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14/01/2020 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto la prima giornata dei lavori in Aula di quest'anno

Consigliio provinciale. Alle 15.00 la comunicazione del presidente Fugatti sulla facoltà di medicina

Il question time che ha aperto la prima giornata dei lavori in Aula di quest'anno

In allegato, l'ordine del giorno

Il question time che ha aperto la prima giornata dei lavori in Aula di quest'anno

Con la richiesta del presidente Fugatti di presentare nel pomeriggio alle 15.00 la comunicazione a lui chiesta dalle minoranze sulla prospettata apertura di una facoltà di medicina a Trento, si è aperta stamane con il question time la prima giornata di lavori in Aula di quest’anno per il Consiglio provinciale. Ecco una sintesi delle domande rivolte dai singoli consiglieri alla Giunta e delle relative risposte.



Alessio Manica (Pd):

Troppe varianti ai PRG

per il Servizio urbanistica.

Manica ha chiesto all’assessore Tonina se e come il Servizio urbanistica della Provincia riuscirà a fronteggiare con la dotazione organica di cui dispone le numerose varianti ai PRG approvate preliminarmente da consigli comunali per l’acquisizione dei necessari pareri della Pat, proprio mentre nel semestre che precede le elezioni amministrative come quelle del 3 maggio prossimo la legge urbanistica vieta l’adozione di modifiche di questo tipo per evitare possibili effetti distorsivi sul voto.

La risposta. L'assessore Tonina ha ricordato che il “semestre bianco” previsto dalla legge del 2015 sul governo del territorio in vista delle elezioni amministrative del 3 maggio è iniziato il primo novembre 2019 e che la struttura provinciale competente si trova a fronteggiare un sovraccarico di lavoro per l'istruttoria delle pratiche aperte ai fini dell'adozione preliminare dei Prg. Questo mostra, ha osservato Tonina, che il problema sta anche nella programmazione dell'attività comunale visto che sono pervenute 176 varianti al Prg a fronte di 103 varianti registrate nell'analogo periodo precedente alle elezioni amministrative, nel 2014. In ogni caso la struttua provinciale competente cercherà di svolgere al meglio l'attività istruttoria e di valutazione secondo i termini fissati dalla legge del 2015 per assicurare i pareri e i provvedimenti richiesti. Sforzo significativo sia per il servizio urbanistica sia delle altre strutture coinvolte. La data di arrivo dei piani e i termini delle diverse fasi del procedimento fanno comunque sì che in più casi il parere rilasciato dalla Provincia andrà necessariamente a sovrapporsi alla scadenza elettorale. Difficilmente, insomma, si riuscirà a garantire il tutto prima delle elezioni.

La replica. Nelle parole dell'assessore Manica ha detto di aver trovato conferma delle proprie preoccupazioni. Lascia a suo avviso perplessi il fatto che le risposte della Provincia arrivino a ridosso della tornata elettorale. Secondo Manica due sono lòe possibili soluzioni: il potenziamemnto del servizio urbanistica della Provincia, oppure la valutazione di un periodo-limite prima delle elezioni del 3 maggio in cui questi procedimenti di rilascio dei pareri siano sospesi.




Paola Demagri (Patt):

Futuro delle Comunità

di valle e nascita Distretti.

Demagri ha chiesto quanto verranno abolite le Comunità di valle per dare vita ai “Distretti” previsti dal programma leghista.

La risposta. L'assessore Gottardi ha risposto che sulla base di quanto emerso dagli Stati generali della montagna, la Giunta intende procedere alla riforma istituzionale delle comunità con un disegno di legge che inizierà il suo iter nei prossimi mesi. La proposta, ha aggiunto Gottardi, che andrà preliminarmente condivisa con il Consiglio delle autonomie locali, è di realizzare un modello di Comunità come ente strumentale a servizio dei Comuni, che gestisca quindi servizi e funzioni amministrative (servisi sociali, edilizia privata e diritto allo studio) già delegate o da delegare volontariamente da parte dei Comuni stessi. La riforma istituzionale dovrà quindi comprendere deu aspetti principali: gli organi della Comunità e le funzioni ed i servizi che la stessa presta per il proprio territorio di riferimento. L'assessore ha sottolineato infine che i tempi della riforma non sono prevedibili, in quanto le questioni tecnicghe da affrontare sono molto complesse e riguardano la competenza di diversi servizi provinciale. Se la riforma non dovesse essere attuata in tempo per le elezioni amministrative del 3 maggio prossimo, si prevederanno forme di continuità con la governance attuale, in modo da evitare elezioni che dovessero successivamente rivelarsi inutili.

