Giornale Online
01/10/2014 - Documenti e Interventi
La Giunta provinciale si è riservata più tempo giudicando i quesiti "complessi" da soddisfare
Mancano le risposte a 188 interrogazioni su 911
In allegato, l'elenco di tutte le interrogazioni insoddisfatte
La Giunta provinciale si è riservata più tempo giudicando i quesiti "complessi" da soddisfare
Mancano le risposte a 188 interrogazioni su 911
In allegato, l'elenco di tutte le interrogazioni insoddisfatte
Su un totale di 911
interrogazioni presentate dai consiglieri provinciali dal dicembre 2013, subito
dopo l’inizio della legislatura, al 29 settembre scorso, 188 attendono ancora la
risposta scritta dalla Giunta. E questo
nonostante nella maggior parte dei casi siano largamente scaduti i 30 giorni
entro i quali, per regolamento, l'esecutivo è tenuto a fornire risposta. Basti
pensare che le prime due interrogazioni che non hanno ottenuto risposta,
presentate da Rodolfo Borga (e riguardanti il trasferimento ai Comuni di
funzioni amministrative di competenza della Provincia, e interventi edilizi relativi alla scuola
elementare di Pressano e relativi finanziamenti) risalgono al 17 dicembre del
2013.
Questioni “complesse”.
In 14 casi le interrogazioni
insoddisfatte sono state giudicate dalla Giunta tali da esigere una
"risposta complessa", anche questa prevista dal regolamento del
Consiglio. A ciascuna di queste particolari interrogazioni la Giunta ha dato
quindi, per ora, una risposta interlocutoria, riservandosi di inviare quella
definitiva dopo aver raccolto informazioni presso soggetti esterni alla
Provincia. Sempre in base al regolamento, per dare queste risposte ai
consiglieri la Giunta dispone di 15 giorni di tempo in più rispetto ai 30 canonici.
Domande insoddisfatte, molte
su opere pubbliche e comunità di valle.
Ecco i titoli delle interrogazioni
che per l’esecutivo necessitano di più tempo a motivo della “risposta complessa”
da fornire ai consiglieri. Si tratta della numero 80 di Borga sulla valutazione
dei tempi per la realizzazione delle opere dei Comuni e delle Comunità, della 260
di Giacomo Bezzi su inquilini Itea denunciati per illeciti penali, della 365
ancora di Borga sulla quantità di alloggi Itea consegnati e sul Piano
straordinario per l’edilizia abitativa sociale. Seguono la 386, la 395, la 507 e
la 525 di Civettini sulla crisi del settore edile e le casse rurali, su un gemellaggio
tra un Comune del Trentino e un Comune della Calabria, di nuovo sulla
realizzazione di opere pubbliche in Trentino, e sul collocamento a riposo di un
dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale, la 545 di Borga sui tempi di
attesa per interventi sanitari riguardanti l’apparato uditivo, la 599 di Viola
sulle carenze di personale e le relative criticità nella gestione della sanità
trentina. Ancora Civettini firma le interrogazioni 652 e 662 che attendono la
risposta “complessa” della Giunta e che riguardano la Cantina sociale di Isera
e informazioni sulla vendata del Frigorifico Caprino nella Pampa dell’Infierno
del Chaco argentino, mentre Viola è l’autore della 722 per avere informazioni,
evidentemente considerate dall’esecutivo non facili da raccogliere e da fornire,
sull’ospedale di Borgo Valsugana e sul suo futuro assetto organizzativo. La complessità
ha ritardato anche le risposte della Giunta, non ancora arrivate, alle
interrogazioni 754 e 770 di Civettini, datate rispettivamente 30 luglio e 5
agosto 2014 e riferite ai costi conseguenti al giudizio di costituzionalità
sollevato sull’istituzione delle Comunità e ai costi delle Comunità di valle e
ai dubbi di costituzionalità in materia.