I promotori di un comitato che ha già raccolto 1247 firme hanno incontrato il presidente Dorigatti
Biodigestore di Zuclo: la Busa di Tione è molto preoccupata
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Sono preoccupati, i
promotori del comitato "Busa Pulita" di Tione, per
la possibile costruzione - a ridosso della discarica comprensoriale
di Zuclo – di un biodigestore anaerobico. A distanza di trecento
metri lineari dagli abitati di Saone e Zuclo, in Comune di Borgo
Lares, potrebbe essere attivato un impianto per il trattamento del
rifiuto umido di tutta la valle, con possibilità anche di importare
la materia prima da fuori zona.
Il comitato ha raccolto
1.247 firme di cittadini in allarme e ha già presentato la raccolta
all'assessore provinciale competente, Mauro Gilmozzi.
Oggi pomeriggio è stato
ottenuto un incontro a palazzo Trentini con il presidente Bruno
Dorigatti. A spiegare le ragioni della mobilitazione civica è
stata anzitutto Maria Emanuela Giacomuzzi: la tecnologia
ipotizzata per il nuovo impianto – ha detto – richiede l'impiego
di moltissima acqua e non è affatto biocompatibile, ché anzi il
biodigestato prodotto sarebbe tossico e non si potrebbe utilizzare
come concime. L'invito al governo provinciale è di valutare
tecnologie ben più avanzate, come quella impiegata a Campo Tures in
Alto Adige, e a valutare inoltre le criticità di un territorio che è
già interessato ai problemi della vecchia discarica, parzialmente
tuttora non coibentata. La Busa di Tione è anche caratterizzata –
ha sostenuto Sonia Luzzi – da una raccolta differenziata dei
rifiuti quantitativamente importante, ma qualitativamente disastrosa,
"degenerata nel disordine" e bisognosa di una
riorganizzazione, basata su un serio sistema porta a porta.
Con tutte queste premesse,
il timore del gruppo – rappresentato anche da Lorenzo Leoni,
Daniela Lorenzi, Loretta Giovanelli, Silvina Apolloni e Alberto
Chiodega - è che l'iniziativa privata per il biodigestore venga
adottata e fatta propria dal consorzio comunale Geas, che a fianco
dell'area già si occupa della captazione dei gas esalati dalla
discarica.
Il presidente Dorigatti ha
detto agli ospiti che sicuramente una buona raccolta differenziata e
un sistema organizzato del riuso sono la strada maestra del futuro,
assieme a un ripensamento di abitudini e metodi non più
ecocompatibili. Stando al tema stretto della raccolta di firme, che
non è stata codificata nelle forme della petizione consiliare, il
presidente del Consiglio provinciale ha dato l'impegno a trasmettere
il testo al presidente della Provincia Autonoma, Ugo Rossi,
assieme alla richiesta del gruppo di poter incontrare l'assessore
competente per un approfondimento.