La replica. Demagri ha giudicato parziale la risposta dell'assessore, notando che stando alle parole di Gottardi la riforma slitterà nel tempo per l'imminenza delle elezioni amministrative. L'intenzione della Giunta è di far proseguire intanto le Comunità così come sono. Resta il dubbio circa i soggetti ai quali verrà affidata la responsabilità di questo prosieguo.




Claudio Cia (Agire):

Sistemare la palestra della

scuola primaria di Lases.

Il consigliere ha chiesto se e quanto la Giunta intenda intervenire per adattare la palestra della scuola elementare di Lases in modo tale che possa essere utilizzata anche dagli alunni della classe quinta dell’istituzione, visto che oggi non è adatta alle loro esigenze e questo costringe al trasferimento dei ragazzi e dei loro insegnanti nella palestra di Cembra per svolgere le due ore settimanali di educazione fisica.

La risposta. L'assessore Gottardi ha evidenziato che i servizi provinciali non sono mai stati investiti del problema da parte dei Comuni e che qualora venisse presentato una domanda la Provincia valuterà la possibilità di concedere dei finanziamenti.

La replica. Cia ha preso atto e segnalto di aver appreso del problema dalla stampa locale. Il sindaco segnalava la possibilità che la Provincia possa intervenire, ma ovviamente solo se qualcuno interpella i servizi competenti.




Paolo Ghezzi (Futura):

Conseguenze dei tagli alla

di cooperazione internazionale.

In mancanza di un’accurata analisi costi-benefici dei tagli operati dalla Giunta ai finanziamenti destinati alla cooperazione internazionale, il capogruppo di Futura ha chiesto all'assessore Gottardi quali sono state le conseguenze umanitarie e sociali della cancellazione dei progetti portati avanti in questo campo da associazioni e onlus trentine, tra le popolazioni dei Paesi poveri.

La risposta. L'assessore Gottardi ha previsato che ad oggi non è stato cancellato alcun progetto di cooperazione internazionale. Anche le iniziative proposte sulla base della programmazione provinciale per procedere ad un approfondimento sono state sbloccate e sono in fase di esecuzione. Altra questione è la scelta della Giunta di un miglior utilizzo delle risorse e di voler ridurre in prospettiva lo stanziamento per questi progetti. L'intenzione è di movimentare anche iul settore dell'economia privata profit.

La replica. Ghezzi ha giudicato generica la risposta perché priva di un elenco puntuale che metta a confronto i progetti di cooperazione in essere nel 2018, nel 2019 e in prospettiva del 2020. Elenco che Ghezzi si è impegnato a chiedere con un'apposita interrogazione scritta, perché solo così le rassicurazione date ora dall'assessore si potranno valutare. Resta a suo avviso la risposta politica che per Ghezzi è molto chiara. Senza escludere la possibilitià di richiedere anche la compartecipazione di soggetti privati a progetti di cooperazione internazionale, la scelta della Giunta va però nella direzione esattamente contraria: quella di demonizzare il concetto stesso di solidarietà internazionale andando avanti con una “xenofobia a bassa intensità”, non fatta più di proclami ma ostile nei fatti a quelli che non sono cittadini italiani e che non rispondono alla logica di “prima i trentini”. Ricostruiremo in futuro, ha preannunciato Ghezzi, tutti i progetti esclusi da questa straegia del cambiamento.




Ugo Rossi (Patt):

Completare i lavori sulla

SS 42 in località Crozze.

Il capogruppo del Patt ha chiesto se la Giunta intende confermare o meno l’utilizzo delle risorse ottenute dal Ministero delle infrastrutture e trasporti per finanziare il completamento dei lavori finalizzati alla messa in sicurezza della statale 42 Tonale-Mendola nel tratto in località Crozze, Comune di Mezzana.

