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27/09/2017 - Documenti e Interventi

Dorigatti: giusto mobilitarsi in tutta Italia contro la violenza sulle donne

A sostegno della manifestazione nazionale di sabato prossimo

Dorigatti: giusto mobilitarsi in tutta Italia contro la violenza sulle donne

Va fatto crescere ovunque il fronte di coloro che si oppongono al fenomeno dei femminicidi

Dorigatti: giusto mobilitarsi in tutta Italia contro la violenza sulle donne

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​Le Istituzioni devono guardare con grande attenzione all’iniziativa indetta dal sindacato confederale contro la violenza sulle donne.


Anche il Consiglio provinciale di Trento non può sottrarsi nel riconoscere la necessità di un momento di mobilitazione nazionale che punti alla sensibilizzazione del drammatico fenomeno della violenza nei confronti delle donne e che non può essere più tollerato da un paese civile.


La nostra comunità che gode di un’Autonomia speciale deve porsi l’obiettivo di un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura, nell’assunzione di responsabilità finalizzata a non far vincere la paura ed a riaffermare la dignità della persona donna.


Il drammatico fenomeno è trasversale: non ha tempo, età, “territorialità"; si tratta, poi, di un fenomeno che non è frutto di emarginazione e che, purtroppo, riguarda tutti gli ambienti sociali e culturali della società.


È fondamentale, pertanto, che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora per impedire che il fenomeno dei "femminicidi", tra le più squallide azioni di sopraffazione dell’uomo, dilaghi ulteriormente anche nel “senso delle parole”.


Assume, quindi, anche rilevanza il contrasto al “linguaggio" utilizzato dai media e al giudizio su chi subisce violenza, su come si veste o si diverte, che rappresenta l’ennesima aggressione alle donne. Così come il ricondurre questi drammi a questioni etniche, religiose, o a numeri statistici, toglie senso alla tragedia e al silenzio di chi l’ha vissuta.


Ogni anno oltre cento donne vengono uccise in Italia – e in questi due ultimi anni sono state soprattutto donne italiane - da uomini che conoscevano o con cui, nella maggioranza dei casi, avevano avuto una relazione affettiva. Dietro ci sono fattori educativi sbagliati, dinamiche nella coppia e nella convivenza tra uomo e donna che degenerano.


Essere un territorio avanzato comporta, tra le proprie istanze, la promozione permanente di una cultura del rispetto dell'altro, nella convinzione che in questo risieda il primo fattore che connota la qualità della vita di una comunità che si autogoverna.


In definitiva si tratta di dimostrare che Autonomia non è solo assunzione di responsabilità sociale e politica, ma anche sinonimo di solidarietà verso chi si trova in condizione di debolezza.

Bruno Dorigatti