Consigliio provinciale. Alle 15.00 la comunicazione del presidente Fugatti sulla facoltà di medicina
Il question time che ha aperto la prima giornata dei lavori in Aula di quest'anno
In allegato, l'ordine del giorno
Con
la richiesta del presidente Fugatti di presentare nel pomeriggio alle
15.00 la comunicazione a lui chiesta dalle minoranze sulla
prospettata apertura di una facoltà di medicina a Trento, si è
aperta stamane con il question time la prima giornata di lavori in
Aula di quest’anno per il Consiglio provinciale. Ecco una sintesi
delle domande rivolte dai singoli consiglieri alla Giunta e delle
relative risposte.
Alessio
Manica (Pd):
Troppe
varianti ai PRG
per
il Servizio urbanistica.
Manica
ha chiesto all’assessore Tonina se e come il Servizio urbanistica
della Provincia riuscirà a fronteggiare con la dotazione organica di
cui dispone le numerose varianti ai PRG approvate preliminarmente da
consigli comunali per l’acquisizione dei necessari pareri della
Pat, proprio mentre nel semestre che precede le elezioni
amministrative come quelle del 3 maggio prossimo la legge urbanistica
vieta l’adozione di modifiche di questo tipo per evitare possibili
effetti distorsivi sul voto.
La
risposta. L'assessore Tonina ha
ricordato che il “semestre bianco” previsto dalla legge del 2015
sul governo del territorio in vista delle elezioni amministrative del
3 maggio è iniziato il primo novembre 2019 e che la struttura
provinciale competente si trova a fronteggiare un sovraccarico di
lavoro per l'istruttoria delle pratiche aperte ai fini dell'adozione
preliminare dei Prg. Questo mostra, ha osservato Tonina, che il
problema sta anche nella programmazione dell'attività comunale visto
che sono pervenute 176 varianti al Prg a fronte di 103 varianti
registrate nell'analogo periodo precedente alle elezioni
amministrative, nel 2014. In ogni caso la struttua provinciale
competente cercherà di svolgere al meglio l'attività istruttoria e
di valutazione secondo i termini fissati dalla legge del 2015 per
assicurare i pareri e i provvedimenti richiesti. Sforzo significativo
sia per il servizio urbanistica sia delle altre strutture coinvolte.
La data di arrivo dei piani e i termini delle diverse fasi del
procedimento fanno comunque sì che in più casi il parere rilasciato
dalla Provincia andrà necessariamente a sovrapporsi alla scadenza
elettorale. Difficilmente, insomma, si riuscirà a garantire il tutto
prima delle elezioni.
La
replica. Nelle parole
dell'assessore Manica ha detto di aver trovato conferma delle proprie
preoccupazioni. Lascia a suo avviso perplessi il fatto che le
risposte della Provincia arrivino a ridosso della tornata elettorale.
Secondo Manica due sono lòe possibili soluzioni: il potenziamemnto
del servizio urbanistica della Provincia, oppure la valutazione di un
periodo-limite prima delle elezioni del 3 maggio in cui questi
procedimenti di rilascio dei pareri siano sospesi.
Paola
Demagri (Patt):
Futuro
delle Comunità
di
valle e nascita Distretti.
Demagri
ha chiesto quanto verranno abolite le Comunità di valle per dare
vita ai “Distretti” previsti dal programma leghista.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha risposto che sulla base di quanto emerso dagli Stati generali
della montagna, la Giunta intende procedere alla riforma
istituzionale delle comunità con un disegno di legge che inizierà
il suo iter nei prossimi mesi. La proposta, ha aggiunto Gottardi, che
andrà preliminarmente condivisa con il Consiglio delle autonomie
locali, è di realizzare un modello di Comunità come ente
strumentale a servizio dei Comuni, che gestisca quindi servizi e
funzioni amministrative (servisi sociali, edilizia privata e diritto
allo studio) già delegate o da delegare volontariamente da parte dei
Comuni stessi. La riforma istituzionale dovrà quindi comprendere deu
aspetti principali: gli organi della Comunità e le funzioni ed i
servizi che la stessa presta per il proprio territorio di
riferimento. L'assessore ha sottolineato infine che i tempi della
riforma non sono prevedibili, in quanto le questioni tecnicghe da
affrontare sono molto complesse e riguardano la competenza di diversi
servizi provinciale. Se la riforma non dovesse essere attuata in
tempo per le elezioni amministrative del 3 maggio prossimo, si
prevederanno forme di continuità con la governance attuale, in modo
da evitare elezioni che dovessero successivamente rivelarsi inutili.