La risposta. L'assessore Gottardi ha ricordato che i 3 milioni di euro previsti sono stati confermati nel bilancio provinciale in materia di infrastrutture e trasporti. In seguito alle successive delibera della Giunta oggi è in corso l'avvio della progettazione che si potrà rendere esecutiva nel corso di quest'anno per poter realizzare l'opera nel corso del biennio 2021-2022.

La replica. Rossi si è rallegrato della risposoat perché queste risorse erano extra bilancio e sono quindi particolarmente significative.




Vanessa Masè (La Civica)

La Giunta cosa fa

per i divieti

di transito in Tirolo?

La consigliera della Civica ha chiesto cosa la Giunta intende fare di fronte ai nuovi divieti di transito dei Tir in Austria per ripristinare nell'immediato il libero scambio commerciale senza aggravio per le aziende e in particolare per quelle di trasporto.

La risposta. L'assessore Gottardi ha sottolineato che il problema consiste nella difficoltà di contemperare l'interesse ad un corridoio di attraversamento delle Alpi “salubre” e l'interesse al libero scambio di merci e persone. E ha aggiunto che le perplessità espresse dalle associazioni di categoria e dalle Camera di commercio su questi divieti non si possono non condividere perché gravano pesantemente sull'autotrasporto locale. Una recente analisi ha infatti dimostrato che il 46% degli inquinanti lungo l'A22 è prodotto da veicoli leggeri (auto private) che rappresentano oltre il 70% del traffico mentre il restante è prodotto da Tir e altri veicoli. Eppure la politica restrittiva del Tirolo si è limitata ai veicoli pesanti. Restrizione che per l'Unione europea dovrebbe essere illegittima. L'Austria dovrebbe rispettare infatti i criteri della proporzionalità rispetto all'obiettivo perseguito e, soprattutto, della contestuale offerta di praticabili ed economicamente sostenibili alternative ai soggetti limitati dai divieti. Ora, se il traffico transfrontaliero di lunga distanza può già trovare alternative ferroviarie, anche se da sostenere in relazione al maggior costo (1 km su treno costa all'impresa circa 2 euro mentre il costo su strada poco più di un euro) e che il completamento del tunnel di base renderà meno problematica l'attività per il settore dell'autotrasporto per un trasferimento modale massivo, è vero anche che il trasporto di piccole distanze che interessa le categorie dell'autotrasporto locale, non può essere ragionevolmente costretto a soluzioni tecnico-economiche insostenibili. Del resto anche aumento dei pedaggi evrebbe effetti insignificanti: nel maggio 2018 la Provincia di Bolzano ha illustrato l'esito di uno studio del Politecnico di Torino, secondo cui introducendo un aumento del 40% per i Tir sull'A22, l'88% di essi continueranno comunque a transitare sull'arteria e solo il 2% si sposterebbe su ferrovia e il 10% sulle strade statali. Gottardi ha concluso assicurando quindi che la Provincia porrà la massima attenzione al tema rappresentando al Ministro questo quadro problematico per una valutazione giuridica urgente da parte dell'Unione europea sui divieti dal primo gennaio ad oggi, non rispettosi dei principi comunitari sulla libera circolazione. Sul fronte interno la Provincia continuerà a portare avanti il regime di aiuti all'intermodale (circa 1 milione di euro annui per i trasporti su treno soprattutto per la tratta Trento-Woergl) e nell'attuazione del progetto esecutivo elaborato da Rfi per q0 milioni di euro di investimento circa, su 7 ettari di area, che prevede un nuovo modello tecnologico di terminale Ro.La. A Roncafort, con cui risulta possibile abbattere del 50% i tempi di lavorazione dei treni (ricevimento, carico, scarico e ripartenza) da due ore a meno di una, ottimizzando i tempi di recupero e fermo macchina, e con treni da 750 metri anziché 550 come oggi (ogni treno potrà caricare 33-34 Tir anziché 21). Se nel 2019 vi erano 2 coppie treni/giorno, corrispondenti a 20.000 Tir/anno, pari all'1% di traffico pesante in meno al Brennero, e nel 2020 5 coppie di treni giorno, corrispondenti a 50.000 Tir/anno, pari al 2,5% di traffico pesante in meno al Brennero, con l'ammodernamento saranno potenziati 36 coppie treni/giorno, corrispondenti a 830.000 Tir/anno, pari al 40% del traffico pesante in meno al Brennero.

