La Seconda Commissione che si è anche espressa a favore di due delibere sul turismo
Primo sì al testo unificato dei disegni di legge di Lozzer e Baratter sull'agricoltura di montagna
Testo allegato. Al punto uno il testo unificato
Audizioni
nel pomeriggio di oggi presso la
seconda Commissione permanente guidata da Luca
Giuliani.
Oggetto
delle osservazioni raccolte il testo unificato in materia di
agricoltura di montagna dei disegni di legge 169 e 165 di Graziano
Lozzer e Lorenzo Baratter che
la Commissione ha licenziato nel corso della stessa seduta.
A
seguire è stato raccolto il parere favorevole su due proposte di
delibera della Giunta nelle materie di competenza dell'assessore
Dallapiccola.
Il
mondo dell'agricoltura
Paolo
Calovi
e Massimo
Tomasi (Confederazione
agricoltori), Diego
Coller
(Confagricoltura del Trentino), Gabriele
Calliari (Coldiretti)
e
Luciano
Clementi
(Associazione contadini) hanno
espresso una
sostanziale condivisione
per entrambe le proposte Lozzer
e Baratter.
Calliari
ha dato merito ai proponenti sollevando un’unica
obiezione/osservazione rispetto al pericolo della
sovrapposizione di marchi che si sta profilando e all’opportunità
di allargare le regole per poter ricomprendere le aziende agricole
nella tipologia “maso”, rispetto alla quale c’è una
somiglianza solo parziale con l’Alto Adige. Non è poi chiaro, ah
aggiunto,
in cosa consista la sanzione che sarebbe comminata a chi si fregia
della dicitura “maso” senza rispettarne le caratteristiche.
Infine, nella vasta tipologia di professionalità contemplate
all’interno dell’azienda agricola, andrebbero
a suo avviso
trovate formule che rendano possibile nel concreto le giuste garanzie
offerte dal datore di lavoro, sopratutto
con riferimento all’opportunità di alternanza scuola-lavoro e alle
attività di volontariato contenute nella proposta Baratter.
Occorre
cercare di
ridurre
al massimo la burocrazia, ha aggiunto
Coller,
perché sono tanti gli atti amministrativi che complicano le cose e a
volte ostacolano, anziché aiutare e sostenere. Allo stesso modo si
dovrebbe armonizzare il rapporto tra azienda e volontariato previsto
dalla proposta Baratter, così da favorire anche una veloce
introduzione delle norme, una volta approvate. La parola “maso” è
legata all’azienda agricola e identifica un valore territoriale da
riconoscere e far riconoscere, ha osservato Calovi.
Accanto a questo si potrebbe prevedere il recupero del patrimonio
edilizio, rendendo maggiormente elastiche le leggi urbanistiche, ha
proposto.
Altro aspetto da evidenziare a suo avviso, quello della
frammentazione del territorio,
che è un po’ il problema dei nostri masi e complica la vita a chi
vuole rimanere
ad
abitarlo.
Se vogliamo che la gente resti in montagna, ha proseguito,
occorre dare la possibilità di integrare il reddito con attività
complementari di varia natura, rimuovendo gli ostacoli, -norme troppo
rigide- che a tutt’oggi non lo rendono possibile. La burocrazia in
generale è un vero e proprio freno:
un prodotto agricolo non può dover seguire norme industriali, pena
l’impossibilità della produzione. Il ruolo della donna, infine, va
a
suo avviso valorizzato
anche per il valore essenziale che la
donna rappresenta
nel mantenere la vita nei masi. Tomasi
ha
a sua volta evidenziato la mole di norme e burocrazia che spesso
ostacola e demotiva l’iniziativa. Spesso se un’azienda vuole
proseguire sull’iter legislativo corretto finisce per non poter
realizzare il proprio progetto e questo è un vero peccato.
Il
consigliere Graziano
Lozzer
ha ringraziato i rappresentanti del mondo agricolo per aver portato
le loro preziose osservazioni esprimendo anche soddisfazione, aldilà
di
quale sarà l’esito,
per una proposta fortemente voluta. Cosa
aggiunge questa legge
all’esistente?, ha chiesto
Claudio
Civettini che
ha definito la proposta “un titolo senza lo svolgimento”. Mario
Tonina
si è soffermato su quanto detto dal
presidente di Coldiretti Calliari
per argomentare
che alcune obiezioni erano state sollevate al momento del deposito
della proposta di Baratter. Dubbi che sono stati colti e modificati
nella versione di testo unificata dove l’articolo che introduce
l’alternanza scuola lavoro è stato declinato nella corretta
prospettiva. “Questo
testo è un’assoluta buona cosa, aldilà delle difficoltà che il
mondo dell’impresa e della scuola incontreranno e sulle
quali invitiamo a riflettere”, ha detto Calliari rispondendo a
Civettini.
Gli
allevatori
Massimo
Gentili della
Federazione allevatori ha detto di vedere con favore questo disegno
di legge. Tuttavia sono diversi i connotati del maso altoatesino
rispetto ai masi del nostro territorio. Sarà dunque importante
definire con
attenzione
le caratteristiche per comprendere bene cosa significhi la
denominazione “maso agricolo”. Infine, nessuna obiezione, anzi,
per quanto riguarda il percorso di alternanza scuola lavoro.