La
replica. Demagri ha giudicato
parziale la risposta dell'assessore, notando che stando alle parole
di Gottardi la riforma slitterà nel tempo per l'imminenza delle
elezioni amministrative. L'intenzione della Giunta è di far
proseguire intanto le Comunità così come sono. Resta il dubbio
circa i soggetti ai quali verrà affidata la responsabilità di
questo prosieguo.
Claudio
Cia (Agire):
Sistemare
la palestra della
scuola
primaria di Lases.
Il
consigliere ha chiesto se e quanto la Giunta intenda intervenire per
adattare la palestra della scuola elementare di Lases in modo tale
che possa essere utilizzata anche dagli alunni della classe quinta
dell’istituzione, visto che oggi non è adatta alle loro esigenze e
questo costringe al trasferimento dei ragazzi e dei loro insegnanti
nella palestra di Cembra per svolgere le due ore settimanali di
educazione fisica.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha evidenziato che i servizi provinciali non sono mai stati investiti
del problema da parte dei Comuni e che qualora venisse presentato una
domanda la Provincia valuterà la possibilità di concedere dei
finanziamenti.
La
replica. Cia ha preso atto e
segnalto di aver appreso del problema dalla stampa locale. Il sindaco
segnalava la possibilità che la Provincia possa intervenire, ma
ovviamente solo se qualcuno interpella i servizi competenti.
Paolo
Ghezzi (Futura):
Conseguenze
dei tagli alla
di
cooperazione internazionale.
In
mancanza di un’accurata analisi costi-benefici dei tagli operati
dalla Giunta ai finanziamenti destinati alla cooperazione
internazionale, il capogruppo di Futura ha chiesto all'assessore
Gottardi quali sono state le conseguenze umanitarie e sociali della
cancellazione dei progetti portati avanti in questo campo da
associazioni e onlus trentine, tra le popolazioni dei Paesi poveri.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha previsato che ad oggi non è stato cancellato alcun progetto di
cooperazione internazionale. Anche le iniziative proposte sulla base
della programmazione provinciale per procedere ad un approfondimento
sono state sbloccate e sono in fase di esecuzione. Altra questione è
la scelta della Giunta di un miglior utilizzo delle risorse e di
voler ridurre in prospettiva lo stanziamento per questi progetti.
L'intenzione è di movimentare anche iul settore dell'economia
privata profit.
La
replica. Ghezzi ha giudicato
generica la risposta perché priva di un elenco puntuale che metta a
confronto i progetti di cooperazione in essere nel 2018, nel 2019 e
in prospettiva del 2020. Elenco che Ghezzi si è impegnato a chiedere
con un'apposita interrogazione scritta, perché solo così le
rassicurazione date ora dall'assessore si potranno valutare. Resta a
suo avviso la risposta politica che per Ghezzi è molto chiara. Senza
escludere la possibilitià di richiedere anche la compartecipazione
di soggetti privati a progetti di cooperazione internazionale, la
scelta della Giunta va però nella direzione esattamente contraria:
quella di demonizzare il concetto stesso di solidarietà
internazionale andando avanti con una “xenofobia a bassa
intensità”, non fatta più di proclami ma ostile nei fatti a
quelli che non sono cittadini italiani e che non rispondono alla
logica di “prima i trentini”. Ricostruiremo in futuro, ha
preannunciato Ghezzi, tutti i progetti esclusi da questa straegia del
cambiamento.
Ugo
Rossi (Patt):
Completare
i lavori sulla
SS
42 in località Crozze.
Il
capogruppo del Patt ha chiesto se la Giunta intende confermare o meno
l’utilizzo delle risorse ottenute dal Ministero delle
infrastrutture e trasporti per finanziare il completamento dei lavori
finalizzati alla messa in sicurezza della statale 42 Tonale-Mendola
nel tratto in località Crozze, Comune di Mezzana.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha ricordato che i 3 milioni di euro previsti sono stati confermati
nel bilancio provinciale in materia di infrastrutture e trasporti. In
seguito alle successive delibera della Giunta oggi è in corso
l'avvio della progettazione che si potrà rendere esecutiva nel corso
di quest'anno per poter realizzare l'opera nel corso del biennio
2021-2022.