La replica. Masè ha ricordato la sua proposta di mozione non approvata al Dreier Landtag perché non politically correct secondo i cugini tirolesi. Nel prossimo Consiglio in Aula Masè ha preannunciato che presenterà unp'apposita mozione sull'argom,ento per poterne discutere pi ampiamente viste le ricadute della paralisi del settore dell'autotrasporto sulla vita quotidiana di ciascuno. Se la politica dei limiti dell'Austria è limitata ai soli veicoli pesanti è perché questa questione interessa solo per motivi economici. I questo momento gli autotrasportatori più piccoli dal primo gennaio sono in condizioni non più sostenicili. Ben venga quindi un ulteriore pressing sul Ministro.




Pietro De Godenz (UpT)

Divieti in Tirolo

cosa fa la Giunta

per l’autotrasporto?

Anche De Godenz ha chiesto come la Giunta intenda intervenire, sia con l’Alto Adige e l’Austria, per fare in modo che gli autotrasportatori trentini non subiscano ingenti perdite a causa dei divieti introdotti in Tirolo con l’inizio anno. Secondo il consigliere dovrebbe essere l'Euregio a fronteggiare temi come questo, che riguardano il Tirolo ma coinvolgono anche lo Stato austriaco. Servirebbe quindi un intervento forte della Provincia all'interno dell'Euregio. Per De Godenz non è possibile che da un lato Bolzano sia schierata con il Tirolo e dall'altro sia invece contrario a questi divieti.

La risposta. L'assessore Gottardi ha ribadito come già fatto nella sua risposta a Masè che il tema ha una valenza euroregionale. Vero è per l'assessore che in questa fase l'autotrasporto locale soffre per una decisione unilaterale presa da un governo nazionale come quello austriaco che in parte è presente nell'Euregio. Questo tipo di politica unilaterale dell'Austria richiede quindi un intervento urgente da parte del nostro Paese. Gottardi ha garantito un aggiornamento costante del Consiglio su questo tema.




Filippo Degasperi (5 Stelle)

Ospedale di Fiemme

per la risonanza

a che punto siamo?

Il consigliere dei 5 Stelle ha chiesto a che punto siano gli impegni annunciati dalla Guiunta davanti al Consiglio provinciale per la piena funzionalità della risonanza magnetica attualmente sotto-utilizzatas all’ospedale di Fiemme.

La risposta. L'assessora Segnana ha precisato che nel dicembre scorso nella manovra finanziaria era stato spiegato che il provlema stava nella mancanza di un tecnico-radiiologo e di un coordinatore. Il radiologo ha preso servizio dal 1° gennaio ed è oggi in corso la programmazione dell'attività radiologica, mentre il coordinatore è stato individuato, chiamato e si attende quindi solo la sua risposta.

La replica. Degasperi ha scommesso che la risposta del coordinatore sarà negativa perché dalla graduatoria risutla che la disponibilità da lui dichiarata non è per l'ospedale di Cavalese ma per quello di Borgo Valsugana. E ha aggiunto che anche il tecnico-radiologo assunto, di cui ha parlato l'assessora, non ha nulla a che vedere con l'utilizzo della risonanza magnetica. Degasperi ha poi criticato Segnana perché a dicembre l'assessora aveva dichiarato che la questione era superata, ma intanto la prima risonanza prevista a Cavalese avverà in marzo. Il superamento della questione è quindi per Degasperi una notizia totalmente priva di fondamento.




Giorgio Tonini (Pd)

Come armonizzare

Statuto d’autonomia

con la presenza di Ccb?

Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta come pensa di armonizzare, per quanto riguarda il settore del credito cooperativo, la difesa delle prerogative dello Statuto d’autonomia con la difesa dell’interesse del Trentino di avere sul proprio territorio la testa di un grande gruppo bancario qual è Cassa centrale banca, con tutto ciò che questa presenza comporta in termini occupazionali, di sostegno alle imprese locali e di gettito fiscale per la Provincia. Si tratta per Tonini di fare in modo che la governance di CCB abbia una leadership trentina, favorendo la fusione tra le nostre casse rurali che rischiano di essere altrimenti le più piccole del gruppo. Le criticità emerse riguardano la democrazia interna ad un sistenma di banche cooperative di ampia dimension, e la competenza della Pat rispetto al credito cooperativo, visto che lo Statuto di autonomia prevede la vigilanza su questo settore. Si tratta di armonizzare la difessa di queste prerogative con la tutela della presenza nel nostro territorio di queesto grande gruppo.

La risposta. Il presidente Fugatti ha riconosciuto il valore della presenza in Trentino di questo grande gruppo bancario. Ciò non toglie che tale entità debba porre grande attenzione ai valori cooperativi. Non si può non svolgere una riflessione sulle recenti criticità sulla fusione per incorporazione della cassa rurale di Lavis nella cassa rurale di Trento. Operazione che ha evidenziato i rischi per il socio. Per questo la Provincia è intervenuta nel ricorso e, ha continuato Fugatti, sono in corso approfondimenti in merito al possibile aggiornamento delle norme di attuazione in materia. Il fatto che ora la Commissionen dei 12 sia pienamente costituita aiuta ad affrontare la questione.

La replica. Tonini ha apprezzato la prudenza e saggezza della risposta del presidente e si è detto interessato ad approfondire gli aspetti di carattere statutario con una possibile riforma delle norme di attuazione. Queste banche sono un animale misto, con un fondamento cooperativistico che crea però una società per azioni. Si tratta di un esperimento inedito che occorre fare di tutto perché abbia successo. Le criticità sul carattere democratico di questa esperienza vanno affrontarte in modo pacato e istituzionale e non politico. Approfondendo gli aspetti di carattere statutariio. Il fine è consolidare questo asset strategico per la Provincia.




Lorenzo Ossanna (Patt):

Progetto Risparmio Casa,

domande accolte o respinte

Il consigliere voleva sapere quante delle 360 domande presentate dai cittadini dal 16 ottobre 2018 al 31 dicembre dello stesso anno per accedere alle sovvenzioni previste dal Progetto Risparmio Casa sono state ritenute idonee al contributo e quante siano state ritirate o ritenute inammissibili. Ossanna chiedeva inoltre come siano stati utilizzati i fondi non utilizzati a causa delle domande ritenute non idonee o inammissibili.

La risposta. L’assessora Segnana ha chiarito che delle 366 domande, 291 sono state ammesse a contributo, 66 non ammesse, 6 ritirate e 3 presentate due volte. Erano state messe a disposizione 5 milioni e 300 mila euro, l’avanzo potrà eventualmente essere utilizzato in sede di assestamento.

La replica. L’interrogazione aveva lo scopo di chiarire il perché dell’inammissibilità di talune domande, ha spiegato Ossanna e mi pare di capire che si tratta di ragioni di tempi e scadenze non rispettati, tra l’altro in assenza di una comunicazione da parte nostra, ha aggiunto. L’esponente del Patt ha concluso chiedendo che nell’economia di bilancio di 935 mila euro si trovi lo spazio per riesaminare queste domande.




Michele Dallapiccola (Patt):

Messa in sicurezza SP 83

nell’abitato di Campolongo

Dallapiccola ha chiesto se nel piano opere stradali per il 2020 siano previsti lavori, in caso di risposta affermativa quali e con che spesa, sulla strada provinciale 83 per la messa in sicurezza dell’attraversamento dell’arteria presso l’abitato di Campolongo sull’altipiano di Piné.

La risposta. L’assessore Gottardi ha detto che l’intervento oggetto dlel’interrogazione sarà valutato dalla Giunta tra gli interventi da programmare, e sarà subordinato alla verifica delle priorità ed in relaizone alle risorse disponibili.

La replica. Questa risposta dell’assessore Gottardi rivela finalmente la verità, ovvero che questa Giunta fa tante promesse che poi non mantiene, crea illusioni e altrettante delusioni al territorio, ha detto Dallapiccola.