I
vignaioli
Per
il Consorzio
vignaioli è intervenuto il consigliere Remo
Tomasi.
Positivo l’orientamento con una puntualizzazione: che i masi siano
reali, dove risiedono e lavorano il coltivatore e la sua famiglia.
Speriamo di avere qualche tutela, ha aggiunto, perché il nome “maso”
è molto spendibile e dà credibilità e garanzia.
Esame
del testo e approvazione con una riflessione-preoccupazione di
tecnica legislativa
Occorre
riflettere sul pericolo di proliferazione di marchi e qualifiche
paventato da Coldiretti ha detto Alessio
Manica (PD),
che potrebbe essere controproducente rispetto all’obiettivo
lodevole
della proposta in discussione.
Abbiamo di fatto stralciato la proposta di legge Baratter,
riducendola
ad un unico articolo, ha osservato, ma così rischiamo di svilire
il coraggio e
l’originalità che quella proposta conteneva.
Infine Manica ha sollevato una riflessione sulla tecnica legislativa
adottata di recente da questo Consiglio che elabora proposte snelle
con pochi articoli, e rinvia
a regolamenti attuativi della Giunta, con una perdita del controllo
sull’attuazione delle leggi da parte del Consiglio.
Un’iniziativa
importante, ha detto
Pietro
De Godenz (Upt),
che ha espresso perplessità sull’introduzione dell’articolo
sull’alternanza scuola-lavoro di fatto già prevista
dalla legge in materia,
mentre
ha
concordato con Manica sul discorso generale di
tecnica legislativa.
Preoccupazioni sul problema del
maso
e sue
codifiche
sono
state espresse
anche
da Massimo
Fasanelli
(Misto),
mentre
sull’articolo
riguardante l’alternanza
scuola-lavoro ha
sollevato un
problema di metodo: di
fatto non aggiunge nulla all’esistente,
rischiamo, nel momento in cui dovremo modificare la legge sulla
scuola di dover rincorrere altre leggi che fanno riferimento
a quella. Attenzione che se vogliamo sburocratizzare, rischiamo
invece di aggrovigliare il sistema, ha
detto.
E’
vero che c’è lentezza nell’elaborazione dei regolamenti
attuativi e
di conseguenza una difficoltà nel monitorare l’andamento delle
leggi ,
ha osservato il presidente
della Commissione Luca
Giuliani.
Io proseguirei nella votazione di questo testo, ha proposto, perché
le osservazioni apportate dagli auditi poco hanno a che vedere con le
nostre riflessioni che sono di
metodo.
Il tavolo di valutazione delle leggi sta lavorando anche a questo, ad
una verifica dei tempi di elaborazione dei regolamenti di attuazione
ove previsti, ha informato
Filippo
Degasperi
(5 Stelle), che ha suggerito
di sospendere l’esame del testo unificato anche per attendere i
documenti di osservazione che produrranno i
soggetti che sono stati ascoltati oggi.
Dopo
uno scambio veloce di pareri si è deciso di completare l’esame del
testo che è stato approvato con l’astensione di Degasperi,
Fasanelli e Zanon.
Parere
favorevole a due delibere di Giunta in
materia di turismo
La
Commissione ha quindi provveduto all’espressione di due pareri su
altrettante proposte
di delibera
della Giunta
provinciale, in presenza dell’assessore Michele
Dallapiccola
e dei funzionari provinciali che le hanno brevemente illustrate.
La
prima
deliberazione,
ha
spiegato Dallapiccola,
riguarda
la redistribuzione dei fondi alle Apt: si è perseguito un
orientamento analogo a quello degli anni precedenti, ha
detto, con
destinazione a favore delle Aziende
per il turismo del
pari volume raccolto dalle
casse della Provincia
attraverso
la tassa di soggiorno (circa 15 milioni di euro). Un volume
finanziario a disposizione della promozione locale che è una delle
entrate proprie delle Apt e
che
ha assunto carattere di stabilità e
certezza di risorse rispetto al passato.
De
Godenz ha
ribadito come già in altre occasioni, che quelle risorse dovrebbero
andare direttamente alle Apt, anche se è vero, ha ammesso, che tutte
le risorse ritornano, anche se vengono calcolate su un gettito
presunto e non su un gettito certo. Sul
documento
è stato espresso parere favorevole con
il voto contrario di Fasanelli e l’astensione di Degasperi e Zanon.
Il
secondo documento, di modifica del regolamento di esecuzione sulla
disciplina degli esercizi alberghieri ed extra alberghieri, ha
notato Dallapiccola,
risponde alle mutate richieste di mercato che chiedono di invertire
negli ostelli (8 sull’intera provincia) la percentuale di posti in
camere comuni rispetto a quelli
in camere
singole a vantaggio di queste ultime: si configura di fatto un
aumento della qualità del servizio, in risposta a richieste del
territorio.
Sul
documento
è stato espresso parere favorevole all’unanimità.