La
replica. Rossi si è rallegrato
della risposoat perché queste risorse erano extra bilancio e sono
quindi particolarmente significative.
Vanessa
Masè (La Civica)
La
Giunta cosa fa
per
i divieti
di
transito in Tirolo?
La
consigliera della Civica ha chiesto cosa la Giunta intende fare di
fronte ai nuovi divieti di transito dei Tir in Austria per
ripristinare nell'immediato il libero scambio commerciale senza
aggravio per le aziende e in particolare per quelle di trasporto.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha sottolineato che il problema consiste nella difficoltà di
contemperare l'interesse ad un corridoio di attraversamento delle
Alpi “salubre” e l'interesse al libero scambio di merci e
persone. E ha aggiunto che le perplessità espresse dalle
associazioni di categoria e dalle Camera di commercio su questi
divieti non si possono non condividere perché gravano pesantemente
sull'autotrasporto locale. Una recente analisi ha infatti dimostrato
che il 46% degli inquinanti lungo l'A22 è prodotto da veicoli
leggeri (auto private) che rappresentano oltre il 70% del traffico
mentre il restante è prodotto da Tir e altri veicoli. Eppure la
politica restrittiva del Tirolo si è limitata ai veicoli pesanti.
Restrizione che per l'Unione europea dovrebbe essere illegittima.
L'Austria dovrebbe rispettare infatti i criteri della proporzionalità
rispetto all'obiettivo perseguito e, soprattutto, della contestuale
offerta di praticabili ed economicamente sostenibili alternative ai
soggetti limitati dai divieti. Ora, se il traffico transfrontaliero
di lunga distanza può già trovare alternative ferroviarie, anche se
da sostenere in relazione al maggior costo (1 km su treno costa
all'impresa circa 2 euro mentre il costo su strada poco più di un
euro) e che il completamento del tunnel di base renderà meno
problematica l'attività per il settore dell'autotrasporto per un
trasferimento modale massivo, è vero anche che il trasporto di
piccole distanze che interessa le categorie dell'autotrasporto
locale, non può essere ragionevolmente costretto a soluzioni
tecnico-economiche insostenibili. Del resto anche aumento dei pedaggi
evrebbe effetti insignificanti: nel maggio 2018 la Provincia di
Bolzano ha illustrato l'esito di uno studio del Politecnico di
Torino, secondo cui introducendo un aumento del 40% per i Tir
sull'A22, l'88% di essi continueranno comunque a transitare
sull'arteria e solo il 2% si sposterebbe su ferrovia e il 10% sulle
strade statali. Gottardi ha concluso assicurando quindi che la
Provincia porrà la massima attenzione al tema rappresentando al
Ministro questo quadro problematico per una valutazione giuridica
urgente da parte dell'Unione europea sui divieti dal primo gennaio ad
oggi, non rispettosi dei principi comunitari sulla libera
circolazione. Sul fronte interno la Provincia continuerà a portare
avanti il regime di aiuti all'intermodale (circa 1 milione di euro
annui per i trasporti su treno soprattutto per la tratta
Trento-Woergl) e nell'attuazione del progetto esecutivo elaborato da
Rfi per q0 milioni di euro di investimento circa, su 7 ettari di
area, che prevede un nuovo modello tecnologico di terminale Ro.La. A
Roncafort, con cui risulta possibile abbattere del 50% i tempi di
lavorazione dei treni (ricevimento, carico, scarico e ripartenza) da
due ore a meno di una, ottimizzando i tempi di recupero e fermo
macchina, e con treni da 750 metri anziché 550 come oggi (ogni treno
potrà caricare 33-34 Tir anziché 21). Se nel 2019 vi erano 2 coppie
treni/giorno, corrispondenti a 20.000 Tir/anno, pari all'1% di
traffico pesante in meno al Brennero, e nel 2020 5 coppie di treni
giorno, corrispondenti a 50.000 Tir/anno, pari al 2,5% di traffico
pesante in meno al Brennero, con l'ammodernamento saranno potenziati
36 coppie treni/giorno, corrispondenti a 830.000 Tir/anno, pari al
40% del traffico pesante in meno al Brennero.