Lucia Coppola (Futura):

Emergenza infortuni sul lavoro

e Comitato di coordinamento

A fronte dell’emergenza incidenti e infortuni sul lavoro che interessa anche il Trentino, Coppola voleva sapere dall’assessora Segnana quante volte si sia riunito da luglio il Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e quali azioni e proposte abbia elaborato per garantire una maggiore tutela dei lavoratori.

La risposta. L’assessora Stefania Segnana ha risposto che il Comitato citato è stato ricostituito nel 12 luglio scorso, con prima riunione il 30 luglio. In quella riunione sono state definite le aree d’intervento ritenute prioritarie e i gruppi di lavoro tematici che saranno istituiti sulla base di queste tematiche. Il 15 ottobre scorso il Comitato si è riunito nuovamente proprio per condividere strategie e ipotesi di lavoro sull’aumento degli incidenti mortali e per definire meglio le tematiche dei gruppi lavoro in particolare per il settore agricolo, il clima, l’invecchiamento della popolazione, la sicurezza nelle scuole ecc. L’organismo si riunirà nuovamente il 3 febbraio prossimo con l’avvio dei singoli gruppi di lavoro. Infine, Segnana ha comunicato che il 18 ottobre scorso, la Giunta, rilevata la necessità di promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro, ha istituito un nuovo ufficio dedicato.

La replica. Mi fa piacere apprendere che il Comitato si è riunito e che si riunirà a breve, ha replicato Coppola che ha chiesto che si possa condividere con maggior frequenza l’oggetto dei lavori di questo importante organismo.




Luca Guglielmi (Fassa):

Completamento della

ciclo-pedonale di Fassa

Guglielmi voleva sapere quando sono previsti i lavori per il completamento della pista ciclo-pedonale di Fassa e Fiemme nel tratto compreso fra i Comuni di Mazzin e di Canazei.

La risposta. L’assessore Gottardi ha premesso che l’inserimento dell’opera in oggetto è rimasto alungo sub iudice a causa di un ricorso. In ogni caso la Pat ha reinserito in programmazione le risorse per l’intervento con l’assestamento di bilancio 2019 aggiornando anche l’importo inizialmente previsto. Attualmente è in corso la progettazione esecutiva dell’intervento e nel 2020 sarà avviato l’appalto.

La replica. Guglielmi ha espresso soddisfazione per la risposta che conferma la programmazione dell’opera oggetto della sua interrogazione.




Luca Zeni (Pd)

La Giunta si muove

per una cultura

per il lavoro sicuro?

Il consigliere Pd ha chiesto se la Giunta, a fronte dell’aumento degli incidenti sul lavoro, intende attivarsi, a partire dalle famiglie e dalla scuola, per creare una nuova cultura del lavoro e della sicurezza per i lavoratori di domani.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che la promozione della cultura della sicurezza sul lavoro a partire dai ragazzi non solo è condivisibile ma è uno degli obiettivi principali della Giunta. Già si è parlato ,nella risposta fornita all’interrogazione di Lucia Coppola, del Comitato di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul lavoro, degli incontri e dei gruppi di lavoro che si stanno istituendo. In attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione, inoltre, l’educazione alla vita e alla legalità, alla salute e alla sicurezza sono argomenti trattati anche in ambito scolastico, senza contare che il tema della formazione su queste materie è da numerosi anni al centro di alcune linee di azione dell’Agenzia del lavoro con la realizzazione di corsi specifici.

La replica. Il tema è molto rilevante e occorre mantenere il sistema attivo e porsi obiettivi sempre più alti, ha notato Zeni che ha definito la risposta dell’assessora “completa”. L’auspicio è che non si abbassi la guardia e che si prosegua con il rilancio della cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro a tutti i livelli.




Alex Marini (5 Stelel)

Rimozione slot

si prorogano

i termini?

Il consigliere 5 Stelle ha chiesto se il presidente della Giunta intenda accondiscendere alle richieste avanzata dall’associazione di categoria Sapar di sospendere il termine, previsto per l’estate prossima, fino al 12 agosto 2022 per la rimozione delle slot machines.

