euro. Da Confidi e dalle
associazioni di categoria era emersa l’esigenza di una maggiore
elasticità, sapendo che per le piccole e medie imprese l’accesso
al credito può rappresentare una strettoia che ostacola i progetti
di crescita. A favore della mozione si è espresso anche un altro
esponente del Misto, che ha sottolineato l’importanza del
radicamento dei piccoli istituti di credito nel territorio.
Sì
alla mozione 636
per
raccogliere firme
sul
Minority safepack
Approvata
all’unanimità (24 voti) anche la mozione 636, proposta da vari
consiglieri di maggioranza e minoranza, primo firmatario il
rappresentante dell’Ual, che impegna la Giunta ad attivarsi per
favorire la raccolta firme, in collaborazione col Consiglio delle
autonomie locali, perché la Commissione europea dia seguito alla
iniziativa del Federal Union of European Nationalites (Fuen): il
Minority safepack. Si tratta di un progetto a favore delle minoranze
linguistiche europee che parte dal basso e che potrà essere adottato
dalla Commissione europea se, in tutti i paesi dell'Unione, si
raggiungerà un milione di firme. In Italia, ha ricordato il primo
firmatario della mozione, se ne dovono raccogliere 55 mila,
predisponendo una campagna di informazione nel nostro territorio
anche attraverso gli organi di informazione del Consiglio
provinciale. La Giunta ha spiegato che la propria condivisione mira a
rafforzare le attività già in essere a favore di questo progetto,
fugando l’idea dell’incompatibilità tra unione e diversità. Dal
canto suo il presidente del Consiglio ha accolto la richiesta di
coinvolgere nella campagna di informazione anche l’assemblea
legislativa.
No
alla mozione 637
che
chiedeva di ritirare gli abbonamenti gratuti
distribuiti
ai richiedenti asilo presenti in Trentino
La mozione 637, proposta
dall’esponente della Lega e respinta con 10 voti a favore e 17
contrari, impegnava la Giunta a ritirare i gli abbonamenti gratuiti
(le 2.100 “Tessere G” fin’ora rilasciate) ai richiedenti asilo
ospitati nel territorio della provincia, viste le problematiche
legate al comportamento di questi ultimi ultimi sui mezzi pubblici e
le aggressione ai danni del personale di Trentino Trasporti; il testo
chiedeva anche di ritirare i buoni spesa e le carte prepagate visti i
numerosi casi di uso indebito per l'acquisto di alcol e tessere
telefoniche, e di aumentare, in accordo con Trentino Trasporti, il
numero dei controllori sui mezzi pubblici ripristinando, a fronte
delle crescenti aggressioni avvenute negli ultimi 2-3 anni, le
squadre di controllori. La diffusione delle tessere ha alimentato il
traffico di questi titoli di viaggio e indotto anche in chi non ce
l’ha ad arrogarsi il diritto di poter viaggiare gratis. La Giunta
ha motivato il parere negativo dichiarando non condivisibile
l’equazione, sulla quale la mozione è basata, tra reati che
vengono commessi sui mezzi pubblici e richiedenti asilo, dal momento
che la responsabilità è spesso da imputare anche ad altre persone.
Quanto all’uso improprio delle tessere per la spesa alimentare, la
Provincia ha già vietato la vendita di alcolici ai richiedenti
asilo.
Sì alla mozione 532
(emendata)
per valutare progetti
imprenditoriali
per la valorizzazione di
Villa Angerer.
L’aula ha approvato
all’unanimità (27 voti) anche la mozione 532, proposta da un
consigliere del Patt, che impegna la Giunta ad attivarsi, di concerto
con gli enti pubblici competenti, a valutare la fattibilità di
eventuali progetti imprenditoriali rivolti ad una valorizzazione del
compendio denominato Villa Angerer, dotata di un parco di notevole
pregio botanico nel Romarzollo – Comune di Arco – oggi
abbandonato e in rovina. Il riutilizzo di questi volumi potrebbe,
secondo il consigliere, offrire un’opportunità ad un gruppo di
imprenditori interessati ad attività ricettive nel settore turistico
o in quello sanitario. La Giunta si è espressa a favore della
mozione dopo aver concordato un emendamento che rende disponibile la
Provincia a valorizzare questo bene purché – precisa la modifica –
la destinazione sia compatibile con la volontà di destinazione d’uso
individuata insieme al Comune di Arco. Un esponente di CT ha
ricordato che un ordine del giorno approvato in aula sull’ex
Sanaclero, con il consenso della Giunta, andava nella direzione
diametralmente opposta rispetto a quella indicata da questa mozione,
escludendo qualunque utilizzo speculativo per garantire la fruibilità
pubblica del parco. Il consigliere di AT ha detto di condividere la
mozione perché a suo avviso Arco ha potenzialità che, per carenze
politiche, non sono state ancora colte.
A questo punto il
presidente ha chiuso la seduta del Consiglio che sarà riconvocato in
aula il 31 gennaio e il 1° febbraio.