La
replica. Masè ha ricordato la
sua proposta di mozione non approvata al Dreier Landtag perché non
politically correct secondo i cugini tirolesi. Nel prossimo Consiglio
in Aula Masè ha preannunciato che presenterà unp'apposita mozione
sull'argom,ento per poterne discutere pi ampiamente viste le ricadute
della paralisi del settore dell'autotrasporto sulla vita quotidiana
di ciascuno. Se la politica dei limiti dell'Austria è limitata ai
soli veicoli pesanti è perché questa questione interessa solo per
motivi economici. I questo momento gli autotrasportatori più piccoli
dal primo gennaio sono in condizioni non più sostenicili. Ben venga
quindi un ulteriore pressing sul Ministro.
Pietro
De Godenz (UpT)
Divieti
in Tirolo
cosa
fa la Giunta
per
l’autotrasporto?
Anche
De Godenz ha chiesto come la Giunta intenda intervenire, sia con
l’Alto Adige e l’Austria, per fare in modo che gli
autotrasportatori trentini non subiscano ingenti perdite a causa dei
divieti introdotti in Tirolo con l’inizio anno. Secondo il
consigliere dovrebbe essere l'Euregio a fronteggiare temi come
questo, che riguardano il Tirolo ma coinvolgono anche lo Stato
austriaco. Servirebbe quindi un intervento forte della Provincia
all'interno dell'Euregio. Per De Godenz non è possibile che da un
lato Bolzano sia schierata con il Tirolo e dall'altro sia invece
contrario a questi divieti.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha ribadito come già fatto nella sua risposta a Masè che il tema ha
una valenza euroregionale. Vero è per l'assessore che in questa fase
l'autotrasporto locale soffre per una decisione unilaterale presa da
un governo nazionale come quello austriaco che in parte è presente
nell'Euregio. Questo tipo di politica unilaterale dell'Austria
richiede quindi un intervento urgente da parte del nostro Paese.
Gottardi ha garantito un aggiornamento costante del Consiglio su
questo tema.
Filippo
Degasperi (5 Stelle)
Ospedale
di Fiemme
per
la risonanza
a
che punto siamo?
Il
consigliere dei 5 Stelle ha chiesto a che punto siano gli impegni
annunciati dalla Guiunta davanti al Consiglio provinciale per la
piena funzionalità della risonanza magnetica attualmente
sotto-utilizzatas all’ospedale di Fiemme.
La
risposta. L'assessora Segnana
ha precisato che nel dicembre scorso nella manovra finanziaria era
stato spiegato che il provlema stava nella mancanza di un
tecnico-radiiologo e di un coordinatore. Il radiologo ha preso
servizio dal 1° gennaio ed è oggi in corso la programmazione
dell'attività radiologica, mentre il coordinatore è stato
individuato, chiamato e si attende quindi solo la sua risposta.
La
replica. Degasperi ha scommesso
che la risposta del coordinatore sarà negativa perché dalla
graduatoria risutla che la disponibilità da lui dichiarata non è
per l'ospedale di Cavalese ma per quello di Borgo Valsugana. E ha
aggiunto che anche il tecnico-radiologo assunto, di cui ha parlato
l'assessora, non ha nulla a che vedere con l'utilizzo della risonanza
magnetica. Degasperi ha poi criticato Segnana perché a dicembre
l'assessora aveva dichiarato che la questione era superata, ma
intanto la prima risonanza prevista a Cavalese avverà in marzo. Il
superamento della questione è quindi per Degasperi una notizia
totalmente priva di fondamento.
Giorgio
Tonini (Pd)
Come
armonizzare
Statuto
d’autonomia
con
la presenza di Ccb?
Il
consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta come pensa di armonizzare,
per quanto riguarda il settore del credito cooperativo, la difesa
delle prerogative dello Statuto d’autonomia con la difesa
dell’interesse del Trentino di avere sul proprio territorio la
testa di un grande gruppo bancario qual è Cassa centrale banca, con
tutto ciò che questa presenza comporta in termini occupazionali, di
sostegno alle imprese locali e di gettito fiscale per la Provincia.