La risposta. L’assessore Failoni ha detto che le problematiche oggetto dell’interrogazione sono all’attenzione della Giunta. La legge 13/2015 prevede limitazioni sul posizionamento degli apparecchi e sui tempi concessi per ammortizzare i costi ai gestori dei locali. Ad oggi la situazione non ha subito in Trentino mutazioni tali da pensare ad una modifica della normativa e alla data odierna non si sono svolti incontri da parte del Presidente con Sapar.

La replica. Marini è stato soddisfatto di sentire che non c’è la prospettiva di modificare la normativa e si è augurato che l’intendimento rimanga tale, anche dopo una verifica della situazione e dopo l’incontro di Sapar con la quarta Commissione. Nel 2018 il volume di affari legato al gioco d’azzardo è stato di 107 miliardi in Italia, di 532 milioni in Provincia di Trento, con perdite di denaro uscite dalle tasche dei cittadini, sopratutto quelli più fragili. Inoltre, c’è stata un’impennata delle persone a rischio, come confermato dai dati dell’associazione di mutuo aiuto Ama.




Giorgio Leonardi (Forza Italia)

Il secondo addetto

sulla Rovereto – Riva

per la sicurezza

Il consigliere di Forza Italia ha chiesto, visti i problemi di sicurezza sulla tratta Rovereto-Riva, se la Giunta intenda verificare con Trentino Trasporti di estendere la presenza di un secondo addetto per aumentare la sicurezza a bordo.

La risposta. L’assessore Gottardi ha chiarito chevengono effettuati circa 18 turni in settimana distribuiti mediamente nel 45% sulla Ferrovia Trento Malè, nel 45% sulla Ferrovia extraurbana e nel 10% sul trasporto su gomma. Nel caso della tratta Rovereto-Riva Gottardi ha chiarito che sono stati attivati controlli anche in borghese, ma allo stato attuale non sono emerse irregolarità, nè i conducenti hanno fatto rapporti nella direzione segnalata dall’interrogante. Non vanno confusi, ha aggiunto, i profili organizzativi con quelli della sicurezza a bordo. In ogni caso i profili di vigilanza competono ad altri operatori.

La replica. Leonardi ha ringraziato per la risposta a prescindere che c’è anche una questione di educazione. Qui si tratta di comportamenti di microcriminalità che ledono la tranquillità e libertà altrui, ha chiarito. Mi auguro che ci sia sempre in futuro l’attenzione alla sicurezza sui mezzi pubblici, ha concluso.




Alessandro Olivi (Pd)

Col nuovo cda

i numeri del Mart

sono cresciuti?

Il consigliere del Pd ha chiesto se, ad un anno dall’avvicendamento dei vertici, i dati degli ingressi al Mart di Rovereto siano o no in crescita rispetto a quelli degli anni precedenti. Ovvero se, oltre al grande rumore che si è creato attorno al Mart, la presenza vivace del suo nuovo presidente Sgarbi cominci a produrre effetti sull’attrazione della proposta culturale.

La risposta. L’assessore Mirko Bisesti ha fornito i dati suddivisi per visitatori ed eventi, fino al mese di novembre. Da febbraio ci saranno i dati completi, quindi il raffronto più preciso con l’anno precendente. Attualmnte comunque, si può dire che i visitaori sono stati nel 2018 135.000, nel 2019 122.783, per la didattica si è passati dai 16.198 del 2018 ai 19.883 del 2019, mentre gli eventi sono cresciuti da 8.130 a 11796, con un totale nel 2018 di 159.839, nel 2019 154.462 (fino a novembre). Il Mart è dunque cresciuto quest’anno dal punto di vista della didattica e degli eventi, mentre per i visitatori mancano i dati dell’ultimo mese. In ogni caso, ha aggiunto Bisesti, questo è un investimento che vuole far parlare del Mart, della cultura e del Trentino.

La replica. Ci sono elementi che denotano una centralità della proposta del Mart nelle relazioni con il territorio, ma attenzione a non confondere la figura del suo presidente con il futuro del museo, ha replicato Olivi. Legare il futuro del Mart a quello di Sgarbi sarebbe a suo avviso un grave errore: credo che questi dati siano ancora modesti perché le potenzialità di quel museo sono molto più ampie e occorre fare un ragionamento sulla qualità delle proposte culturali, ha concluso: terremo monitorato lo sviluppo.








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