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05/06/2020 - In aula o in commissione

Compensazioni fiscali, parere favorevole alle modalità

Dalla Seconda Commissione

Compensazioni fiscali, parere favorevole alle modalità

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Compensazioni fiscali, parere favorevole alle modalità

La seconda Commissione presieduta da Luca Guglielmi si è riunita oggi in presenza (tranne Alessandro Olivi collegato in forma virtuale) per esprimere il parere favorevole (con l’astensione di Alessandro Olivi del PD), alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale inerente i criteri e le modalità di applicazione delle norme per tipologie di contributi da utilizzare in compensazione fiscale a favore di imprese operanti sul territorio provinciale e affidamento dell’attività istruttoria agli enti di garanzia.

L’assessore Achille Spinelli ha illustrato la ratio del provvedimento che da attuazione in gran parte a quanto previsto dalla legge 3/2020 con la riedizione di una forma di contributi più agile e più rispondente ai tempi con il rafforzamento sulla sezione di internazionalizzazione delle imprese che dovrebbero ritrovare più dinamicità e sugli investimenti per imprese e professionisti per spese legate alla prevenzione del Covid. Il provvedimento integra per la parte Covid il trattamento de minimis da regolamento dell’Unione europea concedendo di andare oltre con un plafond superiore per le imprese. Le domande verranno gestite con l’affidamento in convenzione tramite Confidi. Abbiamo cercato di indicare un limite generale di spesa di 400.000 euro per singola domanda e singola impresa e riteniamo possa essere sufficientemente capiente visto il momento, ha aggiunto Spinelli, che ha proseguito l’illustrazione delle nuove misure come segue:

I soggetti che possono rientrare all’interno della disciplina sono praticamente tutti gli operatori economici: imprese iscritte nel registro della Pat, le associazioni dotate di partita Iva e quelle di categoria aderenti a confederazione, le piccole e medie imprese, le reti e gli esercizi ricettivi, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Condizioni per accedere sono avere un’unità operativa in Trentino, non essere in difficoltà ai sensi della normativa europea e non avere in essere attività concorsuali. Le domande sono per spese sostenute nell’anno e mezzo precedente e dopo il 31 gennaio 2020 per le spese legate al Covid. Le spese devono essere integralmente pagate e attestate da un soggetto esperto.

La spesa massima ammissibile è di 400.000 euro complessivi, con una tipologia di calcolo particolare secondo un criterio equitativo che faccia riferimento all’utile di impresa o al reddito secondo una scaletta di moltiplicatori.

La tipologia di interventi e le soglie di spesa ammesse:

Investimenti fissi (immobiliare o mobiliare, opere di ristrutturazione, investimenti di acquisto autoveicoli, di connettività in banda larga o ultralarga ecc.) con distinzione commisurata al numero degli addetti e della tipologia di investimento con spesa massima ammissibile plafonata a 300.000 euro, misura dle contributo pari al 15%.

Internazionalizzazione (missioni speciali, azioni di incoming, attività fieristiche, partecipazione alle fiere a distanza in ragione dell’emergenza, attività di marketing ecc.) con spesa minima e massima stabilita in funzione delle attività e dei progetti con un contributo variabile dal 30% all’80%.

Consulenze (iniziative d’innovazione, nuove tecniche di organizzazione per il miglioramento della produttività, telecomunicazioni, contratti di rete, efficienza e diagnosi energetica) spesa minima 5000, massima 100.000, con un contributo pari al 35%.

Collaborazione tra scuole e imprese (contratti di apprendistato formativo)

Investimenti e consulenze Covid (investimenti acquisto attrezzature per contenere il diffondersi del virus, applicativi per l’introduzione o il potenziamento dello smart working, implementazione di modelli organizzativi volti a contrastare il diffondersi della pandemia e adeguarsi alle nuove esigenze) con distinzione commisurata al numero degli addetti e della tipologia di investimento con spesa massima ammissibile fino a 300.000 euro per le attrezzature con contributo del 30%, spesa massima ammissibile fino a 100.000 per consulenze con contributo fino al 45%.


Pietro Degodenz (UpT) ha espresso apprezzamento per l’introduzione tra i soggetti destinatari dei soggetti professionisti ed ha chiesto alcuni chiarimenti su alcuni passaggi specifici.

Lorenzo Ossanna (Patt) si è associato al collega apprezzando l’impostazione del provvedimento e le finalità e chiedendo alcune delucidazioni.

Qualcosa non quadra sul piano finanziario, ha osservato Alessandro Olivi (PD): con la delibera si assegnano 10 milioni di euro complessivi sul 2020, ma la stessa riguarda tutta una serie di aiuti alle imprese oltre ad interventi straordinari anti Covid, per i quali l’articolo 4 della legge recentemente approvata dal Consiglio accantonava 15 milioni. La delibera di oggi non prevede una rigida ripartizione interna degli interventi, ha spiegato Achille Spinelli, ma avendo stabilito una priorità in termini di tempi, di investimenti e di rendicontazione, riteniamo ci sarà una sorta di priorità rispetto ad altri tipi di investimenti.

Alla luce delle osservazioni Olivi ha espresso preoccupazione e annucniato voto di astensione perché siamo di fronte ad un intervento con una copertura finanziaria assolutamente insufficnete: stiamo parlando di un importo complessivo di 10 milioni destinati a tutti gli interventi della legge 6 in credito d’imposta, ha detto: un vincolo di destinazione alle misure anti Covid di fatto non esiste e con questa delibera viene violata la scelta del Consiglio provinciale. Bene i contributi a fondo perduto, ma altrettanto è necessario rafforzare gli interventi per aiutare le imprese a rafforzarsi e trasformarsi. C’è una sproporzione enorme tra misure destinate ad affrontare le difficoltà che Covid ha causato sulle imprese, sarebbe stato bene vincolare i 10 milioni agli interventi legati al Covid.

Approvato con un voto di astensione.

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  • Seconda Commissione 5 giugno 2020