Si tratta per Tonini di fare in modo che la governance di CCB abbia
una leadership trentina, favorendo la fusione tra le nostre casse
rurali che rischiano di essere altrimenti le più piccole del gruppo.
Le criticità emerse riguardano la democrazia interna ad un sistenma
di banche cooperative di ampia dimension, e la competenza della Pat
rispetto al credito cooperativo, visto che lo Statuto di autonomia
prevede la vigilanza su questo settore. Si tratta di armonizzare la
difessa di queste prerogative con la tutela della presenza nel nostro
territorio di queesto grande gruppo.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha riconosciuto il valore della presenza in Trentino di questo grande
gruppo bancario. Ciò non toglie che tale entità debba porre grande
attenzione ai valori cooperativi. Non si può non svolgere una
riflessione sulle recenti criticità sulla fusione per incorporazione
della cassa rurale di Lavis nella cassa rurale di Trento. Operazione
che ha evidenziato i rischi per il socio. Per questo la Provincia è
intervenuta nel ricorso e, ha continuato Fugatti, sono in corso
approfondimenti in merito al possibile aggiornamento delle norme di
attuazione in materia. Il fatto che ora la Commissionen dei 12 sia
pienamente costituita aiuta ad affrontare la questione.
La
replica. Tonini
ha apprezzato la prudenza e saggezza della risposta del presidente e
si è detto interessato ad approfondire gli aspetti di carattere
statutario con una possibile riforma delle norme di attuazione.
Queste banche sono un animale misto, con un fondamento
cooperativistico che crea però una società per azioni. Si tratta di
un esperimento inedito che occorre fare di tutto perché abbia
successo. Le criticità sul carattere democratico di questa
esperienza vanno affrontarte in modo pacato e istituzionale e non
politico. Approfondendo gli aspetti di carattere statutariio. Il fine
è consolidare questo asset strategico per la Provincia.
Lorenzo
Ossanna (Patt):
Progetto
Risparmio Casa,
domande
accolte o respinte
Il
consigliere voleva sapere quante delle 360 domande presentate dai
cittadini dal 16 ottobre 2018 al 31 dicembre dello stesso anno per
accedere alle sovvenzioni previste dal Progetto Risparmio Casa sono
state ritenute idonee al contributo e quante siano state ritirate o
ritenute inammissibili. Ossanna chiedeva inoltre come siano stati
utilizzati i fondi non utilizzati a causa delle domande ritenute non
idonee o inammissibili.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha chiarito che delle 366 domande, 291 sono state ammesse a
contributo, 66 non ammesse, 6 ritirate e 3 presentate due volte.
Erano state messe a disposizione 5 milioni e 300 mila euro, l’avanzo
potrà eventualmente essere utilizzato in sede di assestamento.
La
replica. L’interrogazione
aveva lo scopo di chiarire il perché dell’inammissibilità di
talune domande, ha spiegato Ossanna e mi pare di capire che si tratta
di ragioni di tempi e scadenze non rispettati, tra l’altro in
assenza di una comunicazione da parte nostra, ha aggiunto.
L’esponente del Patt ha concluso chiedendo che nell’economia di
bilancio di 935 mila euro si trovi lo spazio per riesaminare queste
domande.
Michele
Dallapiccola (Patt):
Messa
in sicurezza SP 83
nell’abitato
di Campolongo
Dallapiccola
ha chiesto se nel piano opere stradali per il 2020 siano previsti
lavori, in caso di risposta affermativa quali e con che spesa, sulla
strada provinciale 83 per la messa in sicurezza dell’attraversamento
dell’arteria presso l’abitato di Campolongo sull’altipiano di
Piné.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha detto che l’intervento oggetto dlel’interrogazione
sarà valutato dalla Giunta tra gli interventi da programmare, e sarà
subordinato alla verifica delle priorità ed in relaizone alle
risorse disponibili.
La
replica. Questa risposta
dell’assessore Gottardi rivela finalmente la verità, ovvero che
questa Giunta fa tante promesse che poi non mantiene, crea illusioni
e altrettante delusioni al territorio, ha detto Dallapiccola.
Lucia
Coppola (Futura):
Emergenza
infortuni sul lavoro
e
Comitato di coordinamento
A
fronte dell’emergenza incidenti e infortuni sul lavoro che
interessa anche il Trentino, Coppola voleva sapere dall’assessora
Segnana quante volte si sia riunito da luglio il Comitato provinciale
di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e quali
azioni e proposte abbia elaborato per garantire una maggiore tutela
dei lavoratori.
