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25/11/2015 - Dai Consiglieri e dai gruppi

No all'imposta di soggiorno per le attività di accoglienza socio-educativa diverse dalla vacanza

Il ddl 109 proposto dal consigliere provinciale del Pd Civico per modificare la legge sul turismo

No all'imposta di soggiorno per le attività di accoglienza socio-educativa diverse dalla vacanza

Testo allegato

​​​​E' stato assegnato all'esame della Prima Commissione il disegno di legge 109 proposto da Mattia Civico (Pd) per esentare dal pagamento dell’imposta provinciale di soggiorno coloro che alloggiano in strutture ricettive gestite da enti, associazioni o altri soggetti o organismi senza scopo di lucro, nelle quali si svolge in via esclusiva attività di accoglienza di gruppi, in autogestione e con finalità socio-educative, attività indicate nella legge provinciale 6 del 2009 volta a promuovere e disciplinare i soggiorni socio-educativi. Nella relazione con cui illustra il provvedimento, Civico ricorda che l’imposta provinciale di soggiorno recentemente introdotta, riguarda i turisti che trascorrono le loro vacanze in Trentino.

Come è noto la legge provinciale 8 del 2002 sulla promozione turistica prevede di applicare l’imposta di soggiorno ogni volta che vi sia anche un solo pernottamento di queste persone, con una cifra che varia a seconda della struttura ricettiva ospitante. Si va da 1,30 euro per alberghi a cinque stelle, quattro stelle “superior” e quattro stelle, fino ad 1 euro per gli hotel con tre stelle “superior” e tre stelle, a 70 centesimi nel caso di quelli a due stelle, oppure con una stella o non classificate, ma anche per strutture ricettive diverse dagli alberghi, i camping, gli agritur e certi rifugi escursionistici.

Il problema evidenziato da Civico è che pare rientrino in queste categorie anche strutture di tipo non turistico in senso stretto, dedicate cioè all’accoglienza di gruppi autogestiti e con finalità di tipo educativo. Senonché, osserva il consigliere, chi usufruisce di tali strutture, perlopiù gruppi legati ad associazioni educative o a realtà parrocchiali, non ci va per “fare vacanza” e utilizzare i servizi turistici. Le strutture utilizzare sono invece gestite dal mondo del volontariato, da associazioni e parrocchie, impegnato a promuovere il benessere di gruppi, giovani e di famiglie.

Civico evidenzia inoltre che con una delibera del 19 ottobre scorso la Giunta ha aumentato l'imposta provinciale di soggiorno per ciascun ospite di campeggi socio-educativi, imposta equiparata talvolta a quella prevista per strutture alberghiere di lusso.

il disegno di legge propone quindi con un solo articolo, che modifica la legge 8 del 2002 sulla promozione turistica, che siano esentate dall’applicazione della tassa di soggiorno le strutture gestite da enti, associazioni o altri soggetti o organismi senza scopo di lucro, nelle quali si svolge in via esclusiva attività di accoglienza di gruppi, in autogestione e con finalità socio-educative.Per tre motivi: il numero di strutture pubbliche, private e religiose preposte in via esclusiva ad ospitare campeggi formativi e di tipo socio-educativo; il fatto che queste strutture vengano gestite senza finalità di lucro; e la legge provinciale 6 del 2009 sulla promozione e la regolazione dei soggiorni socio-educativi, che all’articolo 1 prevede che “La Provincia sostiene le attività realizzate nell'ambito dei soggiorni socio-educativi, quale strumento per promuovere la formazione dei giovani e per accrescere il benessere e lo sviluppo della persona, consentendo di generare risorse sociali e familiari tramite il rafforzamento delle relazioni, anche al fine di soddisfare le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.

Allegati
disegno di legge 109 esenzione tassa soggiorno