La
risposta. L’assessora
Stefania Segnana ha risposto che il Comitato citato è stato
ricostituito nel 12 luglio scorso, con prima riunione il 30 luglio.
In quella riunione sono state definite le aree d’intervento
ritenute prioritarie e i gruppi di lavoro tematici che saranno
istituiti sulla base di queste tematiche. Il 15 ottobre scorso il
Comitato si è riunito nuovamente proprio per condividere strategie e
ipotesi di lavoro sull’aumento degli incidenti mortali e per
definire meglio le tematiche dei gruppi lavoro in particolare per il
settore agricolo, il clima, l’invecchiamento della popolazione, la
sicurezza nelle scuole ecc. L’organismo si riunirà nuovamente il 3
febbraio prossimo con l’avvio dei singoli gruppi di lavoro. Infine,
Segnana ha comunicato che il 18 ottobre scorso, la Giunta, rilevata
la necessità di promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro, ha
istituito un nuovo ufficio dedicato.
La
replica. Mi fa piacere
apprendere che il Comitato si è riunito e che si riunirà a breve,
ha replicato Coppola che ha chiesto che si possa condividere con
maggior frequenza l’oggetto dei lavori di questo importante
organismo.
Luca
Guglielmi (Fassa):
Completamento
della
ciclo-pedonale
di Fassa
Guglielmi
voleva sapere quando sono previsti i lavori per il completamento
della pista ciclo-pedonale di Fassa e Fiemme nel tratto compreso fra
i Comuni di Mazzin e di Canazei.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha premesso che l’inserimento dell’opera in oggetto è
rimasto alungo sub iudice
a causa di un ricorso. In ogni caso la Pat ha reinserito in
programmazione le risorse per l’intervento con l’assestamento di
bilancio 2019 aggiornando anche l’importo inizialmente previsto.
Attualmente è in corso la progettazione esecutiva dell’intervento
e nel 2020 sarà avviato l’appalto.
La
replica. Guglielmi ha espresso
soddisfazione per la risposta che conferma la programmazione
dell’opera oggetto della sua interrogazione.
Luca
Zeni (Pd)
La
Giunta si muove
per
una cultura
per
il lavoro sicuro?
Il
consigliere Pd ha chiesto se la Giunta, a fronte dell’aumento degli
incidenti sul lavoro, intende attivarsi, a partire dalle famiglie e
dalla scuola, per creare una nuova cultura del lavoro e della
sicurezza per i lavoratori di domani.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha risposto che la promozione della cultura della sicurezza sul
lavoro a partire dai ragazzi non solo è condivisibile ma è uno
degli obiettivi principali della Giunta. Già si è parlato ,nella
risposta fornita all’interrogazione di Lucia Coppola, del Comitato
di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul lavoro, degli
incontri e dei gruppi di lavoro che si stanno istituendo. In
attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione, inoltre,
l’educazione alla vita e alla legalità, alla salute e alla
sicurezza sono argomenti trattati anche in ambito scolastico, senza
contare che il tema della formazione su queste materie è da numerosi
anni al centro di alcune linee di azione dell’Agenzia del lavoro
con la realizzazione di corsi specifici.
La
replica. Il tema è molto
rilevante e occorre mantenere il sistema attivo e porsi obiettivi
sempre più alti, ha notato Zeni che ha definito la risposta
dell’assessora “completa”. L’auspicio è che non si abbassi
la guardia e che si prosegua con il rilancio della cultura della
sicurezza negli ambienti di lavoro a tutti i livelli.
Alex
Marini (5 Stelel)
Rimozione
slot
si
prorogano
i
termini?
Il
consigliere 5 Stelle ha chiesto se il presidente della Giunta intenda
accondiscendere alle richieste avanzata dall’associazione di
categoria Sapar di sospendere il termine, previsto per l’estate
prossima, fino al 12 agosto 2022 per la rimozione delle slot
machines.
La
risposta. L’assessore Failoni
ha detto che le problematiche oggetto dell’interrogazione sono
all’attenzione della Giunta. La legge 13/2015 prevede limitazioni
sul posizionamento degli apparecchi e sui tempi concessi per
ammortizzare i costi ai gestori dei locali. Ad oggi la situazione non
ha subito in Trentino mutazioni tali da pensare ad una modifica della
normativa e alla data odierna non si sono svolti incontri da parte
del Presidente con Sapar.
La
replica. Marini è stato
soddisfatto di sentire che non c’è la prospettiva di modificare la
normativa e si è augurato che l’intendimento rimanga tale, anche
dopo una verifica della situazione e dopo l’incontro di Sapar con
la quarta Commissione. Nel 2018 il volume di affari legato al gioco
d’azzardo è stato di 107 miliardi in Italia, di 532 milioni in
Provincia di Trento, con perdite di denaro uscite dalle tasche dei
cittadini, sopratutto quelli più fragili. Inoltre, c’è stata
un’impennata delle persone a rischio, come confermato dai dati
dell’associazione di mutuo aiuto Ama.
Giorgio
Leonardi (Forza Italia)
Il
secondo addetto
sulla
Rovereto – Riva
per
la sicurezza
Il
consigliere di Forza Italia ha chiesto, visti i problemi di sicurezza
sulla tratta Rovereto-Riva, se la Giunta intenda verificare con
Trentino Trasporti di estendere la presenza di un secondo addetto per
aumentare la sicurezza a bordo.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha chiarito chevengono effettuati circa 18 turni in
settimana distribuiti mediamente nel 45% sulla Ferrovia Trento Malè,
nel 45% sulla Ferrovia extraurbana e nel 10% sul trasporto su gomma.
Nel caso della tratta Rovereto-Riva Gottardi ha chiarito che sono
stati attivati controlli anche in borghese, ma allo stato attuale non
sono emerse irregolarità, nè i conducenti hanno fatto rapporti
nella direzione segnalata dall’interrogante. Non vanno confusi, ha
aggiunto, i profili organizzativi con quelli della sicurezza a bordo.
In ogni caso i profili di vigilanza competono ad altri operatori.
La
replica. Leonardi ha
ringraziato per la risposta a prescindere che c’è anche una
questione di educazione. Qui si tratta di comportamenti di
microcriminalità che ledono la tranquillità e libertà altrui, ha
chiarito. Mi auguro che ci sia sempre in futuro l’attenzione alla
sicurezza sui mezzi pubblici, ha concluso.
Alessandro
Olivi (Pd)
Col
nuovo cda
i
numeri del Mart
sono
cresciuti?
Il
consigliere del Pd ha chiesto se, ad un anno dall’avvicendamento
dei vertici, i dati degli ingressi al Mart di Rovereto siano o no in
crescita rispetto a quelli degli anni precedenti. Ovvero se, oltre al
grande rumore che si è creato attorno al Mart, la presenza vivace
del suo nuovo presidente Sgarbi cominci a produrre effetti
sull’attrazione della proposta culturale.
La
risposta. L’assessore Mirko
Bisesti ha fornito i dati suddivisi per visitatori ed eventi, fino al
mese di novembre. Da febbraio ci saranno i dati completi, quindi il
raffronto più preciso con l’anno precendente. Attualmnte comunque,
si può dire che i visitaori sono stati nel 2018 135.000, nel 2019
122.783, per la didattica si è passati dai 16.198 del 2018 ai 19.883
del 2019, mentre gli eventi sono cresciuti da 8.130 a 11796, con un
totale nel 2018 di 159.839, nel 2019 154.462 (fino a novembre). Il
Mart è dunque cresciuto quest’anno dal punto di vista della
didattica e degli eventi, mentre per i visitatori mancano i dati
dell’ultimo mese. In ogni caso, ha aggiunto Bisesti, questo è un
investimento che vuole far parlare del Mart, della cultura e del
Trentino.
La
replica. Ci sono elementi che
denotano una centralità della proposta del Mart nelle relazioni con
il territorio, ma attenzione a non confondere la figura del suo
presidente con il futuro del museo, ha replicato Olivi. Legare il
futuro del Mart a quello di Sgarbi sarebbe a suo avviso un grave
errore: credo che questi dati siano ancora modesti perché le
potenzialità di quel museo sono molto più ampie e occorre fare un
ragionamento sulla qualità delle proposte culturali, ha concluso:
terremo monitorato lo sviluppo.